Il “Metereologo” Prevede Bel Tempo! Gregory Alan Isakov – The Weatherman

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Gregory Alan Isakov – The Weatherman – Suitcase Town Music 2013

Vi avevo già parlato di Gregory Alan Isakov, un paio d’anni fa, quando, occasionalmente, ero venuto in possesso del suo quarto lavoro This Empty Northern Hemisphere (2009/10) buona-anche-la-seconda-gregory-alan-isakov-this-empty-northe.html, e da allora per chi scrive è scattata la scintilla, l’innamoramento (musicale). Sudafricano di nascita, ma da tempo “vagabondo” negli States, ora in quel di Boulder, Colorado, ha all’attivo tre album realizzati tra il 2003 e il 2007, i primi due lavori abbastanza comuni Rust Colored Stones e Songs For October, ma già dal terzo That Sea, The Gambler, si percepiva un talento che sarebbe esploso a breve. Di certo se ne accorse la sua “musa” Brandi Carlile, che prima lo invita ad aprire il suo tour americano, e in seguito (formatosi un buon “feeling” artistico), appare in cinque brani nello splendido This Empty Northern Hemisphere. Ecco allora il quinto lavoro The Weatherman (un bellissimo titolo), un disco che non tradisce, aspettato da molti suoi “fans”, registrato tutto in analogico (nella ridente cittadina di montagna, Nederland), con brani che scorrono e funzionano, e creano un “sound” avvolgente e intrigante.

Le canzoni di The Weatherman (che sono tutte di una bellezza delicata) rubano la scena, a partire dall’iniziale dolce e sognante Amsterdam, poi la melodia toccante di Saint Valentine e l’arioso incedere di Second Chances e Living Proof. Proseguendo con la filastrocca a tempo di banjo di Time Will Tell, la ballata sussurrata di O’ City Lights, il lamento doloroso di Astronaut (quasi recitativa), il brano strumentale California Open Back. La malinconia si manifesta ancora in The Universe, poi si cambia ritmo con Suitcase Full Of  Sparks, seguita da una commovente Honey, It’s Alright, (una strepitosa ballata chitarra e voce alla Damien Rice) e l’andamento country di All Shades Of Blue, per chiudere con She Always Takes It Black, dolente e venata di malinconia.

Dall’inizio alla fine The Weatherman mantiene una sua linea melodica, supportata principalmente da arrangiamenti acustici (chitarra, piano, banjo,mandolino, contrabbasso), con delle canzoni che testimoniano quanto la penna di Gregory Alan Isakov sia davvero ispirata, valorizzate da una voce calda, trasparente, che accarezza le note. In conclusione un disco di rara bellezza, fatto da un personaggio bravo e umile, un artista davvero di spessore, che chiede solo di essere ascoltato, e per verificarlo è sufficiente procurarsi questo intimo lavoro.

Tino Montanari

Il “Metereologo” Prevede Bel Tempo! Gregory Alan Isakov – The Weathermanultima modifica: 2013-08-09T10:06:46+02:00da bruno_conti
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