Un Disco Dal Vivo Bello, Forse Prevedibile, Dell’Iguana! Iggy Pop – Post Pop Depression: Live At The Royal Albert Hall

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Iggy Pop – Post Pop Depression: Live At The Royal Albert Hall – Eagle Rock DVD – BluRay – DVD/2CD – BluRay/2CD

Post Pop Depression, ultimo album dell’Iguana Iggy Pop uscito pochi mesi fa http://discoclub.myblog.it/2016/04/29/le-pop-songs-che-ci-piacciono-iggy-pop-post-pop-depression/ , è stato uno dei più venduti della sua discografia, oltre ad essere un ritorno alla forma dei bei tempi per l’ex Stooges ed uno dei suoi lavori più riusciti: era quindi inevitabile che venisse data alle stampe anche la sua controparte dal vivo, e nella fattispecie è stata scelta la data del 13 Maggio scorso alla mitica Royal Albert Hall di Londra, per questo DVD (o BluRay), disponibile anche con doppio CD accluso, intitolato senza troppa fantasia Post Pop Depression: Live At The Royal Albert Hall. Quasi un instant live quindi, ma inciso davvero in maniera spettacolare e con un padrone di casa in forma smagliante (a dispetto dell’età, ma Iggy dal punto di vista fisico è un altro Mick Jagger), per un concerto di tostissimo e vigoroso rock’n’roll, suonato con la stessa superband del disco in studio (Joshua Homme e Dean Fertita dei Queens Of The Stone Age, “aumentati” in tour anche dalla presenza dell’altro chitarrista della medesima band, Troy Van Leeuwen, e dal batterista degli Arctic Monkeys, Matt Helders): il fatto di aver optato per Londra, poi, non è casuale, in quanto il nostro è sempre stato più popolare nel Regno Unito che in patria.

La scelta delle ventidue canzoni della setlist è molto particolare, in quanto non spazia lungo tutta la carriera dell’Iguana, ma presenta otto brani su nove (manca Vulture) da Post Pop Depression, cosa ampiamente logica, ma poi, se si esclude la rockeggiante Repo Man, tratta dalla colonna sonora del film omonimo del 1984, gli altri tredici brani sono estratti da solo due dischi del passato, The Idiot e Lust For Life, cioè i due album più famosi del nostro: la scelta è anche una sorta di tributo all’amico David Bowie, che aveva prodotto entrambi i lavori e di fatto rilanciato la carriera di Iggy strappandolo dalle mani della droga, anche perché ben dodici canzoni su tredici erano state scritte in collaborazione con il Duca Bianco. Il concerto inizia subito con Lust For Life, uno dei brani più noti di Pop, in una versione potentissima, incalzante e profondamente elettrica (che sarà un po’ il mood del resto della serata), con la voce baritonale del nostro ancora capace di ruggire come quarant’anni fa. Tra i brani tratti dal disco di studio uscito da poco spiccano la sinuosa American Valhalla, molto caratterizzata dal suono del basso, la guizzante Sunday, decisamente orecchiabile (almeno per gli standard di Iggy), il funk-rock Gardenia, uno dei più fruibili dell’ultimo CD e, nel finale, i due pezzi più belli di Post Pop Depression, cioè Chocolate Drops, deliziosa e raffinata rock ballad con Iggy rigoroso nel canto, e la splendida Paraguay, una canzone straordinaria, tra le più belle della sua carriera.

Per quanto riguarda i pezzi originalmente prodotti da Bowie segnalerei una scatenata e frenetica Sixteen, puro rock’n’roll al fulmicotone, la trascinante Some Weird Sin, un concentrato di energia, la pulsante Funtime, dal motivo chiaramente influenzato dall’ex Ziggy Stardust, la plumbea Mass Production, molto Lou Reed, la cadenzata Nightclubbing, nella quale Iggy gigioneggia come piace a lui e Homme rilascia due assoli stratosferici, la sempre grande The Passenger, con uno dei più bei riff della storia, buttata con nonchalance in mezzo al concerto quando chiunque al suo posto l’avrebbe suonata nei bis. Infine, le note Tonight e China Girl, entrambe più conosciute nella versione di Bowie (specie la seconda, che però qui offre un finale chitarristico strepitoso), e Success, che conclude la serata, un pop-rock decisamente orecchiabile in origine, e che qui mantiene la sua fruibilità accentuando però l’elemento rock.

