Gli Inizi Di Van The Man: Il Rosso Irlandese Rivendica Il Proprio Glorioso Passato! Van Morrison – The Authorized Bang Collection

van morrison the authorized bang collection

Van Morrison – The Authorized Bang Collection – 3 CD  Sony Legacy
[CD1]
1. Brown Eyed Girl (Original Stereo Mix)
2. He Ain’t Give You None (Original Stereo Mix)
3. T.B. Sheets (Original Stereo Mix)
4. Spanish Rose (Original Stereo Mix)
5. Goodbye Baby (Baby Goodbye) [Original Stereo Mix]
6. Ro Ro Rosey (Original Stereo Mix)
7. Who Drove The Red Sports Car (Original Stereo Mix)
8. Midnight Special (Original Stereo Mix)
9. It’s All Right (Original Stereo Mix)
10. Send Your Mind (Original Stereo Mix)
11. The Smile You Smile (Original Stereo Mix)
12. The Back Room (Original Stereo Mix)
13. Joe Harper Saturday Morning (Original Stereo Mix)
14. Beside You (Original Mono Mix)
15. Madame George (Original Mono Mix)
16. Chick-A-Boom (Original Mono Mix)
17. The Smile You Smile (Demo)

[CD2]
1. Brown Eyed Girl (Original Edited Mono Single Mix)
2. Ro Ro Rosey (Original Mono Single Mix with Backing Vocals)
3. T.B. Sheets (Take 2)
4. Goodbye Baby (Baby Goodbye) [Takes 10 & 11]
5. Send Your Mind (Take 3)
6. Midnight Special (Take 7)
7. He Ain’t Give You None (Take 4)
8. Ro Ro Rosey (Take 2)
9. Who Drove The Red Sports Car (Take 6)
10. Beside You (Take 2)
11. Joe Harper Saturday Morning (Take 2)
12. Beside You (Take 5)
13. Spanish Rose (Take 14)
14. Brown Eyed Girl (Takes 1-6)
15. Brown Eyed Girl (Takes 7-11)

[CD3]
1. Twist And Shake
2. Shake And Roll
3. Stomp And Scream
4. Scream And Holler
5. Jump And Thump
6. Drivin’ Wheel
7. Just Ball
8. Shake It Mable
9. Hold On George
10. The Big Royalty Check
11. Ring Worm
12. Savoy Hollywood
13. Freaky If You Got This Far
14. Up Your Mind
15. Thirty Two
16. All the Bits
17. You Say France And I Whistle
18. Blowin’ Your Nose
19. Nose In Your Blow
20. La Mambo
21. Go For Yourself
22. Want A Danish
23. Here Comes Dumb George
24. Chickee Coo
25. Do It
26. Hang On Groovy
27. Goodbye George
28. Dum Dum George
29. Walk And Talk
30. The Wobble
31. Wobble And Ball

Di solito la tracklist completa dei contenuti di un album la utilizzo solo per la rubrica delle anticipazioni sulle uscite discografiche, ma visto che parliamo di un triplo CD denso di contenuti e con molti brani che si ripetono in diverse versioni ho preferito aprire questa recensione riportando l’esatta lista delle canzoni presenti in questo piccolo cofanetto.

Nel 1967, all’epoca in cui sarebbe stato pubblicato Blowin’ Your Mind, Van Morrison aveva da poco compiuto 22 anni, e quindi non era più un giovane irlandese di belle speranze, ma era reduce da due anni intensi coni i Them che gli avevano fruttato vari successi in giro per il mondo e la reputazione di essere uno dei migliori cantanti bianchi in circolazione nell’ambito soul-R&B-blues e rock and roll (la parola rock non l’ha mai amata molto), come potete leggere qui http://discoclub.myblog.it/2015/12/31/lultima-ristampa-dellanno-le-origini-dei-migliori-them-the-complete-them-1964-1967/: finita l’esperienza con la band Van aveva deciso di trasferirsi in America per tentare la carriera solista e all’inizio dell’anno, senza badare troppo ai contenuti e alle solite clausole scritte in piccolo, aveva firmato un contratto con la Bang Records di Bert Berns, uno dei più rispettati produttori e autori di canzoni della scena musicale di allora (tanto per capirci è quello che ha scritto Everybody Need Somebody To Love Cry To Me di Solomon Burke, Under The Boardwalk dei Drifters, Twist And Shout, Cry Baby per Garnet Mimms che poi sarebbe diventato un successo per Janis Joplin, Hang On Sloopy dei McCoys Here Comes The Night, appunto per i Them). Per la sua Bang Records incideva anche un emergente Neil Diamond, reduce dal successo di Solitary Man (Se Perdo Anche Te di Gianni Morandi per gli italianofili), e quindi il discografico americano, che era anche un rispettato arrangiatore, aveva prodotto o scritto canzoni per molti degli artisti che Van Morrison più ammirava. Quindi il 28 e 29 marzo del ’67 i due entrano in studio per registrare quelli che nelle intenzioni avrebbero dovuto essere quattro separati singoli da pubblicare nei mesi a venire. Poi sappiamo come è andata la storia e a settembre esce invece il primo album solista di Van Morrison, il citato Blowin’ Your Mind.

