Un Disco “A Rate” Con Diversi Motivi Di Interesse! The Why Store – Vim

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The Why Store – Vim – Rocket Science Ventures 2011

A volte si fanno delle scoperte molto interessanti, l’ultima per la serie “ a volte ritornano”, cercando altro sul web per il mio amico Sergio, scopro con sorpresa che una band di cui avevo perso traccia i Why Store, dopo lo scioglimento avvenuto nel 2000, sono ritornati in pista, e la cosa mi fa immensamente piacere in quanto mi hanno sempre colpito per la nitidezza del suono, e per la chiarezza d’intenti. Per completezza d’informazione questo disco era già uscito nel 2007, come disco solista di Shaffer,  poi di nuovo edito nel 2009 con il marchio Why Store.

Il suono è una miscela di musica americana, con forti richiami alle radici, con la voce molto espressiva di Chris Shaffer, voce solista e “leader” indiscusso del gruppo. I Why Store provengono da Indianapolis, una delle mecche della giovane musica  americana ai tempi del loro esordio nel lontano 1993 con Welcome to the Why Store, bissato da Inside The Why Store dell’anno successivo, l’omonimo The Why Store del 1996, l’eccellente Two Beats del 1998 il punto più alto della Band, per finire all’immancabile Live at Midnight del 1999, che doveva chiudere il cerchio prima dello scioglimento.

Invece a distanza di dodici anni, il buon Chris cambiando tutta la “line-up” del gruppo, che si avvale del bravissimo produttore Rusty Anderson (che è da molti anni anche il chitarrista solista della band di Paul McCartney recentemente vista in Italia), alle chitarre e piano, con John Pierce al basso, Scott Coogan alla batteria, Ryan McMillan alle percussioni, e una certa Polly B. ai cori, torna con un lavoro forte e rigoglioso, dove la voce di Shaffer è sempre il perno di ogni brano. Le canzoni sono varie, dalla ballata al rock, dalla vena bluesy a quella country, ma senza muoversi più di tanto da un sentiero che corre spedito in mezzo ai vari generi.

Si parte subito bene con Again, chitarre spiegate e grande rispetto per le sonorità del passato, cui segue una Beautiful World dal ritmo “caraibico” e scanzonato. Con What the Hell si torna al rock tirato, tutto giocato sull’intreccio delle chitarre, seguita da Sooner Than Later grande rock song, dove l’ugola di Chris da il meglio di sé. Con Wake Up si cambia totalmente registro: si tratta di un brano solare, elettrico e teso allo spasimo, per un ritornello che sembra un treno in corsa. She’s a Diamond è una ballata elettro-acustica di deviazione roots, molto godibile.

Segue la vivace Run Around Wasted lunga dieci minuti, molto “psichedelica” , dove i componenti del gruppo gareggiano in intermezzi in puro Dead-style. Splendida Departure, ballata intensa e fiera dall’andamento quasi western, con il piano di Anderson sugli scudi. I Want More è una “southern ballad” con gli Allman nel cuore, come Stone Cold Sober sofferta e chitarristica, rimanda ancora ai fratelli della Florida. Chiude alla grande Share the Stage, bella ballata con inizio acustico, melodia di grande impatto, con buoni interventi di piano e armonica. Grande brano.

Per concludere, i Why Store , sono una formazione eclettica, passano con grande disinvoltura dal rock aggressivo alla psichedelia, al country, al folk, hanno un suono potente e Shaffer è un leader con il giusto carisma (autore di oltre 150 brani), per un “sound” di primaria qualità.  Credo che non ci sia altro da aggiungere, chi apprezza il genere sa già cosa fare, per quelli timorosi, beh… si facciano stuzzicare dalla curiosità. Bentornati. E vista la lunga gestazione di questo album speriamo la prossima volta vada meglio!

Tino Montanari

Un Disco “A Rate” Con Diversi Motivi Di Interesse! The Why Store – Vimultima modifica: 2011-12-05T11:31:00+01:00da bruno_conti
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