Un gran bel concerto, che conferma il momento felice di Iggy Pop ed il cui acquisto, se vi è piaciuto Post Pop Depression, diventa praticamente indispensabile.

Marco Verdi

Il Meglio Del 2013: Altre Riviste Inglesi – Q e NME

Direi che è il momento di accelerare con le liste di fine anno, ecco quelle di altre due delle più famose riviste musicali inglesi New Musical Express (di cui non condivido il 90% delle scelte, forse meno, 3 o 4 per classifica piacciono anche a me, altri li trovo orridi o inutili, ma il mondo è bello perché è vario e questo è un Blog di “Carbonari”, c’è anche la rubrica a provarlo).

q-mag-2013

Q Magazine’s Top Albums of 2013

arctic monkeys am


1. Arctic Monkeys – AM

2. Vampire Weekend – Modern Vampires of the City

3. David Bowie – The Next Day

4. Daft Punk – Random Access Memories

john hopkins immunity

5. Jon Hopkins – Immunity ??? Chi cacchio è? Confesso la mia ignoranza, ma immagino sarà dance elettronica! Confermo http://www.youtube.com/watch?v=Q04ILDXe3QE

manic street preachers rewind
6. Manic Street Preachers – Rewind the Film
http://www.youtube.com/watch?v=PwwtOd3pMlk

cass mccombs big wheel
7. Cass McCombs – Big Wheel and Others
http://www.youtube.com/watch?v=2lKF_G1hXsE

bill ryder jones a bad wind
8. Bill Ryder Jones – A Bad Wind Blows in My Heart
L’ex leader dei Coral con il suo album da solista http://www.youtube.com/watch?v=bKF-g_tnrn8 molto bello!

john grant pale green ghosts

9. John Grant – Pale Green Ghosts

haim days are gone
10. Haim – Days Are Gone
http://www.youtube.com/watch?v=1TffpkE2GU4

jagwar ma howlin
11. Jagwar Ma – Howlin’ http://www.youtube.com/watch?v=UvCA8Y4lW-k molto anni ’80 British, come peraltro gran parte delle scelte di Q, che rimane fedele in modo consistente alla scena musicale locale. Ci sono delle scelte interessanti, ma alcuni non li inserirei neppure tra i miei cinquemila preferiti dell’anno. Ma come si dice, de gustibus…
12. My Bloody Valentine – MBV

steve mason monkey minds
13. Steve Mason – Monkey Minds in the Devil’s Time http://www.youtube.com/watch?v=RKUEq_FNlSE
14. Queens of the Stone Age – Like Clockwork

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15. Foals – Holy Fire http://www.youtube.com/watch?v=siyXiKvtSpo

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NME Top 15

1. Arctic Monkeys AM

  1. Kanye WestKanye West
    Yeezus

  2. QOTSAQOTSA
    …Like Clockwork

  3. FoalsFoals
    Holy Fire

  4. SavagesSavages
    Silence Yourself

  5. Daft PunkDaft Punk
    Random Access Memories

  6. Arcade FireArcade Fire
    Reflektor

  7. Nick CaveNick Cave
    Push The Sky Away

  8. Laura MarlingLaura Marling
    Once I Was An Eagle

  9. David BowieDavid Bowie
    The Next Day

  1. Jon Hopkins – Immunity
  2. MIA – Matangi
  3. Drenge – Drenge
  4. Vampire Weekend – Modern Vampires Of The City
  5. Peace – In Love

Idem come sopra, li ho presi direttamente dal loro sito! In giornata penso di inserire altre liste.

Bruno Conti

Novità Di Giugno Parte I. I Luf, Houndmouth, Ben Folds Five, Queen Of The Stone Age, Bill Frisell, Scott Walker, Eliza Carthy, Cat Mother, Amazing Rhythm Aces

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Questi, già annunciati, escono domani 4 giugno, insieme a molto altro materiale interessante, tra cui…

i luf mat.jpgscott walker scott the collection.jpgqueens of the stone age lilìke clockwork.jpg

 

 

 

 

 

 

Partiamo con il nuovo album de I Luf, si chiama Mat e Famat, esce ad un anno di distanza da I Luf Cantano Guccini e a tre dall’ultimo CD di materiale originale Flel (senza contare box, live ed EP). Sono 14 nuove canzoni di Dario Canossi e Co., con la partecipazione di alcuni ospiti: Daniele Ronda, Vincenzo Vitello, Cerno dei Vad Vuc, questi i titoli, nella consueta alternanza di italiano e dialetto:

