Sono Passati 20 Anni Ma E’ Sempre Un Piacere (Ri)Ascoltare Questa Voce Splendida. Eva Cassidy – Songbird 20

eva cassidy songbird 20

Eva Cassidy –  Songbird 20 – Blix Street CD

Eva Cassidy, splendida cantante ed interprete sopraffina, non ha potuto godere del notevole successo avuto dai suoi album, in quanto il destino, sotto forma di un incurabile melanoma, ce l’ha portata via nel 1996 all’età di soli 33 anni. Una storia tristissima: Eva, che era una cantante eccezionale e di grande classe (con una formazione di base jazz e blues) è riuscita a vedere pubblicati solo due album prima di lasciarci, il poco conosciuto The Other Side (inciso con il chitarrista Chuck Brown) e lo strepitoso Live At Blues Alley, ristampato nel 2015 nella sua versione completa e re-intitolato Nightbird http://discoclub.myblog.it/2016/01/10/il-supplemento-della-domenica-disco-club-dimenticare-cantante-sublime-eva-cassidy-nightbird/ : fortunatamente (per noi) Eva aveva inciso una lunga serie di brani in studio (al 99% scritti da altri artisti, Eva era essenzialmente un’interprete), che hanno portato alla pubblicazione di ben sette bellissimi album postumi, molti dei quali di grande successo. Il disco che però l’ha fatta conoscere è Songbird, del 1998, una raccolta di dieci pezzi tratti dal disco dal vivo, da The Other Side e da Eva By Heart (1997), il primo lavoro uscito dopo la sua morte.

Oggi per il ventennale quel lavoro viene ripubblicato con il titolo di Songbird 20, aggiungendo quattro demo voce e chitarra di pezzi presenti nel disco e mai sentiti prima. Se volessi esprimere un giudizio in stellette ne dovrei dare tre e mezza, contrapponendo alle quattro del valore artistico dell’album le tre (e sono generoso) dell’opportunità della ristampa di un disco che già nel 1998 era un’antologia (e con quattro brani presi da un live riedito appena tre anni fa), seppur con l’esca dei quattro inediti per chi già lo possiede. I pezzi tratti dal concerto al Blues Alley iniziano con Fields Of Gold, una versione da brividi (molto meglio dell’originale di Sting) per voce e chitarra, toccante e splendida, per proseguire con un’intensa rilettura dell’evergreen Autumn Leaves, ancora acustica ma con la voce di Eva che è un vero e proprio strumento aggiunto, con una sontuosa People Get Ready di Curtis Mayfield (un plauso per la band, perfetta per accompagnare la cantante di Washington), e con Oh, Had I A Golden Thread, che da folk song resa popolare da Pete Seeger si trasforma in un impeccabile brano di stampo soul.

I pezzi in studio sono una magistrale versione swingata del traditional Wade In The Water, suonata con classe e cantata in maniera straordinaria, una raffinatissima Wayfaring Stranger in chiave jazz-blues (ma che voce!), una sentita riproposizione del classico Over The Rainbow, ancora voce , chitarra e poco altro, per non parlare della deliziosa Songbird (Fleetwood Mac), in cui Eva si produce anche in un raro assolo chitarristico. Infine abbiamo due brani scritti appositamente per la Cassidy (da Diane Scanlon), la sofisticata ballad Time Is A Healer, ancora dal sapore soul (Eva era in grado di affrontare con suprema nonchalance qualunque genere), e la struggente I Know You By Heart. I quattro inediti, quattro versioni spoglie di Songbird, Wade In The Water, People Get Ready e Autumn Leaves (quest’ultima in particolare da pelle d’oca), sono tutti decisamente belli ed intensi, e dimostrano che Eva non aveva bisogno di chissà quali orpelli per emozionare. Se già possedete il Songbird originale, l’acquisto di questa edizione per il ventennale è forse superflua (nonostante la bellezza degli inediti), ma se non conoscete ancora Eva Cassidy la parola indispensabile è l’unica che mi viene in mente.

Marco Verdi

Come Uragano Sembra Veramente “Piccolo”! Little Hurricane – Same Sun Same Moon

little hurricane same sun same moon

Little Hurricane – Same Sun Same Moon – Mascot/Provogue           

Di formazioni in duo, solo chitarra e batteria, soprattutto negli ultimi anni, ne sono apparse parecchie: anche con batterista donna, il nome White Stripes dice qualcosa? E in ambito tutto maschile, pure i Black Keys. Nella cartella stampa non vengono citati come riferimenti questi due gruppi, solo esperienze mistiche tra i nativi americani sulle montagne nei pressi di San Diego, California, dove vive e opera la coppia, e ascoltando il disco qualche dubbio viene. Tornando al misticismo, tra l’altro il chitarrista e cantante, tale Anthony “Tone” Catalano ha rischiato di lasciarci la pelle in una di queste “chiamate” spirituali: è sparito ed ha camminato tra le montagne per un giorno ed una notte, ed è stato ritrovato in ipotermia, e ricoverato per insufficienza renale, appunto congelamento, e danni ai piedi che non gli hanno permesso di camminare per un mese. Però la socia e compagna di avventure Celeste “C.C.” Spina, ha detto che l’album è venuto molto bene, sarà. Dai nomi (anzi cognomi) dubito ascendenze italiche, non si sfugge, ma d’ora in poi li chiameremo Tone e C.C. per comodità. Questo Same Sun Same Moon è già il terzo album della loro discografia (quarto se contiamo una raccolta di cover), il primo ad uscire per la nuova etichetta Mascot/Provogue, e dopo essersi sposati nel 2016.

Dicono di essere entrambi fan, tra gli altri, di Van Morrison e Counting Crows, ma lui in precedenza aveva lavorato con Gwen Stefani, fatto l’ingegnere del suono e lavorato in gruppi jazz. Presentati come una band blues, rock e lo-fi, dal loro CV fatto di brani usati in serie televisive, spot pubblicitari e film proprio non di prima categoria, mi pare che, ascoltando il disco, che è uscito il 14 aprile, il genere si potrebbe definire piuttosto come un generico indie o alternative, non malvagio ma nemmeno così innovativo e “mistico” come viene presentato. Insomma il blues lo amano e lo ascoltano, ma lo praticano per vie molto trasversali: prendiamo la title track che apre l’album, sembra uno dei brani tipici di Jack White quando lavora con le sue band alternative, Dead Weather e Raconteurs, comunque una voce piacevole, un arrangiamento basico ma raffinato, basso e batteria molto presenti, la chitarra elementare ma efficace sia in fase ritmica che solista, insomma non ti cambiano la vita, almeno la mia. Bad Business, usata in un gioco della PlayStation MLB The Show 16,  sembra quasi ricordare il primo Sting dei Police in “leggero acido”, la voce è simile e anche i ritmi “angolari” ricordano le cose più strane del trio inglese. OTL, con le sue tastiere e ritmi elettronici aggiunti, le voci pure filtrate, alternate e anche sovrapposte dei coniugi è ancora più “moderna”, ma non mi entusiasma, con la voce di “Tone” che assume tonalità, scusate il bisticcio, tipo l’ultimo Bono degli U2, quelli più pasticciati e meticciati.