Blowin.yourmindvan morrison t.b. sheets

Una copertina dove Morrison sembrava un abituale consumatore di droghe psichedeliche, mentre secondo la moglie di allora di Van, Janet Planet, non ne aveva mai toccata una in vita sua, e un contenuto dell’album di cui il rosso irlandese all’epoca non fu molto contento (tanto che negli anni successivi le parole più gentili che ha usato per Berns, e per i suoi eredi, visto che il suo primo mentore, sarebbe scomparso a fine anno, a soli 38 anni, sono state che si trattava di una manica di farabutti e filibustieri). In effetti quelle sessions non state tra le preferite del nostro amico, tanto che già allora, per uscire dal contratto con la Bang registrò una serie di brani che poi sono diventati noti come le  “contractual obligation sessions”, i 31 pezzi che costituiscono il contenuto del terzo CD di questa nuova raccolta. Ma comunque l’etichetta discografica, forte del contratto firmato che avevano in mano, ha in seguito pubblicato anche T.B. Sheets nel 1973, con le altre canzoni registrate sepre nel 1967, e prima, nel 1970, anche un fantomatico The Best Of Van Morrison, tutti dischi pubblicati senza l’autorizzazione dell’incazzoso irlandese che non li ha mai riconosciuti, per non parlare di vari semi bootleg, dove apparivano i brani di quelle sessions improvvisate al momento. La situazione è rimasta questa per anni: poi, come saprete, forse perché reso più saggio dagli anni, Van Morrison, sta ripubblicando, tramite la Sony Legacy, tutto il suo vecchio catalogo, e dopo il triplo dei Them e la ristampa super potenziata del famoso live del 1974 http://discoclub.myblog.it/2016/06/14/sempre-stato-difficile-fermarlo-nuova-versione-espansa-piu-dei-live-piu-belli-sempre-van-morrison-its-too-late-to-stop-now-ii-iii-iv-dvd/, questa volta tocca al triplo The Authorized Bang Collection. Intanto Van ha collaborato fattivamente alla realizzazione proseguendo nell’operazione di “rivendicazione del proprio glorioso passato”, citata nel titolo del Post, scrivendo addirittura alcune delle corpose note del libretto incluso nella confezione e definendo il suo vecchio produttore “Bert Berns was a genius He was a brilliant songwriter and he had a lot of soul, which you don’t find nowadays.”!

E in effetti, lo dico prima di immergerci nell’esame approfondito di questo album, in molte parti del disco si sfiora il capolavoro. Comunque, per cominciare, ci sono alcune canzoni splendide: Clinton Heylin, grande critico musicale, ed esperto di Bob Dylan, Sandy Denny e Van Morrison, ha definito la prima facciata di Blowin’ Your Mind (ovvero le prime tre tracce) “one of the great single-sided albums in rock” e non trascuriamo che in quei brani suonano (e cantano) alcuni dei grandi luminari della storia del rock di quegli anni: Garry Sherman, arrangiatore, conduttore e organista in molti dei brani citati nell’opera omnia di Bert Berns, Eric Gale, Hugh McCracken Al Gorgoni alle chitarre, Bob Bushnell, al basso, anche lui, come i colleghi appena ricordati, presente in molti dischi di jazz, di soul e di pop dell’epoca (da Nina Simone Tim Hardin, passando per Tom Rush Solomon Burke), come pure Herbie Lovelle Gary Chester che si alternavano alla batteria (anche loro all’opera con grandi jazzisti, ma pure con Dylan, Eric Andersen, Monkees), per non dire di Artie Butler e del grande Paul Griffin al piano (ricordiamo solo che se Al Kooper suonava l’organo in Highway 61 Revisited, le parti di pianoforte erano di Griffin). Ciliegina sulla torta la presenza alle armonie vocali delle Sweet Inspirations, guidate da Cissy Houston Judy Clay, nonché di Jeff Barry (che insieme alla moglie Ellie Greenwhich, tanto per gradire, aveva scritto brani come Da Doo Ron Ron, Be My Baby, River Deep Mountain High, Leader Of the Pack, e mi fermo). In studio erano presenti anche una piccola sezione fiati e altri musicisti validissimi: il risultato lo potete immaginare o anche sentire.

