Ristampe Che Passione 2! ELO & Jeff Lynne

*NDB. Il 2 al titolo l’ho aggiunto io, in quanto già utilizzato in un vecchio post, mentre aggiungo ancora che le ristampe verranno pubblicate la settimana prossima in Italia e quella successiva in Inghilterra e Stati Uniti, quindi le leggete in anteprima sull’uscita: la parola a Marco.

elo live.jpgelo zoom.jpgjeff lynne armchair.jpg

 

 

 

 

 

 

Electric Light Orchestra: Live (Frontiers CD) Electric Light Orchestra: Zoom (Frontiers CD)

Jeff Lynne: Armchair Theatre (Frontiers CD)

In realtà all’inizio avevo pensato di intitolare questo post “Barrel Bottom Scratching”, in quanto è da un po’ di tempo che il mio amico Jeff Lynne tende a cucinare con gli avanzi (lo scorso anno un dischetto di cover, Long Wave, di appena mezz’oretta ed una collezione di nuove incisioni di successi della ELO dal titolo di Mr. Blue Sky), ma siccome tra queste tre ristampe ce n’è almeno una del tutto inedita (più o meno, e con qualche difettuccio come vedremo) ed una è di un disco introvabile da anni, qualche punto di interesse c’è.

Live.  Questo sarebbe il disco “inedito”, ma in realtà è la riproposizione su CD del DVD Zoom Tour Live, che conteneva un concerto televisivo del 2001 di Jeff & Band (ribattezzata ELO per chiari motivi di marketing, e forse per la presenza del tastierista Richard Tandy), ma, mentre nel DVD vi erano ben ventitre brani, in questo CD ne vengono riportati solo undici. I fans non potranno comunque esimersi dall’acquisto perché, e qui sta la finezza, quattro di questi undici non erano sul DVD (Secret Messages, Sweet Talkin’ Woman, Confusion e Twilight), e quindi udibili qui per la prima volta.  (So comunque che esistono altre esecuzioni, tra cui Rock’n’Roll Is King, tuttora inedite, quindi aspettiamoci qualche altra “sorpresa” futura). Non sto chiaramente a parlarvi delle canzoni, le conoscete tutti, ma dico solo che comunque il concerto è ottimo, suonato con vigore (nella band ci sono anche i fratelli Bissonette, Matt e Gregg, alla sezione ritmica, gente abituata a pompare) e con Jeff in forma smagliante; in più, come ulteriore bonus, ci sono due brani di studio nuovi di zecca: il rock’n’roll allo stato puro Out Of Luck, breve ma trascinante, e Cold Feet, un brano di quelli che Lynne scrive anche quando dorme.

Zoom.  Album uscito nel 2001 e che segnava il ritorno su disco della ELO da Balance Of Power del 1986, era in realtà un disco del solo Jeff (con Tandy in un solo brano, più due ospiti di prestigio come George Harrison e Ringo Starr), accreditato al suo ex gruppo un po’ per motivi commerciali ed un po’ per fare chiarezza (all’epoca girava infatti una band di ex membri della ELO che si faceva chiamare Electric Light Orchestra Part II, vi assicuro una cosa triste).

Un discreto album, con meno violoncelli e più chitarre, che vede Jeff in buona forma ma non smagliante: diciamo che ad undici anni dal suo ultimo album di materiale originale uno poteva pensare anche a qualcosa di meglio. Ci sono alcuni ottimi brani (la vigorosa Alright, che apre l’album all’insegna del rock, la languida Moment In Paradise, Just For Love, con il classico ELO-sound, il boogie trascinante Easy Money e la solare Melting In The Sun), ma anche diversi riempitivi (In My Own Time, A Long Time Gone, Lonesome Lullaby). L’impressione è quella di un’ottima cena, ma riscaldata e riproposta la sera dopo: manca la freschezza.

Anche qui troviamo due bonus track: una Turn To Stone presa dal DVD Zoom Tour Live ma non presente sul CD di cui vi ho parlato sopra (ma che burlone il nostro Jeff!) e One Day, un inedito registrato nel 2004 e superiore a molto del materiale presente su Zoom. E con Zoom, in teoria, si chiude la campagna di ristampe della ELO, anche se mancherebbero all’appello il Live del 1974 (tutt’altro che imperdibile) e la colonna sonora del film Xanadu, che però era per metà appannaggio di Olivia Newton-John.

Armchair Theatre.  A livello artistico, il migliore dei tre: primo (e unico, fino a Long Wave dello scorso anno) disco accreditato al solo Jeff, uscito nel 1990 e fuori catalogo da anni, Armchair Theatre è un disco veramente ispirato, che, se si escludono le tre cover presenti (Don’t Let Go, September Song e Stormy Weather), interpretate in maniera un po’ troppo scolastica, ci presenta alcune delle migliori canzoni scritte da Jeff, suonate e prodotte alla grande. Su tutte Lift Me Up, uno splendido e solare pop rock, influenzato chiaramente dai Beach Boys (ma tutto il disco profuma di California), con George Harrison che suona la slide da par suo. Non male anche il singolo dell’epoca, l’energica ma orecchiabile Every Little Thing, l’insolita Now You’re Gone, suonata con musicisti indiani e con una bella coda strumentale, la gradevole Don’t Say Goodbye, con tutti e due i piedi negli anni sessanta, e la bella What Would It Take, che sembra una outtake dei Traveling Wilburys. Per finire con la toccante ballad Blown Away, scritta con Tom Petty, e la squisita e breve folk song ecologista Save Me Now. Anche qui due bonus (ma pare che le outtakes fossero molte di più), la lenta Forecast, un brano nella media, e la scoppiettante e solare Borderline (versione alternata di un lato B dell’epoca), che non avrebbe sfigurato affatto sull’album.

Particolare per maniaci: le copertine delle reissues di Zoom e Armchair Theatre escono leggermente diverse da quelle originali. Accogliamo dunque con (moderato) giubilo queste tre ristampe, adesso però è ora che Lynne la smetta di sparpagliare canzoni inedite come bonus dei vari dischi (e nella versione giapponese di Zoom ce n’è un’altra, Lucky Motel, che non è quella di John Trudell) e che ci consegni un disco nuovo come si deve.

Marco Verdi                             

Ristampe Che Passione 2! ELO & Jeff Lynneultima modifica: 2013-04-13T18:29:00+02:00da bruno_conti
Reposta per primo quest’articolo