75 Anni Di Buddy Holly. Un Altro Tributo! Listen To Me

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Listen To Me: Buddy Holly – Verve Forecast/Universal 06-09-2011

Nel mese di giugno vi avevo parlato di un tributo a Buddy Holly in occasione del 75° Anniversario dalla nascita del cantante texano 75-anni-di-buddy-holly-rave-on-a-tribute.html, edito dalla Mpl/Concord (l’etichetta di Paul McCartney) e distribuito dalla Universal. Ora, a nemmeno tre mesi, siamo a parlare di questo Listen To Me che esce il 6 settembre per la Verve Forecast (sempre del gruppo Universal)ma non in Italia, per il momento. Per essere onesti l’anniversario cade il 7 settembre, quindi era in anticipo l’altra raccolta.

Comunque è curioso che la stessa casa discografica pubblichi in un breve lasso di tempo due tributi dedicati alla stesso argomento. Ma visto che il primo Rave On era decisamente bello e questo Listen To Me mi sembra additittura migliore, chi siamo noi per lamentarci?

Il CD è prodotto da Peter Asher e il parterre degli artisti è di tutto rispetto, come pure i musicisti utilizzati (nel filmato ho intravisto Waddy Wachtel, Lee Sklar e Ringo Starr, che canta anche)…

Questa è la lista completa dei brani e degli artisti:

Stevie Nicks – Not Fade Away (3:59)
Pat Monahan of Train – Maybe Baby (2:26)
Brian Wilson – Listen To Me (2:41)
Imelda May – I’m Lookin’ For Someone To Love (2:08)
Jackson Browne – True Love Ways (3:03)
Cobra Starship – Peggy Sue (2:51)
The Fray – Take Your Time (3:27)
Ringo Starr – Think It Over (1:48)
Chris Isaak – Crying Waiting Hoping (2:26)
Linda Ronstadt – That’ll Be The Day (2:33)
Jeff Lynne – Words Of Love (2:06)
Lyle Lovett – Well All Right (2:22)
Natalie Merchant – Learning The Game (3:28)
Patrick Stump – Everyday (2:38)
Zooey Deschanel – It’s So Easy (2:55)
Eric Idle – Raining In My Heart (3:01)            

Niente male direi: Stevie Nicks, Brian Wilson, Jackson Browne, Lyle Lovett, Linda Ronstadt, Natalie Merchant!, Jeff Lynne, ma chi cacchio è Patrick Stump? Ok, lo so è quello dei Fall Out Boy ma cosa c’entra con gli altri? (Forse perché il suo album di debutto da solista Soul Punk uscirà per la Island il 18 ottobre? Si chiama marketting, giovani!). Cobra Starship invece conoscevo, sono bravi. Per chi non lo sapesse Eric Idle era quello dei Rutles (parodie dei Beatles divertentissime, grande amico di George Harrison, nonché del giro Monty Python).

Se volete ulteriori informazioni c’è anche un sito apposito creato per l’occasione http://www.listentomebuddyholly.com/.

Bruno Conti

Un Altro Cofanetto Da Considerare. Quicksilver Messenger Service – Anthology Box 1966-1970

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Quicksilver Messenger Service – Anthology Box 1966-1970 – Cleopatra Records – 3CD+DVD -Usa 13-09-2011/Europa 19-09-2011

Come direbbero quelli che parlano bene, i Quicksilver non sono mai stati “antologizzati” a dovere e neppure questa volta verrà colmato questo vuoto. In effetti esiste(va) un bel doppio della Rhino Sons Of Mercury con ben 30 brani (ma con la versione abbreviata di Who Do You Love da Happy Trails e questi son punti in meno), la BGO ha sempre in produzione il CD Anthology che è la ripresa del vecchio doppio vinile in CD singolo, ma sono solo 16 brani e niente Who Do You Love. Ci sarebbe anche Lost Gold And Silver della Collectors’ Choice che è una bella raccolta di brani inediti, outtakes e demos pubblicata nel 2000, oltre a una numerosa serie di CD usciti in questi anni con vari concerti inediti molto interessanti.

Ma nessun bel cofanetto di quelli gustosi, il più completo possibile con discografia, inediti e rarità ben amalgamati. Anche questo Anthology Box 1966-1970 farà la gioia di appassionati e fans con la sua messe di materiale inedito ma definirlo antologia è una parola grossa. Sono tre CD e un DVD di materiale “raro” anche se, secondo me, parte del materiale potrebbe provenire o comunque trovarsi su alcuni dei dischi citati (ma forse mi sbaglio).

