Kurt And Cortney, Ma Non “Quelli”! – Kurt Wagner & Cortney Tidwell Present…Kort – Invariable Heartache

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Kurt Wagner & Cortney Tidwell Present …Kort – Invariable Heartache – City Slang/Self 16-11-2010

Come i più attenti avranno sicuramente notato subito lei si chiama Cortney (senza la u) e quindi il giochetto è presto scoperto. In ogni caso lui Kurt Wagner è il leader degli ottimi Lambchop (Nixon e Is A Woman sono delle vere delizie sonore del cosiddetto alternative country, dovendo scegliere, ma tutti i loro album sono molto belli), lei Cortney Tidwell nei suoi due dischi da solista ha mescolato Bjork, Joy Division e Depeche Mode con la musica della Grand Ole Opry di Nashville, Tennessee.

Questo disco di duetti è un sentito omaggio alla musica “minore” prodotta da una etichetta, la Chart Records, fondata dal nonno di Cortney Slim Williamson, mentre anche la mamma era una cantante di country sul finire degli anni ’60 (tutti i brani sono cover degli artisti della Chart Records meno un pezzo della mamma della Tidwell pubblicato dalla ABC Dunhill). Il disco è prodotto da Kurt Wagner, registrato da Todd Tidwell (il marito) e mixato da Mark Nevers (un altro dei Lambchop): quindi quasi un affare di famiglia ma il risultato finale è assolutamente delizioso e delicato, azzarderei un deliziosamente delicato.

I dischi di duetti, da Robert Plant e Allison Krauss a Isobel Campbell e Mark Lanegan, sono tornati assolutamente di moda e questo disco conferma la bontà della formula in un ambito più di nicchia ma altrettanto valido. Pensate a Emmylou e Gram anche se qui il repertorio è “minore” e più tradizionale, le due voci si amalgano alla perfezione, quella maschia e scarna di Wagner con quella più squillante e pimpante della Tidwell. Il sound con pedal steel, violino, chitarre acustiche e tanto pianoforte ricorda i Lambchop più tradizionali ma anche il country di Nashville degli anni ’60, prima della svolta country-rock quando imperavano Patsy Cline e Loretta Lynn ma senza cadere nella trappola del kitsch di molta musica di quegli anni, solo il meglio.

Si parte con la meravigliosa ballata Incredibly Lonely che è una meraviglia di intrecci vocali dei due protagonisti, malinconica e triste senza cadere nella depressione di certi “alternativi” molto osannati che non nominerò neanche sotto tortura, intrigante anche nelle nuances sonore della chitarra elettrica che disegna arabeschi sonori nel tessuto della canzone e nell’insieme del brano che suona vicino alla perfezione. Si prosegue con Eyes Look Away un brano cantato da Kurt Wagner che ci riporta allo splendore dei Lambchop più ispirati con chitarre e violino che cesellano note su note mentre la Tidwell si inventa delle background vocals angeliche. A Special Day inizia come una outtake dalla colonna sonora di Pat Garrett & Billy The Kid con una weeping pedal steel che dà l’abbrivio ad una interpretazione “adolescenziale” di Cortney che quasi “cinquetta” amabilmente nella parte centrale del brano mentre i musicisti ricreano le atmosfere dorate degli anni ’60 del girl sound rivisitato in stile country (se ci fate caso anche gli She & Him sia pure con un impatto più pop e rock abitano questi territori). Picking Wild Mountain Berries è un brano decisamente più vivace, mosso, con una chitarrina funky che propelle le voci dei Kort verso momenti di pura goduria aurale (se si può dire, ma si può, si può!), non per niente è il singolo dell’album (country got soul?).

Yours forever non avrebbe sfigurato nel repertorio di Patsy Cline e anche se la Tidwell non ha la perfezione vocale della grande Patsy è sicuramente in grado di convogliare le emozioni del brano aiutata abilmente da piano, elettrica e steel guitar, atmosfere già testate nella precedente Yours Forever e qui portate a compimento. Proseguendo si incontra un altro duetto memorabile, She Came Around Last Night che se l’avessero scritta Felice & Boudleaux Bryant sarebbe lì tra Love Hurts e Sleepless Nights nel repertorio di Gram Parsons e Emmylou Harris. Una strana introduzione strumentale quasi atonale ci porta alla vivace Penetration un altro duetto che mi ha ricordato il sound pop ma estremamente raffinato dei Lovin’ Spoonful di John Sebastian, musica pop ma di notevole spessore, l’unica deviazione dalle sonorità prettamente country del CD. April’s Fool è un perfetto veicolo per la voce dolce e sussurrata di Kurt Wagner quasi alla Lee Hazlewood con dei bei vocalizzi della Tidwell in sottofondo.

I can’t Sleep With You ancora con la voce fragile e sofferta, qui raddoppiata, della Tidwell è un altro esempio di come si può fare buona musica con poco, mentre Let’s Think About Where We’re Going, in duetto, è un bel valzerone tipicamente country con fiddle d’ordinanza (sarebbe il violino ma visto il tipo di brano il termine è più consono alla bisogna). Conclude questo catalogo di “delusioni amorose” Who’s Gonna Love Me Now un’altro slow con pedal steel e piano sugli scudi mentre la brava Cortney Tidwell “soffre” (in modo figurato) con grande passione.

La musica country di Nashville come si faceva una volta, artigianale ma con sprazzi di genio (piccolo ma genio!).

Bruno Co(u)nt(r)i.

Kurt And Cortney, Ma Non “Quelli”! – Kurt Wagner & Cortney Tidwell Present…Kort – Invariable Heartacheultima modifica: 2010-11-06T18:40:00+01:00da bruno_conti
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