Guarda Chi Si Rivede! Ryan Adams -III&IV

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Ryan Adams & The Cardinals – III&IV – Pax Am Records 13-12-2010

Questo giovane uomo di 36 anni è uno dei musicisti di massimo talento attualmente in circolazione tra le ultime generazioni ma come tutti gli artisti “geniali” è un “po’ matto” ( o “matto come un cavallo”, a seconda dei punti di vista) e molto, molto prolifico. Tutto questo, improvvisamente, si era interrotto nel febbraio del 2009, quando aveva annunciato il suo momentaneo ritiro dalle scene (deluso dai cattivi giudizi della stampa e non soddisfatto dei rapporti con la sua casa discografica) per un periodo di ripensamento, o così si usa dire. Nel mese di marzo sempre del 2009 si era pure sposato con l’attrice e cantante Mandy Moore, e quindi vissero tutti felici e contenti? Ma figuriamoci, uno che ha pubblicato 10 album solisti (o con i Cardinals) tra il 2000 e il 2008, oltre ad una serie di progetti collaterali e collaborazioni varie poteva rimanersene con le mani in mano così a lungo? Certo che no e quindi la prima mossa è quella di fondare una propria etichetta dove pubblicare tutto il materiale di archivio a disposizione ed eventuali nuovi progetti.

La prima mossa non mi ha entusiasmato (ma magari sbaglio io): l’idea di pubblicare un album di heavy metal, disponibile solo per il download e in vinile sul sito dell’etichetta, con il titolo di Orion e dedicato alla memoria del chitarrista dei Voivod Denis D’Amour recentemente scomparso per un tumore al colon, avrà fatto sicuramente la gioia degli appassionati di metal (anche se non credo sia il suo pubblico di riferimento) ma non dei suoi fan, ma, ripeto, magari mi sbaglio.

L’album era stato registrato nel 2006 nel corso delle registrazioni per Easy Tiger con il produttore Jamie Candiloro. Nel corso di quelle sessions che hanno fruttato in totale una sessantina di brani, qualche mese dopo, ad inizio 2007 sono stati registrati anche i 21 brani (22 se contiamo una breve traccia nascosta alla fine dell’ultimo brano Kill The Lights) che compongono questo doppio CD III/IV. Il disco è stato registrato con i Cardinals, ovvero: la bassista Catherine Popper nella sua ultima apparizione con la band (recentemente è entrata a far parte di Grace Potter & The Nocturnals), il chitarrista Neal Casal nella sua prima apparizione nel gruppo (anche se per questo effetto Back To The Future le sue registrazioni successive sono già state pubblicate), il batterista Brad Pemperton, Jon Graboff a steel guitar e chitarre varie, oltre a Jamie Candiloro che oltre a produrre ha suonato le tastiere.

Ma la domanda che si leva è una sola? Ma è bello questo album?

Capperi! Ottimo direi, uno dei suoi migliori, secondo un Ryan Adams finalmente soddisfatto, addirittura il migliore della sua carriera. Questo non so se è vero, perché dischi come Heatrbreaker e Gold sono veramente belli. Ma se possiamo cavarcela con un escamotage diciamo che questo è il disco “rock” più bello della sua carriera. Perché, ragazzi, il disco rocca e pure rolla alla grande, pezzi brevi, veloci e tirati, proprio in uno stile rock classico (non il punk newyorkese vagamente deludente di Rock’n’Roll) ma rock chitarristico che prende ispirazione dagli anni ’80, secondo loro i Cars, ma secondo il sottoscritto ( e mi è ronzato molto in testa in questi giorni mentre lo ascoltavo ma non riuscivo ad afferrarlo) il suono degli U2 quelli del periodo migliore da War a Joshua Tree (ma anche i pezzi più rock dell’ultimo periodo). Il pezzo di apertura di questo doppio Breakdown Into Resolve sembra uscire da un vinile (o Cd) d’epoca del gruppo irlandese, quando erano uno dei migliori gruppi del pianeta anche a livello qualitativo, energico e antemico, rivisto nell’ottica di Adams che è uno dei migliori autori in circolazione, quando vuole e in questo disco vuole. Se aggiungiamo che questo signore guidava uno dei migliori gruppi di quegli anni, i Cardinals con l’atout di avere un chitarrista come Neal Casal che è anche uno dei migliori cantautori rock in circolazione.

Ma è Ryan Adams che suona appassionato e convinto dei suoi mezzi e delle sue canzoni in questo disco. Piccola avvertenza, il disco è doppio ma dura circa 67 minuti, però in questo caso non c’è trucco e non c’è inganno, intanto perché costa come uno e poi perché il progetto vede la luce anche come doppio vinile (le classifiche 4 facciate) come concept album sugli anni ’80, quindi non solo la musica ma anche i testi si rifanno a quegli anni, si parla di alcol, ragazze, sesso, pizze e sigarette (lo dice lui). Alcol e droghe che non fanno più parte della sua vita da quel periodo e quindi questo sarebbe il primo disco fatto a mente serena.

Gli americani usano il termine chuggy-rock per descrivere questo sound molto riffato con le chitarre e la ritmica in evidenza: dopo Dear Candy più vicino musicalmente a quei Cars citati prima (ma la band di Rick Ocasek nel suo sound più rock), la successiva Wasteland condivide l’attacco iniziale di chitarra con Sunday Bloody Sunday e parte del modo di cantare con il Bono dell’innamoramento con il rock classico americano, amore condiviso da Ryan Adams, una bella canzone semplicemente, ma come tutte quelle comprese in questo disco, non ce n’è una che non ti prende.

Non ve le sto a citare tutte ma nei brani più lenti, un altro riferimento che mi verrebbe da fare è quello con gli Smiths, Ultraviolet Lights è una bellissima ballata mid-tempo che qualcosa deve al gruppo di Morrissey, ma anche in questo caso è filtrato attraverso l’ottica di Adams, quei tocchi di pedal steel che ricordano i suoi vecchi Whiskeytown, anche se nel disco non c’è traccia di country o folk.

Volete altri riferimenti, pensate al rock classico americano del periodo in questione, Mellencamp e Petty (magari con Stevie Nicks rappresentata dai cori della Popper) come nelle ariose melodie di Stop Playing With My Heart. Secondo Adams c’è anche l’influenza dei Kiss in questi brani. Io non l’ho sentita ma probabilmente ha ragione lui, visto il bel disco che ha fatto.

Adesso i casi sono due: potrebbe inondarci di dischi come piovesse e speriamo che la qualità non scada oppure diventare una personcina più “ragionevole”. Voi che pensate?

Per il momento affrettarsi nei negozi alla ricerca anche perché nel suo sito il Cd è “sold out”. Dovrebbe uscire il 14 dicembre ma in giro si trova già!

Uno dei migliori dell’anno, in zona Cesarini.

Bruno Conti

Guarda Chi Si Rivede! Ryan Adams -III&IVultima modifica: 2010-12-06T18:57:00+01:00da bruno_conti
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