Un Simpatico “Reverendo” Poco Religioso E Molto Blues. Reverend Raven & The Chain Smokin’ Altar Boys

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Reverend Raven and The Chain Smokin’ Altar Boys – Shake Your Boogie – Nevermore Records

Il mercato Americano è una fucina inesauribile di talenti, questi Reverend Raven and the Chain’ Smokin’ Altar Boys, più una dichiarazione di intenti che il nome di un gruppo, sono sulla piazza (Chicago South Side ma residenti a Milwaukee), almeno il loro leader, il Reverendo Raven, dagli inizi degli anni ’70, poi dopo una lunga pausa per una quindicina di anni passati nella Marina Americana ha deciso di dedicarsi alla sua vera passione, il Blues, maiuscola prego, anzi, come dicono nel loro sito Classic Chicago Blues. Formazione con possibilità bilaterale. Scusa?

Mi spiego: in alcuni brani ad affiancare il Reverend Raven che si occupa di chitarre e voce troviamo l’armonica dell’ottimo Madison Slim, quattro brani dove è anche la voce solista, in tutti gli altri c’è Big Al Groth al sassofono, quindi sonorità diverse anche se il collante è sempre il blues in tutte le sue variabili.

L’iniziale Looking For Love è una divertente party song con il sax in evidenza mentre Stomping and Shouting con una slide alla Elmore James che si alterna al sax è decisamente più bluesata, per intenderci siamo nei territori di Little Charlie & The Nightcats, Roomful of Blues ma con meno fiati, quel tipo di suono, divertente e piacevole, coinvolgente pure, magari non memorabile ma ha i suoi momenti. You Didn’t Even Say Goodbye ha una andatura che ricorda vagamente i vecchi Fleetwood Mac di Peter Green in trasferta in quel di Chicago.

Uno dei “momenti” da incorniciare è sicuramente l’ottimo slow blues Just Count The Days cantato alla grande dal batterista Bobby Lee Sellers Jr. (parente? Mi sa di no!) che ha una voce notevole e, stranamente, mi sembra il migliore dei vari cantanti che si alternano alla guida del gruppo. Peraltro quando nella formazione agisce l’armonicista Madison Slim mi sembra che il gruppo faccia un notevole salto di qualità, nell’ottima She’s Murder mi sembra addirittura di risentire il suono della prima J Geils Band quella più vicina la blues, quando Magic Dick, l’armonicista era un leader quasi alla pari con Peter Wolf e J Geils. Questo Madison Slim mi sembra un tipetto tosto. In effetti Bricks In My Pillow cantata ancora dal batterista Sellers ma con il sax al posto dell’armonica mi sembra meno pimpante. Like Wolf è un “bluesaccio” classico, cantato da Madison Slim e firmato da Sonny Boy Williamson e si sente.

The Woman I Love è uno scatenato boogie firmato da Hound Dog Taylor e qui l’alternanza tra il sax di Big Al Groth e la slide di Reverend Raven è veramente trascinante, non solo per merito del brano. I Can Do You Right è un altro slow blues di grande pathos e partecipazione cantato molto bene dal Reverendo mentre si segnala anche un notevole e lungo assolo di sax, l’organo aggiunto è la classica ciliegina sulla riuscita torta blues. Pt’s Home Cooking firmato dal bassista Pt Pedersen è un piacevole boogie in linea con il titolo del disco mentre Mail Box Blues è il terzo brano con Madison Slim e non posso che confermare che preferivo questa versione del gruppo. Evidentemente i brani sono stati registrati in periodi diversi e poi assemblati per realizzare questo CD. Walking To Chicago non è all’altezza di altri brani che nel passato hanno citato la Windy City, un po’ scolastica. Mentre la conclusiva Shake Your Boogie l’ultima con l’armonicista Madison Slim tiene pienamente fede al titolo del brano.

Tra alti e bassi un gruppo da tenere d’occhio.

Bruno Conti

Un Simpatico “Reverendo” Poco Religioso E Molto Blues. Reverend Raven & The Chain Smokin’ Altar Boysultima modifica: 2010-12-19T18:18:39+01:00da bruno_conti
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