In Viaggio Attraverso Le Note Ammalianti Della Band Di Josh Haden. Spain – Live At The Lovesong

spain live ath the lovesong

Spain – Live At The Lovesong – Glitterhouse Records LP – CD – Download

Josh Haden, leader indiscusso degli Spain,  altri clienti abituali su queste pagine http://discoclub.myblog.it/2016/07/02/nel-nome-del-padre-spain-carolina/ , è un uomo di altri tempi: dopo la morte del padre, il mitico Charlie Haden, contrabbassista jazz di fama mondiale, avvenuta nel 2014, ha portato la sua band a suonare periodicamente (ogni martedì,) sul palco del Love Song Bar di Los Angeles, in serate aperte a continue ospitate (Bill Frisell, Matt DeMerritt, Joe Baiza, Bobb Bruno, Ryan Qualls, Craig Haynes e la sorella Pedra Haden), instaurando quindi un rapporto con il pubblico intimo e coinvolgente. Fortunatamente la benemerita Glitterhouse, dopo aver ascoltato alcuni nastri di questi eventi, si è convinta a farne un disco live, e nelle varie serate a salire sul palco la “line-up” degli Spain era composta da Josh voce e basso, Kenny Lyon alla chitarra, Shon Sullivan alle tastiere, Danny Frankel alla batteria, Joe Wong alle percussioni, riproponendo in versioni alternative e dilatate alcuni brani del proprio repertorio, pescando principalmente dal magnifico esordio The Blue Moods Of Spain, il tutto con la produzione musicale di Nate Pottker.

Come i titoli suggeriscono e chi conosce gli Spain ne troverà conferma, si tratta di musica d’atmosfera, come propone subito l’iniziale e poco convenzionale Tangerine, che  vede come ospite il sassofonista di Macy Gray Matt DeMerritt, a dare un impronta jazz all’arrangiamento del brano, seguito dalla bellissima, ma poco nota, Every Time I Try, cantata da Ryan Qualls che viene ripescata dalla colonna sonora di The End Of Violence, un film del lontano ’97 diretto da Wim Wenders, per poi saccheggiare dal citato The Blue Moods Of Spain una versione “psichedelica” di World Of Blue, dove spicca anche il chitarrista jazz Bobb Bruno, la tenue e come sempre bellissima Untitled N° 1, con il batterista jazz Craig Haynes e la tromba del bravo Mike Bolger, e una stratosferica versione di Ray Of Light dove troviamo sul anche palco la chitarra di Bill Frisell, il basso di Zander Schloss (Circle Jerks, Red Hot Chili Peppers) e il violino della sorella Petra Haden, salutata con giubilo dai clienti (e non poteva essere altrimenti), con tanto di slide e melodica aggiunte alle operazioni, per quindici minuti di musica di altissimo livello.

La parte finale dà spazio alle canzoni più recenti, una From The Dust recuperata da Sargent Place, rivoltata come un  calzino e che vede come ospite la chitarra rock-jazz di Joe Baixa, e con il “southern-rock soft” di Lorelei, tratta dal recente Carolina, per concludere con la classica e meravigliosa Spiritual, un lungo blues con ampio spazio alla voce di Petra e al coro dei Mystery Gospel Choir. Meritati applausi e sipario. Quindi dopo una carriera che ha superato ampiamente le due decadi, certificata dagli otto album precedenti, in bilico fra gli umori contaminati del folk-blues, Americana, e leggere sfumature jazz, occorre anche dire che in questo “live” brani vecchi e nuovi contribuiscono a formare una scaletta ben bilanciata, che non fa che confermare ancora una volta che gli Spain di Josh Haden sono una delle formazioni più interessanti e ingiustamente sottovalutate del sottobosco indipendente americano!

NDT: Se non fosse stato che Los Angeles non è proprio dietro l’angolo, un salto era da fare, ma se per caso dovessero ripetere l’esperienza (durata da maggio 2016 a marzo 2017) e avete un martedì sera libero, fateci un pensierino e andate a bervi una buona birra, in caso contrario “accontentatevi” di questo disco, inizialmente disponibile solo in doppio vinile e per il download, ma a breve previsto anche in una versione a tiratura molto limitata, solo per il mercato americano, in CD.

Tino Montanari