Come conferma pure la successiva Isn’t It Great dove si affacciano di nuovo ritmi reggae-rock, quindi fino adesso di Van Morrison, Counting Crows e blues ne ho sentito poco. Tra riverberi vari, ritmi scanditi e melodie radiofoniche si prosegue con Take It Slow, dove Tone e C.C. duettano di nuovo, mentre Lake Tahoe Eyes ha qualche spunto di blues desertico, un’atmosfera sospesa, una chitarra insinuante, ma poi il brano rimane irrisolto e anche un filo narcotico. March Of The Living è un breve e gagliardo brano strumentale dal ritmo più mosso del solito e potrebbe ricordare sia i White Stripes che i Black Keys citati all’inizio, ma l’idea non viene sviluppata e il brano finisce subito. Mt. Senorita sempre con i soliti ritmi scanditi ed ipnotici, questa volta più lenti, sembra appunto musica per illustrare immagini o situazioni e forse in quel ambito potrebbe funzionare, il lavoro della chitarra è interessante, mentre la voce è un filo monocorde https://www.youtube.com/watch?v=AA333KY-GDo . For Life, sempre con la timbrica tra Bono e Sting, è una sorta di ballata futuribile, con una bella melodia, e in effetti potrebbe richiamare vagamente qualcosa dei Counting Crows https://www.youtube.com/watch?v=wFDuhoiPnww  e anche You Remind Me rimane in questo ambito pop raffinato e “reggato”, con una tromba sullo sfondo a cercare di dare profondità al sound. Anche la chitarra acustica della successiva Slingshot tenta altre sonorità, ma non mi sembra memorabile. Mentre l’acquarello acustico della conclusiva Moon’s Gone Gold nella sua semplicità è uno dei brani più riusciti di questo album e potrebbe essere uno sviluppo interessante per il futuro https://www.youtube.com/watch?v=NmrbJ5NuqkE . Per il resto, con Shakespeare direi: “Molto rumore per nulla!”

Bruno Conti

La Classe Non E’ Acqua! James Taylor – Before This World

james taylor before this world cd standard james taylor before this world

James Taylor – Before This World – Concord/Universal CD – Deluxe CD + DVD – Super Deluxe 2CD + DVD + Book

Pur non essendo mai stato un suo grandissimo fan (mi mancano anzi diversi suoi album) a me James Taylor è sempre stato simpatico. Sarà per il suo stile garbato, sarà per la sua espressione costantemente rilassata, ma l’ho sempre visto come il classico vecchio amico che, in caso di bisogno, per te c’è in ogni momento, ha sempre una birra in fresco da offrirti e non ti fa mai mancare una parola di conforto per farti sentire meglio nei momenti difficili. Magari non sarà mai l’amico con cui uscire a fare bisboccia, divertirsi un mondo ma anche rischiare di finire la serata al commissariato (per quello ci sono i Rolling Stones), ma un punto fermo della tua vita a cui rivolgerti quando hai bisogno di sicurezze. Nei paesi anglosassoni uno come Taylor è definito acquired taste, gusto acquisito, cioè appartenente a quella schiera di artisti che nella loro carriera non hanno mai cambiato di una virgola il proprio suono, difficilmente fanno il disco sotto la media e comunque sai esattamente cosa aspettarti da loro, ma se sono ispirati potrebbero anche regalare la classica zampata d’autore: un altro valido esempio potrebbe essere Van Morrison, il cui standard è però sempre stato molto più alto.

Before This World è il diciassettesimo album di studio di James, ed il primo di materiale originale a ben dodici anni di distanza da October Road (nel mezzo c’è stato un ottimo disco di covers + un EP), e giunge quasi a sorpresa, in quanto si pensava che Taylor si fosse praticamente ritirato, apparendo soltanto per qualche sporadica tournée. Invece, dopo un attento ascolto, devo dire che Before This World è meglio di October Road (che pure non era male), e si colloca senza fatica tra i lavori più riusciti del nostro: James si dimostra in forma, per nulla arrugginito, la voce sempre uguale, e la sua capacità di scrivere canzoni semplici ma non banali (il suo marchio di fabbrica) è rimasta intatta.

Oltre a James, che si accompagna come al solito alla chitarra, troviamo un piccolo gruppo di musicisti con la “m” maiuscola, che rispondono ai nomi di Michael Landau alle chitarre, Jimmy Johnson al basso, Steve Gadd alla batteria, Larry Goldings alle tastiere ed Andrea Zonn al violino, gente che ha suonato con chiunque e che è in grado di fornire un tappeto perfetto e di classe alle composizioni di James, con la ciliegina sulla torta della produzione di Dave O’Donnell (uno che ha lavorato con Ray Charles, Herbie Hancock ed Eric Clapton), che dona al disco un suono scintillante. Il pubblico americano ha apprezzato questo ritorno, mandandolo direttamente al primo posto della classifica di Billboard, prima volta che James ottiene un risultato simile, non male dopo più di 45 anni di onorata carriera.

Il CD si apre con Today Today Today, una ballata gentile e leggermente country sia nella melodia che nell’arrangiamento (il violino è protagonista), con la voce limpida ed ancora giovane del nostro a predisporre subito al meglio l’ascoltatore. La lenta e pianistica You And I Again (che si può leggere anche come James che torna a rivolgersi al suo pubblico) è un’altra canzone tipica, delicata, raffinata e molto piacevole, con accompagnamento perfetto ed un’atmosfera anni settanta; molto bella Angels Of Fenway, una sorta di tributo ai Boston Red Sox per i quali evidentemente James fa il tifo, un pezzo cadenzato e con un motivo decisamente orecchiabile.Stretch Of The Highway ha un delizioso sapore errebi, ed il ritornello solare richiama i brani più melodici di Jimmy Buffett (o forse è il contrario, dato che il buon Jimmy ha sempre indicato Taylor come una delle sue maggiori influenze) https://www.youtube.com/watch?v=5xyZhyyRZd0 , Montana è un’altra delicata ballad come solo James sa scrivere, pochi accordi, pochi strumenti, ma grande classe, un brano che rimanda a decenni fa, quando la California era il centro mondiale di un certo cantautorato (lo so che Taylor è nativo della East Coast, ma il suo stile si adattava benissimo al giro di songwriters che bazzicavano dalle parti di Los Angeles). La vivace Watchin’ Over Me è ancora spruzzata di country, con un bell’interplay vocale tra il nostro ed i suoi backing singers; Snowtime è una delle più riuscite, una ballata dal sapore tra il latino ed il caraibico, che avvicina ancora James a Buffett, specialmente nel refrain.

