Due “Signorine” Da Sposare…Musicalmente! Kim Richey – Thorn In My Heart/Amy Speace – How To Sleep In A Stormy Boat

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Kim Richey – Thorn In My Heart – Yep Roc Records 2013

Amy Speace – How To Sleep In A Stormy Boat – Windbone records 2013

Oggi vi parlo di queste due cantautrici, stranamente accomunate dal fatto che sono particolarmente stimate dalla grande Judy Collins (Amy Speace ha pubblicato anche lei dei CD per la Wildflower di proprietà di Judy).

Partiamo dalla più “stagionata”: Kim Richey (è del ’56), originaria dell’Ohio, dopo una vita vagabonda, è approdata a Nashville in cerca di fortuna, costruendosi un bagaglio di esperienze ed emozioni, valorizzate attraverso la sua voce. All’esordio con l’album omonimo Kim Richey (95)ha fatto seguire dischi dove il suono diventa più pop e ricercato come Bitter Sweet (97) e Glimmer (99), per poi approdare alla Lost Highway con Rise (2002, album) con alcune interessanti partecipazioni come l’ex Green On Red Chuck Prophet e Pete Droge (uno dei tanti talenti mancati) e l’immancabile Collection (2004). Dopo una lunga pausa, nuovo cambio di casacca (Vanguard Records) e ritorno in studio per pubblicare Chinese Boxes (2007) e Wreck Your Wheels (2010) con sonorità che ricordano Lucinda Williams (anche nel timbro vocale e nella sofferta interpretazione dei brani).

In questo Thorn In My Heart, prodotto dal pluridecorato Neilson Hubbard, Kim si accompagna con validi musicisti del valore di Carl Broemel dei My Morning Jacket  alla pedal steel, Pat Sansone dei Wilco alle armonie vocali, Will Kimbrough alla chitarra acustica e Kris Donegan alle chitarre elettriche, e  avendo come ospiti nei duetti “personcine” come Jason Isbell e la rediviva Trisha Yearwood. Il disco mischia folk, rock e country in modo disteso e piacevole, a partire dall’iniziale Thorn In My Heart, proseguendo con le splendide ballate London Town (con il corno francese di Dan Mitchell) e Angel’s Share accompagnata nel ritornello da un violino delizioso, passando per il duetto con Isbell e le armonie vocali di Trisha Yearwood nel pregevole country Break Away Speed, e ancora il valzer sognante  di Love Is, con un pianoforte scintillante, per finire con la sofisticata I’m Going Down, la folk song Take Me To The Other Side e la chiusura cupa e rallentata, ma affascinante, di Everything’s Gonna Be Good .

La seconda, Amy Speace, è di Baltimora, ha una storia musicale più breve rispetto alla Richey e il suo stile è un insieme di generi musicali diversi. Amy infatti fonde rock, blues, country e folk, si scrive le sue canzoni, e con la sua voce bella e tersa si è fatta conoscere fino ad essere scelta dalla Collins. Non è una “novellina”, il suo disco d’esordio (ma già prima, nel 1998, faceva parte di un duo folk Edith O con Erin Ash, che ha pubblicato un album, Tattoed Queen), Fable (2002) è stato realizzato con il finanziamento e le donazioni dei fans (ormai è una consuetudine dilagante), e dopo una vita “on the road” con la sua fidata band Tearjerkers, incide Songs For Bright Street (2006), anche lei incide per la Wildflower della Collins e The Killer In Me (2009), prodotto da James Mastro e Mitch Easter che la porta ad avere una certa visibilità nell’ambito del settore musicale e che verrà ripubblicato nel 2014 dalla sua etichetta, la Windbone.

Come il CD della Richey, anche questo How To Sleep In A Stormy Boat (finanziato nuovamente da fans e “amici”)  è prodotto dal “prezzemolino” Neilson Hubbard (piano e chitarre nonché collaboratore di Matthew Ryan e Garrison Starr), ritroviamo Kris Donegan alle chitarre, Michael Rinne al basso, Evan Hutchings alla batteria, Dan Mitchell tromba e tastiere, Jill Andrews alle armonie vocali, e le collaborazioni di ospiti di riguardo come Mary Gauthier e John Fullbright, per un lavoro molto particolare che la Speace costruisce ispirandosi alle opere di William Shakespeare. E l’iniziale The Fortunate Ones in duetto con la grande Mary Gauthier è subito da brividi, con degli splendidi violini in sottofondo, violini che accompagnano anche How To Sleep In A Stormy Boat. La voce baritonale di John Fullbright introduce The Sea & The Shore cantata in duetto con Amy, a cui fanno seguito l’intro a cappella di Bring Me Back My Heart, l’elettroacustica Hunter Moon, passando per le melodie sognanti di Left Me Hanging e Perfume, per concludere con le dolci confessioni acustiche di Feather & Wishbones e la ballata pianistica Hesitate cantata al meglio, come la miglior Judy Collins; le note del libretto sono firmate da Dave Marsh, uno dei migliori giornalisti musicali americani e per anni biografo di Springsteen.

Kim Richey e Amy Speace non saranno sicuramente il futuro cantautorale americano (non hanno forse una personalità straripante), ma trovando parecchie affinità elettive con colleghe come Mary Gauthier, Lucinda Williams, Mary Chapin Carpenter  (per citare le più brave), per chi scrive sono, senza alcun dubbio, la conferma della rinascita del rock d’autore al femminile.

Tino Montanari

Due “Signorine” Da Sposare…Musicalmente! Kim Richey – Thorn In My Heart/Amy Speace – How To Sleep In A Stormy Boatultima modifica: 2013-07-19T11:11:32+02:00da bruno_conti
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