Amazing Rhythm Aces – Moments: Live In Germany 2000 – Radio Bremen/MIG 2CD
Quando si pensa alla stagione d’oro del southern rock e si vuole andare oltre la “sacra triade” rappresentata da Allman Brothers Band–Lynyrd Skynyrd–Marshall Tucker Band, c’è un folto sottobosco di gruppi più o meno popolari che hanno incarnato, a seconda dei nomi, le varie anime di questo genere musicale, siano esse rock, soul, country, blues o funky. Tra di essi uno dei migliori erano sicuramente gli Amazing Rhythm Aces, band originaria di Memphis il cui suono è sempre stato una corroborante miscela di country e rock, con qualche sporadica iniezione soul e blues: diciamo per farla breve che erano un gruppo Americana ancora prima che si iniziasse ad usare questo termine. Come spesso è capitato con band che non hanno retto con il passare degli anni, gli ARA hanno dato il meglio con i primi quattro album usciti tra il 1975 ed il 1978 (da avere almeno i primi due, Stacked Deck e Too Stuffed To Jump), per poi sciogliersi all’inizio degli anni 80 e riformarsi nella decade seguente dando alle stampe tre lavori decisamente riusciti e proseguendo nella prima decade del presente millennio ma con meno efficacia, rimanendo in piedi grazie alle esibizioni dal vivo https://www.youtube.com/watch?v=pLz6nIvqB2c .
Tecnicamente la band è ancora in attività, ma in pratica la loro storia si è conclusa nel 2019 quando un cancro si è portato via il cantante e principale songwriter del gruppo Russell Smith, ed è quindi con grande piacere che ho accolto la pubblicazione di questo Moments: Live In Germany 2000 (registrato al Moments Musikclub di Brema il 20 marzo appunto del 2000), che non è il solito bootleg radiofonico ma una pubblicazione ufficiale a cura della MIG, che è la stessa etichetta che distribuisce i concerti della serie Live At Rockpalast. Moments è un concerto decisamente bello e coinvolgente, musica americana al 100% da parte di un gruppo di cui oggi non si ricorda quasi più nessuno: oltre a Smith, gli unici membri originali sul palco in questa occasione sono il bassista Jeff Davis ed il pianista/organista Billy Earheart, completati dal chitarrista Fred James e dal batterista Bryan Owings, che aveva da poco sostituito l’altro founder member Butch McDade, scomparso due anni prima.
Musica diretta, piacevole ed ottimamente eseguita, molto influenzata dal country ma con robuste dosi di rock che vengono accentuate nelle performance dal vivo come questa: l’unica cosa forse non eccezionale è la voce di Smith, ma ciò non inficia assolutamente il piacere dell’ascolto di uno show che mescola con disinvoltura i pezzi classici dei seventies con gli highlights dei tre album degli anni 90. Non mancano ovviamente le (poche) hits del gruppo, come il limpido e terso country-rock che apre il concerto The End Is Not In Sight (The Cowboy Song), una bella canzone con chitarra e piano in evidenza, la ritmata e coinvolgente ripresa di Lipstick Traces (On A Cigarette), brano di Allen Toussaint scritto con lo pseudonimo Naomi Neville https://www.youtube.com/watch?v=xX_FCOS4RzY , la strepitosa Amazing Grace (Used To Be Her Favorite Song), un brano country di valore eccelso, e la nota Third Rate Romance, dal mood quasi tex-mex https://www.youtube.com/watch?v=xX_FCOS4RzY. Non sto a citare tutti i 25 brani suonati, ma non posso non citare la grintosa e ruspante Typical American Boy, la splendida e solare country ballad Dancing The Night Away, la cadenzata Out Of The Blue, una notevole versione di sette minuti della soulful Love’s On The Way, decisamente calda, e la bellissima honky-tonk ballad Delia’s Long Brown Hair.
Ma meritano un cenno anche la saltellante Dancin’ With The One You Love, tra country e western swing, il bluegrass elettrico dal ritmo forsennato Guardian Angel, l’evocativa Waitin’ On Sundown, con tracce di Bob Seger, il puro country della toccante Last Letter Home (dedicata a McDade), la travolgente e cajun-oriented Rednecks Unplugged ed il roccioso blues The Blue Room, sette vibranti minuti con una formidabile prestazione chitarristica di James. Finale con il trascinante swamp-rock The Ella B, due ottime cover di Love And Happiness di Al Green e Who Will The Next Fool Be di Charlie Rich, tra rock e soul la prima ed in puro stile sixties la seconda, per concludere con l’irresistibile rock’n’roll Jerry Fontaine And His Jammin’ Guitar. Forse dimenticati in patria ma fortunatamente non in Germania: Moments è un bel modo per riassaporare la musica degli Amazing Rhythm Aces.
Marco Verdi