Un Altro “Reverendo” Bluesman! Rev. Cadillac Johnson & The Revelators

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Rev. Cadillac Johnson & the Revelators – Kneebone Station – Range Records

Un altro Reverendo Blues? Evidentemente capitano tutti a me ! Questo è veramente bravo, ma proprio bravo devo dire. Quando ho visto la sua foto all’interno della confezione del CD ho capito perché il Rev. Cadillac Johnson ha preferito mettere in copertina un paio di stivali, una Bibbia, un basso elettrico e una foto incorniciata. Come dicono sinceramente le note di copertina, anni di dipendenza dalla droga, una vita distruttiva e molte malattie “quasi” fatali hanno lasciato il segno e si vede (come dicevo nella recensione del DVD di Graham Parker, sembra mio nonno), ma lo spirito di questo musicista ha superato tutte le avversità e a quasi 60 anni approda a questo Kneebone Station e ci regala un signor disco, non solo Blues ma anche tanto soul e gospel oltre alla giusta misura di rock.

Texano di Houston ma residente a Ft.Worth la sua carriera inizia alla fine degli anni ’60 quando per un breve periodo fu il bassista degli ZZTop prima dell’arrivo di Dusty Hill, poi nel corso degli anni ha suonato con Sonny Landreth, Lightnin’ Hopkins, con Uncle John Turner e una miriade di artisti texani conosciuti e oscuri, questo giusto per un piccolo CV.

Dopo anni di bagordi evidentemente queste ritrovate fede e serenità gli hanno consentito di realizzare questo piccolo gioiellino che mi sento di consigliarvi spassionamente. Il nostro amico tra l’altro padroneggia le nuove tecnologie con assoluta nonchalance: se volete approfondire ha il suo bravo MySpace cadillacjohnsonbass e lo trovate anche su Facebook, il problema più che altro sarà la reperibilità di questo ottimo CD. Si circonda di un manipolo di validi musicisti, con organo, piano e una sezione fiati che rendono più corposi gli interventi delle chitarre affidate all’ex Bluesbreakers Buddy Whittington (l’unico nome noto), James Pennebaker, Rusty Burns e Dave Millsap, tutti concisi e pertinenti senza inutili virtuosismi, con l’occasionale aggiunta di una armonica quando occorre.

Cadillac Johnson scrive testi e musica con l’aiuto di qualche amico in alcuni brani, suona il basso, produce e canta con passione e grande partecipazione e ha pure una bella voce, calda ed espressiva, quasi sorprendente considerando quello che ha passato. Occasionalmente si fa sostenere da qualche coretto femminile che aggiunge quel sapore gospel e soul alle canzoni (e qui vi dovete fidare sulla parola, non ci sono video a testimoniarlo, ma qui lo potete vedere in azione mentre pigia con gusto sulle corde del suo basso)!

Giusto per completezza (ma sono tutte belle) vi ricordo la bluesata Rolled The Stone Away, il funky soul fiatistico dell’iniziale Mercy me, la sapida Hip To Be Saved tra Little Feat e Radiators. I temi gospel conditi da una pungente slide nella vivace One Word. L’errebì di Gave his Life e la briosa Point of View (tutti i brani sono ritmati e coinvolgenti, fanno venire voglia di muovere il piedino). Forse la migliore di tutte è l’incalzante Stay in the power con armonica, chitarra, organo e sezione ritmica inesorabile che attizzano il reverendo a regalarci una notevole interpretazione vocale. L’unica eccezione è la bella gospel ballad Forgiveness, dove i tempi rallentano e tutto finisce veramente “in gloria” .

E il bello di tutto ciò è che è veramente un reverendo, come il padre che era ministro della chiesa episcopale presbiteriana. SSQA Sono Strani Questi Americani!

Bruno Conti

Un Altro “Reverendo” Bluesman! Rev. Cadillac Johnson & The Revelatorsultima modifica: 2011-02-17T19:38:00+01:00da bruno_conti
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