Nell’attesa! Brandi Carlile – Live At Benaroya Hall With The Seattle Symphony

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Brandi Carlile – Live At Benaroya Hall With The Seattle Symphony  – Columbia 03/05/2011

L’attesa del titolo del Post è riferita sia a questo album sul quale torniamo tra un attimo sia a quella per il nuovo disco di Paul Simon So Beautiful Or So What di cui da tempo vi prometto la recensione. Però in questi giorni leggo che il disco in Inghilterra è stato posticipato a Giugno (il 13 per la precisione) e anche in Italia non c’è più una data di uscita sicura mentre negli States sembrerebbe confermato per il 12 aprile. A questo punto non so se rompere gli indugi e lanciarmi con la recensione (visto che l’advance CD ce l’ho da illo tempore) o aspettare ancora qualche giorno.

Nel frattempo aggiorniamo la situazione del nuovo disco di Brandi Carlile: intanto come vedete ha una copertina e la data è confermata per il 3 maggio. Ulteriori dettagli che si sono aggiunti: il CD è tratto da due concerti sold-out che si sono tenuti a Novembre in quel di Seattle accompagnata da una orchestra e con gli arrangiamenti curati da Sean O’Loughlin (che ha lavorato con Chris Isaak, Belle & Sebastian e Feist tra gli altri) e, soprattutto, dal leggendario (e qui il termine ci vuole) Paul Buckmaster che ha lavorato con Elton John, David Bowie (Space Oddity), Shawn Phillips, Leonard Cohen e una valanga di altri tra cui Angelo Branduardi (di cui avrei da raccontarvi un aneddoto, quando mi ricordo).

Naturalmente c’è anche la band di Brandi Carlile: Tim Hanseroth chitarra, Phil Hanseroth basso, Josh Neumann cello, Alison Miller batteria oltre a lei che suona il piano. Sono dodici brani come da lista che vedete qui sotto:

1. Curtain Call
2. Sixty Years On
3. Looking Out
4. Before It Breaks
5. I Will
6. Shadow On The Wall
7. Dreams
8. Turpentine
9. The Sound Of Silence
10. The Story
11. Pride And Joy
12. Hallelujah

Nove brani originali e tre cover di gran classe. Sixty Years On è il famoso brano di Elton John e il fatto di avere lo stesso arrangiatore della versione originale aggiunge al fascino, The Sound Of Silence (visto che si parlava di Simon) e Hallelujah è quella di Leonard Cohen anche se molti la conoscono nella versione di Jeff Buckley ( e di mille altri visto che ormai è diventato uno standard come Summertime o Yesterday, immancabile nei talent show). Ma questa non è una versione da talent show. La ragazza è una delle migliori delle nuove leve di cantautrici, brava e bella!

Naturalmente in Italia non verrà pubblicato come tutti i precedenti (ma la Sony ha tempo per smentirmi) e quindi vai con l’import!

Questo è il duetto con il suo idolo ( e amico) Elton John nell’ultimo album Give Up The Ghost del 2009.

Lo scorso anno doveva venire in Italia ma poi prima il vulcano islandese e poi la mancanza di fondi hanno fatto saltare tutto (lo so, lo avevo già detto ma la delusione brucia!). Speriamo per il 2011. Se no ci acconteremo del CD ( o di YouTube, di filmati suoi ce ne sono a iosa)!

Bruno Conti

Una Storia Unfinita. Spirit – The Original Potato Land & Tales From The Westside

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Spirit – The Original Potato Land (includes bonus cd) – Floating World/Ird 2CD

Spirit – Tales From The West – Floating World/Ird 2CD

Qualche tempo fa sulle pagine (virtuali) di questo Blog vi ho parlato di quell’ottimo disco, ora CD, che risponde al nome di Kapt. Kopter and The (Fabulous) Twirly Birds un-grande-disco-hendrixiano-randy-california-kapt-kopter-and.html. Quel disco, hendrixiano fino al midollo, venne registrato nell’interregno della assenza di Randy California dagli Spirit ovvero nel 1972. Quello che molti non sanno è che California l’anno successivo registrò un seguito intitolato The Adventures Of Kaptain Kopter and Commander Cassidy In Potato Land che doveva essere un nuovo album solista (nonostante la presenza del tastierista John Locke degli Spirit in alcuni brani. La casa discografica Epic, sempre lungimirante respinse l’album che quindi entrò nel “paradiso” degli album leggendari e perduti. Poi California riprese la sua avventura con gli Spirit e il disco rimase nel dimenticatoio da dove, improvvisamente, riemerse nel 1981, qundo la Line in Germania ne pubblicò una versione succinta con 11 brani intitolata come l’album originale.

