Dai Dintorni Di Bakersfield: Heather Myles – Live On Trucountry

heather myles live on trucountry

Heather Myles – Live On Trucountry – Floating World CD/DVD

Penso di non venire sommerso da insulti, pollici versi ed urla di disapprovazione se affermo che il miglior countryman venuto fuori negli ultimi trent’anni è indubbiamente Dwight Yoakam: lo Steve Earle dei primi due dischi, ancorché già piuttosto imbastardito col rock, poteva essere un serio antagonista, ma poi, come saprete, da Copperhead Road in poi la storia è cambiata. Yoakam invece, pur dando una sferzata elettrica al mondo degli Stetson, stivali, cinturoni e quant’altro paragonabile in un certo senso alla rivoluzione punk del 1977 (ed inventando di fatto il New Country Breed), ha sempre voluto mantenere tutti e due i piedi ben saldi nella tradizione, dandoci una serie di dischi imperdibili (nemmeno uno non dico brutto, ma neppure un mezzo scivolone, era bello pure il suo disco natalizio, solitamente uno dei punti deboli delle discografie di chiunque) e mantenendo una rettitudine artistica che ha pochi eguali nel suo campo.

Ora, già nascere donna, decidere di affermarsi come country singer e non essere neppure una strafiga (pare che aiuti, soprattutto al giorno d’oggi) non è proprio una passeggiata, ed in più essere nata non lontano da Bakersfield, e dire di ispirarti a Buck Owens, rischia da aggravare le cose: se a tutto questo ci aggiungiamo l’etichetta di “Dwight Yoakam al femminile” che ti è stata appiccicata addosso dai media americani fin dal tuo esordio del 1992, allora devo riconoscere che Heather Myles un po’ di palle le deve avere!

heather myles in the wind

Californiana di Riverside (ad appena 180 miglia da Bakersfield, che in America sono una distanza irrisoria), la Myles nel corso di vent’anni di carriera ha centellinato molto le sue uscite discografiche: solo cinque album di studio (l’ultimo, In The Wind, è del 2009), lavori nei quali ha portato avanti in maniera esemplare il suo discorso musicale, fatto di canzoni in puro stile honky-tonk molto Bakersfield-style, brani che non difettano di certo di ritmo e feeling, con le chitarre elettriche sempre in prima fila, insieme a violini e steel guitar http://www.youtube.com/watch?v=BCkOEIHgp0Q .

Il tutto infischiandosene del continuo paragone con Yoakam (anzi, in un disco ci ha pure duettato insieme), ma continuando per la sua strada, una strada che non l’ha di certo mandata ai primi posti di Billboard (quella è roba per Toby Keith, Reba McEntire e Trisha Yearwood, tutta gente che in casa mia non entrerà mai) ma comunque non le ha impedito di togliersi più di una soddisfazione, tra cui l’avere uno show via cavo, denominato Trucountry, tutto per lei.

heather myles trucountry

Ed è proprio dal meglio di quattro anni di show che è tratto questo Live On Trucountry, quarto album dal vivo per Heather http://www.youtube.com/watch?v=hsPV_itWEts , ma sicuramente quello definitivo, in quanto propone (anche in DVD) una panoramica completa in 23 brani della carriera della bionda cowgirl californiana. Ed il disco si rivela per quello che è: una festa honky-tonk, con la Myles assoluta padrona di casa che, accompagnata da una house band da leccarsi i baffi (tra i suoi componenti troviamo Rick Shea alla chitarra, Larry Mitchell alla batteria, Bobby Flores al violino e l’ottimo Rick Price alla steel), ci intrattiene per quasi ottanta minuti (ma senza annoiarci neppure per uno) con il meglio della sua produzione ed anche qualche chicca.

I classici (chiamiamoli così, dato che il singolo di Heather più alto in classifica è arrivato al n. 75) della nostra countrywoman ci sono tutti, veri esempi di honky-tonk di gran classe, suonato con grinta ed energia da tutta la combriccola: l’album è molto coeso, non ci sono cali di tensione, con una leggera preferenza da parte mia per le belle Big Cars (splendida, una delle mie preferite) http://www.youtube.com/watch?v=VzA2HCx_6zc , Broken Heart For Sale, One Man Woman Again, That’s Why I’m Walkin’ (tutti brani che in un mondo perfetto sarebbero delle hits), l’ironica Nashville’s Gone Hollywood, il purissimo country di I Need A Shoulder To Cry On, o il valzerone This Time I Know We’re Gonna Make It, proposta in duetto con il suo autore Justin Trevino http://www.youtube.com/watch?v=QV3YcWeJIik .  

Le ciliegine su una torta già molto saporita sono le cover disseminate qua è là: su tutte la leggendaria There Stand A Glass di Webb Pierce (a mio parere, una delle Top 10 country songs di tutti i tempi) http://www.youtube.com/watch?v=tINovovSw6w , l’altrettanto nota Crazy Arms (Ray Price) o il classico di Charley Pride Kiss An Angel Good Morning, che chiude alla grande l’album.

E c’è anche Buck Owens (non come ospite, chiaramente, Heather sarà brava ma non ha ancora il potere di far resuscitare i defunti), con una fluida interpretazione di I’m Gonna Have Love, una versione scintillante che anche lo stesso Buck avrebbe approvato. Sarebbe ora che Heather Myles assaporasse un po’ di successo, anche se forse a lei basta quello che ha: fare la sua musica, avere un suo show televisivo, suonare divertendosi senza troppe pressioni,  rimanendo però ancorata allo spirito della vera country music.

HeatherMiles,DwightYoakam, MichaelDumas

E forse, alla fine, essere paragonata a Yoakam non le dà poi tanto fastidio.

Marco Verdi

Dai Dintorni Di Bakersfield: Heather Myles – Live On Trucountryultima modifica: 2013-12-07T01:38:16+01:00da bruno_conti
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