Una Voce Magica Per Cuori Sensibili! Sarah Gillespie – Glory Days

sarah gillespie glory days

Sarah Gillespie – Glory Days – Pastiche Records

Stalking Juliet (09), l’esordio di Sarah Gillespie, è stato uno dei tanti miei innamoramenti musicali, bissato poi dal seguente In The Current Climate (11) e da un’introvabile EP The War On Trevor  (12). Per quelli che (purtroppo) non la conoscono, dovete sapere che Sarah è nata a Londra da madre americana e padre inglese, e sballottata tra Inghilterra e Stati Uniti, qui si è trasferita al compimento dei diciotto anni, viaggiando molto e assimilando le influenze musicali di grandi nomi come Bessie Smith, Bob Dylan, Cole Porter e molti altri bluesmen e jazzisti. Tornata a Londra la Gillespie (in occasione di un suo concerto al famoso Ronnie Scott’s), incontra il sassofonista Gilad Atzmon (che poi diventerà suo produttore), che la porta a suonare in tutti i locali, jazz club e pub dell’Inghilterra, con la critica che finalmente si accorge di questo talento, che nella sua musica mischia jazz, folk ed elementi mediorientali in un mix di poesia, con testi intensi ed immediati.

sarah gillespie gilad atzmon

Questo nuovo lavoro Glory Days http://www.youtube.com/watch?v=DueiVNLx7T4 , prodotto dal polistrumentista di origine israeliana Gilad Atzmon al sassofono, fisarmonica, clarinetto e chitarre elettriche, oltre a Sarah chitarra e voce, si avvale di musicisti di grande valore  come Enzo Zirilli (che risiede e lavora stabilmente a Londra da anni) alla batteria e percussioni, il fido Ben Bastin al contrabbasso, Kit Downes al pianoforte e Marcus Bates al corno francese, alle prese con una serie di canzoni tutte scritte dalla penna di Sarah Gillespie (eccetto il famoso conclusivo traditional St.James Infirmary).

sarah gillespie gilad atzmon 1

Una chitarra acustica introduce Postcards To Outer Space, il brano di apertura dell’album, una performance per voce e chitarra, di impronta “mitchelliana” http://www.youtube.com/watch?v=u0XiTjLEmYo ,seguita dalla title track Glory Days (nessuna relazione con il brano di Springsteen), dedicata alla defunta madre Susan Ann Broyden, una perfetta folk-song, con fisarmonica e corno francese a dettare il ritmo, mentre Sugar Sugar è un altro esempio di melodia folk jazz, che valorizza le capacità della band http://www.youtube.com/watch?v=1icYP1xs5ng .Oh Mary è il secondo brano per chitarra e voce, dove si dimostra la bravura di strumentista di Sarah http://www.youtube.com/watch?v=8AAc4Yl2px4 , mentre il valzer Signal Failure viene ripescato dall’EP The War On Trevor http://www.youtube.com/watch?v=CFWRPrBsR-g , per poi passare all’arrangiamento esotico e sensuale di The Bees And The  Seas, con la fisa di Atzmon e gli strumenti di Bastin e Zirilli sugli scudi. Si riparte con una canzone politica The Soldier Song (storia di un disoccupato, che si arruola nell’esercito per avere una retribuzione), cui fanno seguito le atmosfere “jazzate” di Babies And All That Shit, per  poi chiudere con St.James Infirmary, rifatta in una chiave New Orleans, dove il clarinetto di Gilad e la voce languida di Sarah, valorizzano un brano immortale.

sarah gillespie

Sono sempre più convinto che per trovare dei talenti come Sarah Gillespie bisogna rivolgersi nei circuiti indipendenti (e non nei contesti televisivi di successo sopravvalutati come X Factor), e la dimostrazione è questo Glory Days, dove la Gillespie confeziona piacevoli e raffinate ballate acustiche, accompagnate dalla chitarra, mischiando blues e jazz, gypsy swing e una spruzzata di “vaudeville”, con qualità che l’assimilano a quella nobile tradizione di cantautrici storiche, per volare alto, come Judee Sill, Karen Dalton e la già menzionata Joni Mitchell. Per chi scrive, un talento da tenere d’occhio (quindi non solo Laura Marling)!

Tino Montanari  

*NDB Anche questo album è uscito a giugno dello scorso anno e fa parte dei “recuperi” del Blog di dischi interessanti di cui non si era parlato per vari motivi. Come ha detto qualcuno, la buona musica non ha una data di scadenza, come il latte e lo yogurt, quindi buon ascolto, se vorrete e la ricerca prosegue!

Novità Di Gennaio Parte II – Anna Calvi, Thin Lizzy, Jayhawks, Wire, Sarah Gillespie, Pallas Eccetera

anna calvi.jpgsarah gillespie.jpgabigail washburn.jpg

 

 

 

 

 

 

 

I nomi principali delle uscite di gennaio 2011 ve li ho già anticipati nel precedente post, addentriamoci ora in alcuni “names to watch” e interessanti ristampe.

