Dischi Affascinanti Persi Nelle Nebbie Del Tempo Ritornano. Kathy McCord – New Jersey To Woodstock

kathy mccord CTI.jpegkathy mccord new jersey to woodstock.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Kathy McCord – New Jersey To Woodstock – 2CD Big Beat/Ace

Qui siamo in una categoria superiore in ogni senso: superiore ai “carbonari”, cosa va oltre come segretezza, la P2, forse no? Comunque di più! Superiore anche per contenuti qualitativi: il disco originale, quello in alto a sinistra esce nel 1969, Kathy McCord è una giovane sconosciuta messa sotto contratto per la mitica etichetta jazz CTI dal proprietario e produttore Creed Taylor che la manda in studio a registrare il suo disco d’esordio con una pattuglia di musicisti straordinari: Hubert Laws al flauto, John Hall (poi negli Orleans) alle chitarre acustiche ed elettriche, Harvey Brooks al basso, Paul Harris al piano e organo, cura gli arrangiamenti e dirige Don Sebesky, l’ingegnere del suono è il mitico Rudy van Gelder. Naturalmente il disco vende due cicche e un barattolo ma risentito ancora oggi rimane un notevole esempio della libertà musicale che regnava sovrana in quegli anni, niente barriere di generi e stili, grande capacità di improvvisare dei musicisti e un talento in nuce che, purtroppo, non si sarebbe sviluppato.

La partenza del primo disco è folgorante: il primo brano Rainbow Ride watch?v=PctBHrPDL3M ci introduce alla voce acerba, delicata ma già consapevole della giovane Kathy che veleggia tra folk e jazz, poi, improvvisamente verso metà brano parte un assolo di chitarra acidissimo, psichedelia allo stato puro, alla Quicksilver o Electric Flag (vista la presenza di una sezione fiati), con gli altri musicisti che spremono i loro strumenti alla grande fino a quando Paul Harris con il suo organo riporta il brano verso territori più tranquilli. Apertura strepitosa, a questo punto preceduta dal suono di una sveglia si materializza una chitarra acustica arpeggiata, una melodia dolce e struggente, questa mi sembra di conoscerla! In effetti parte una bellissima cover di She’s Leaving Home dei Beatles, con i vari elementi che la compongono, dalla sezione archi alla voce raddoppiata della McCord che si inseriscono di volta in volta a ricostruire il tessuto sonoro del brano originale. Candle Waxing è il primo brano ad introdurre quelle sonorità vagamente alla Laura Nyro, poi reiterate nelle ottime The Love Flow e Take Away This Pain (un demo ma di grande qualità). C’è spazio anche per il quasi-country di New York Good Sugar, a confermare l’eclettismo sonoro dell’epoca e di questo disco in particolare. Tra le bonus del CD appare un duetto con Chip Taylor I’ll Give My Heart To You pubblicata come singolo nel 1968, anche se, dovete sapere, la nostra amica Kathy, in un primo momento, era stata scelta per cantare Angel Of The Morning (esatto Gli Occhi Verdi Dell’Amore dei Profeti), poi non tutto va come dovrebbe e ti ritrovi a fare un disco per la CTI. Averne.

Il secondo CD, quello tutto inedito, sedici brani registrati tra il 1972 e il 1978, è anche meglio: la voce della McCord è cresciuta in modo esponenziale, altri musicisti straordinari la accompagnano, questa volta ci sono vari componenti della Band (di stanza in quel di Woodstock, da cui il titolo), Paul Butterfield, Amos Garrett, i Fabulous Rhinestones e altri meno conosciuti ma validissimi. Il sound spazia tra soul, canzone d’autore alla Laura Nyro o Carole King, echi della West Coast solare di Tony Brown e Terry Garthwaite, le grandi Joy Of Cooking (devo ricordarmi di parlarne), la musica raffinata e vagamente jazzy di Maria Muldaur, il sottoscritto in alcuni brani ha riscontrato delle analogie vocali e stilistiche anche con la Dusty Springfield del periodo americano, tutta musica di grande qualità come quella contenuta in questo CD. La qualità sonora non sempre è Hi-, ogni tanto vira un po’ sul -fi, ma niente di terribile. Si spazia dalla raffinatissima New Horizons, con cori e tessiture sonore goduriose alla semplicità voce e piano, quasi New Orleans, di Acapulco. Baby Come Out Tonight è un esempio perfetto di quel sound cantautorale di qualità che regnava in America in quegli anni. Il funky lite delizioso di That’s Love That’s Real viaggia sempre in quei territori sonori, mentre No Need To Wait ci introduce a quel sound delizioso tra fiati, coretti femminili e arrangiamenti corali che fa tanto Dusty in Memphis (ma anche in London). I’ll Be Lovin’ You Forever è un esempio dell’enorme crescita vocale della McCord, un soul colorato di gospel dove la voce galleggia con vigore incredibile sulle melodie del brano. Magnolia è una ballata pastorale che ricorda la migliore Laura Nyro ma anche il Van Morrison bucolico di quegli anni, brano bellissimo, pianistico; Madman è quasi meglio, ancora echi della Nyro ma anche Carole King, ma dove hanno tenuto nascosta della musica così bella tutti questi anni? Un delitto! Who’s Been Coolin’ You introdotta da una irriverente russata avvicina addirittura il virtuosismo vocale della grande Phoebe Snow, sei minuti di pura delizia sonora. Ma non c’è un brano meno che buono, spesso si sfiora l’eccellenza, tra pianini elettrici, percussioni, sezioni fiati e chitarre accarezzate(in questi casi si avvicinano sonorità care anche a Donald Fagen), con la voce incredibile della McCord che galleggia su questo tappeto sonoro raffinatissimo. Tutto questo è stato curato da Billy Vera, uno dei massimi esperti americani per quello che concerne le ristampe di culto e che, colpo di scena, è anche il fratello maggiore di Kathy McCord. Imperdibile.

Bruno Conti

 

Dischi Affascinanti Persi Nelle Nebbie Del Tempo Ritornano. Kathy McCord – New Jersey To Woodstockultima modifica: 2010-03-13T20:05:00+01:00da bruno_conti
Reposta per primo quest’articolo