L’intensa e profonda Before This World vede la partecipazione di Sting come seconda voce, ed il brano si fonde in medley con la squisita Jolly Springtime, quasi dal gusto irish, mentre la solida Far Afghanistan, dall’incedere drammatico, è una delle rare escursioni di James nei temi di attualità https://www.youtube.com/watch?v=upw-ox3wkW0 . Chiude l’album una versione del classico traditional Wild Mountain Thyme (conosciuta anche come Will You Go, Lassie, Go), che Taylor rivolta come un guanto per adattarla al suo stile pacato, facendola diventare quasi una sua canzone.

Bentornato, vecchio amico.

Marco Verdi

P.S: l’album esce sia in versione “normale”, sia con accluso un DVD con il making of, sia con la classica edizione Super Deluxe (e super costosa) che aggiunge al tutto un secondo CD con cinque pezzi extra ed un librone da collezione.

P.S. del P.S: per confondere ancora un po’ le idee, la catena americana Target ha in esclusiva una versione del CD con tre brani aggiunti, che però non fanno parte dei cinque della Super Deluxe Edition. Allegria …

Springsteen News! Musicares DVD e Blu-ray + Record Store Day EP.

musicares springsteen dvd musicares springsteen bluray

A MusiCares Tribute to Bruce Springsteen – DVD o Blu-Ray – Columbia/Sony 25-03-2014

Come molti di voi sapranno (perché ne ho parlato in relazione ad altre edizioni) ogni anno, nella stessa settimana dei Grammy e organizzata dalla stessa associazione, si svolge la premiazione del Musicares Award to The Person Of The Year, in cui viene assegnato il premio al musicista che più si è distinto nell’ambito umanitario e nella filantropia verso i bisognosi (anche i colleghi in difficoltà). Negli ultimi anni il premio era andato a Paul MCartney, Barbra Streisand, Neil Young, Neil Diamond, ma la cerimonia si svolge dal lontano 1991 in cui il premio andò a David Crosby. La particolarità della serata sta nella impressionante quantità di musicisti che si radunano per rendere omaggio al festeggiato, eseguendo cover di molti dei suoi brani più celebri e, soprattutto da qualche edizione a questa parte, nel finale sale sul palco anche il soggetto dei festeggiamenti eseguendo, da solo o in coppia, alcune delle proprie canzoni. Essendo stato l’ultimo della serie Bruce Springsteen (l’8 febbraio del 2013 al Los Angeles Convention Center, quest’anno la festeggiata era Carole King) e trattandosi del ” Boss”, il concerto è andato ben oltre il limite delle due ore, con gran finale di 5 brani eseguiti dalla E Street Band e ospiti assortiti. Il tutto uscirà in DVD o Blu-Ray il 25 marzo p.v., con questo contenuto:

1. ALABAMA SHAKES – “Adam Raised a Cain”
2. PATTI SMITH – “Because the Night”
3. NATALIE MAINES, BEN HARPER, and CHARLIE MUSSELWHITE – “Atlantic City”
4. KEN CASEY – “American Land”
5. MAVIS STAPLES and ZAC BROWN – “My City of Ruins”
6. MUMFORD & SONS – “I’m On Fire”
7. JACKSON BROWNE featuring TOM MORELLO – “American Skin (41 Shots)”
8. EMMYLOU HARRIS – “My Hometown”
9. KENNY CHESNEY – “One Step Up”
10. ELTON JOHN – “Streets of Philadelphia”
11. JUANES – “Hungry Heart”
12. TIM MCGRAW and FAITH HILL – “Tougher Than the Rest”
13. TOM MORELLO and JIM JAMES – “The Ghost of Tom Joad”
14. JOHN LEGEND – “Dancing in the Dark”
15. STING – “Lonesome Day”
16. NEIL YOUNG & CRAZY HORSE – “Born in the U.S.A.”
17. NEIL PORTNOW – MusiCares Award Presentation,
BRUCE SPRINGSTEEN & THE E STREET BAND
18. “We Take Care of Our Own”
19. “Death to My Hometown”
20. “Thunder Road”
21. “Born to Run”
22. “Glory Days” with Cast Ensemble
Aggiungerei solo un “apperò” alla Piccinini o un mica male, se preferite.

springsteen ep

E non è finita sul fronte Springsteen. Il 19 aprile, per il Record Store Day, verrà pubblicato (naturalmente a tiratura limitata e di difficile reperibilità) anche un vinile EP 12 pollici, quindi formato LP,  intitolato American Beauty, contenente 4 brani inediti registrati nel corso delle stesse sessions di High Hopes, con la produzione di Ron Aiello. Tre con la presenza di Tom Morello in formazione, la citata title-track, Mary, Mary e Hey Blue Eyes, tutti brani “nuovi”, più quella che si suppone essere una ennesima cover, tra le più “oscure”, che tanto piacciono a Bruce: Hurry Up Sundown, si pensa (ma è da confermare, come pure la copertina dell’EP, che al momento manca all’appello) possa essere un brano del lontano 1967 dei rockers locali Balloons Farm, una band sconosciuta ai più che incideva per la Laurie Records ed il cui leader, ed autore del pezzo, era tale Mike Appel, il futuro primo manager di Bruce Springsteen. Un omaggio tardivo, un modo per fare la pace? O solo un caso di omoninia? Vedremo. Per il momento, siete avvisati.

Alla prossima.

Bruno Conti

Novità Di Settembre Parte IIb. Sting, Allen Toussaint, Jack Johnson, Elvis Costello & Roots, Gov’t Mule, Bryan Ferry

sting the last ship.jpgallen toussaint songbook.jpgjack johnson from here to now to you.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Seconda parte delle uscite di fine settembre e anche oggi tripla razione sul Post (ma non abituatevi). Alcuni dischi escono oggi, 24 settembre, altri sono già disponibili nei negozi, fisici e virtuali, da alcuni giorni.