In ogni caso questa è la lista dei brani e non dimentichiamo che nella confezione c’è anche del materiale video piuttosto raro:

DISC 1: OUTTAKES

1967 Sessions: Quicksilver Messenger Service

1. Dino’s Song
2. Studio Chat
3. Gold And Silver (Take 17)
4. Light Your Windows
5. Pride Of Man
6. I Hear You Knockin’
7. Stand By Me (Take 1)
8. Stand By Me (Take 2)
9. The Fool
10. Gold And Silver (Take 18) 1969 Sessions: Happy Trails
11. Calvary

DISC 2:

LIVE 1966-1967 May 11, 1966: Live at The Fillmore Auditorium

1. Dino’s Song
2. Hair Like Sunshine (Long Distance Call)
3. If You Live (Your Time Will Come)
4. All Night Worker
5. Got My Mojo Workin’
6. You Don’t Love Me
7. Susie Q
8. Hoochie Coochie Man
9. Babe, I’m Gonna Leave You
10. Stand By Me
11. Pride Of Man February 4, 1967: Live at The Fillmore Auditorium
12. I Hear You Knockin’
13. Acapulco Gold And Silver
14. Codine
15. Don’t Tell Me You’re Sorry
16. A Strange, Funny World
17. Walkin’ Blues
18. Duncan And Brady
19. Who Do You Love?

DISC 3:

LIVE 1968-1970 June 7, 1968: Live at The Fillmore East

1. Smokestack Lightnin’
2. Light Your Windows
3. Back Door Man
4. The Fool 1970: Live at Winterland
5. Too Far
6. The Warm Red Wine
7. Mona
8. Long Haired Lady
9. Mojo March 29, 1970: Live at The Old Mill Tavern
10. Subway
11. Rain
12. Blues Jam

BONUS DVD

Monterey International Pop Festival (1967) 1. Dino’s Song From the film Revolution (1968) 2. Babe, I’m Gonna Leave You 3. Codine Sonoma State College (1970) 4. The Warm Red Wine 5. Baby Baby 6. Subway 7. Mona Fillmore “Carousel Ballroom” – July 4, 1971 8. Fresh Air 9. Mojo Winterland Ballroom – December 1, 1973 10. Losing Hand 11. Play My Guitar 12. Mojo 13. What About Me 14. The Hat 15. Who Do You Love

Le date dei concerti sembrano diverse da quelle dei CD dal vivo pubblicati in questi anni, si spera in una buona qualità sonora. Comunque fateci un pensierino perchè sembra interessante. Se Cipollina e Duncan vi attizzano qui c’è trippa per gatti.

Per chi non ha nulla dei Quicksilver Messenger Service (ovvero, negli anni d’oro, quelli, il prototipo di tutte le jam band degli anni a venire) direi immancabile Happy Trails oppure la recente ristampa della Rock Beat Records del primo album Quicksilver Messenger Service con ben 9 bonus oltre ai 6 brani dell’album originale. Se vi avanza qualche soldo un penserino anche per Shady Grove del 1969 che la BGO ha ripubblicato in un twofer con Solid Silver del 1975 (non particolarmente memorabile).

Varrebbe la pena solo per la cavalcata pianistica di Nicky Hopkins nella fantastica Edward, The Mad Shirt Grinder, il punto più alto della sua carriera.

Magari una bella accoppiata con il Box di Winterland di Hendrix che esce lo stesso giorno normale-o-super-jimi-hendrix-winterland-box-set.html.

Bruno Conti

Forse Non Imprescindibile Ma Sicuramente Moolto Bello! Ollabelle – Neon Blue Bird

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Ollabelle – Neon Blue Bird – Olabelle Music/Thirty Tigers

Nel breve spazio dedicato a questo album nella rubrica delle Anticipazioni mi ero spinto fino ad inserirlo, già fin d’ora, nella lista dei migliori dischi dell’anno, sulla scorta di un solo ascolto. Poi l’album, che è molto bello e confermo, l’ho sentito molte volte e come dico nel titolo del Post non è forse “imprescindibile” ma è buona musica e con i tempi che corrono non è poco. Ollabelle (ho deciso di optare per il neutro, né gli né le) è un quintetto di New York che prende il nome dalla cantante Appalachiana Ola Belle Reed e quindi il folk è molto presente nel loro suono, ma nella band milita Amy Helm (degna figlia di tanto padre) e quindi il country e il rock scorrono fluidi; nel gruppo sono presenti altri due cantanti, Fiona McBain e Tony Leone (ma cantano anche gli altri due) e quindi gospel, spiritual e soul vengono rivisti con ottimi risultati. Di solito la somma di queste musiche viene definita Americana e la Band di Levon Helm e Robbie Robertson è stata una delle iniziatrici di questo filone che congloba la musica delle “radici” e il rock.