Oroloi
Quando la notte piang
Ballata per Vik
Anche tu
Vecchio lupo
Mat e famat
Ninnananna
Trebisonda
Camionisti
Barbos barbel barbù
Lungo la linea del Don
Quando
Giuda della neve
La al de legn

Parlando di cofanetti (letali per i nostri portafogli), in questi giorni, oltre a quelli di cui sopra, è uscita anche la mega edizione di Wings Over America e, a prezzo speciale, quello di Scott Walker Scott The Collection 1967-1970, che contiene i 5 album usciti in quegli anni: Scott, Scott 2, Scott 3, Scott 4 e ‘Til The Band Comes In, tutti in versione rimasterizzata dai nastri originali agli Abbey Road Studio. Etichetta Mercury)Universal.

Esce anche il nuovo, sesto, album di studio per i Queens Of The Stone Age, si chiama …Like Clockwork, esce a sei anni di distanza da Era Vulgaris ed è il primo con la nuova etichetta Matador Records, questi i brani:

1. Keep Your Eyes Peeled
2. I Sat By The Ocean
3. The Vampyre Of Time And Memory
4. If I Had A Tail
5. My God Is The Sun
6. Kalopsia
7. Fairweather Friends
8. Smooth Sailing
9. I Appear Missing
10. …Like Clockwork

E questi gli ospiti: Alex Turner (Arctic Monkeys), Trent Reznor (Nine Inch Nails), Dave Grohl (Foo Fighters), Jake Shears (Scissor Sisters), Mark Lanegan e Elton John (!) in Fairweather Friends.

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Uno strano terzetto di uscite.

Gli Houndmouth, chi sono costoro?, sono in copertina del Buscadero del mese di giugno. Trattasi di una nuova band che, dopo un EP, pubblicato lo scorso anno, pubblicano per la Rough Trade il loro album di esordio, From The Hills Below The City. Arrivano da Louisville, Kentucky, la città dei My Morning Jacket, e sono stati paragonati, di volta in volta, ai Blitzen Trapper e Cowboys Junkies, al rock classico anni ’70 (The Band), il leader è Matt Myers ma c’è anche una voce femminile, Katie Toupin, che si alterna con Myers e questa volta le radici non sono nella musica folk ma nel rock elettrico. Bravi direi, ne riparliamo!

Ulteriore album per Bill Frisell, ho perso un po’ i conti delle uscite, ma dal lontano 1983 in cui usciva In Line per la ECM, i 35 titoli dovremmo averli superati, oltre a una miliardata di collaborazioni e partecipazioni. Questo nuovo si chiama Big Sur, esce per la Sony Classical (una novità) e come suggerisce il titolo è ispirato dal Glen Deven Ranch di Big Sur, California. Questa volta, oltre al batterista Rudy Royston, è accompagnato da un quartetto di strumenti a corda Jenny Scheinman (violin), Carrie Rodriguez (fiddle and tenor guitar), Eyvind Kang (viola) e Hank Roberts (cello). Non solo jazz, come al solito. 

Tornano, con un disco dal vivo, anche quei “burloni” del Ben Folds Five, cinque nella ragione sociale ma da sempre un piano rock trio, il nuovo disco si chiama semplicemente Live ed è il secondo dalla reunion del 2012, etichetta Sony legacy, ma lui ne aveva già fatto un altro come solista nel 2002, che si chiamava sempre Live. Titoli semplici, facili da ricordare.

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E per finire il post odierno un terzetto di ristampe.

La prima è una antologia doppia dedicata a Eliza Carthy, si chiama Wayward Daughter, lo stesso titolo della sua biografia e viene pubblicata dalla Topic, distr. Proper. Lei è una delle rare “degne figlie di tanto padre” (e madre), ossia Martin Carthy e Norma Waterson, e in questi 31 brani estratti da più di venti anni di carriera (21 per la precisione), possiamo ascoltare uno dei migliori talenti del folk inglese (e non solo). Non è una vecchia decrepita, è nata nel 1975 ma suona professionalmente da quando ne aveva 17. Ci sono anche alcune chicche per chi ha già tutto, insieme a molti duetti e brani tratti da album di altri artisti:

