I Migliori Dischi Del 2011! Last But Not Least: Edward Abbiati Dei Lowlands

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Nella Foto non si sta rivolgendo al “cielo” per l’ispirazione ma sta pensando: “Guarda questo rompiballe di Bruno, con tutto quello che ho da fare mi ha chiesto anche la lista dei migliori dischi del 2011 e dove lo trovo il tempo!”. (o forse sta contando?). Ma con due mosse di Ju Jitsu e karate virtuale e “qualche” sollecitazione via mail ecco anche la sua lista. Come sapete questi “esercizi mentali” lasciano un po’ il tempo che trovano ma sono divertenti per chi scrive, perché si ricorda quello che di piacevole a livello musicale è successo nell’anno passato, e per chi legge possono essere fonte di nuove scoperte da condividere, piacevoli si spera (nel caso contrario, sapete che Ed lo trovate a Pavia, casa dei Lowlands, e gli date una fracca di botte se il disco consigliato non ha trovato il vostro gusto). Scherzo, prima che qualcuno mi prenda in parola perché può riguardare anche chi scrive.

Gli perdono la battuta iniziale e l’inserimento del disco di Springsteen che è uscito nel novembre del 2010 e quindi tecnicamente non rientrerebbe nel periodo esaminato ma visto che potrebbe finire tranquillamente in qualsiasi “Best of” da qui all’eternità e ai musicisti in quanto artisti si perdona qualche dimenticanza. Ecco il tutto in “his own words” (io ho inserito solo qualche video e copertina):

 

I musicisti sanno solo contare fino a 4….poi si perdono
 
ecco la mia top 10 (!?!) per il 2011

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Two Cow Garage – Un disco rock fantastico con echi di tutte le band che adoro: Lucero, Marah, You Am I, Punk Rock con influenze nobili, testi scintillanti e ritmi infuocati – Dec 2010

 

Standout Track: Jackson Don’t you Worry & My Great Gatsby

 

Dark River – Un idea pazza (prendere pezzi dell’epoca della guerra civile americana 1860s e farli suonare dalla scena di Austin). Una produzione perfetta con suoni e arrangiamenti sublimi. Un mix di artisti ma il concept si ascolta come se fosse una sola band.

 

Standout track: Johnny Has Gone for a Soldier

 

Social Distortion: Sempre più “appetibili” alle masse. Punk e roots rock si fondono in un disco bellissimo, fieramente invecchiati e maturati.

 

Standout Track: Still Alive

 

Steve Earle – il suo migliore disco dai tempi purtroppo lontani di Transcendental Blues e The Mountain. Trovavo la produzione recente di Steve prigioniera del personaggio Steve ed annoiata…mi sbaglierò ma questo è un disco profondamente sincero di Steve Oggi. Io l’ho sempre adorato per questa sua onestà nel descriversi.

 

Standout track: This City

 

WILCO – il loro migliore disco dai tempi di A ghost is born. Siamo lontani dai capolavori loro, ma ho sentito alcune cose nuove e diverse. Tweedy sempre più leader convinto.

 

Standout Track: One Sunday Morning. 12 mins di perfetta imperfezione. Potrebbe andare Avanti per giorni…

 

Tom Waits – Tom ha fatto un bellissimo disco. Dai suoni alle canzoni. Nulla di nuovo sotto il cielo Waitsiano? Vero…ma questo resta l’ennesimo bel disco di un grandissimo artista.

 

Standout Track: They pay Me

 

Josh T Pearson: Presi il disco dei Lift To Experience il secolo scorso…una rivista inglese gli aveva dato 6 stelle su 5 definendolo il disco del millennio. Ovviamente non era il caso…ma gli scenari apocalittici di quel disco erano fantastici. Josh torna dal lato opposto…canzoni scarne, voce e chitarra, che si snodano come solchi nella montagna…scavati negli anni. Più che ascoltare un disco pare di assistere a una vita.

 

Ryan Adams: per me il maggior talento della mia generazione. Rimasi folgorato dai Whiskeytown quando li vidi al Borderline a Londra e seguì Ryan ovunque andasse….qualche disco di troppo sicuramente, qualche curva superflua per disegnare una traiettoria personale…questo disco però sembra che ryan abbia fatto pace col suo talento. E lo lascia sgorgare libero. Non è un capolavoro. Ma è un ottimo disco di un songwriter incredibile.