Un disco che inizia con Brown Eyed Girl, una delle venti più belle e contagiose canzoni della storia della musica, credo con oltre 200 diverse versioni all’attivo (ma nessuna bella come l’originale) è il classico brano che ti mette subito di buon umore, un ritornello irresistibile che ti fa venire voglia di cantare sha la la la la la la la la la la te da ad libitum, reso ancora più splendido dal missaggio stereo presente in questa nuova versione del CD, con tutti gli strumenti ben definiti,  giro di rolling bass, chitarre tintinnanti, organo scivolante, batteria incalzante, e “quella voce” incredibile in primo piano, mentre i coristi, Sweet Inspirations Jeff Barry, sono finalmente percepibili in modo chiaro, la perfezione assoluta! E anche il resto non scherza: He Ain’t Give You Nothin’ è un lungo blues-rock ipnotico degna prosecuzione del sound dei Them e con gli amati John Lee Hooker, Burke Witherspoon in mente, Eric Gale si produce in un ottimo solo, spronato da Van, organo e sezione ritmica sono impeccabili e su tutto aleggia quello “stream of consciousness” che sarà la sua futura cifra artistica da lì a poco. Ribadita anche nella epica e lunga, oltre nove minuti, T. B. Sheets, altra canzone magnifica che rifulge nello splendore della nuova veste sonora, ancora più accentuato il lato bluesy à la Hooker, grazie all’armonica e alla chitarra con riverbero, oltre all’organo e al basso, che fanno molto Supersession di Bloomfield/Kooper e Stills, ma un paio di anni prima, una sorta di free form jazz e poi come non sottolineare la voce che declama, soffre, ansima, pontifica e ti ipnotizza con la sua autorevolezza, sorprendente per un giovane che non aveva ancora 22 anni. Spanish Rose è un’altra raffinata pop song, una di quelle canzoni d’amore che ai tempi riuscivano assai facili a Morrison, una specie di Brown Eyed Girl in salsa latina, con una splendida chitarra spagnoleggiante che rimanda a Ben E. King o al suo discepolo Willy DeVille.

Goodbye Baby (Baby Goodbye) è un brano firmato dalla coppia Bert Berns/Wes Farrell, il secondo co-autore con Berns oltre che di Hang On Sloopy, anche di Boys, il pezzo delle Shirelles che i Beatles incisero nel primo album, una traccia “minore” ma molto piacevole, una sorta di garage-pop dove è molto in evidenza il supporto vocale delle Sweet Inspirations; viceversa Ro Ro Rosey ci riporta al suono più grintoso, quasi beat e R&R dei Them, un pezzo dove armonica, chitarra e organo sono protagonisti alla pari con la voce di Morrison. Who Drove The Red Sports Car è un altro grande brano di Van, già ricco dei suoi testi visionari, intricati e romantici, con un pizzico di misticismo, il fatto che sia uno slow blues & R&B dove imperversa il piano, presumo di Paul Harris, oltre alla voce di Morrison, che comincia ad “agitarsi”, non guasta, e pure la versione del traditional Midnight Special è da sballo, con le Sweet Inspirations che impazzano di nuovo e un riff in cui qualcuno ha colto delle analogie con quello di Sunshine Of Your Love, registrato qualche mese prima del classico dei Cream. It’s All Right è il primo dei brani che poi sarebbero usciti su T.B. Sheets, una canzone dove uno può immaginare cosa avrebbe fatto Dylan se invece che al rock di Highway 61 Blonde On Blonde avesse deciso di dedicarsi alla musica soul (anche se bisognerebbe avere la voce di Van Morrison, e così non ne nascono molte), con un grande lavoro di tutta la pattuglia di musicisti impegnati nella session, una elettrica arpeggiata, l’organo magico, la sezione ritmica con un basso rotondo e corposo, le voci di supporto splendide. Notevole anche la successiva Send Your Mind, un poderoso R&R, con alcuni finti finali, sulla scia, anzi in anticipo, sulle future cavalcate sonore del nostro, a tutta velocità; per non parlare di The Smile You Smile, un’altra magnifica love soul ballad di quelle in cui l’irlandese era già maestro all’epoca, intensa ed avvolgente, con chitarre e organo sempre brillanti. Eccellente anche The Back Room, altro delizioso R&B dove si colgono citazioni del maestro Ray Charles miste al cantato rock strascicato, quasi in talkin’ del Dylan di metà anni ’60. “Trucchetto” che viene ripetuto anche nella fantastica Joe Harper Saturday Morning, diretta “antenata” delle canzoni che sarebbero arrivate da lì a poco in Astral Weeks, più bluesy nel sound, con la chitarra elettrica in primo piano.

