Previsioni Azzeccate? Vediamo Cosa Hanno Detto! Bo Ningen, John Grant, Erland and The Carnival, Rox, Holly Miranda, Soft Pack, Queen Emily eccetera

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All’inizio di ogni anno uno dei giochi preferiti delle riviste musicali è quello di scegliere “Names To Watch”, quelli da tenere d’occhio per l’anno che verrà, nel parlarvi di Grace Potter and the Nocturnals vi avevo segnalato che era stata inserita in quel tipo di lista pubblicata da Rolling Stone.

Ma lo fanno quasi tutte le riviste: a metà anno è bello andare a vedere cosa avevano detto e se si sono verificate le loro previsioni. Questa volta parliamo di Mojo, una delle più prestigiose e autorevoli riviste inglesi, che leggo con piacere e continuità anche se non è che condivida proprio tutto quello che dicono, ma è una di quelle di cui mi fido di più.

L’articolo, con autoironia spero, si chiamava “The Future Now – 10 For 2010”, e vediamoli questi dieci nomi.

I primi erano i Bo Ningen, un quartetto di giovani giapponesi trasferitisi in quel di Londra per studiare e che hanno messo in piedi il loro gruppettino: “Ninne Nanne Cosmiche e Canti Dal lontano Oriente” recita il loro Facebook, oppure messa in soldoni ” I Can incontrano i Black Sabbath”, ma anche “feral punk-metal”. Se sarà tutto vero non è dato sapere visto che a tutt’oggi, a parte quell’Ep che vedete effigiato qui sopra e che ha generato l’interesse non hanno pubblicato altro. Quindi direi prima previsione “mmhh!”…

Proseguiamo con i Soft Pack che vengono presentati come degli epigoni dei primi R.E.M., i primi Modern Lovers o gli Only Ones e qui da quello che ho ascoltato del loro primo omonimo album glielo posso appoggiare. Non male, oltre a tutto (come per gli Steely Dan) prendono il nome da un dildo. Peraltro prima si chiamavano Muslims, quindi…Bravini, musica semplice, pochi accordi, ritmi veloci e frenetici ma ben eseguiti.

Erland and The Carnival sono quelli che mi piacciono di più (avrò diritto di esprimere le mie opinioni!): anche loro prendono lo spunto da questo nuovo revival del folk britannico, il loro leader Erland Cooper è stato fulminato dalla scoperta di Davy Graham e comunque amano prendere ispirazione dalla musica popolare inglese o proprio “copiare” di gusto come ammettono di avere fatto per il brano You don’t have to be lonely che sarebbe un rifacimento, peraltro irriconoscibile di Greensleeves, con un accompagnamento di ritmi tribali e arrangiamenti vocali quasi elisabettiani, comunque funziona. Della partita è anche l’ex Verve Simon Tong e il disco è stato registrato negli studi di Damon Albarn. Hanno anche buone letture, Disturbed this morning è un poema “erotico” di Leonard Cohen, al quale è stata aggiunta della musica e arrangiato in modo da sembrare, indovinato, come una ballata di Leonard Cohen, e pure bella. Da tenere d’occhio, il disco merita.

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Questo dovrebbe essere il terzetto delle “Voci” con la V maiuscola: Rox con Memoirs è stata presentata come la nuova stella del black english soul o country meets Gospel. In effetti come si sente dal singolo, molto radiofonico, My Baby Left Me mi sembra più un incrocio tra Adele e Duffy, con qualche vago retrogusto di Amy Winehouse e Lauryn Hill (per le influenze reggae visto che è di origine metà giamaicana e metà iraniana). Il legame con la Winehouse è dato dal fatto che l’ha sostituita alcune volte nel gruppo di Mark Ronson quando la nostra amica non si presentava ai concerti. Piacevole ma come mille altre. Holly Miranda devo dire che mi aveva incuriosito parecchio visto che era stata presentata come un intreccio vocale tra Feist, Jeff Buckley e Nina Simone. Come direbbero finemente a Roma “mei coioni”: purtroppo non siamo a quei livelli, la produzione è affidata a Dave Sitek dei TV On The Radio, reduce, per usare un eufemismo, dalla delusione dell’album di cover di Tom Waits fatto con Scarlett Johansson. Qui siamo su livelli decisamente migliori ma quel sound estremamente carico, molto elettronico che avvolge e fa quasi scomparire la voce della Miranda non è che faccia apptrzzare questo mitico falsetto così osannato. C’è del talento, qualche brano è interessante ma è da rivedere o meglio da riascoltare. Come dite? Il titolo dell’album: The Magician’s Private Library. Joe Worricker, un giovane virgulto inglese di circa venti anni viene presentato come una sorta di nuovo Antony Hegarty: sull’evidenza dell’unico Ep in vinile pubblicato fino ad ora non mi sembra, anche se specie in un brano, la versione demo di Littleman, la stoffa c’è. Ultimamente dice di avere “scoperto”, nei suoi ascolti musicali, Kate Bush e i Beatles, insistere negli ascolti e ripassare.

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L’ultimo terzetto consigliato consiste di: Jim Jones Revue che hanno già pubblicato due CD, di cui uno è la raccolta dei loro singoli, lati A e B, sono una sorta di revivalisti del rock’n’roll delle origini, Little Richard soprattutto, rivisto attraverso una ottica punk, con cantato urlatissimo, strumenti al limite della distorsione, velocità supersoniche, un pianista indiavolato ma anche fatto scomparire negli arrangiamenti ultra energetici dei loro brani che comprendono classici come Hey Hey Hey, Good Golly Miss Golly e Big Hunk Of Love, la loro etichetta si chiama Punk Rock Blues Records, più chiaro di mille recensioni. Se devo essere sincero, ma proprio sincero, preferisco gli originali di Little Richard e Elvis. I White Rabbits che hanno pubblicato il loro disco di esordio It’s Frightening non sono male, due batterie, tre chitarre, tre cantanti, la varietà quantomeno non manca così pure come l’energia. Memorabili non direi ma fanno dell’onesto rock alternativo. Dell’ottimo album di esordio dell’ex leaders degli Czars John Grant, Queen Of Denmark vi avevo parlato diffusamente qualche mese fa e se volete ve lo potete rileggere qua tornano-gli-anni-70-ma-quali-john-grant-queen-of-denmark.html. Uno dei migliori dischi d’esordio dell’anno, qui concordo con lo staff di Mojo. Rimarrebbe tra i nomi citati dalla rivista Queen Emily, una cantante gospel-soul non professionista, quinta classificata nella edizione americana di America’s Got talent del 2008, la Malaco, una ottima etichetta di Mississippi soul, l’ha messa sotto contratto nel 2009 ma il nuovo e primo disco tarda ad arrivare, nell’attesa senti che voce…

Quindi in definitiva, attendibilità delle previsioni? Doppio mmhhh!

Bruno Conti

Previsioni Azzeccate? Vediamo Cosa Hanno Detto! Bo Ningen, John Grant, Erland and The Carnival, Rox, Holly Miranda, Soft Pack, Queen Emily ecceteraultima modifica: 2010-07-29T20:26:00+02:00da bruno_conti
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