Più Che Un Titolo, Una Esortazione! Mark Robinson – Quit Your Job Play Guitar

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Mark Robinson – Quit Your Job Play Guitar – Blues Boulevard/Music Avenue – 11-02-2011

Il titolo è indubbiamente suggestivo ma è aderente alla realtà; è quello che ha fatto Mark Robinson, ad un certo punto, dopo anni di carriera a mezzo servizio ha deciso di mollare il suo lavoro fisso di produttore di video per l’università di Bloomington, Indiana e di lanciarsi a tempo pieno nella musica.

Si è spostato a Nashville, ha aperto il suo studio di registrazione e ha iniziato a produrre dischi per altri, fare l’insegnante di chitarra, il musicista on the road, il  tutto sempre lavorando a questo Quit Your Job – Play Guitar che già uscito, con ottime recensioni, sul mercato americano nel 2010 e vedrà una distribuzione europea a febbraio per i tipi della Blues Boulevard.

L’album è una riuscita miscela di blues, rock, roots music, southern rock, rilassato ed energico al tempo stesso, una sorta di JJ Cale più robusto (ma ovviamente non più bravo!), con l’aiuto di alcuni musicisti locali, qualche amico famoso, Johnny Neel alle tastiere e Tracy Nelson, alle armonie vocali, Mark Robinson confeziona un disco molto piacevole che oscilla tra il rock-blues rootsy dell’ottima Runaway Train, con slide ed armonica a duellare tra loro su un deciso ritmo boogie e i tempi rilassati e sornioni della cover della celeberrima Sleepwalk dal repertorio di Santo & Johnny passando per un southern-rock bluesato e intenso come nell’iniziale Poor Boy.

Payday Giveaway è una bella ballata midtempo energica e piena di soul con le tastiere di Neel e la voce di Nelson a sostenere la voce vissuta e la chitarra di Robinson. Il blues è sempre presente come in This Old Heart ma non è il classico Chicago Blues ma appare percorso da questi sapori twangy e roots con un leggero retrogusto country-got soul ma anche southern dell’organo di Neel. Quando addirittura non si sposta verso sonorità folk blues come in Memphis Won’t Leave me Alone. C’è spazio anche per brani più canonicamente blues, come lo slow intenso che risponde al nome di The Fixer, con quel suono laidback ma tecnicamente molto raffinato della chitarra.

Back In The Saddle con l’aggiunta di una sezione fiati si sposta addirittura verso sonorità alla Stones del periodo Sticky/Exile o del Clapton periodo Delaney, vogliamo dire country-rock got soul, ovviamente siamo su un altro piano come classe e risultati e la voce di Robinson non è particolarmente memorabile ma il genere ha i suoi estimatori. Backup Plan si sposta addirittura in quel di New Orleans e dintorni a conferma dello spirito eclettico di questo CD. I Know You’ll Be mine ha una sua grinta rock-blues ma la voce di Robinson purtroppo non decolla al pari della musica. Il brano migliore è la conclusiva Try One More Time una bella ballata ariosa che aldilà dei limiti vocali di Robinson si dipana con un arrangiamento dalle tematiche sonore ancora una volta sottolineate dalle armonie vocali gospel della Nelson e di Vickie Carrico, la sezione fiati, ancora l’organo di Neel che regalano quel gusto southern al brano.

Bruno Conti

Più Che Un Titolo, Una Esortazione! Mark Robinson – Quit Your Job Play Guitarultima modifica: 2011-01-20T17:58:00+01:00da bruno_conti
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