Anche questa versione ha avuto vita breve ma il disco che gode di una vita propria riemerge nel 2006 per la Acadia/Evangeline inglese che lo espande fino a contenere 26 brani (di cui uno è un’intervista). Il “colpevole” di questa nuova versione è Mick Skidmore (ex collaboratore anche del Buscadero nei tempi che furono) che è in un certo senso l’archivista ufficiale del gruppo e che di tanto in tanto dà alle stampe qualche nuovo CD (con materiale inedito in studio o dal vivo). Quando la Evangeline si è trasformata in Floating World ha ricominciato i pubblicare i vecchi dischi del proprio catalogo oltre a parecchie novità. Nel caso presente entrambe le cose: The Original Potato Land ri-esce ulteriormente ampliato a doppio CD con l’aggiunta di ulteriori 15 brani scovati da Skidmore negli archivi della band e che testimoniano il periodo di grande creatività di California in quegli anni (ma vale in generale, una ne pubblicava e cento ne registrava). La nuova tracklist, si spera definitiva, è la seguente:

Disc 1

1)Introduction
2)1984
3)Exit 27
4)Turn to the Right
5)Everything Talks to Me
6)Fish Fry Road
7)Nature’s Theme
8)Information
9)My Friend
10)Walkin’ the Dog
11)Giant Potatoes
12)Lonely In Potato Land
13)Natures Way
14)Salvation: Matter of Time:Suite
15)1984 (reprise)
16)Oil Slick-Million Years Suite
17)Information Reprise
18)It’s Time Now.
Bonus tracks
19)You Know
20)Donut House
21)Ain’t that Too Bad
22)Devil
23)Shotgun
24)Get Out My Life Woman
25)Miss this Train
26)Interview clip with Randy California, Ed Cassidy and Bob Harris April 1973

 

Disc 2

1. We’ve Got A Lot To Learn

2. Potato Land

3. Morning Light

4. Open Up Your Heart

5. Potato Land Prelude

6. Potato Land Introduction

7. Turn To The Right

8. Donut House

9. Fish Fry Road

10. Information

11. My Friend

12. Potato Land March Train

13. Salvation

14. Potato Land Theme (Alt Version)

15. Turn To The Right (Alt Version)


E qui finisce il capitolo Potato Land e si apre quello dedicato a Tales From The New West, che è un altro doppio Cd di materiale inedito che esce sempre in questi giorni, a prezzo speciale come l’altro doppio, sempre a cura di Mick Skidmore che ha ulteriormente indagato negli archivi del gruppo. Questa volta il periodo è quello compreso tra il 1992 e il 1995, quindi gli ultimi anni di Randy California e nella formazione in quegli anni oltre a Ed Cassidy c’erano anche Scott Monahan il tasterista (che ha scritto le note del libretto insieme a Skidmore), oltre a Dave Waterbury e Sarah Fleetwood. Sono 28 brani in tutto dove si alternano lunghe jam, brani inediti, riprese di classici del loro repertorio, il tutto con una qualità sonora assolutamente soddisfacente. Anche in questo caso ecco la lista completa dei brani:

Disc 1

1. Jimmy Brown
2. Dime For A Beer
3. Cold Rainy Night
4. Tales From The Westside
5. Miami Jam
6. 12000 Miles
7. Fresh Garbage
8. Animal Zoo
9. Illusions
10. Going Back To Jones
11. His Love
12. So Little Time To Fly
13. Hip Pretty Child
14. Miami Jam

Disc 2

1. Love From The Heart
2. Living In This World
3. Nature’s Way
4. Island Of Roses
5. Zoo Jam
6. Body For Sale
7. Shame On You
8. Tales From The Westside
9. Cages
10. I Got A Line On You
11. Dark Eyed Woman
12. Sarong
13. All Along The Watchtower
14. Farther Along

Che dire ancora. Buon ascolto, mi dispiace per il portafoglio (mio e vostro) che purtroppo si assottiglia sempre più in questo periodo di grandi “ristampe”!

Bruno Conti

Per Chi Non La Conosce! Jesse Sykes And The Sweet Herefter – Marble Song

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Jesse Sykes And The Sweet Hereafter – Marble Son – Fargo/Self

Per chi non la conosce già (ma soprattutto per chi apprezza) esce oggi in Italia e Francia il quarto album di Jesse Sykes con il suo gruppo gli Sweet Hereafter. Il suo “partner in crime” è il chitarrista Phil Wandscher (membro fondatore dei Whiskeytown con Ryan Adams), sono basati a Seattle, vengono etichettati come alt-country ma ci sono anche molti elementi “dark” e psichedelici in questa musica che è comunque originale e poco consueta, ma molto valida.

Giudicate voi. Un piccolo assaggio video e qui se volete ascoltare qualche altro brano 114391211950595, nonché il loro sito index_02.html

Bruno Conti

“Due Piccioni Con Una Fava!” BeatleJam – Live At The Keswick Theatre

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BeatleJam – Live At The Keswick Theatre – Evangeline/Freeworld/Ird

Per gli amanti delle jam band e dei Beatles, in un colpo solo, un CD che contiene il meglio dei due mondi (si spera). Nati come spin-off dei Blue Floyd, quella sorta di supergruppo americano dedito alla rivisitazione dei classici dei Pink Floyd in versione jam band, i Beatlejam sono: Matt Abs (Govt Mule), Berry Oakley (Allman Brothers), Vince Welnick (Grateful Dead), Slick Aguilar (Jefferson Starship) e Johnny Need (Govt Mule, Allman Brothers, Lonny Mack).

Berry Oakley Jr (Berry Duane Oakley, due nomi un destino) è ovviamente il figlio del leggendario bassista degli Allman Brothers mentre gli altri sono nella parte di sé stessi, Vince Velnick oltre che con i Grateful ha suonato anche nei Tubes e Johnny Neel suona spesso anche con gli italiani W.i.n.d.

