Buon Sangue Non Mente, Un Affare Di Famiglia! Spain – The Soul Of Spain

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Spain – The Soul Of Spain – Glitterhouse 2012

Avviso ai naviganti: il figlio di Charlie Haden è tornato. Gli Spain sono la creatura di Josh Haden figlio d’arte, suo padre è infatti il notissimo bassista jazz, leader della mitica Liberation Music Orchestra, collaboratore stretto di Ornette Coleman e “sideman” in centinaia di dischi. La band si è formata nel ’93 ed ha esordito nel ’95 con l’acclamato The Blue Moods of Spain, ricevendo il plauso della stampa mondiale, e Josh, al tempo in compagnia della sorella Petra si è creato subito un folto seguito. Passati quattro anni da quel disco, ma il progetto Spain nel contempo ha suonato dal vivo ed è apparso in vari album e colonne sonore (come non ricordare l’eccellente brano incluso nella “soundtrack di End Of Violence di Wim Wenders), sono usciti con She Haunts My Dreams e I Believe, per poi terminare la loro storia con il capitolo finale Spirituals The Best Of Spain (2003), con l’aggiunta di due canzoni incise all’inizio di carriera, e di tre registrate dal vivo. La prima “line-up” degli Spain (quella di The Blue Moods of) comprendeva Josh, Petra e Tanya Haden, Merlo Podlewski, Ken Boudakian e Evan Hartzell, mentre per questo ritorno Josh ha voluto rimettere in piedi il gruppo con nuovi membri, Randy Kirk tastiere e chitarre, Matt Mayhall percussioni e batteria, Daniel Brummel chitarre acustiche e elettriche, ma sempre con l’apporto delle tre “grazie” Petra, Rachel e Tanya Haden.

La voce di Josh apre il disco con la dolce Only One in perfetto stile Cowboy Junkies (periodo The Caution Horses), batteria semplice in evidenza, voce profonda e pochi accordi di chitarra. Without A Sound ha un inizio simile ma questa volta è il piano a condurre la melodia a ritmo di valzer, mentre Because Your Love è  ritmica e rimanda ai pezzi dei Velvet Underground. Si prosegue con due ballate, che sono il marchio di fabbrica degli Spain, I’m Still Free e I Love You, con sonorità notturne, e un uso continuo di tastiere e chitarre arpeggiate. Il ritornello di All I Can  Give è ammaliante, mentre nella splendida Walked On The Water brano jazzato e notturno, solcato dal violino di Petra e dal violoncello di Tanya, troviamo il quarto componente della famiglia, la gemella Rachel ai cori. La pianistica Sevenfold potrebbe stare benissimo in un disco di Bruce Hornsby, seguita dal brano più veemente del lavoro Miracle Man, che sfiora la psichedelia. L’intro di Falling ricorda Colour My World (un sottovalutato brano dei Chicago), e la degna chiusura è affidata alla ballata elettrica Hang Your Head Down Low, lunga e sinuosa, che viene introdotta dalla voce profonda di Josh e si sviluppa attraverso rarefatti accordi di chitarra ed un uso semplicemente perfetto delle tastiere.

 Gli Spain danno vita ad una musica dai contorni poetici, con un suono estremamente curato e pulito nel quale brillano i limpidi arpeggi delle chitarre, le misurate variazioni delle tastiere, e la calda e coinvolgente, intima e profonda voce del “leader”. Josh scrive composizioni con testi che hanno spesso temi ricorrenti, come l’amore e le esperienze personali, dal carattere semplice e introspettivo, dalle atmosfere affascinanti e suggestive, che continuano a crescere ascolto dopo ascolto. Se non avete mai incrociato sulla vostra strada le canzoni degli Spain, è sicuramente questa l’occasione per farlo, lasciandovi trasportare nel loro mondo dei sogni, con la musica di Josh Haden, il frutto di uno scrittore sensibile e un musicista di talento.

 Tino Montanari

Buon Sangue Non Mente, Un Affare Di Famiglia! Spain – The Soul Of Spainultima modifica: 2012-06-26T09:17:22+02:00da bruno_conti
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