Finite le canzoni restaurate in stereo per l’occasione, ci lanciamo nei quattro brani che completano il primo CD, comunque rese in un mono dal suono brillante e vivido, e non sono brani da poco: la prima incisione di uno dei suoi cavalli di battaglia, la splendida Besides You, diversa, ma, a mio parere, non meno bella di quella che verrà registrata per Astral Weeks, con un organo tangente che imperversa per tutto il brano. Altro capolavoro assoluto è Madame George, la storia misteriosa di questa signora di Belfast, con liriche diverse, più corta e con un tempo più veloce rispetto alla versione che poi uscirà su Astral Weeks, una sorta di live in studio, comunque sempre una canzone magica. Più “normali” Chick-A-Boom, una rara collaborazione tra Morrison e Berns. che sembra una versione alternata di La Bamba, comunque piacevole e divertente, e a chiudere il primo dischetto la versione demo di The Smile You Smile, solo voce e chitarra acustica, molto minimale e interessante per capire lo stile compositivo di Morrison. Il secondo CD presenta prima in mono le versioni “singole” di Brown Eyed Girl, che comunque la giri è sempre splendida, non finiresti mai di ascoltarla, e di Ro Ro Rosey. Poi tutta una serie di versioni alternative, sempre in mono, dei brani del primo CD: la take 2 di T.B. Sheets, un paio di minuti più corta, ma sempre interessante ed intensa, con il classico stile “ansimante ed implorante” dell’irlandese, mutuato dal R&B e dal blues più carnale. La 10 e 11 insieme di Goodbye Baby (Baby Goodbye), la versione 3 di Send  Your Mind, la 7 di Midnight Special, e così via (i titoli li leggete all’inizio del Post), con i musicisti che improvvisano e provano in studio diverse soluzioni e tempi musicali per un affascinante ascolto che non è solo fine a sé stesso (un po’ sì, ma l’appassionato di Morrison e della buona musica non si offenderà), A chiudere, per i maniaci della canzone, due collage sonori dedicati a Brown Eyed Girl, prima le versioni 1-6, poi le versioni 7-11, se ha li approvati il suo autore per la pubblicazione sul CD chi siamo noi per non ascoltarli!

E pure se il terzo CD forse è solo per quelli che gli americani chiamano “anal retentive”, non traduco ma ci siamo capiti, i compilatori del triplo, anzi “il compilatore” e produttore del boxettino, Andrew Sandoval ha detto che questi 31 brani definiti The Contractual Obligation Session, sono stati inseriti per completezza e in pratica si tratta di un “incazzato” Van Morrison, armato di chitarra acustica, che, per onorare il suo contratto, improvvisa all’impronta una serie di brani dai titoli improbabili, li leggete sempre sopra, non male Blowin’ Your Nose Nose In Your Blow come titoli in sequenza, ma tutte le canzoni sono delle brevi finestre nel mondo di un giovane Van che si sentiva truffato dal suo discografico, a cui si era affidato a cuore aperto, e lo dice nei testi delle canzoni, anche “rubando” qualche frammento dai pezzi del suo mentore, quel Bert Berns che peraltro sarebbe morto da lì a poco, senza sapere quello che sarebbe successo in futuro. Dico un’eresia, alcune non sono neppure male, altre sono quasi ossessive, ma in fondo anche in una situazione così particolare la classe non è acqua: per una volta, o due, lo si può anche ascoltare tutto. Non dico di ripetere l’esperienza più volte, come invece è quasi d’obbligo per le canzoni del primo CD che vanno a collocarsi nella storia della musica di Van Morrison e sono un affascinante quadro di un “Angry Young Man”. Le prime registrazioni di uno dei futuri grandi della musica finalmente in tutto il loro splendore!