I più attenti già avranno notato che nei precedenti capitoli dei Blue Floyd (quelli con in copertina le statuone dell’Isola di Pasqua) apparivano anche dei brani dal repertorio dei Beatles ma in questo CD tutto il repertorio è dei Fab Four (anche se mi sa che vengono dalle stesse fonti!). Registrato al Keswick Theatre di  Glenside (Philadelphia) questo è il primo di una serie di tre album che usciranno nei prossimi mesi, il repertorio di questo album è il seguente:

1. Taxman
2. Come Together
3. Something
4. Get Back
5. Elenore Rigby
6. Cry Baby Cry
7. You Can’t Do That
8. Lady Madonna
9. Why Don’t We Do It In The Road
10. Lucy In The Sky

Occhio perché esiste anche band inglese tutt’ora in attività con lo stesso nome mentre mi pare che questi BeatleJam operavano tempo fa.

Uomo avvisato…

Bruno Conti

Qualcosa Si Dimentica Sempre. Ristampe Pearl Jam Vs. & Vitalogy

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Pearl Jam Vs. Remastered with 3 bonus Sony Legacy

Pearl Jam Vitalogy Remastered with 3 bonus Sony Legacy

Pearl Jam Vs.& Vitalogy 3 CD Deluxe Edition Sony Legacy

Qualcosa sfugge sempre. Tra le uscite del 29 marzo mi ero dimenticato di segnalarvi questi tre titoli dei Pearl Jam: i primi due sono le ristampe con 3 bonus ciascuno degli album Vs. del 1993 e Vitalogy del 1994.

Il primo aggiunge ai 12 brani dell’album originale tre tracce “rare”: Hold On qualificata come Bonus Track, Cready Stomp Unreleased Studio Outtake e Crazy Mary 2011 Remaster.

Il secondo oltre ai 14 brani del disco originale riporta anche Better Man Guitar/Organ only, Corduroy Alternate Take e Nothingman Demo

Tutti e due rigorosamente a prezzo pieno. Un po’ poco per investire di nuovo sempre nei soliti dischi: ma i discografici che sono furbi (e vincono sempre e comunque come dice giustamente Luigi nei commenti qui a fianco, ma fino a quando?) pubblicano anche un cofanetto triplo che ai due album (con relative bonus) aggiunge anche un terzo CD con il concerto tenuto dai Pearl Jam all’Orpheum Theater di Boston il 12 aprile del 1994. Costa come due CD, quindi non poco, oltre i 30 euro ma sempre meglio dei due dischi divisi. Contiene 16 brani e questa è la lista dei brani se vi interessa:

Disc 3 – Live At The Orpheum, Boston

  1. Oceans
  2. Even Flow
  3. Sonic Reducer
  4. Immortality
  5. Glorified G
  6. Daughter
  7. Not For You
  8. Rats
  9. Blood
  10. Release
  11. Tremor Christ
  12. Once
  13. Fuckin’ Up
  14. Dirty Frank
  15. Rearviewmirror
  16. Small Town

Non è il concerto completo che contava su 24 brani e circola da anni come Bootleg ma la qualità è ovviamente migliore.

Decidete voi come sempre io mi limito a segnalare.

Bruno Conti

Torna Il Gioco Delle Tre Carte? Willie Nelson Wynton Marsalis With Norah Jones – Here We Go Again

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Willie Nelson Wynton Marsalis Featuring Norah Jones – Here We Go Again Celebrating The Genius Of Ray Charles -Blue Note/EMI

“Ucci Ucci sento odor di bruciatucci!”. Sarà che ultimamamente (ma è un ultimamente che va avanti da parecchio) le case discografiche hanno la tendenza a mettertelo in quel posto ma mi sembra che anche l’operazione intorno a questo disco (peraltro ottimo) sia quantomeno sospetta.

Willie Nelson & Wynton Marsalis avevano già unito le loro forze nel 2008 per registrare un album per la Blue Note intitolato Two Men With The Blues (o meglio al Lincoln Center di New York nel 2007 per registrare un album dal vivo che poi sarebbe uscito l’anno successivo). Memori del successo dell’operazione nel febbraio del 2009 si trovano nuovamente al Rose Theater (o per meglio dire al Lincoln Center’s Frederick P. Rose Hall, poi vi spiego perché vi do il nome completo) ovviamente di New York per due serate dedicate alla musica di Ray Charles e in questa occasione è della partita anche Norah Jones.

Delle due serate sold-out una viene pubblicata in DVD (nel 2009) come Willie Nelson & Wynton Marsalis play the music of Ray Charles dalla piccola etichetta A&E – Jazz At Lincoln Center Productions. Lo so perché ce l’ho proprio qui davanti in questo momento, sono 15 brani per circa 90 minuti di concerto + una trentina di minuti di extra. Norah Jones appare in sei brani, NTSC Zona 1.

Passano due anni ed ecco la versione in CD. Solo 12 dodici brani, etichetta Blue Note, ri-esce in tutto il mondo. Qualcuno, temo arrampicandosi sugli specchi, sostiene che alcuni brani provengono dall’altra data (quindi non il 10 febbraio 2009) tenuta per l’occasione e quindi vale la pena di avere pure questa versione. Non avendo ancora in mano il CD (che uscirà il 29 marzo) non ne sono sicuro al 100% ma scorrendo la track-list mi sembrano proprio gli stessi brani (meno 3).

