Novità Di Maggio Parte VIII. Jason Boland, Randall Bramblett, Shinyribs, Jeffrey Foucault, Jude Johnsone, Chip Taylor

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Ultimi sei titoli per questo giro di novità relativo al mese in corso, ne rimangono alcuni che verranno recensiti singolarmente e quelli in uscita il 28 maggio. Partiamo con i primi tre.

Jason Boland viene dall’Oklahoma e quindi a pieno titolo fa parte del cosiddetto movimento “Red Dirt”, che prende il proprio nome dal colore del terreno che si trova in quello stato americano. Siamo nell’area country, ma di quello pimpante, che è anche non lontano parente e discendente del movimento Outlaw e del country texano. Questo è il 9° lavoro di Jason Bolland (& The Stragglers) (compresi due live): Dark & Dirty Mile, è uscito la scorsa settimana per la Proud Souls/Thirty Tigers e contiene nove brani originali di Bolland e un paio di altri autori, oltre ad essere prodotto da Shooter Jennings, garanzia di qualità.

Si era citato il nome di Randall Bramblett, per la sua partecipazione in un CD della Real Gone Music che conteneva un paio di ristampe di vecchi album dei Sea Level, ma questo signore, cantante, tastierista, chitarrista e sassofonista è in pista da metà anni ’70 (il suo primo album, That Other Mile, risale al 1975) e ha suonato anche come sessionman in centinaia di dischi nel corso di questo periodo: da Gregg Allman a Bonnie Raitt, da Robbie Robertson a Stevie Winwood passando per la quasi omonima Bonnie Bramlett, i Widespread Panic, tanto per citarne alcuni, con un stile influenzato dal blues, dal folk, dal rock, ma soprattutto dal southern in tutte le sue declinazioni, anche con influenze gospel. Questo nuovo The Bright Spots, uscito nei giorni scorsi per la New West, è un ulteriore esempio del suo ottimo “artigianato” musicale!

I pavesi Lowlands del mio amico Ed Abbiati hanno preso il loro nome da una canzone dei Gourds, l’ottimo gruppo americano, texani per la precisione, che è una sorta di piccola Band. Gli Shinyribs sono una costola di quella formazione e prendono il moniker dal soprannome di Kevin Russell che è il leader anche di questa band di cui avete potuto leggere nel Blog per il precedente album Well After Awhile shinyribs. A tre anni di distanza ci riprovano con Gulf Coast Museum e centrano ancora l’obiettivo. Piccolo grande disco, da beautiful losers o “carbonari” perfetti, come preferite. Etichetta Nine Mile, sarebbe uscito da un mesetto, ma la citazione la merita comunque. 

 

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Un altro terzetto di “clienti abituali” del Blog.

Prima Jeffrey Foucault, al nono album di studio, collaborazioni con i Redbird e Cold Satellite incluse, sempre citato in queste  rubriche sulle uscite discografiche ma mai con un suo post specifico (ma in futuro…). Ottimo singer-songwriter roots, questa volta schiaccia il pedale sul rock in alcuni brani ma è sempre presente la giusta quota di ballate. Il disco si chiama Cavalcade e Foucault, molto amato dal critico americano Greil Marcus, usufruendo anche lui della Kickstarter Campaign per autofinanziarsi, con la collaborazione della poetessa Lisa Olstein, confeziona una ulteriore ottima prova discografica. Assolutamente da scoprire.

Jude Johnstone è una delle mie cantautrici preferite tra le “sconosciute”, passione condivisa anche dallo scomparso Franco Ratti: si tratta di una cantante “anomala” ma bravissima. Ogni due o tre anni pubblica un album nuovo, questo Shatter, sempre per la sua Bojak Records, non se la fila nessuno regolarmente, ma intanto le sue canzoni sono state incise da Emmylou Harris, Bonnie Raitt, Stevie Nicks, Johnny Cash (la bellissima Unchained), Trisha Yearwood, Bette Midler, Jennifer Warnes e nei suoi dischi sono apparsi la stessa Harris, Clarence Clemons, Valerie Carter, Jackson Browne (più volte), Buddy & Julie Miller, Rodney Crowell che ne ha più volte magnificato le virtù, anche per il nuovo album. Un motivo ci sarà, basta scoprirlo!

Ennesimo disco per Chip Taylor, per citare alcune sue particolarità: grande cantante, autore, giocatore d’azzardo, zio di Angelina Jolie, fratello di Jon Voight, partner musicale di Carrie Rodriguez, e soprattutto, grande musicista. Ci siamo occupati di lui recentemente perché era l’autore di quel bellissimo brano dedicato alla strage avvenuta in Norvegia un paio di anni fa, This Darkest Day dalla-norvegia-con-passione-paal-flata-wait-by-the-fire-song.html, e anche di tutte le altre canzoni presenti in quel CD, visto che era un tributo a lui dedicato. Ora, nel suo nuovo doppio album Block Out The Sirens Of This Lonely Wordl, appare la sua versione di quel brano, insieme a tante altre stupende ballate che confermano la innata classe di un altro”grande vecchio” (Chip Taylor è del 1940). L’etichetta, come per tutti i suoi dischi degli ultimi venti anni è la Train Wreck. Anche i video sono bellissimi.

That’s all folks, alla prossima!

Bruno Conti

Novità Di Maggio Parte VIII. Jason Boland, Randall Bramblett, Shinyribs, Jeffrey Foucault, Jude Johnsone, Chip Taylorultima modifica: 2013-05-24T20:53:44+02:00da bruno_conti
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