 

Standout Track: Dirty Rain

 

Dave Alvin – eleven eleven

 

Non mi divertivo tanto con un disco di Dave Alvin dai tempi della sacra trinità (King Of California / Blackjack Dave / Public Domani). Voce, canzoni e band….esattamente dove li amo.

 

Standout Track: No Worries Mija

 

Rod Picott – Forse manca rispetto ad altri dischi il pezzo“facile” ma i testi, la pasta sonora e la produzione sono di primissimo piano. A volte penso che l’unico difetto di Rod sia quello di essere “apparso” qualche anno dopo il boom dell’alt country


Standout Track: Little Scar

Eric Taylor – Live at the Red Shackj

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Per me il live più bello dell’anno e sicuramente uno dei dischi dell’anno. Eric è un peso massimo. Qui, circondato da amici che lo ammirano sfodera un disco di una profondità e sincerità disarmante. Come tutti i pugili ti guarda negli occhi col mento coperto…prima che te ne accorgi ti ha già messo al tappeto. Python si rivela il miglior chitarrista italiano per gusto e sound.

 

Standout Track: Dean Moriarty

 

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Green Like July: LA band alessandrina / pavese del momento. Video sul new yorker / Album registrato in Nebraska / recensito ovunque hanno compiuto il non facile compito (dio sa se lo so) di abbracciare il mondo folk / country / indie rock. Disco che scorre via come se esistesse da sempre. Giù il cappello.

 

Standout Track: A Better Man

 

North Mississippi All Stars: un disco che è una veglia funebre….prodotto PER Luther Dickinson c’è scritto sul retro. Un atto di amore per certe canzoni, certi suoni e certa musica. E per un padre che non c’è più. Se non avessimo tutti voluto bene a luther sembrerebbe di essere di troppo…ma qui c’è posto anche per noi.

 

Standout Track: Let it Roll

 

Infine

 

Ristampa dell’anno:

 

DARKNESS ON THE EDGE OF TOWN

 

Il disco della mia vita. IL disco. I 10 comandamenti del rock…..bellissimo cofanetto, cd, outtakes, dvd….con una considerazione. Nulla del fantastico materiale aggiunge una virgola alla bellezza di quel disco. Perfetto.

 

Lucinda Williams / War On Drugs / Walkabouts devo ancora sentirli….i dischi costano… 😉

ED Abbiati

Post scriptum

Uno o due non li conoscevo neppure io (non si finisce mai di impare, e ascoltare). Sul fronte Lowlands, il nuovo disco è Top Secret ma per ingannare l’attesa:

http://www.noisetrade.com/LOWLANDSband  Lowlands live from Newport (Bryn Mawr FM Broadcast)  FREE DOWNLOAD
 
ecco un piccolo live in attesa del nuovo disco.

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Già ero caduto in errore io, trattasi di Newport, Wales non States (anche se gli Stati Uniti…ma non si può dire). Pero vi posso dire che si tratta di un eccellente mini-set elettroacustico con un suono “naturale” di ambiente dello studio delizioso e le voci e gli strumenti molto ben delineati. E le canzoni, manco a dirlo, sono belle. Sul sito della Noisetrade c’è scritto che se fate una offerta libera serve per le spese di preparazione del nuovo album se no, comunque, è gratis, non vi espellono dal sito!

Bruno Conti

P.S. del post scriptum: E se volete vi potete fare anche una bella compilation da ascoltare in macchina o sull’I-Pod.

Gironzolando Per Classifiche. Clamoroso Al Cibali! I Decemberists al N°1 Delle Classifiche USA

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Ogni tanto mi faccio un giro per le classifiche di vendita “all over the world” alla ricerca di qualche buona notizia sulla discografia mondiale ma il più delle volte me ne torno scornato o al massimo trovo un disco interessante di cui parlare sul Blog (a proposito, l’avevo già segnalato mesi fa, ma visto che ormai il Blog consta di 465 Post e oltre 90 pagine da visitare, non tutti quelli che lo scoprono si fanno un giro a ritroso fino alle origini, per cui ve lo linko di nuovo, si chiama Charts all over the world e trovate qualsiasi tipo di classifica, di qualsiasi paese vi venga in mente e quindi per il vostro divertimento http://www.lanet.lv/misc/charts/).