In ogni caso se non lo avete già in DVD (e meglio sarebbe questo formato ma c’è chi non li ama) il concerto è molto bello ed è l’occasione per riascoltare classici come Hallelujah I Love Her So, Hit The Road Jack, Unchain My Heart, What’d I Say, Makin’ Whoopee. Questa è la track list completa:

1. Hallelujah I Love Her So (Gospel 2-beat / Boogaloo / 4/4 Swing)
2. Come Rain or Come Shine (Walking Ballad)
3. Unchain My Heart (Bolero with Habanera bass)
4. Cryin’ Time (Country Ballad)
5. Losing Hand (Dirge with Chain-Gang Shuffle)
6. Hit the Road Jack (Gospel 2-beat / 4/4 Swing)
7. I’m Moving On (Boogaloo with Afro-Latin Backbeat / 4/4 Swing)
8. Busted (Gospel 12/8 Shuffle)

9. Here We Go Again (Rhythm & Blues 12/8 Shuffle)
10. Makin’ Whoopie (Hard-Bop 2-beat / 4/4 Swing)
11. I Love You So Much (It Hurts) (Waltz)
12. What’d I Say (Boogaloo)

Visto che gli americani sono molto precisi di fianco ad ogni brano c’è anche il tempo (musicale) in cui viene eseguita la canzone. Norah Jones appare nei brani 2, 3, 6, 9, 10 e 12 (per la serie “Ottimizzazione delle risorse”, la versione di Here We Go Again è la stessa che trovate anche nel disco dei duetti).

Grande attesa della stampa in tutto il mondo che ha dedicato fior di articoli all’evento (nessuno o quasi parlando del DVD pre-esistente). Sicuramente il disco merita ogni parola spesa a suo favore e quindi da questo punta di vista nulla da dire. Ripeto, molto, ma molto bello!

Dimentico qualcosa? Ah sì, guarda caso, nel sito ufficiale del disco http://www.willieandwynton.com/, in piccolino, c’è scritto che potete comprare una versione esclusiva del CD presso una grande catena (Barnes & Noble, tanto in Italia non c’è). Con tre bonus tracks, strano!

Bruno Conti

Down In New Orleans. “Treme” Music From The HBO Original Series

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Treme – Music From The HBO Original Series – Season 1 – Geffen/Universal

Quest’anno ad agosto saranno sei anni dal devastante passaggio dell’uragano Katrina sulla città di New Orleans, le cicatrici e le ferite sono ancora evidenti nella città della Lousiana ma lo spirito indomito dei suoi abitanti sta cercando di ricreare la “magia” di una delle metropoli della musica più importanti e più famose al mondo.

Se volete avere un’idea del patrimonio musicale della Crescent City l’idea di acquistare questo CD potrebbe essere veramente azzeccata. Contiene 19 brani tratti dalle musiche che appaiono nella colonna sonora di questa serie televisiva dedicata ad uno dei quartieri più popolari della città, Treme o Faubourg Tremé nella sua accezione francese. In questa sequenza di brani possiamo trovare alcuni dei musicisti e delle canzoni che hanno fatto la storia di questo vecchio insediamento francese tramutato nel corso dei secoli in uno dei melting pot più eccitanti del pianeta.

Si tratta di materiale registrato nella quasi totalità appositamente per questo progetto. Una delle eccezioni è proprio il brano che apre questa raccolta: The Treme Song (Main Title Version) è un brano scritto nel 1999 da John Boutté (e pubblicato, in una versione più lunga, nel 2003 nel suo CD autoprodotto Jambalaya) che temo pochi al di fuori di parenti, amici e contigui conoscano. La versione che viene presentata in questo album in pochi secondi ci fa tuffare subito nella musica della città, divertente e semi bandistica mescola subito soul, rock, r&b, blues e gospel come meglio non si potrebbe, divertente e coinvolgente, con fiati e voci impazziti è New Orleans Sound doc.

Ma anche la street music (proprio in senso letterale, registrata per le strade della città) di Feel Like Funkin’ It Up della Rebirth Brass Band, ci illustra il lato funky e bandistico contemporanente, con i fiati in fibrillazione della storica formazione in attività dal 1983 e illustra uno degli eventi che vi potrebbe capitare di osservare (e ascoltare) camminando per le strade e che raramente era stata registrata per i posteri.

The New Orleans Jazz Vipers con la voce vissuta di Joe Braun a guidarli ci introducono alle gioie della musica jazz più tradizionale, quella del grande Satchmo di cui Braun è un più modesto (ma efficace) epigono, anche se suona il sax e non la tromba c’è comunque chi provvede. Il brano è quasi una esortazione, I Hope You’re Comin’ Back To New Orleans, ma molti dei più poveri e indigenti non potranno tornare più!

Skokiaan è un brano degli anni ’50 che anche il grande Louis Armstrong registrò nel lontano 1954 e prende lo spunto da un brano scritto da un musicista originario della vecchia Rhodesia (ora Zimbabwe) nella sua miscela di musica popolare africana, trombe squillanti e ritmi carnevaleschi a tempo di marcia per raccontare la storia di questo Skokiian che è un tipo di liquore “bootleg” e quindi illegale (per noi appassionati di musica un bootleg è una registrazione pirata ed illegale, ma bramatissima in quanto rara ed inedita, ma in effetti il termine origina dai vari liquori “illegali” che venivano prodotti e commercializzati ai tempi del proibizionismo). Divertente e coinvolgente come tutta la musica contenuta in questo album.