Partiamo con tre ottime artiste femminili: di Anna Calvi vi parlavo già pochi giorni fa e non posso che confermare l’uscita del suo disco solista il 18 gennaio per la Domino/Self. E’ tra i 15 “artisti da tenere d’occhio” nel 2011 per la BBC, secondo Eno è la musicista più interessante dai tempi di Patti Smith, volano i paragoni con Edith Piaf di cui interpreta Jezebel. Non sarà troppo? Vedremo.

Sarah Gillespie, almeno nel Regno Unito, pubblica il 7 gennaio per la Pastiche Records il suo secondo album dopo l’eccellente Stalking Juliet del 2008. Si chiama In the current climate ed è sempre accompagnata dal fantastico trio guidato dal sassofonista Gilad Atzmon che ha collaborato con Robert Wyatt nel suo ultimo disco. Speriamo in una distribuzione italiana (che peraltro c’era stata per il CD precedente).

Abigail Washburn è una fantastica virtuosa del banjo. City of Refuge che esce per la Rounder/Universal il 25 gennaio in Italia (ma due settimane prima in UK e Usa) prosegue nella sua particolare fusione tra country/bluegrass, indie rock e world music. Sono della partita Carl Broemel dei My Morning Jacket, Chris Funk dei Decemberists, Jeremy Kittel del Turtle Island Quartet, Bill Frisell e l’ensemble di archi mongolo degli Hanggai. Ma anche il batterista di Nashville Kenny Malone, Kai Welch di Tommy and the Whale e due degli Old Crow Medicine Show. Produce Tucker Martine, quello di Decemberists, Tift Merritt e Mudhoney. Sembra molto interessante (e posso confermare che i due album precedenti erano assai intriganti e validi).

thin lizzy jailbreak.jpgthin lizzy johnny the fox.jpgthin lizzy live and dangerous.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Il 25 gennaio per la Universal escono altre tre ristampe dei grandi Thin Lizzy di Phil Lynott, dopo i primi 3 album questa volta vedono la luce il sesto, il settimo e il poderoso doppio dal vivo ovvero Jailbreak, Johnny The Fox e Live and Dangerous. Tutti in versione Deluxe: doppi i due dischi di studio e addirittura triplo con DVD annesso il disco dal vivo. Inutile dire che ci sono una valanga di bonus: Jailbreak che è quello con The Boys Are Back In Town ne contiene 9, Johnny The Fox addirittura 13 mentre Live and Dangerous che viene ripristinato nella sua versione in doppio CD ne ha 2 più il DVD con la registrazione del concerto che già esisteva in una versione con l’audio veramente penoso. Tempo di rivalutare l’opera di uno dei migliori gruppi hard-rock degli anni ’70 e del loro leader Phil Lynott l’unico che aveva il physique du role e le qualità musicali per fare rivivere sul grande schermo la vita di Jimi Hendrix.

pallas xxv.jpgwire red barked tree.jpgover the rhine.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Per gli amanti del rock progressivo tornano dopo 5 anni dall’ultimo CD e a 25 di distanza dal loro classico Sentinel i Pallas con questo nuovo XXV che manco a farlo apposta esce il 25 gennaio per la Mascot/Edel anche in Italia in tre differenti versioni. Vinile, versione standard e limited edition con DVD gratuito annesso.

Nuovo, ennesimo album anche per i Wire, si chiama Red Barked Tree ed esce, in Inghillterra, il 10 gennaio per la loro etichetta Pink Flag.

Quella del nuovo disco degli Over The Rhine The Long Surrender è una storia troppa bella per non essere raccontata con dovizia di particolari in un post apposito nei prossimi giorni. Datemi il tempo di ascoltare per bene il disco e provvedo al più presto. Sappiate che il disco è stato finanziato tutto dai fans del gruppo che vengono debitamente ringraziati sul sito della band dove potete comprare il CD http://www.overtherhine.com/. Aggiungo che avrà una uscita ufficiale per la Great Speckled Dog l’8 febbraio e che per non farsi mancare nulla è prodotto da Joe Henry e contiene uno splendido duetto con Lucinda Williams e mi sembra pure molto bello! Quindi soldi spesi bene.

jayhwaks hollywood town hall legacy edition.jpgjayhawks tomorrow the green grass legacy edition.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Per la serie “Spendi, spandi, effendi” escono anche le “nuove edizioni” rimasterizzate dei due dischi migliori dei Jayhawks, entrambe il 18 gennaio per la America Rec/Columbia/Sony. Stranamente quella doppia in versione Legacy è Tomorrow The Green Grass ribattezzata anche The Mystery Demos, contiene 5 brani inediti nel primo Cd e un intero album di Demos con 18 brani registrati nel 1992, che guarda caso era anche l’anno di Hollywood Town Hall che viene edito “solo” in versione Expanded singola con l’album originale + 5 tracce aggiunte ma ci accontentiamo e ricompriamo (forse)!

Direi che anche per questa volta è tutto,così potete orientare il vostro budget e vi auguro, oltre che Buon Anno, anche buone scelte per il prossimo mese. Sicuramente troverò altri dischi interessanti da segnalarvi per farvi spendere altri soldi (lo ammetto, una vera carogna!).

Bruno Conti