Novità Di Settembre (E Di Fine Agosto) Parte I. John Mayall, PIL, The Arcs, Leo Sayer, The Strypes, Jackie Greene, Nathaniel Rateliff

john mayall find a way

Come al solito a metà agosto facciamo un piccolo giro sulle principali (almeno per chi scrive) novità discografiche in uscita durante il mese di settembre, oltre a qualche titolo che sarà pubblicato nella parte finale di agosto, esclusi quelli di cui si è già parlato sul Blog, tipo il box dei Taste e altro. Nei prossimi giorni comunque non mancheranno le recensioni di alcuni dei titoli più interessanti usciti in queste giornate ferragostane e i soliti “recuperi per le vacanze”. Ho cercato di mantenere le uscite di settembre in ordine cronologico, con l’eccezione dei quattro titoli in uscita tra il 21 e il 28 agosto che trovate alla fine del post. Per cui possiamo partire.

Iniziamo con il nuovo album di John Mayall Find A Way To Care, etichetta Forty Below Records, stessa formazione del precedente A Special Life, un ottimo album che aveva segnalato una sorta di nuova vita (musicale) per Mayall, la terza o la quarta, come avete potuto leggere sul Blog http://discoclub.myblog.it/2014/06/05/vere-leggende-del-blues-john-mayall-special-life/. Diciamo subito che il nuovo album conferma questa ritrovata vena e aggiunge una sezione fiati per variare ulteriormente il menu. Esce il 4 settembre.

pil what the world needs now

Nuovo titolo anche per i PIL Public Image Ltd di John Lydon, What The World Needs Now…, che non è il titolo della famosa canzone di Burt Bacharach, decimo album di studio per la band inglese, a tre anni dal precedente This Is Pil, registrato lo scorso anno negli studi Wincraft di proprietà di Steve Winwood, esce sempre il 4 settembre per la loro etichetta Pil Official Limited.

the arcs yours dreamily

The Arcs Yours Dreamily, è il nuovo album della “nuova” band fondata da Dan Auerbach dei Black Keys con un gruppo eterogeneo di musicisti che spazia da Leon Michels, fondatore dell’etichetta Truth And Soul Records (quella di Lee Fields And Expressions, Aloe Blacc e di alcuni remix americani di Amy Winehouse, quindi parliamo di soul), Richard Swift, il bassista per i tour dei Black Keys, Homer Steinweiss della Menahan Street Band, altro gruppo funk & soul, Nick Movshon, collaboratore della Winehouse, l’ottimo chitarrista Kenny Vaughan e per finire la band femminile Mariachi Flor de Toloache. Risultato del disco che uscirà il 4 settembre per la Nonesuch? Giudicate voi… https://www.youtube.com/watch?v=3CyjGhVua_s

Così a occhio, anzi a orecchio mi sembra molto meglio delle ultime cose dei Black Keys.

leo sayer restless years

Altro ritorno inatteso. Nuovo disco anche per Leo Sayer, il cantante inglese, con oltre ottanta milioni di dischi venduti nella sua carriera, pubblica questo nuovo Restless Years per la Right Tracks UK, ma attenzione perché il disco, il primo di studio di Sayer da sei anni a questa parte, per i misteri dell’industria discografica, è già in circolazione da alcuni mesi per il mercato australiano, dove il nostro Leo è molto popolare.

  https://www.youtube.com/watch?v=VtjNJj1Ta_A

Passiamo alle tre uscite di agosto.

jackie greene back to birth


Jackie Greene, oltre ad essere stato la chitarra solista negli ultimi anni dei Black Crowes, al momento in congedo, speriamo non illimitato, era un cantautore con una ottima carriera solista, che ora riprende con Back To Birth, il suo ottavo album di studio, pubblicato dalla Yep Rock il 21 agosto, con la produzione di Steve Berlin. Questi i titoli dei brani:

1. Silver Lining https://www.youtube.com/watch?v=ITXcL89cZ5I
2. Now I Can See For Miles
3. A Face Among The Crowd
4. Light Up Your Window https://www.youtube.com/watch?v=ju-k30jOJv0
5. Trust Somebody
6. Motorhome
7. Hallelujah
8. The King is Dead
9. Where The Downhearted Go
10. You Can’t Have Bad Luck All The Time
11. Back To Birth

Per chi conosce già una conferma, agli altri consiglio di investigare, questo è uno di quelli bravi.