A proposito di negozi in rete, una nota catena di vendita ha fatto pubblicare una versione Deluxe della Deluxe (scusate il bisticcio di parole) del nuovo album di Sting, The Last Ship, che oltre alla versione standard, alla versione in vinile e a quella Deluxe doppia con 5 tracce extra, sarà disponibile in una ulteriore con ulteriori 3 canzone aggiunte e, aggiungo io, ci hanno veramente rotto gli ex ministri Maroni, con tutte queste versioni. Al di là di questo il nuovo disco di Sting, dopo vari esperimenti con musica classica antica per liuto, dischi con orchestra, reunion con i Police, segnala un ritorno al suo vecchio suono, per quanto vario ed eclettico. Esce se su Cherrytreehouse/Interscope/A&M/Universal: fiati e orchestra non mancano, come l’immancabile Dominic Miller alle chitarre, più alcuni ospiti inconsueti. Ci sono la Wilson Family, un gruppo vocale, Jimmy Nail e Rachel Unthank alla voce, in un brano What Have We Got, di chiara impronta celtica e che vede la presenza di Katryn Tickell a cornamusa e violino, mentre l’altra sorella Becky Unthank appare in So To Speak (e fa piacere che Sting conosca e apprezzi uno dei gruppi migliori della scena folk inglese, tanto che Rachel appare anche nella versione con 8 brani nel secondo CD in una canzone Peggy’s Song). E per finire, nella Deluxe, diciamo normale, duetta anche con Brian Johnson degli AC/DC! Il tutto prodotto da Rob Mathes (Clapton, Elton John, Lou Reed, Carly Simon). E non è neanche brutto (e finiamola con “dalli allo Sting, per forza)!

Allen Toussaint, una delle leggende di New Orleans, dopo il disco “jazz” del 2009, The Bright Mississippi, prodotto da Joe Henry per la Nonesuch, che aveva a sua volta fatto seguito a quello in coppia con Elvis Costello, approda alla Rounder del gruppo Universal per questo Songbook dove rivisita il suo repertorio classico per voce e pianoforte (come aveva già fatto Randy Newman). Inutile dire che esiste anche una versione Deluxe CD+DVD, con una corposa sezione video di ben sedici tracce, oltre ad interviste varie e 5 brani in più nella versione audio.

Sempre distribuzione Universal (sono casualmente capitati tutto insieme), etichetta Brushfire/Republic, anche per il nuovo disco di Jack Johnson, From Here To Now To You, uscito il 17 settembre. Come nel precedente To The Sea Jack Johnson ha inserito qualche brano dal sound più “movimentato” rispetto alle sonorità prevalentemente acustiche dei dischi del passato. Tra gli ospiti l’immancabile Zach Gill degli ALO, che suona le tastiere,vibrafono, glockenspiel e fisarmonica e l’amico Ben Harper, che canta e suona l’immancabile Weissenborn. Bravo, disco molto piacevole, che piacerà ai fans e a molta gente sparsa per il mondo, ma non infiamma chi scrive.

elvis costello wise up ghost.jpggov't mule shout.jpgbryan ferry live in lyon.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Anche il nuovo disco di Elvis Costello, in accoppiata con i neri americani The Roots (che sono comunque bravi), non ha infiammato la critica, con recensioni molto altalenanti. Copertina bruttina e minimale, Wise Up Ghost And Other Songs è uscito la scorsa settimana, il 17, per la Blue Note, ora del gruppo Universal (lo so, ma che ci posso fare, sono rimaste solo tre majors), ovviamente disponibile anche in versione Deluxe, ma di quelle “insidiose”, singole, ma con 3 brani in più. Ci sono fiati e archi a go-go aggiunti al tutto, ma non (mi) entusiasma, sentirò meglio.

Chi ha pensato bene, per tagliare la testa al topo, di uscire direttamente con una bella versione Deluxe doppia, sono i Gov’t Mule. Però c’è solo quella, non dovete scegliere tra 27 edizioni (anche se, per essere sinceri ed informati, la catena Best Buy negli States ne ha pubblicato una versione esclusiva con DVD aggiunto, ma allora ditelo!). E aggiungo che il disco in America sarebbe (è) su etichetta Blue Note e quindi Universal (!?!), ma in Europa esce per la Mascot/Provogue/Edel. La particolarità del CD sta nel fatto che gli undici nuovi brani vengono eseguiti nel primo dischetto dalla band senza ospiti, mentre nel secondo disco, in un altro ordine, vengono riproposti con vari musicisti che si alternano nelle differenti canzoni. Molti hanno detto, giustamente, che le versioni dei Gov’t Mule da soli sono decisamente migliori di quelle con gli ospiti, ma molti brani funzionano anche nelle versioni “maggiorate” e comunque il tutto costa poco più di un disco singolo, quindi consideratelo un “omaggio” di Warren Hayes e soci, una volta (e anche oggi) si chiamavano bonus discs! Questa la lista dei brani e ospiti vari del secondo disco, poi ci torniamo con la recensione completa:

1. “World Boss” with Ben Harper
2. “Funny Little Tragedy” with Elvis Costello
3. “Stoop So Low” with Dr. John
4. “Captured” with Jim James
5. “Whisper In Your Soul” with Grace Potter
6. “Scared To Live” with Toots Hibbert
7. “No Reward” with Glenn Hughes
8. “Bring On The Music” with Ty Taylor (Vintage Trouble)
9. “Forsaken Savior” with Dave Matthews
10. “Done Got Wise” with Myles Kennedy (Alter Bridge)
11. “When The World Gets Small” with Steve Winwood

Per la serie ne abbiamo fatte poche versioni, esce anche questo DVD di Bryan Ferry Live in Lyon Nuits De Fourvière (oui), registrato all’Anfiteatro di Lione nel corso dell’ultimo tour del 2011. Come Bonus c’è anche il making of di Olympia, il tutto per festeggiare 40 anni di carriera da solo e con i Roxy Music. Lo trovate in DVD, Blu-ray, DVD+CD, Blu-ray + DVD, Eagle Vision Edel, esce oggi 24 settembre. Vogliamo mettere anche i titoli? Ecco il retro della copertina:

bryan ferry live in lyon back .jpg








Domani il resto della novità ed altro.

