Il Miglior “Discepolo” Di Dylan? Dan Bern – Drifter

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Dan Bern With Common Rotation – Drifter – Continental Song City 2012/2013

Fra i tanti potenziali “cloni” di Bob Dylan, Dan Bern sin dall’esordio con l’introvabile EP Dog Boy Van (96) e il successivo omonimo Dan Bern (97) distribuito dalla Sony, mi è sempre sembrato il più autorevole. Infatti il buon Dan, quando prende per la prima volta la strada di uno studio di registrazione, dopo tanti anni a suonare la chitarra nei Club, ha Dylan nell’anima e il numero di telefono di uno dei produttori di Springsteen in tasca (Chuck Plotkin), e se la matematica non è un opinione, il folgorante esordio sopra citato viene missato in casa del Boss nel New Jersey,e vede come collaboratori Toby Scott (ingegnere del suono in Born In The USA), Gary Mallaber (batteria in Lucky Town) e Jennifer Condos (basso in The Ghost Of Tom Joad).

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Nell’altalenante carriera di questo folksinger dello Iowa, sempre indeciso tra il cono d’ombra di Dylan e la voglia di rock’n’roll (su tutti lo splendido New American Language (2001), un musicista che regala nostalgie del tempo passato e allo stesso tempo ci sta benissimo negli anni attuali. Dopo sei lunghi anni da Breathe (2006) torna con questo Drifter sostenuto alla grande dalla sua backingband, i Common Rotation, composta da Adam Bush alla batteria, sax e armonica, Jordan Katz al banjo e tromba, Eric Kufs alle chitarre e dobro, oltre ad un pregevole ventaglio di ospiti tra i quali  spicca Emmylou Harris, per un suono “classico” che spazia tra folk, rock, roots e country.

Drifter  già dal primo impatto, mostra di avere le carte giuste, si parte bene con Luke The Drifter voce acidula (alla Tom Petty) molto dylaniana, lunga ed insinuante, mentre The Golden Voice Of Vin Scully  chitarre, dobro e tromba, mi ricorda vagamente un brano dei Bodeans. Un’armonica lancinante introduce Party By Myself,  ballata cupa e intensa, cui fanno seguito il country di Holy House e l’acustica Rainin In Madrid chitarra e voce, ingentilita dall’uso di una fisarmonica. La breve I’m Not From Around Here, fa da preludio ad una elettrica Carried Away  (che inizia come un brano alla Sticky Fingers dell’epopea Stones), seguita da una ballata, Don’t Get Mad Get Even, dove ritorna la tromba di Jordan Katz, tenue e delicata. Sale alla ribalta la grande Emmylou Harris in Swing Set eseguita in duetto con Dan, canzone magnifica, di una dolcezza infinita, seguita da una energica Capetown dal ritmo roots, una perfetta western-country song, mentre con Haarlem c’è sempre il grande Bob nella struttura del brano, spoglio ed introspettivo. Si cambia ancora ritmo con una Mexican Vacation, dall’arrangiamento allegro, dove gli strumenti girano a mille, mentre Home si avvale del buon apporto di Mike Viola al piano e controcanto, per chiudere con Love Makes All The Other Worlds Go Round (un titolo più corto, non si poteva fare?) e These Living Dreams, che hanno il connubio forse più convincente fra musica e parole.

Quindici canzoni, più di cinquanta minuti di musica sana e senza fronzoli, Dan Bern è un grande folksinger, innegabilmente “dylaniano” sfacciatamente “dylaniano” (ma non deve essere una colpa), che si muove tra poesia e canzoni, che sapranno inchiodarvi all’ascolto come poche altre. Drifter (per chi ancora non lo conosce) può essere senz’altro il primo passo per avvicinarsi ad un cantautore onesto e sincero, e lo può risollevare ai livelli che gli competono: bel disco e titolo che dovrebbe suggerire più di una riflessione.

NDT: E’ in circolazione (ma dalle nostre parti non si è ancora visto) un altro lavoro con i Common Rotation, Doubleheader,  un sentito omaggio al mondo del baseball, di cui Dan è un accanito fan.  Se lo trovo, vi terrò informati. Alla prossima!

Tino Montanari

*NDB E se è per questo ne esiste un terzo, Wilderness Song, anche questo disponibile solo sul suo sito come Doubleheader, ma che provvederò a recapitare al buon Tino per recensione integrativa alla presente. In questo caso mi appaleso nella terza B, non come Blogger o Bruno, ma come Boss!

Il Miglior “Discepolo” Di Dylan? Dan Bern – Drifterultima modifica: 2013-02-15T10:41:00+01:00da bruno_conti
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