nathaniel rateliff and the night sweats

Sempre il 21 agosto (ma per il mercato italiano esce il 28) nuovo album su Stax/Universal per Nathaniel Rateliff. Già l’etichetta fa presagire un cambio di sound per questo Nathaniel Rateliff & The Night Sweats, ma, sempre per chi non conosce, la bravura del soggetto, elogiato più volte in passato su questo blog: http://discoclub.myblog.it/2010/09/26/un-altra-cosa-da-fare-a-denver-nathaniel-rateliff/ e http://discoclub.myblog.it/2014/02/23/il-ritorno-del-giardiniere-nathaniel-rateliff-falling-faster-than-you-can-run/. Come per Greene vale l’avviso, “trattasi di uno bravo”! Take a look and listen https://www.youtube.com/watch?v=daOC7Lz3FiU :

e

strypes little victories deluxe edition strypes little victories cd

Altro gruppo che ispira al passato con ottimi risultati è quello dei giovanissimi irlandesi The Strypes, che giungono al secondo disco Little Victories, dopo che il disco di esordio Snapshot, su etichetta Virgin/EMI/Universal, come questo nuovo, era arrivato fino al 5° posto delle classifiche inglesi (e al n° 2 in Irlanda). Esce in due versioni, sempre il 21 in UK e il 28 agosto da noi, con la Deluxe che avrà quattro bonus tracks:

1. Get Into It  https://www.youtube.com/watch?v=MCdxkq7DHxM
2. I Need To Be Your Only  https://www.youtube.com/watch?v=K7x98Ai4uUg 
3. A Good Night’s Sleep And A Cab Fare Home
4. Eighty-Four
5. Queen Of The Half Crown
6. (I Wanna Be Your) Everyday
7. Best Man
8. Three Streets And A Village Green
9. Now She’s Gone
10. Cruel Brunette
11. Status Update
12. Scumbag City
[Deluxe Edition Bonus Tracks]
13. Fill The Spaces In
14. Lovers Leave
15. Rejection
16. G.O.V.

Se volete saperne di più andate a leggervi quanto detto dal sottoscritto per il precedente album http://discoclub.myblog.it/tag/strypes/, vale anche per questo, c’è ancora speranza per il futuro!

End of part one, alla prossima!

Bruno Conti

Non Tutto E’ Perduto, Anzi! The Strypes – Snapshot

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The Strypes – Snapshot – Virgin/Universal 10-9-2013 UK – 24-9-2013 ITA

Ma quindi non tutto è perduto, esistono delle boy band, perché qui l’età media è tra i 15 e i 17 anni, che fanno musica di qualità! Sento rumoreggiare, lo so che il termine boy band e qualità sembrano incompatibili tra loro, ma nel caso di questi quattro baldi giovanotti provenienti dall’Irlanda, si possono fare coincidere. Di solito non mi faccio incantare dall’hype che arriva dal Regno Unito (anche se loro sono della vicina Irlanda), ma persino Mojo ha assegnato al disco d’esordio degli Strypes, Snapshot le canoniche 4 stellette che di solito si danno ai buoni dischi, magari non capolavori, ma album solidi.

Le pettinature sono quelle dell’epoca degli Yardbirds, degli Small Faces, dei Them, il genere musicale pure, un misto di beat, R&B e blues, un pizzico di Nuggets, con l’esuberanza dei primi dischi dei Jam e le capigliature di due di loro che si rifanno anche al giovane Jimmy Page (il chitarrista naturalmente) e all’afro di Jimi. Dico questo con cognizione di causa perchè ho provveduto ad ascoltare in streaming il loro disco di esordio, che uscirà martedì 10 nella perfida terra d’Albione e un paio di settimane dopo, il 24 settembre anche sul suolo italico. Noi avremo solo la versione normale, ma in Inghilterra ne esce anche una versione singola Deluxe, quella col nome del gruppo in rosso e il titolo del disco in bianco, con quattri tracce extra, due dal vivo, tra cui una versione grintosa di CC Rider, e pure il vinile.

Ma anche nella versione basica, oltre ad una serie di brani firmati Farrelly/McClorey, ci sono gustose cover di Heart Of The City di Nick Lowe, Rollin’ And Tumblin’ e You Can’t Judge A Book By The Cover di Bo Diddley, che avrebbero dato del filo da torcere anche ai Dr.Feelgood e ai primi Stones. Jeff Beck, Paul Weller, Roger Daltrey e Noel Gallagher (ma questo era scontato) hanno espresso la loro ammirazione per il quartetto di Cavan, in attività dal 2008, quando andavano alle elementari penso. L’esibizione del gruppo a Glastonbury è stata notevole, e la potete vedere qui sotto.

Dal sound del gruppo non si direbbe, ma giuro che oggi è il 7 settembre 2013 e non 1966. Non dei “ffenomeni” ma dei bravi “gggiovani”! Potrebbero farsi (non in quel senso, ho dei lettori maliziosi)! Da aggiungere a Jake Bugg tra i giovani delle isole britanniche per i quali qualche euro si può anche sborsare.

Bruno Conti