Ooh Poo Pah Doo è un vecchio classico di Jesse Hill che ai tempi fu uno dei rari successi del musicista che incideva per la storica Minit records. Il Produttore dei tempi era Allen Toussaint e Hill aveva suonato anche nei gruppi di Professor Longhair e Huey “Piano” Smith, due icone della musica della città. Questa versione è suonata da Trombone Shorty e James Andrews, ma per quanto divertente e coinvolgente l’originale (come sempre) era meglio.

John Mooney che è un cantante e chitarrista slide bianco (ma bianchi e neri convivono alla grande in questo progetto) di gran talento interpreta un brano scritto da un altro bianco, l’ottimo Grayson Capps di cui vi consiglio qualsiasi album vi capiti di trovare (sono tutti belli): Drinka Little Poison (4 U Die) in questa versione con la Soul Rebels Brass Band diventa un esuberante blues fiatistico ad alta gradazione alcolica. I Free Agents Brass Band mescolano al loro funky fiatistico anche degli elementi hip-hop e in questa We made it through that water lo sopporto anche se c’entra poco con il brano e con il progetto musicale tutto, ma la modernità (quale?) vuole così! Shame Shame Shame in origine era un brano del repertorio di Smiley Lewis uno dei rivali più sfortunati del grande Fats Domino che sembrava godere nel fare delle cover dei brani di Lewis e portarli al successo a scapito delle versioni del buon Smiley. Questa versione “parodistica” del brano cantata da uno degli attori della serie televisiva Steve Zahn è divertente e suonata bene ma i veri cantanti sono altri.

My Indian Red è il contributo di Dr.John a questo disco, un brano tradizionale preso dalla musica popolare “indiana” (nel senso di Mardi Gras Indians) e trasformato dal dottore in un frizzante tributo alla musica di New Orleans e a sé stesso, con citazioni varie di brani classici. La voce resiste bene nonostante l’età e le mani volano sul piano come sempre, mentre fiati e coristi fanno il loro dovere. Ancora una volta rilevo l’impressionante somiglianza tra la voce di Mac Rebennack e quella di Leon Russell, veramente impressionante, due gemelli separati alla nascita.

Torna John Boutté con la New Birth Brass Band per la solenne e fiatistica con ampie spruzzate gospel, At The Foot Of Canal Street con trombone d’ordinanza a portata di mano. Poteva mancare almeno un super classico della musica degli anni ’50? Certo che no e visto che, giustamente, nessuno si è sentito di rifarla, vai con la versione originale di Buona Sera (proprio quella, Buonasera signorina!) cantata dall’insuperato Louis Prima.

New Orleans Blues è un tributo ad un altro dei grandi musicisti di New Orleans, quel Jerry Roll Morton inventore del ragtime e tra i più grandi pianisti e compositori del ‘900. Esatto, per i profani, quello della musica della Stangata. Qui viene eseguita dal pianista Tom McDermott e dalla violinista Lucia Micarelli (ma gli italiani arrivano dappertutto) la sua tipica composizione New Orleans Blues. La Micarelli rimane anche per la successiva I Don’t Stand A Ghost Of A Chance With You un tipico brano da crooner (scritto ed interpretato all’origine da Bing Crosby) e qui cantato, onestamente, dall’attore Wendell Pierce. Il brano è famosissimo e se vi sembra che assomigli a certe cose più romantiche di Tom Waits, mi sa che è proprio così.

Seguono altre due versioni del brano Indian Red (Wild Man Memorial), la prima è proprio il traditional cantato dai Mardi Gras Indians mentre la seconda è una interpretazione strumentale da parte del grande sassofonista e jazzista Donald Harrison che lo trasforma in un brano alla Coltrane, per chiudere il cerchio musicale delle influenze.

Un altro super classico presente è una nuova versione di Time Is On My Side cantata dall’interprete originale Irma Thomas (the Soul Queen of New Orleans, una delle più grandi cantanti di tutti tempi) accompagnata dal piano di Allen Toussaint e dalla tromba del quasi novantenne Dave Bartholomew, un nome che ai più non dice ma se guardate attentamente (come nei titoli di coda dei film) il suo nome appare come autore su centinaia di brani a partire da tutti quelli di Fats Domino. Per inciso il brano è proprio quello che facevano anche gli Stones.

Steve Earle appare anche come attore nella serie (come altri che abbiamo citato prima e anche Costello che almeno in questa prima serie non canta): ma This City è un brano bellissimo, tra i migliori di Earle che unisce il suo sound classico di cantautore di protesta ai magnifici fiati, tuba compresa, caratteristici del suono di New Orleans.

Ancora un traditional, uno spiritual molto famoso, Just A Closer Walk With Thee rifatto nel classico stile dei brani dei funerali nella Crescent City con Marching Band pronta all’uopo in questo caso la Treme Brass Band creata per l’occasione. E per concludere My darlin’ New Orleans un brano scritto da Charles Neville tra gli altri e cantato da Lil Queenie & The Percolators, un gruppo guidato dalla cantante Leigh Harris e dove appaiono (nulla sfugge all’occhio vigile del “vostro” fedelissimo) se la memoria non mi inganna un paio di musicisti dei Subdudes, Tommy Malone e John Magnie, altra grande band di New Orleans che vi consiglio caldamente (e ci aggiungo anche i Radiators)! Divertente e ritmato conclude il disco in modo più che degno.