Bruno Conti

Novità Dvd Maggio E Giugno: Get Up Stand Up, Legends Of The Canyon, Frank Zappa, Garbage, Neil Young & Crazy Horse

dvd get up.jpglegends of the canyon 2009.jpgfrank zappa a token dvd.jpggarbage one mile.jpgneil young year of the horse.jpg

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come già sapete, perché detto in altre pagine virtuali del Blog, il 4 giugno uscirà il box quadruplo di DVD dedicato ai Jethro Tull Around The World Live e l’11 giugno Rockshow dei Wings, ma nel frattempo, tra il 28 maggio e il 4 giugno sono in uscita alcuni altri video musicali (DVD e Blu-ray) molto interessanti.

Partiamo con Get Up! Stand Up!, un singolo DVD (ma anche doppio CD) che uscirà per la Eagle Rock il 28 maggio e che conterrà una selezione di materiale tratta dai vari concerti tenuti a favore di Amnesty International (e trasmessi solo in televisione) tra il 1986 e il 1998. La durata è 152 minuti e ci sono brani da A Conspiracy Of Hope del 1986, Human Rights Now del 1988, An Embrace Of Hope 1990 in Cile (Inti Illimani, Jackson Browne e Sinead O’Connor) e The Struggle Continues a Parigi nel 1998. Il contenuto completo, diviso per i vari concerti, lo leggete qui sotto:

From “A Conspiracy Of Hope” (1986)
1) Bob Geldof & Steven Van Zandt – Redemption Song 2) Third World – Now That We’ve Found Love 3) Joan Armatrading – Love And Affection 4) Ruben Blades (with Carlos Santana & Fela Kuti) – Muevete 5) Miles Davis – Speak / That’s What Happened 6) Lou Reed – Walk On The Wild Side 7) Peter Gabriel – Shock The Monkey 8) Bryan Adams – Run To You 9) Bryan Adams – Summer Of ’69 10) U2 – MLK / Pride (In The Name Of Love) 11) U2 – Sunday Bloody Sunday 12) The Police – Message In A Bottle 13) The Police – Every Breath You Take

From “Human Rights Now!” (1988)
14) Tracy Chapman – Talkin’ ’bout A Revolution 15) Peter Gabriel – Sledgehammer 16) Sting – Don’t Stand So Close To Me 17) Bruce Springsteen & The E Street Band – Born In The USA 18) Bruce Springsteen & The E Street Band – I’m On Fire

From “An Embrace Of Hope” (1990)
19) Inti-Illimani – Bailando, Bailando 20) Wynton Marsalis – Jungle Blues 21) Jackson Browne – Lives In The Balance 22) Sinead O’Connor – Nothing Compares 2 U

From “The Struggle Continues” (1998)
23) Bruce Springsteen – No Surrender 24) Tracy Chapman – Fast Car 25) Alanis Morissette – Hand In My Pocket 26) Peter Gabriel & Youssou N’Dour – Shaking The Tree 27) Jimmy Page & Robert Plant – Rock And Roll 28) Radiohead – Karma Police 29) Radiohead – Bones 30) Bruce Springsteen, Peter Gabriel, Tracy Chapman & Youssou N’Dour – Get Up, Stand Up

Tenete presente che per ottobre/novembre, quindi il periodo natalizio, Amnesty annuncia un cofanetto che dovrebbe contenere tutti i concerti dell’Human Rights Tour del 1988 di cui quest’anno si festeggia il 25° Anniversario, anche se mi pare strano perché le date di quel tour sono state venti, quindi dovrebbe trattarsi di un box megagalattico (si parlerebbe di quattro concerti però) ma mai dire mai. Gli headliners erano Springsteen, Sting, Peter Gabriel, Tracy Chapman e Youssou n’Dour con vari altri artisti che si aggiungevano nei differenti paesi. Vedremo, quando avrò ulteriori notizie, come sempre, vi terrò informati. Per il momento esce questo, che è anche a prezzo speciale (la versione giapponese, in 2 DVD e 3 CD, contiene 68 brani)!

Nel 2010, per il mercato americano, quindi Zona 1, era già uscito quel DVD Legends Of The Canyon, che vedete effigiato sopra. Ora (il 28 maggio), la Universal, su etichetta Fontana, lo rende disponibile anche per il mercato europeo (ed italiano, dove però non uscirà il Blu-Ray). Si tratta di un documentario con la regia di Jon Brewer di circa 110 minuti che, attraverso filmati ed interviste, racconta la storia della musica che si realizzava nel leggendario Laurel Canyon tra la fine degli anni ’60 e i primi ’70. I nomi, Crosby, Stills & Nash, Mamas and Papas, Buffalo Springfield, Joni Mitchell, Byrds, Neil Young, America (ed altri), sono quelli che si vedono sulla copertina del DVD: in questa nuova versione Director’s Cut doppia, è stato aggiunto un secondo dischetto, con materiale raro ed inedito tratto dagli archivi di Henry Diltz, leggendario fotografo ed amico di tutti i musicisti presenti nel film, che è anche la voce narrante del documentario. Detto che il regista è lo stesso dell’ottimo B.B. King – The Life Of Riley, non aspettatevi mirabilie dal secondo DVD, quello degli extra, che contiene filmati inediti a 8 mm (ma muti) di Crosby, Stills, Nash & Joni Mitchell a Big Bear, CSNY al Balboa Stadium (spero con audio), Stephen Stills nel Regno Unito (sempre muto) e nell’Oklahoma Tour (non meglio identificato bootleg footage), i Byrds al Troubadour di Los Angeles, materiale esclusivo girato a Woodstock da Diltz, oltre a moltissime foto ed interviste ai protagonisti di quel periodo. Comunque interessante e rispettabile anche il contenuto del DVD extra.

Altra scoperta interessante è questo A Token Of His Extreme di Frank Zappa, già uscito in edizioni più o meno legali, ma che ora vede la luce a livello ufficiale, con qualità audi/video eccellente per la Eagle Rock, tra il 28 maggio e il 4 giugno, a seconda dei paesi. Si tratta di un concerto dell’epoca d’oro di Zappa, 27 agosto 1974 al KCET a Hollywood, con questa formazione:

Frank Zappa guitar, percussion, vocals; George Duke keyboards, finger cymbals, tambourine, vocals; Napoleon Murphy Brock sax, vocals; Ruth Underwood percussion; Tom Fowler bass; Chester Thompson drums.