Poi però bisogna essere bravi a farlo e sicuramente Ollabelle nei tre album che hanno preceduto questo Neon Blue Bird si sono costruiti una reputazione come una delle migliori “band” in circolazione: hanno girato tutte le “parrocchie”, sono partiti con un album omonimo pubblicato dalla DMZ/Columbia, sono passati alla Verve Forecast/Universal per l’ottimo Riverside BattLe Songs del 2006 e nell’interregno durante il quale la Universal li ha scaricati hanno pubblicato un bel disco dal vivo Before This Time per la Yep Rock. In questo periodo i tre cantanti sono diventati tutti e tre genitori quindi la registrazione del nuovo album ha richiesto i suoi tempi non ultimo quello di reperire tramite un finanziamento i fondi per fare questo CD. Quindi cinque anni e molte sessions dopo uno potrebbe aspettarsi un album discontinuo, frammentario e poco “centrato” e invece…

Sin dalle prime note di You’re Gonna Miss Me, una bella cover di un brano di Paul Kelly, quando le voci di Amy e Fiona cominciano a intrecciarsi su un tappeto di percussioni, banjo, tastiere, chitarre elettriche, ritmi funky che ricordano il gruppo di famiglia (sia Amy che il Bassista Byron Isaacs e saltuariamente anche il batterista Tony Leone suonano nella Levon Helm Band nelle loro mitiche serate “ramble”), a fronte di tutto ciò si capisce che siamo a bordo per una bella gita musicale. Che tocca il country delizioso e raffinato (con le solite armonie vocali meravigliose) di One More Time cantata dal tastierista Glenn Patscha per passare al country gospel blues trascinante del traditional Be Your Woman ancora con arrangiamenti vocali e strumentali di qualità incredibile, tra slide, armoniche, tastiere che si muovono con precisione millimetrica tra le pieghe della sezione ritmica.

Quando la qualità cresce ulteriormente e ti trovi ad ascoltare un ballata “spaziale” in tutti i sensi, ti “arrendi” e ti godi la musica: la voce di Fiona McBain che è l’autrice del brano, imposta l’atmosfera e canta in modo dolce e naturale, il controcanto di Amy Helm presto arriva nell’altro canale dello stereo, entra un organo celestiale, cori meravigliosi, piano, fisarmonica e chitarre e si realizza la cosiddetta “ballata perfetta”! Ovvero Wait For The Sun.

Brotherly Love è un Chicago funky Blues leggermente “acido”, dalla penna del bassista Isaacs con il gruppo che lo segue a menadito mentre Record Needle è una stupenda ballata dalla penna di Amy Helm che risponde qualitativamente a quella della McBain in una “lotta” di bravura per la gioia dell’ascoltatore, vogliamo dire “country gospel”? Ma diciamolo.

Lovin’ In My Baby’s Eyes è una cover di un soul-folk-blues del grande Taj Mahal (che tra poco sentiremo come ospite nel Live di Clapton/Marsalis) e Butcher Boy è un’altra delizia “Tradizionale” folk rivisitata dalla band con la consueta grande perizia e in questo caso, dolcezza mista a grinta. Rimane il tempo per una sentita versione di un brano del compianto Chris Whitley, con le “corde”, banjo, mandolino e chitarra in evidenza, Dirt Floor rinasce a nuova vita con un arrangiamento che si avvale anche delle loro grandi doti vocali e di un crescendo emozionante nella costruzione sonora. 

When I Remember To Forget scritta e cantata ancora da Fiona McBain con le immancabili celestiali armonie vocali della Helm conferma anche le loro capacità di inserirsi nel filone della canzone americana “pop” raffinata come ribadisce la cover finale del “classico” Swanee River sempre perfetta negli incredibili intrecci delle voci e degli strumenti di questo gruppo che si conferma una delle realtà (s)conosciute della musica americana e quindi da conoscere. Devo dire altro? Recatevi presso il vostro negozio preferito, fisico o virtuale e che l’ascolto abbia inizio. Non ve ne pentirete (se conoscete già, una gradita conferma)! Imprescindibile? Mah, forse.

Bruno Conti