Da Toronto Con Amore. Concert For St. Stephens

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Various Artists – Concert For St. Stephens – True North

Ci sono molti modi di raccogliere fondi per opere meritorie e cause degne di nota, uno dei più comuni (ma non per questo banale, anzi) è sicuramente quello di organizzare un evento, meglio se un concerto dal vivo, se poi si riuscisse anche a pubblicare il tutto su disco (o su DVD) sarebbe l’ideale. Questo è un caso di “operazione” in due tempi, anche piuttosto distanti nel tempo tra loro. Quando nell’estate del 2005, il curato (il parroco, come vogliamo chiamarlo) della chiesa di St. Stephens in The Fields, situata a Kensington Market, in quel di Toronto di Canada, si accorse che  la parrocchia stava per attraversare la più grave crisi finanziaria dai tempi della sua fondazione avvenuta 147 anni fa e quindi di non poter essere più in grado di fornire i servizi di assistenza, tipo pasti caldi ai poveri, aiuto ai malati di Aids, a chi subisce atti di violenza, a chi ha problemi di disoccupazione e tutte le cose meritorie che queste associazioni e istituzioni religiose sono solite fare, decise di rivolgersi ai suoi parrocchiani e agli abitanti del quartiere per raccogliere fondi per aiutare la chiesa a sopravvivere. Uno degli ex parrocchiani più famosi, quando viveva in quel quartiere di Toronto, era sicuramente Bruce Cockburn, ma nell’evento vennero coinvolti anche molti altri musicisti famosi e non, per un concerto che si tenne il 18 settembre del 2005, assolvendo egregiamente a quanto si erano prefissi. Ora, a sette anni di distanza, la meritoria etichetta canadese True North pubblica questo CD che è un sunto di quanto avvenuto in quella serata.

Diciamo che di solito questi dischetti si comprano per varie ragioni: per aiutare la causa che propugnano (e questa è sicuramente degna di rispetto, ma a qualche migliaio di chilometri da noi, e probabilmente ce ne sono di altrettanto meritorie a due passi da casa di nostra), per la straordinaria qualità musicale dell’evento, perché sono coinvolti alcuni dei nostri beniamini. Direi che in questo caso siamo nella terza categoria. Facciamo un resoconto del contenuto del CD per vedere se può essere interessante. La prima cosa che balza all’occhio (meglio all’orecchio) è che ci sono anche delle sezioni parlate del concerto: si parte con l’introduzione di Sook-Yn–Lee che nonostante il nome esotico non è una musicista di world music ma un’abitante del quartiere che illustra gli scopi della serata. La prima musicista a salire sul palco è Molly Johnson, una eccellente cantante jazz di colore che solo con il supporto di un piano elettrico regala una bella versione di God Bless The Child di Billie Holiday. Una delle sorprese della serata è una delle rare apparizioni dal vivo della grande Jane Siberry, poco prima di quella sbandata mistica che la porterà a trasformarsi in Issa (ma ora è “tornata”): la Siberry, con Mary Margaret O’Hara il più grande talento espresso dal Canada dopo Joni Mitchell, parere personale di chi scrive, esegue quattro brani, due sono le sue tipiche poesie mistiche, ma Walk On Water e Anytime, solo voce e chitarra acustica, molto mitchelliane, valgono il prezzo di ingresso, una voce straordinaria.

Non so nulla di Daniel & Valentin Saavedra che eseguono in lingua spagnola Generacions. Theatre Gargantua è una delle più grandi compagnie teatrali di Toronto, una istituzione in Canada, ma confesso la mia ignoranza, non conoscevo, comunque eseguono un medley vocale dai loro spettacoli. Kurt Swinghammer invece mi dice, cantautore, musicista e produttore, ha suonato con Ani DiFranco, Great Big Sea e ha prodotto le prime registrazioni di Ron Sexsmith, canta due brani, uno con Lori Cullen The Rose Of Montrose e l’altro Kensington Market, dedicato al quartiere che li ospita, bravo folk singer e chitarrista. Lori Anna Reid è una incredibile vocalist che abitualmente fa dischi per sola voce e in effetti I Come To Garden appartiene alla categoria, ma poi con Russ Wilson, canta anche nei tre brani proposti da Daniel Lanois, Thank You, The maker e The Messenger, il tutto accompagnato dalla steel e dall’acustica del grande musicista canadese. Per il gran finale tre ottimi brani del beniamino del pubblico e tra i migliori musicisti canadesi di sempre, Bruce Cockburn, Going To The Country, King Kong Goes To Tallahassee e Tried And Tested, fantastiche anche nella loro veste prettamente acustica. Se vi piace la musica canadese tre Cockburn, tre Lanois e due Siberry e anche i due di Swinghammer e Molly Johnson, potrebbero anche bastare, senza considerare i meriti extra musicali del concerto, a voi l’ardua scelta.

Bruno Conti