E questi i brani eseguiti nell’occasione:

1/2) The Dog Breath Variations/ Uncle Meat 3) Montana 4) Earl Of Duke (George Duke) 5) Florentine Pogen 6) Stink-Foot 7) Pygmy Twylyte 8) Room Service 9) Inca Roads 10/11) Oh No/ Son Of Orange County 12) More Trouble Every Day 13) A Token Of My Extreme

Per i fans dei Garbage sempre la Eagle Rock (la casa più attiva per i DVD relativi a concerti) pubblica il 28 maggio One Mile…High, il concerto tenuto all’Ogden Theatre di Denver, Colorado nell’ottobre 2012, con questo contenuto:

TRACKLIST 1) Automatic System Habit 2) I Think I m Paranoid 3) Shut Your Mouth 4) Why Do You Love Me 5) Queer 6) Stupid Girl 7) Hammering In My Head 8) Control 9) #1 Crush 10) Cherry Lips 11) Big Bright World 12) Blood For Poppies 13) Special 14) Milk 15) Battle In Me 16) Push It 17) Only Happy When It Rains 18) Supervixen 19) The Trick Is To Keep Breathing 20) Vow 21) Time Will Destroy Everything (End Credits)

E per finire, esce anche in Europa, a livello ufficiale (?) per la Fabulous Films, il DVD del film di Jim Jarmusch dedicato a Neil Young & Crazy Horse, Year Of The Horse, relativo al tour del 1996 ma anche con materiale di archivio tratto dal film Muddy Track del noto regista Bernard Sharkey che è quello che Neil Young vede alla mattina di fronte, nello specchio. Pochi brani, ma molto lunghi:

1. @#$%^&* Up 2. Slip Away 3. Barstool Blues 4. Stupid Girl 5. Big Time 6. Tonight’s the Night 7. Sedan Delivery 8. My Girl 9. Like a Hurricane 10. Music Arcade

Il DVD in tutto dura 106 minuti ed esce il 4 giugno e come bonus (rispetto alla vecchia VHS) dovrebbe contenere delle “fantastiche interviste”. Scusate l’ironia, ma ogni tanto il vecchio Neil te la ispira.

Per i video è tutto: dal vostro Bruno “Breadcrump” (Mollica, un parente alla lontana, spero più informato), un saluto e alla prossima.

Bruno Conti

Se Vi Capita Di Prendere Un Cappuccio A New York (o L.A). Every Mother Counts 2012

every mother counts 2012.jpg

 

 

 

 

 

 

Every Mother Counts 2012 – Starbucks Entertainment/Hear Music


Se vi capita di essere ( o di andare) negli Stati Uniti, oppure se conoscete qualcuno che ve la può spedire è uscita nel mese di maggio questa compilation che viene venduta in esclusiva nei negozi della catena Starbucks ed è legata ad una giusta causa, ossia quella di raccogliere fondi per l’associazione con lo stesso nome del titolo del disco, fondata dall’ex modella Christy Turlington Burns per aiutare a diffondere una maggiore conoscenza sulla situazione della mortalità infantile in giro per il mondo, http://everymothercounts.org/. Causa degna e cast più che degno per un album ricco di brani in esclusiva donati dagli artisti che partecipano alla “campagna”:

The full track listing for the CD is as follows. Songs with an asterisk indicate previously unheard tracks.

Bono and the Edge “Original of the Species” (acoustic) *
Eddie Vedder ” Skipping” *
Paul Simon and Edie Brickell “Pretty Day” *
Faith Hill “Wish for You”
Sade “The Sweetest Gift”
Lauryn Hill “I Remember”
Rita Wilson “Baby I’m Yours” *
Diana Krall “Don’t Fence Me In” *
Seal “Secret”
Dave Matthews Band “Sister” (live) *
Sting “Fragilidad”
Alanis Morissette “Magical Child” *
Edward Sharpe & the Magnetic Zeros “Mother” *
David Bowie “Everyone Says ‘Hi'”
Cedella Marley “Get Up Stand Up” *
Beck “Corrina, Corrina” *
Rufus Wainwright “Instead of the Dead” *
Patti Smith “Somalia” *
Coldplay “Yellow” (acoustic) *



Mica male, peccato che nella “vecchia Europa” non è prevista, per il momento, nessuna pubblicazione!

Bruno Conti

Novità Di Settembre Parte IV. Nirvana, Sting, Chickenfoot, Elvis Presley, Daryl Hall, Bangles, Steve Hackett, Johnny Winter, Eccetera

nirvana nevermind boxset.jpgnirvana nevermind 2 cd.jpgelvis presley legacy edition.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Ultima serie di novità relativa al mese di settembre, queste in uscita il 27 settembre, cioè oggi. Cominciamo con i morti: so di essere irreverente, ma il mercato discografico si occupa con frequenza di ristampe di gruppi o artisti che non esistono più. Prima di tutto la ristampa di Nevermind dei Nirvana che esce in molte versioni, ve ne segnalo un paio. Il solito Mega boxone da 5 dischetti, che contiene l’album originale rimasterizzato, due CD con rarità e demo, e il CD e il DVD di Live At the Paramount Theatre che esce anche a parte come BluRay. C’è la versione doppia Deluxe che comprende i 12 brani del disco orginale più i 28 brani inediti, rari e live, praticamente mancano solo i cosiddetti “Devonshire Mixes”, 11 brano che si trovano nel 3° CD. Il quadruplo vinile ha l’album originale e 27 inediti.

Per la serie Legacy della Sony/Bmg esce questo doppio CD che raccoglie i primi due album di Elvis Presley al completo, più una serie di rarità, per un totale di 35 brani. Non credo ci siano inediti, o comunque versioni inedite, ma la confezione è la solita Deluxe e ha un prezzo speciale, la stessa serie dove quest’anno era uscito anche Elvis Is Back! Oltre al doppio esce anche il quintuplo Young Man With The Big Beat che vedete nel video qui sotto e costa una novantina di euro.

smiths complete.jpglittle feat hot tomato.jpgbangles sweetheart.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Per la serie gruppi “defunti”, inattivi o che si riformano, questa settimana abbiamo: The Smiths Complete, ovvero, per chi non ha quei 300 euro per la serie Super Deluxe che vi ho già illustrato su questo Blog, la Rhino pubblica anche un cofanetto per “poveri Cristi” da 8 CD con gli album originali rimasterizzati e contenuti in bustine sottili che riproducono la grafica dei vecchi album ad un prezzo che dovrebbe essere tra i 35 e i 40 euro. Esce anche la versione in vinile.

