A Dispetto Del Cappellino, Per Suonare Suona, Caspita Se Suona! Shane Dwight – This House

shane dwight this house

Shane Dwight – This House – Eclecto Groove Records

Un californiano che si trasferisce a Nashville per produrre la propria musica non è certo una novità assoluta, anzi e anche chi ha lo stesso gusto per il vestiario di Tom Morello (ma non lo stesso stile musicale) e porta pure un berretto simile, in effetti nelle foto cappelli ne sfoggia diversi, non oso pensare cosa ci sia sotto, sia in senso figurato che letterale. Ma Shane Dwight, a prescindere dal vestiario, per suonare suona, eccome se suona: con otto album in studio e due DVD nel suo carniere https://www.youtube.com/watch?v=MOSEv43mslU , questo signore non è quello che si può definire un principiante, ma da un paio di CD a questa parte, l’ottimo A Hundred White Lies https://www.youtube.com/watch?v=fYVMuS6iITc  e questo This House, ha unito alla propria reputazione di guitar slinger https://www.youtube.com/watch?v=HhBqFlPc_Ko  anche quella di buon autore e cantante. Per aiutarlo a completare questa parziale trasformazione si è scelto alcuni dei migliori turnisti di lusso in circolazione in quel di Nashville, Kevin McKendree alle tastiere, che oltre ad essere il band leader di Delbert McClinton è diventato uno dei migliori produttori in circolazione (per esempio negli ultimi dischi di Tinsley Ellis e Curtis Salgado, di cui ricordo di essermi occupato), con lui ci sono il bassista Steve Mackey e il batterista Lynn Williams entrambi da quella band e, in alternativa, quando serve, troviamo Kenneth Blevins e Doug Lancio, batteria e seconda chitarra, dalla band di John Hiatt.

Shane Dwight with Bekka Bramlett 128

Delle armonie vocali si occupa una signora, Bekka Bramlett (la figlia di Delaney & Bonnie), che non ha dato forse alla musica quello che il suo patrimonio genetico faceva presagire, ma ha comunque sempre una gran voce https://www.youtube.com/watch?v=tVRA5rPKBPM . E lo dimostra subito nel brano d’apertura, This House, una canzone di impronta più acustica rispetto al resto dell’album, un contrabbasso e la voce di Bekka a contrappuntare quella di Dwight, mentre le tastiere di McKendree si dividono gli spazi con la chitarra acustica di Shane, per una partenza in sordina ma raffinata https://www.youtube.com/watch?v=ZVfKZ-H9Z0Y . Ma We Can Do This, il secondo brano, aggiusta subito il tiro, un funky rock che dimostra che la Bramlett più che nei Fleetwood Mac avrebbe dovuto cantare nei Little Feat, infatti siamo da quelle parti musicalmente, basso e batteria indaffaratissimi, la chitarra elettrica che comincia ad essere strapazzata come richiede il copione, tastiere e seconda chitarra sugli scudi e vai così. Fool è una bella ballata, ma di quelle proprio belle, profumo del Tennesse, con soul e gospel ancora a cura dei cori della Bramlett, l’organo di McKendree che ci delizia i padiglioni auricolari e Dwight che canta con passione, prima di rilasciare un assolo conciso ma lirico, con la presenza di Blevins alla batteria che potrebbe ricordare certe canzoni di Hiatt, veramente piacevole.

shane dwight 1

Ma l’amore per il blues non è stato dimenticato in questo album, Shane scalda l’atmosfera con Sing For Me (Search For Sierra,) un bel mid-tempo cadenzato attraversato da una chitarra carica di eco e da belle atmosfere sonore sospese. It’s Gonna Be Beautiful porta la firma pure di Bekka Bramlett (tutte le altre, meno una, sono di Shane Dwight) che la canta veramente bene, una canzone di gran classe, con qualcosa del repertorio dei genitori che affiora, ma anche elementi country e pop, un pizzico della migliore Tina Turner e una bella melodia che si metabolizza con facilità, tra le cose migliori della carriera della Bramlett, Dwight si limita a fare l’accompagnatore, con classe. Ma poi parte lo shuffle, una Devil’s Noose dove la voce si incattivisce e la chitarra prende il centro del palcoscenico, e il ragazzo bisogna dire che tiene fede alla sua reputazione di “manico”, ribadita poi in Stepping Stone, un altro bluesaccio dove lui e Doug Lancio si sfogano scambiandosi fendenti chitarristici di quelli poderosi, e qui, cari miei, siamo dalle parti del profondo Texas. Never Before non molla la presa, trovato il groove la band ci sciorina un rock-blues di quelli che ti fanno saltare sulla sedia, chitarra in overdrive e voce pimpante, senza requie e I’m A Bad Man conclude la tetralogia blues con una puntata in quel di Chicago, voce e chitarra sempre sul pezzo e grande grinta e maestria di Dwight che sulla sua solista cesella le dodici battute https://www.youtube.com/watch?v=ax9GCk7i2E8 .

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Losing Ground è una lirica ballad che mescola il meglio del country di Nashville con arie pop quasi beatlesiane, ai limiti del plagio, ma sorprendenti e piacevoli, Bramlett e McKendree sempre perfetti gregari di lusso e la chitarra quasi knopfleriana non perde un colpo. Bad For You è l’altro pezzo firmato con Bekka Bramlett, vogliamo chiamarlo heavy soul, un ritmo funky, strumentazione e voci sature e un assolo luciferino di Dwight e infine, per concludere in bellezza, un’altra deliziosa canzone di stampo country-gospel, si chiama Crazy Today ma potrebbe essere Will The Circle Be Unbroken in chiave gospel. Shane Dwight: altro nome da tenere d’occhio ed appuntarsi, etichetta del gruppo Delta Groove, marchio di garanzia!

Bruno Conti