Se avete un po’ più soldi a disposizione il box quadruplo che vedete nel fermo immagine del video qui sopra Doctors, Professors, Kings and Queens The Big Ol’ Box Of New Orleans pubblicato dalla Shout Factory è semplicemente fantastico!

Scusate se mi sono dilungato, ma ne valeva la pena e come dissi in altre occasioni il Blog è mio e lo gestisco io (ma non era il motto delle femministe, boh?). Quindi anche se scrivo un romanzo non si lamenta nessuno, spero neppure chi legge! Il titolo del post prende lo spunto dalla famosa Down On Hollywood di Ry Cooder e dal disco omonimo dei Blind Boys Of Alabama.

Super consigliato sia a livello propedeutico per chi non conosce nulla sia per gli appassionati che di solito rifuggono, giustamente, da compilation e colonne sonore ma questa è fatta veramente bene.

Bruno Conti

Cofanetto Rolling Stones Singles 1971-2006: Una Precisazione E Ulteriori Informazioni

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Rolling Stones – Singles Box Set 1971-2006 Rolling Stones Records/Universal – 45 Cd singoli uscita 12-04-2011

Qualche giorno fa parlando dell’uscita di questo box dei Rolling Stones (che prosegue e completa la serie di tre cofanetti dedicati al periodo ABKCO pubblicata dalla Universal che ora avendo i diritti anche sul periodo Rolling Stones Records ha fatto l’en plein) ho usato il termine 45 quarantacinque giri ma si tratta di cd singoli e non vinile.

Piangendo, preparatevi a sborsare intorno ai 200 e oltre euro per quanto segue:

Single 1:

1. Brown Sugar
2. Bitch
3. Let It Rock

 

Single 2:

1. Wild Horses
2. Sway

 

Single 3:

1. Tumbling Dice
2. Sweet Black Angel

 

Single 4:

1. Happy
2. All Down The Line

 

Single 5:

1. Angie
2. Silver Train

 

Single 6:

1. Doo Doo Doo Doo Doo (Heartbreaker)
2. Dancing With Mr D

 

Single 7:

1. It’s Only Rock ‘N’ Roll
2. Through The Lonely Nights

 

Single 8

1. Ain’t Too Proud To Beg
2. Dance Little Sister

 

Single 9:

1. Fool To Cry
2. Crazy Mama

 

Single 10:

1. Hot Stuff
2. Fool To Cry

 

Single 11:

1. Miss You
2. Far Away Eyes
3. Miss You (12″ Version)

 

Single 12:

1. Beast Of Burden
2. When The Whip Comes Down

 

Single 13:

1. Respectable
2. When The Whip Comes Down

 

Single 14:

1. Shattered
2. Everything’s Turning To Gold (Previously Unreleased)

 

Single 15:

1. Emotional Rescue
2. Down In the Hole

 

Single 16:

1. She’s So Cold
2. Send It To Me

 

Single 17:

1. Start Me Up
2. No Use In Crying

 

Single 18:

1. Waiting On A Friend
2. Little T&A

 

Single 19

1. Hang Fire
2. Neighbours

 

Single 20:

1. Going To A Go Go (Live)
2. Beast Of Burden (Live)

 

Single 21:

1. Time Is On My Side (Live)
2. Twenty Flight Rock (Live)
3. Under My Thumb (Live)

 

Single 22:

1. Undercover Of The Night
2. All The Way Down
3. Undercover Of The Night (Dub)
4. Feel On Baby (Inst Dub)

Single 23:

1. She Was Hot
2. I Think I’m Going Mad

 

Single 24:

1. Too Tough
2. Miss You

Single 25:

1. Harlem Shuffle
2. Had It With You
3. Harlem Shuffle (NY Mix)
4. Harlem Shuffle (London Mix)

Single 26:

1. One Hit (To The Body)
2. Fight
3. One Hit (To The Body) (London mix)

Single 27:

1. Mixed Emotions
2. Fancyman Blues
3. Mixed Emotions (Chris Kimsey’s 12”)
4. Tumbling Dice
5. Miss You

 

Single 28:

1. Rock And A Hard Place
2. Cook Cook Blues
3. It’s Only Rock ‘n Roll
4. Rocks Off

 

Single 29:

1. Almost Hear You Sigh
2. Break The Spell
3. Wish I’d Never Met You
4. Mixed Emotions
5. Beast Of Burden
6. Angie
7. Fool To Cry
8. Miss You
9. Waiting On a Friend

 

Single 30:

1. Terrifying (7” Remix)
2. Rock And A Hard Place (7” Version)
3. Terrifying (12” Remix)
4. Rock And A Hard Place (Dance Mix)
5. Harlem Shuffle (London Mix)
6. Wish I’d Never Met You
7. Harlem Shuffle (LP Version)

 

Single 31:

1. Highwire (7” version)
2. Highwire (Full Length Version)
3. Sympathy For The Devil (Live)
4. I Just Want To Make Love To You (Live)
5. Play With Fire (Live)
6. Factory Girl (Live)

 

Single 32:

1. Ruby Tuesday (Live)
2. Play With Fire (Live)
3. Rock And A Hard Place (Live)
4. Harlem Shuffle (Live)
5. Winning Ugly VI (London Mix)
6. Undercover of The Night (Live)

 

Single 33:

1. Sex Drive
2. Undercover Of The Night (Live)

 

Single 34:

1. Love Is Strong (Album Version)
2. The Storm
3. So Young
4. Love Is Strong (Bob Clearmountain Remix)
5. Love Is Strong (Teddy Riley Radio Remix)
6. Love Is Strong (Teddy Riley Extended Remix)
7. Love Is Strong (Teddy Riley Extended Rock Remix)
8. Love Is Strong (Teddy Riley Dub Remix)
9. Love Is Strong (Joe The Butcher Club Mix)
10. Love Is Strong (Teddy Riley Instrumental)

 

Single 35:

1. You Got Me Rocking
2. Jump On Top Of Me
3. You Got Me Rocking (Perfecto Mix)
4. You Got Me Rocking (Sexy Disco Dub Mix)
5. You Got Me Rocking (Trance Mix)

 

Single 36:

1. Out Of Tears (Don Was Edit)
2. I’m Gonna Drive
3. Out Of Tears (Bob Clearmountain Remix Edit)
4. So Young
5. Sparks Will Fly (Radio Clean Version)

 

Single 37:

1. I Go Wild (LP Version)
2. I Go Wild (Scott Litt Remix)
3. I Go Wild (live)
4. I Go Wild (Luis Resto Straight Vocal Mix)

 

Single 38:

1. Like A Rolling Stone (Album Version)
2. Black Limousine
3. All Down The Line
4. Like A Rolling Stone (Edit)

 

Single 39:

1. Anybody Seen My Baby (LP Edit)
2. Anybody Seen My Baby (Soul Solution Remix Edit)
3. Anybody Seen My Baby (Armand’s Rolling Steelo Mix)
4. Anybody Seen My Baby (Soul Solution Remix)
5. Anybody Seen My Baby (Bonus Roll)
6. Anybody Seen My Baby (Album Version)

 

Single 40:

01. Saint Of Me (Radio Edit)
02. Anyway You Look At It
03. Gimme Shelter (Live)
04. Saint Of Me (Deep Dish Grunge Garage Remix Parts 1&2)
05. Anybody Seen My Baby (Armand’s Rolling Steelo Mix)
06. Saint Of Me (Deep Dish Grunge Garage Dub)
07. Saint Of Me (Deep Dish Rolling Dub)
08. Anybody Seen My Baby (Bonus Roll)
09. Anybody Seen My Baby (Phil Jones Remix)
10. Saint Of Me (Deep Dish Club Mix)
11. Saint Of Me (Deep Dish Grunge Dub)
12. Saint Of Me (Todd Terry Extended Remix)

 

Single 41:

1. Out Of Control (Album Radio Edit)
2. Out Of Control (In Hand With Fluke Radio Edit)
3. Out Of Control (Bi-Polar At The Controls)
4. Out Of Control (Bi-Polar Outer Version)
5. Out Of Control (In Hand With Fluke Inst)
6. Out Of Control (In Hand With Fluke (Full Version)
7. Out Of Control (Bi-Polar’s Fat Controller Mix)
8. Out Of Control (Saber Final Mix)

Single 42:

1. Don’t Stop (Edit)
2. Don’t Stop (New Rock Mix)
3. Miss You (Remix)

 

Single 43:

1. Streets Of Love
2. Rough Justice

 

Single 44:

1. Rain Fall Down (Will.I.Am Remix)
2. Rain Fall Down (Radio Edit)
3. Rain Fall Down (Ashley Beedle’s Heavy Disco Radio Edit)
4. Rain Fall Down (Ashley Beedle’s Heavy Disco Vocal Re-edit)

 

Single 45:

1. Biggest Mistake
2. Dance Pt 1 (Live From Paris Olympia 11/07/03)
3. Before They Make Me Run (Live From Paris Olympia 11/07/03)
4. Hand Of Fate (Live From Paris Olympia 11/07/03)

Io la lista completa dei 173 brani (che sono tutti i singoli, i mix e i cd singles usciti ai tempi, nulla di inedito) ve l’ho data così la potete studiare poi vedete voi, il sottoscritto utilizza in questo caso una via di mezzo tra il metodo Ponzio Pilato e quello Massimo Boldi: me ne lavo le mani, ma stavolta non mi ciuliano (8 versioni di Out Of Control e Love Is Strong, ma per favore, piuttosto mi compro il vinile picture di Lady Gaga che esce per il Record Store Day!).

Bruno Conti

Con Leggero Anticipo 4. Uscite Da Confermare: Bruce Springsteen, Tedeschi-Trucks Band, Warren Haynes

Visto che non ho ancora avuto il tempo per ascoltare bene il nuovo Paul Simon e comunque manca qualche settimana all’uscita (12-04) vado con le previsioni “secolari”, così un po’ alla rinfusa.

Cominciamo col il vecchio Bruce (Springsteen): ma qui si va nel campo delle pie speranze. Pare che che Steven van Zandt in una intervista ad una radio di Philadelphia abbia detto che il suo pard sta lavorando a un progetto solista (ma per il 2012, non eccitatevi) che potrebbe essere un seguito delle Seeger Sessions o un vero e proprio album solo prima di tornare a lavorare con la E Street Band. Su un versante più sicuro (ma difficile da scalare) il 16 aprile per il Record Store Day 2011 uscirà un 10 pollici in vinile di Springsteen: Gotta Get This Feeling/Racing In The Street, questo qui sotto. Buona Ricerca!