Quel triplo CD dei Little Feat, 40 Feat The Hot Tomato Anthology, pubblicato dalla Proper, contiene il meglio di tutti i vari album, prevalentemente dal vivo, pubblicati dalla loro etichetta Hot Tomato, come “Bootleg ufficiali” nel corso degli anni. Sono 40 brani per 40 anni e per chi ha tutti i dischi pubblicati nelle serie Ripe & Raw Tomatoes più Kickin’ It At The Barn e altre delizie, non ci sono inediti, per gli altri amanti dei Little Feat c’è molto materiale anche dell’epoca Lowell George a partire da alcuni brani registrati a Houston nel 1971 dal quartetto originale passando per una versione del 1973 di Sailin’ Shoes con Bonnie Raitt nonché il demo originale di Trouble di Lowell George. Il prezzo dovrebbe essere contenuto, intorno ai 20 euro o poco più.

Pensavate non ci fossero più e invece a 8 anni da Doll Revolution tornano le Bangles con questo Sweetheart Of The Sun su Waterfront Records. E volete sapere una cosa, Susanna Hoffs e le sorelle Peterson hanno fatto un bel dischetto, da quello che ho sentito, molto fresco e piacevole, a livello delle loro cose migliori.

sting 25 years box.jpgdaryil hall laughing.jpgjohnny winter roots.jpg

 

 

 

 

 

 

Cofanetto quadruplo anche per Sting, si chiama 25 Years, esce per la Universal, 3 CD con 45 brani con il meglio della sua produzione, di cui 9 “remixate” per l’occasione. E un DVD con un concerto inedito a New York del 2005, Rough, Raw & Unreleased: Live At Irving Plaza. Con un librone di lusso che fa schizzare il prezzo intorno ai 100 euro. Per non farsi mancare nulla (e, credo, anche per rompere le balle ai fans) usciranno a ottobre due versioni di Best Of 25 Years, una singola con 12 brani e una doppia con 31 che comprendono anche versioni “inedite” dal vivo di Message In A Bottle, Demolition Man e Heavy Cloud No Rain credo tratte dal DVD.

Ed ecco anche Daryl Hall con un nuovo disco Laughing Down Crying per la Verve Forecast a distanza di parecchi anni dal precedente Can’t Stop Dreaming, uscito in America ed Europa nel 2003 ma in Giappone era stato pubblicato nel 1996. Pochi giorni fa si poteva ascoltare in streaming e i primi due brani mi piacevano parecchio, poi il resto si afflosciava un poco. Ma l’ho sentito solo una volta velocemente, magari mi sbaglio, anche se non credo.

Johnny Winter, forse a causa anche delle sue condizioni di salute non perfette, in questo nuovo Roots si è fatto aiutare da parecchi ospiti che rendono questo album uno dei suoi migliori in studio da parecchi anni a questa parte. Esce su etichetta Megaforce e a duettare con Winter troviamo: Sonny Landreth, Jimmy Vivino, Warren Haynes, John Popper, Vince Gill, Susan Tedeschi, Edgar e Derek Trucks tra gli altri e da quello che ho sentito il disco è bello e pimpante e il protagonista è proprio un Johnny Winter in grande spolvero vocale e con la slide che viaggia alla grande. Una bella sorpresa!

chickenfoot III collector's edition.jpgchickenfoot iii.jpgsteve hackett beyond.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Visto che ormai le edizioni “particolari” dei dischi sono all’ordine del giorno, il nuovo disco del supergruppo Chickenfoot III, oltre alla versione normale e limitata con DVD esce anche in quella versione definita collector’s editiom, curata dalla rivista Classic Rock, che oltre ad avere un numero speciale della rivista di 132 pagine dedicato a Sammy Hagar, Joe Satriani e soci, nel CD contiene anche due pezzi dal vivo esclusivi a questa edizione che esce solo per il mercato inglese. Ci sono anche occhialini 3D, plettri e altre sorprese.

Sempre per le “sorprese” anche il nuovo album di studio di Steve Hackett, Beyond The Shrouded Horizon, pubblicato dalla Century Media, oltre alla versione singola con 13 brani è disponibile anche in una versione limitata doppia con ulteriori nove brani che vedete effigiata qui sopra. Secondo alcuni è il suo album migliore di sempre.

Ci sarebbero ancora alcune uscite di questo settembre ricco di pubblicazioni discografiche, magari nei prossimi giorni farò una appendice dedicata a quello che è rimasto indietro e in attesa delle prime uscite di ottobre, per oggi è tutto!

Bruno Conti

Una Famiglia Numerosa – I Blame Coco – The Constant

I Blame Coco.jpg

 

 

 

 

 

 

 

I Blame Coco – The Constant – Island/Universal

Ero vagamente consapevole, perchè l’avevo letto da qualche parte, che il nostro amico Gordon Sumner o come lo chiama Elio Stinghi l’amico di Minghi, aveva una famiglia numerosa. Non ricordavo che avesse addirittura sei figli! Perché vi dico tutto ciò in relazione alla prole di Sting?

Non lo so! Ah, no scusate…ecco il motivo. Il 22 Febbraio uscirà anche sul nostro mercato il CD di I Blame Coco The Constant, ovvero l’opera prima di Eliot Paulina Sumner alias Coco (notasi che nella cartella promozionale della casa discografica e, presumo in conseguenza su molte riviste, non sono riusciti neppure a scrivere il cognome giusto ma è diventata Coco “Summer”). La nostra connazionale Coco (è nata a Pisa il 30 giugno del 1990) ed è la terzogenita di Sting e dell’attrice Trudie Styler (non c’entra niente ma è una cosa curiosa, l’insegnante di Trudie ai tempi dei suoi studi scolastici era Clifford T Ward, ricordate quello di Gaye? primi anni ’70) ha esordito con questo album già lo scorso anno. In Inghilterra è uscito a novembre, come pure in altri paesi e non è che abbia proprio preso fuoco nelle classifiche: 86° in UK, 72° in Francia, meglio in Svizzera e Polonia dove è entrato nei Top 40.

Adesso arriva anche da noi e si annunciano, per il mese prossimo, copertine e interviste sulle riviste che contano (?!?) nella musica: XL, Grazia, Vanity Fair, Rolling Stone e Glamour. Anche Repubblica, se trovano un po’ di spazio tra le storie del Cav, gli dedicherà ampio spazio. Passerà pure a Quelli che il calcio il 20 febbraio e lo stesso giorno terrà uno showcase allo spazio Nike Stadium di Milano.

Ma vi chiederete, con tutto questo schieramento di forze siamo di fronte al disco del secolo?