Questa settimana sembrano tornati gli anni ’70 (in quanto a buona musica non per il genere musicale, ma un po’ sì!), la classifica americana recita così:

1) The Decemberists – The King Is Dead (disco bellissimo che mi riprometto di trattare approfonditamente nei prossimi giorni, quello che manca è il tempo per parlare di tutti gli argomenti e comunque su tutte le riviste musicali è stato un plebiscito, super consigliato!)

2) Kidz Bop Kids – Kidz Bop 19 per la serie nessuno è perfetto, si tratta di un album dove dei ragazzini cantano molti successi nuovi e vecchi ed è arrivato al n.19 della serie, questo non ve lo consiglio, a meno che non siate fans delle trasmissioni di Antonella Clerici e Gerry Scotti!

3) The Script – Science & Faith il secondo disco del trio irlandese dopo aver raggiunto, qualche mese fa, il primo posto delle classifiche inglesi e irlandesi esordisce al terzo posto di quelle degli States. Non sono malaccio, non mi fanno impazzire ma nel piattume generale…

4) Social Distortion – Hard Times and Nursery Rhymes anche i veterani del punk rock americano, sempre guidati dall’ottimo Mike Ness, dopo oltre 30 anni di onorata carriera e a sette anni dal precedente centrano la posizione più alta mai raggiunta nelle classifiche di vendita!

5) Gregg Allman – Low Country Blues questa poi è clamorosa! E con un disco di pezzi di Blues per niente facile, ma bellissimo. Ma allora c’è ancora speranza!

e qui con Warren Haynes

 

E in Inghilterra cosa succede? Niente di buono se non che Rumer resiste nei Top 10 dopo 12 settimane e i Mumford and Sons all’11 dopo 68 settimane di permanenza nelle classifiche di vendita, per il resto stendo un velo pietoso ( solite facce e soliti culi o viceversa, o anche insieme), almeno per me. Se volete verificate!

Nella vicina Irlanda non va molto meglio: salviamo Adele che con il nuovo 21 esordisce al n°1 (in Inghilterra stranamente non appare ancora) e gli Iron and Wine al n.14 con Kiss Each Other Clean.

Nella lontana Australia non va molto meglio, sì ci sono Angus and Julia Stone ancora al 10° posto ma il disco ormai è in classica da 45 settimane, bel disco comunque.

Nella vicina Nuova Zelanda i Mumford and Sons sono sempre al primo posto (ma quanti dischi hanno venduto in tutto il mondo?).

Non male anche in Canada con i Pearl Jam direttamente al secondo posto con Live On Ten Legs, i Decemberists al 4°, The Script al 6° e Mumford and Sons all’8°.

Qualche curiosità qua e là: in Svezia The Promise di Springsteen è 10° e i Social Distortion 11°, in Norvegia c’è una antologia dei Bellamy Brothers al n.2 (ma la settimana scorsa era 1°) mentre guida la charts Sie Gubba con Alt Du Vil Ha ( e chi cacchio è? Adesso con la fortuna che mi ritrovo tra qualche giorno arriva qualche fan che si lamenta)!

Per la serie consoliamoci perché c’è a chi va peggio, in Olanda al n°1 troviamo il mitico Marco Borsato che ha iniziato la sua carriera di successi con una cover in olandese di Storie di Tutti i Giorni di Riccardo Fogli.

Per concludere su una nota di speranza: di tutti i paesi del mondo che uno potrebbe pensare chi l’avrebbe mai detto che al n°1 in Portogallo ci sono i Pearl Jam!

Per oggi è tutto, passo e chiudo!

Bruno Conti

Si Riparte – Novità Di Gennaio 2011 Parte I. Pearl Jam, Gregg Allman, Iron and Wine, Decemberists, Adele, Social Distortion Eccetera

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In un pigro e piovoso pomeriggio del giorno di Natale ascoltando della musica dei Beatles che piaceva anche a mia mamma ho deciso di dare una scorsa alle prime uscite del 2011 che si sono accumulate nel mio PC e quindi si riparte.