*NDB Mano a mano che lo scrivevo mi sono reso conto che stava diventanod più un breve saggio che una recensione, ma spero di non avervi annoiato.

Bruno Conti

Ancora Ristampe Soul. Un Terzetto Di “Parenti” Cissy Houston, Isaac Hayes & Dionne Warwick, Dee Dee Warwick.

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Alcune ristampe di soul interessanti per un bel terzetto di “parenti”!

Cissy Houston, nota ai più per essere la mamma di Whitney Houston, è stata una delle più grandi cantanti di soul/gospel degli anni ’60, magari non per le vendite ma per la bravura: era una delle tre Sweet Inspirations, entrata in formazione per sostituire la cugina Dionne Warwick, mentre nel gruppo c’erano anche Dee Dee Warwick (poi sostituita da Myrna Smith) e l’altrettanto grande Doris Troy, alcune delle voci più straordinarie che era possibile ascoltare come backing vocalists nei dischi di Solomon Burke, Sam and Dave, Wilson Pickett e soprattutto Aretha Franklin. In quella splendida canzone che tutti conoscono ed amano, Brown Eyed Girl di Van Morrison, le armonie vocali deliziose sono delle Sweet Inspirations. La formazione originale del gruppo ha inciso quattro album per la Atlantic tra il 1967 e il 1969 dove suona la crema dei sessionmen di quegli anni. E vi dirò di più, hanno cantato anche su Electric Ladyland di Jimi Hendrix in Burning Of The Midnight Lamp e pure in Dusty In Memphis di Dusty Springfield. In definitiva se sentivate qualche album di soul, gospel o R&B dell’epoca dove c’era qualcuno che cantava divinamente sullo sfondo c’era il caso che fossero loro. Ma, e veniamo al disco in questione, Cissy Houston nel 1970 ha registrato per la Janus Records questo disco Introducing Cissy Houston che ora esce in CD per la prima volta pubblicato da una nuova interessante etichetta, Soulmusic Records, un nome un programma. E oltre all’album originale rimasterizzato ci sono ben 12 bonus tracks. 

Nella discografia anni ’70 di Isaac Hayes erano stati ripubblicati in CD tutti gli album sia del periodo Stax che di quello successivo Polydor ma mancava all’appello questo A Man And A Woman un disco dal vivo pubblicato nel 1977 e registrato in compagnia della già citata Dionne Warwick, ricordata per i vari intrecci familiari. Mi pare di ricordare che l’album originale fosse un doppio vinile pubblicato dalla ABC (dico mi pare, ma sono sicuro) e quindi la ristampa, sempre della Soulmusic Records, in questo caso non ha bonus tracks ma la tracklist con alcuni classici che erano in comune tra i repertori dei due cantanti che hanno entrambi “re-interpretato” Bacharach è di sicuro effetto:

1. Unity
2. I Just Don t Know What To Do With Myself / Walk On By
3. My Love
4. Medley: The Way I Want To Touch You/Have You Never Been Mellow/Love Will Keep Us Together/I Love Music/This Will Be (An Everlasting Love)/That s The Way I Like It/Get Down Tonight
5. By The Time I Get To Phoenix / I Say A Little Prayer
6. Then Came You
7. Feelings / My Eyes Adored You
8. Body Language
9. Can t Hide Love
10. Come Live With Me
11. Once You Hit The Road
12. Chocolate Chip

E per finire, veniamo all’altra sorella, Dee Dee Warwick. Allora mettiamo bene in chiaro le parentele: Emily “Cissy” Houston, la mamma di Whitney, era la sorella di Lee Warwick, che era a sua volta la mamma di Dionne e Dee Dee, chiaro? L’album Foolish Fool all’origine fu pubblicato nel 1969 e la title-track è uno dei brani deep soul più belli dell’epoca e allora ce n’erano tantissimi. Nella nuova versione in CD, sempre della Soulmusic records, ci sono 5 bonus tracks tra cui una cover di I (Who Have Nothing) veramente notevole. Il brano, cantato al Festival di Sanremo del 1961 da Joe Sentieri e scritto da Donida e Mogol è uno di quelli che ha fatto il percorso inverso, dall’Italia al mondo, due versioni per tutte, Ben E.King in America e Shirley Bassey, prodotta da George Martin, in Inghilterra.

Bella musica per gli amanti del soul, che voci ragazzi e ragazze! (Ci sarà un motivo per cui mi sono inventato la categoria “Carbonari” quando ho aperto questo Blog).

Bruno Conti