Forse Non Imprescindibile Ma Sicuramente Moolto Bello! Ollabelle – Neon Blue Bird

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Ollabelle – Neon Blue Bird – Olabelle Music/Thirty Tigers

Nel breve spazio dedicato a questo album nella rubrica delle Anticipazioni mi ero spinto fino ad inserirlo, già fin d’ora, nella lista dei migliori dischi dell’anno, sulla scorta di un solo ascolto. Poi l’album, che è molto bello e confermo, l’ho sentito molte volte e come dico nel titolo del Post non è forse “imprescindibile” ma è buona musica e con i tempi che corrono non è poco. Ollabelle (ho deciso di optare per il neutro, né gli né le) è un quintetto di New York che prende il nome dalla cantante Appalachiana Ola Belle Reed e quindi il folk è molto presente nel loro suono, ma nella band milita Amy Helm (degna figlia di tanto padre) e quindi il country e il rock scorrono fluidi; nel gruppo sono presenti altri due cantanti, Fiona McBain e Tony Leone (ma cantano anche gli altri due) e quindi gospel, spiritual e soul vengono rivisti con ottimi risultati. Di solito la somma di queste musiche viene definita Americana e la Band di Levon Helm e Robbie Robertson è stata una delle iniziatrici di questo filone che congloba la musica delle “radici” e il rock.

Poi però bisogna essere bravi a farlo e sicuramente Ollabelle nei tre album che hanno preceduto questo Neon Blue Bird si sono costruiti una reputazione come una delle migliori “band” in circolazione: hanno girato tutte le “parrocchie”, sono partiti con un album omonimo pubblicato dalla DMZ/Columbia, sono passati alla Verve Forecast/Universal per l’ottimo Riverside BattLe Songs del 2006 e nell’interregno durante il quale la Universal li ha scaricati hanno pubblicato un bel disco dal vivo Before This Time per la Yep Rock. In questo periodo i tre cantanti sono diventati tutti e tre genitori quindi la registrazione del nuovo album ha richiesto i suoi tempi non ultimo quello di reperire tramite un finanziamento i fondi per fare questo CD. Quindi cinque anni e molte sessions dopo uno potrebbe aspettarsi un album discontinuo, frammentario e poco “centrato” e invece…

Sin dalle prime note di You’re Gonna Miss Me, una bella cover di un brano di Paul Kelly, quando le voci di Amy e Fiona cominciano a intrecciarsi su un tappeto di percussioni, banjo, tastiere, chitarre elettriche, ritmi funky che ricordano il gruppo di famiglia (sia Amy che il Bassista Byron Isaacs e saltuariamente anche il batterista Tony Leone suonano nella Levon Helm Band nelle loro mitiche serate “ramble”), a fronte di tutto ciò si capisce che siamo a bordo per una bella gita musicale. Che tocca il country delizioso e raffinato (con le solite armonie vocali meravigliose) di One More Time cantata dal tastierista Glenn Patscha per passare al country gospel blues trascinante del traditional Be Your Woman ancora con arrangiamenti vocali e strumentali di qualità incredibile, tra slide, armoniche, tastiere che si muovono con precisione millimetrica tra le pieghe della sezione ritmica.

Quando la qualità cresce ulteriormente e ti trovi ad ascoltare un ballata “spaziale” in tutti i sensi, ti “arrendi” e ti godi la musica: la voce di Fiona McBain che è l’autrice del brano, imposta l’atmosfera e canta in modo dolce e naturale, il controcanto di Amy Helm presto arriva nell’altro canale dello stereo, entra un organo celestiale, cori meravigliosi, piano, fisarmonica e chitarre e si realizza la cosiddetta “ballata perfetta”! Ovvero Wait For The Sun.

Brotherly Love è un Chicago funky Blues leggermente “acido”, dalla penna del bassista Isaacs con il gruppo che lo segue a menadito mentre Record Needle è una stupenda ballata dalla penna di Amy Helm che risponde qualitativamente a quella della McBain in una “lotta” di bravura per la gioia dell’ascoltatore, vogliamo dire “country gospel”? Ma diciamolo.

Lovin’ In My Baby’s Eyes è una cover di un soul-folk-blues del grande Taj Mahal (che tra poco sentiremo come ospite nel Live di Clapton/Marsalis) e Butcher Boy è un’altra delizia “Tradizionale” folk rivisitata dalla band con la consueta grande perizia e in questo caso, dolcezza mista a grinta. Rimane il tempo per una sentita versione di un brano del compianto Chris Whitley, con le “corde”, banjo, mandolino e chitarra in evidenza, Dirt Floor rinasce a nuova vita con un arrangiamento che si avvale anche delle loro grandi doti vocali e di un crescendo emozionante nella costruzione sonora. 

When I Remember To Forget scritta e cantata ancora da Fiona McBain con le immancabili celestiali armonie vocali della Helm conferma anche le loro capacità di inserirsi nel filone della canzone americana “pop” raffinata come ribadisce la cover finale del “classico” Swanee River sempre perfetta negli incredibili intrecci delle voci e degli strumenti di questo gruppo che si conferma una delle realtà (s)conosciute della musica americana e quindi da conoscere. Devo dire altro? Recatevi presso il vostro negozio preferito, fisico o virtuale e che l’ascolto abbia inizio. Non ve ne pentirete (se conoscete già, una gradita conferma)! Imprescindibile? Mah, forse.

Bruno Conti

Forse Non Imprescindibile Ma Sicuramente Moolto Bello! Ollabelle – Neon Blue Birdultima modifica: 2011-09-01T19:31:00+02:00da bruno_conti
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