Boh, sentite e fate voi, questo è il singolo nelle radio italiane al momento…

E questo è quello in promozione nel resto d’Europa (ma ne ha fatto uno anche con Robyn)…

Apperò, sono tutto un fremito, e qui devo stare attento a quello che dico perchè i fratelli sono tanti!

A proposito, professioni…Joseph Sumner, 1976, primogenito, leader e voce solista dei Fiction Plane (3 album, 1 Ep e 1 Live, non conosco), Fuschia Katherine “Kate” Sumner, 1982, attrice, Bridget Michael “Mickey” Sumner, 1984 ( e primogenita della seconda famiglia), attrice, artista e regista, Jake Sumner, 1985, regista. Poi c’è Coco (che quindi non è manco la secondogenita come c’è scritto sempre nella famigerata cartella stampa e che comunque lo diventerà, visto il sicuro uso che ne faranno gli “informatissimi” addetti del settore) e per completare la formazione Giacomo Luke Sumner, 1995, professione non pervenuta, presumo ( e spero) studente. Non vedo carpentieri o minatori e neanche insegnanti, strano! (Bieca ironia e me ne scuso fin d’ora!).

Sting, ti prego, abbandona il classico e torna da noi!

Un po’ di leggerezza, ogni tanto, non fa male.

Bruno Conti

Novità Di Novembre Parte V E Ultima. Duffy, Graham Parker, Paul Weller, Joan Armatrading, Sting, Jon Anderson & Rick Wakeman, Jenny & Johnny

duffy endlessly.jpgsting live in berlin cd+dvd.jpgjjon anderson rick wakeman the living tree.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Pensavo che tra post dedicati alle novità, recensioni, aggiunte varie le uscite di novembre fossero state sviscerate tutte (almeno le più interessanti) e invece mi sbagliavo (e anche a dicembre ci sono ancora uscite sfiziose, oltre a quelle già citate, ad esempio un nuovo Ryan Adams (o due?) verso metà dicembre! Ma veniamo alle uscite imminenti, tutte previste per martedì 29 novembre (più o meno)

Cominciamo con il nuovo disco di Duffy Endlessly in uscita per la A&M/Polydor/Universal. La cantante gallese propone la solita miscela di sixties romantici e Dusty Springfield rivisitati ma questa volta, aldilà di Well, Well, Well a cui è difficile sfuggire vista la quantità di spot in televisione mi sembra che in questo nuovo album ci sia una deriva verso la proto/disco alla Blondie di My Boy, dance alla Kylie Minogue in Keeping My baby e simil-Madonna in Lovestruck e Girl. Mah, se vi piace. Il resto ad un ascolto veloce non mi sembra male sulla falsariga del precedente Rockferry. Uomo avvisato (e anche donna!).

Dopo Symphonicities poteva mancare un altro bel CD+DVD tratto dall’ultimo tour di Sting? Ma vi pare! E allora vai con Live In Berlin testimonianza di una data del concerto con orchestra al seguito in cui ripropone le vecchie canzoni in una veste classicheggiante. Etichetta Deutsche Grammophon, 14 brani sul Cd, 22 brani sul Dvd.

Dopo gli Yes, dopo l’accoppiata Jon & Vangelis, arriva il primo disco di Jon Anderson & Rick Wakeman insieme. Si chiama The Living Tree e sono nove canzoni nuove tutte composte per l’occasione. Sembra promettente ed interessante esce per la Gonzo Media/Voiceprint quindi in teoria distribuzione Ird.

graham parker carp fishing.jpgjoan armatrading live.jpgmaddy prior band.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Per la sezione “vecchie glorie” (ma sempre valide e in questo 2010 sono molti gli artisti che hanno sorpreso con dei dischi assolutamente soddisfacenti) oltre al box dei Bootleg annunciato la settimana scorsa (e che dovrebbe uscire la prossima) Graham Parker edita anche un progetto collaterale Carp Fishing On Valium – The Songs anche questo già pubblicato dalla sua etichetta personale UP Yours (chissà perche questo nome ti manda un friccico nelle zone posteriori?) e ora disponibile per tutti gli amanti di questo geniale musicista inglese, grande rocker di razza. Sempre etichetta Evangeline/Ird.

Joan Armatrading negli anni ’70 è stata di gran lunga la migliore cantautrice prodotta dalla scena britannica (Sandy Denny veniva dagli anni ’60), in quel periodo non sbagliava un disco, poi dopo un lungo periodo di appannamento è tornata con due buoni dischi, Into The Blues e This Charming Life. Questo Live At the Royal Albert è un gagliardo concerto registrato nell’aprile di quest’anno con tutto il meglio della sua produzione in un doppio CD + DVD (peccato che il DVD ha “solo” 11 brani e non tutti i 31 del doppio CD). Ottimo il gruppo che la accompagna con John Giblin “mitico” bassista dei Brand X e Simple Minds, ma ha suonato anche con Kate Bush, Peter Gabriel e mille altri, anche con Lucio Battisti.

Quel disco della Maddy Prior band che vedete effigiato è nuovo come uscita, doppio, ma contiene due vecchi dischi degli anni ’80 da lungo irreperibili: si chiama Hooked On Glory e contiene Hooked On Winning e Going For Glory. L’etichetta è la Park Records.

paul weller find the torch.jpgjenny & johnny.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Paul Weller completa un’annata ricca a livello di novità e ristampe con questo doppio Find The Torch, Burn The Plans – Live At The Royal Albert Hall (doveva essere affollatissima, un via vai di artisti durante l’anno): Il DVD ha il concerto completo, 26 canzoni, in un paio di brani appare anche Kelly Jones degli Stereophonics. Oltre al concerto c’è anche un documentario girato da Julien Temple su Paul Weller e il clip promo per 7 & 3 Is The Strikers Name uno dei brani migliori dell’ottimo Wake Up The Nation. Il CD ha gli highlights del concerto alla RAH oltre ad alcuni brani registrati al BBC Theatre tra cui una collaborazione con Richard Hawley.

E infine, una ragazza molto indaffarata questa Jenny Lewis, oltre ai Rilo Kiley oltre agli ottimi dischi da solista ora ha formato anche questi Jenny And Johnny con il fidanzato Johnathan Rice. Fanno dell’ottimo power-pop-rock con eccellenti armonie vocali, leggero e piacevole ma assolutamente godibile (perché so tutto ciò? Perché è un po’ che voglio recensirlo ma rimando sempre per ragioni di tempo). Il disco si chiama I’m Having Fun Now ed esce per la Warner Bros.

Bruno Conti