 
Disc: 1
1. Worcester City
2. Great Grey Back – With Tom Wright
3. Two Tears
4. The Rose And The Lily – Eliza Carthy & Norma Waterson
5. Mr Walker – With The Kings Of Calicutt
6. Colourblind – With The Ratcatchers
7. Jacky Tar
8. Grey Gallito – Salsa Celtica With Eliza Carthy
9. Newry Town – Waterson:Carthy
10. Blood On My Boots
11. Billy Boy; The Widow’s Wedding
12. The Forsaken Mermaid – Waterson:Carthy
13. I Know My Love – Eliza Carthy & Nancy Kerr
14. Gallant Hussar – With The Ratcatchers
15. Space Girl – Imagined Village
16. May Song – Waterson:Carthy
Disc: 2
1. Little Big Man
2. Child Among The Weeds – With The Red Band
3. Rolling Sea – With Warren Ellis & The Rogue’s Gallery Band
4. Cold, Wet & Rainy Night; The Grand Hornpipe
5. Lemady – Eliza Carthy & Martin Green, featuring Eddi Reader
6. Jack Frost – Waterson:Carthy
7. Willow Tree
8. The Company Of Men – Orchestra arranged and conducted by Van Dyke Parks
9. Adieu, Adieu
10. Mother – With The Kings of Calicutt
11. Crystal Spring – Waterson:Carthy
12. Blow The Winds; The Game Of Draughts
13. Mohair – With The Ratcatchers
14. The Nightingale; For Kate – Eliza Carthy & Norma Waterson
15. Britain Is A Car Park

Per chi non la conosce indispensabile, anche per gli altri difficile resistere.

La Real Gone Music, come tutti i mesi, pubblica una belle serie di ristampe, alcune veramente oscure, tra le più interessanti in uscita il 4 giugno, prima di tutto, il secondo album dei Cat Mother And The AllNight Newsboys per dargli tutto il titolo che gli compete. Un paio di mesi fa era uscita la riedizione del primo, quello prodotto da Jimi Hendrix, ora viene pubblicato Albion Doo-Wah, ai tempi su Polydor, secondo molti il loro migliore in assoluto, registrato in quel di Woodstock e dalle sonorità più roots rispetto al precedente. Prima volta in CD.

Erano già usciti per la Collectors’ Choice, ma ora vengono ripubblicati con una nuova rimasterizzazione dai nastri analogici per la prima volta, i due album in 1 CD degli Amazing Rhythm Aces, i primi due e i migliori della band di Russell Smith, uno dei migliori gruppi rock americani degli anni ’70, degni contemporanei di LittLe Feat e Band. Tra country, blues, rock e ballate meravigliose, Stacked Deck e Too Stuffed To Jump sono imperdibili. Forse l’ho già detto altre volte, ma, repetita iuvant, erano una delle band preferite in assoluto da Franco Ratti, che di musica se ne intendeva.

Alla prossima.

Bruno Conti

Prossime Uscite Discografiche. Un Paio Di Informazioni Veloci Su David Gray, Ryan Bingham E Queens Of The Stone Age

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In attesa della prossima “ondata” di Anticipazioni sulle uscite future (non ho avuto tempo) alcune veloci precisazioni su argomenti già trattati.

Il disco di David Gray, uscito in Inghilterra e States nei giorni di Ferragosto e che non aveva ancora una data di uscita sul mercato nostrano sarà pubblicato nella versione doppia limited dalla Universal il 14 settembre (bene). Sono in ritardo ma comunque recensione in arrivo.

Ryan Binghham Junky Star, data di uscita confermata il 7 settembre, sarà il disco del mese e in copertina sul Buscadero di settembre.

Forse non ne avevamo parlato ma rimedio alla dimenticanza: la ristampa del secondo disco dei Queens Of The Stone Age, Rated R, uscito in origine nel 2000 e ora ripubblicato in versione doppia Deluxe con un secondo CD con 5 inediti e 10 brani dal vivo, sarà nei negozi italiani da martedì 31 agosto. Ristampa del mese su Mojo, 5 stellette e Q, 4 stellette, nonché 4 stellette e ottimi giudizi anche su Uncut. Se non lo avete forse sarebbe il caso di farci un pensierino e anche se l’avete già, “purtroppo” (gia piango per il mio portafoglio) 15 brani in più lo rendono assai papabile.

Confermo l’uscita di John Mellencamp No Better Than This per il 31 agosto e anche quella del fantastico Dream Attic di Richard Thompson nella versione doppia limited con il bonus disc di demos magari anche prima del 31 agosto.

Per le altre news ci sentiamo nei prossimi giorni.

Bruno Conti