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Tedeschi-Trucks Band Revelator in uscita il 7 giugno prossimo per la Sony Masterworks. Questo è il link per il sito http://www.tedeschitrucksband.com/ dove troverete un altro link per iscrivervi alla mailing list e poi vi mandano nella posta un ulteriore link per scaricare gratuitamente un brano tratto dal nuovo album, chiaro?

Tracklist:

1. Come See About Me
2. Don’t Let Me Slide
3. Midnight In Harlem
4. Bound For Glory
5. Simple Things
6. Until You Remember
7. Ball And Chain
8. These Walls
9. Learn How To Love
10. Easy Way Out
11. Love Has Something Else To Say
12. Shelter

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Warren Haynes – Man In Motion – 10-05-2011 Stax/Universal

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Tracklist:

1. Man In Motion
2. River’s Gonna Rise
3. Everyday Will Be Like A Holiday
4. Sick Of My Shadow
5. Your Wildest Dream
6. One A Real Lonely Night
7. Hattiesburg Hustle
8. A Friend To You
9. Take A Bullet
10. Save Me

Musicisti: Ivan Neville, organo e background vocals, Ian McLagan piano, Ruthie Foster backing vocals, George Porter Jr. basso, Ron Holloway sax. Registrato ai Pedernales Studios di Willie Nelson. Video del brano già eseguito nel concerto di Natale…

Qualche bella notiziola, direi che per oggi può bastare.

Bruno Conti

Cura Dimagrante Per “The Queen Of Soul” – Aretha Franklin – Take A Look Box Set

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Aretha Franklin – Take A Look – Columbia Legacy 11 CD + 1 DVD Box Set

Aretha Franklin – The Great American Songbook – Sony/Bmg Legacy

Quest’anno si celebra il 50° anniversario dall’ingresso della grande Aretha Franklin nell’agone della musica pop, il 27 febbraio del 1961 usciva il suo primo album per la Columbia Aretha (With The Ray Bryant Combo) prodotto da quello che viene considerato il suo “scopritore John Hammond (e di Robert Johnson, Billie Holiday, Bob Dylan, Bruce Springsteen, uno che aveva un “certo occhio” per la musica). Le ultime voci sulla sua salute la danno in ripresa e dimagrita (leggermente, magra non è mai stata) dopo la riuscita operazione per il tumore al pancreas, in una radio americana (Tavis Smiley Show) a presentare un’anteprima di quella che sarà una sua nuova produzione, cantando The Way We Were della Streisand in duetto con Ron Isley. Le altre notizie parlando di questo nuovo album (Woman Falling Out Of Love?) annunciano una produzione di R.Kelly e duetti con Faith Hill, BeBe Winans e Kiki Sheard, speriamo bene! Ma questa è un’altra storia. Oltre al tributo ai recenti Grammy la Columbia pubblica questo Box con 11 CD e 202 canzoni + un DVD Aretha ’64! 5 brani dal vivo allo Steve Allen Show con un’orchestra completa.

Ma è Leon Russell quel bel giovine al piano?

Per un caso curioso il Box, che esce oggi 22 marzo negli Stati Uniti, in Inghilterra e nel resto del mondo, non vede, per il momento, la luce sul mercato italiano. Strano! Però esce, in serie economica, dopo la cura dimagrante, quel sampler singolo con 18 brani, The Great American Songbook. Ovviamente questa non è ancora la vera Queen Of Soul, quella arriverà nel periodo Atlantic successivo alla metà anni ’60, ma è già una cantante immane in possesso di una voce straordinaria, ricca di melisma e reduce da uni inizio di carriera nel gospel con il babbo il reverendo Charles Franklin.

Il Box raggruppa i primi 7 album pubblicati dalla Columbia in versione espansa ed alcune chicche. Ovvero:

* Aretha (With The Ray Bryant Combo)
* (Her debut on Columbia, produced by John Hammond, released Feb. 27, 1961)
* The Electrifying Aretha Franklin (1962)
* The Tender, the Moving, the Swinging Aretha Franklin (1962)
* Laughing On the Outside (1963)
* Tiny Sparrow: The Bobby Scott Sessions (newly compiled from 1963)
* Unforgettable—A Tribute To Dinah Washington (1964)
* Take A Look: The Clyde Otis Sessions (newly compiled from 1964)
* Runnin’ Out Of Fools (1964)
* A Bit of Soul (unreleased compilation album, 1965)
* Yeah!!! In Person With Her Quartet (1965; includes a previously unreleased version of the album)
* The Queen In Waiting (newly compiled singles and rarities, 1965-1969)
* BONUS DVD: Aretha ’64! Live on The Steve Allen Show (5 songs with a full orchestra)

La previously unreleased version di Yeah In Person With Her Quartet (che è comunque un disco molto bello) vuol dire che hanno tolto gli applausi posticci che erano stati aggiunti a una registrazione dal vivo in studio, ma senza pubblico.

Se questo è il periodo “meno buono” figuriamoci cosa potremmo aspettarci da un “Aretha complete on Atlantic Records”, vai Rhino Records!

Bruno Conti