Partiamo con i Pearl Jam che a dieci anni da Live On Two Legs tornano con un nuovo disco dal vivo Live On Ten Legs, 18 brani registrati tra il 2003 e il 2010 nel corso di vari tour mondiali. L’etichetta è la Monkeywrench, distribuzione Universal, la data di uscita è fissata per il 18 gennaio. Naturalmente c’è anche l’immancabile edizione Deluxe che non so ancora dirvi se uscità in contemporanea con la versione normale: contiene il CD, 2 LP, 4 ristampe di mini poster, 5 foto live e un pass laminato del tour, dovrebbe costare tra i 65 e i 70 euro. Fate un esame di coscienza al vostro portafoglio e poi decidete. Questi sono i brani…

“Live on Ten Legs” Tracklisting:

1. Arms Aloft

2. World Wide Suicide

3. Animal

4. Got Some

5. State of Love And Trust

6. I Am Mine

7. Unthought Known

8. Rearview Mirror

9. The Fixer

10. Nothing As It Seems

11. In Hiding

12. Just Breathe

13. Jeremy

14. Public Image

15. Spin the Black Circle

16. Porch

17. Alive

18. Yellow Ledbetter


Gregg Allman, convinto da T-Bone Burnett che produce, ritorna con un nuovo album di studio, Low Country Blues, il primo da 14 anni a questa parte. Si tratta, come da titolo, di un disco di cover di Blues, primo amore: 11 cover e un brano originale firmato con Warren Hayes, Just Another Rider. Sono della partita, tra gli altri, Dr.John al piano, Doyle Bramhall II alla chitarra e la solita sezione ritmica di Burnett, ovvero Dennis Crouch al basso e Jay Bellerose alla batteria.

Esce il 18 gennaio su Rounder/Universal negli States e il 25 gennaio in Italia. Se avete tempo di cercarla in rete, inviando una foto dello sticker pubblicitario del CD, la più possibile creativa, potete vincere, in anteprima sulla data di uscita, una versione digitale dell’album direttamente a casa vostra, il Cd autografato e una versione gatefold in vinile del disco. Dovete inviare la foto entro l’11 gennaio a GreggAllman.

Il 25 gennaio su etichetta 4AD/Self esce il nuovo CD di Iron and Wine, ovvero Sam Bean. Si chiama Kiss Each Other Clean ed è il disco del mese di gennaio della rivista Uncut.

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Il 18 gennaio esce il nuovo album dei Decemberists, The King Is Dead, il loro sesto, Dopo l’epico e bellissimo The Hazards of Love del 2009 si annuncia un ritorno verso sonorità più semplici, country-folk nei dieci brani che lo compongono. Ospiti del disco Gillian Welch e il chitarrista dei R.E.M. Peter Buck. Esce, come vedete, in 3 versioni (4 con il vinile) non se anche in Italia, l’etichetta è la Rough Trade/Self. Versione normale, versione CD+DVD, un documentario di 30 minuti intitolato Pendarvia con il dietro le quinte dell’album e una versione super Deluxe limited (così dicono) con CD, DVD e un libro di 72 pagine con foto ed illustrazioni. Qui il prezzo si impenna oltre i 50 euro.

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Torna Adele con il suo secondo album 21, prodotto in parte da Rick Rubin a Malibu e in parte da Paul Epworth a Londra esce il 25 gennaio per la XL Recordings/Self. C’è anche una versione limitata con due tracce extra.

Erano sette anni (dal 2004) che i Social Distortion di Mike Ness non pubblicavano nuovi dischi e molti li davano per scomparsi. Il nuovo album Hard Times and Nursery Rhymes esce il 18 gennaio per la Anti/Epitaph in due versioni: CD standard o doppio vinile con due tracce extra e il CD inserito nella confezione del disco.

Per concludere questo primo giro vi segnalo anche il nuovo disco di Joan Wasser ovvero Joan As Police Woman, si chiama The Deep Feld esce il 25 gennaio per la Pias in versione CD o LP. Nel comunicato stampa ci sono anche eccellenti commenti di Mojo, Uncut e altre riviste ma sfogliando le stesse nulla trovai! Misteri della promozione.

Alla prossima.

Bruno Conti