Forse Il Suo Miglior Album Dal Vivo Di Sempre! George Thorogood – Live At Montreux 2013

 

george thorogood live at montreux 2013

George Thorogood & The Destroyers – Live At Montreux 2013 – Eagle Rock CD Blu-Ray DVD

Il festival di Montreux quest’anno ha festeggiato la sua 47a edizione, George Thorogood è in pista da una quarantina di anni, ma a giudicare dal loro incontro in questo CD (o DVD o Blu-Ray, fate voi) godono entrambi di buona salute, anzi ottima. Thorogood basta che lo mettiate su un palco, gli accendete le pile o gli amplificatori, come preferite, e parte come una scheggia, la reincarnazione dello spirito della trinità del rock’n’roll e del blues di Chuck Berry, Bo Diddley e John Lee Hooker vive sempre in lui, anzi più passano gli anni e, sempre per citare la sagacia del Dott. Jannacci Enzo da Milano, “el g’ha la forsa d’un leun”! Quando nel 1977 usciva il suo primo album per la Rounder come George Thorogood & The Destroyers, il nostro amico del Delaware aveva già al suo fianco la inossidabile coppia di Jeff Simon alla batteria e Bill Blough al basso, rodata da quattro anni di concerti in giro per l’America ( e nel 1980 avrebbe stabilito un record invidiabile con il 50/50 Tour, cinquanta date negli Stati Uniti in cinquanta giorni, alla faccia del bicarbonato!).

Da allora, nell’ultima decade, Thorogood ha aggiunto Buddy Leach al sax e l’eccellente Jim Suhler alla seconda chitarra, che hanno ulteriormente aumentato la potenza di tiro di un trio formidabile, che già nel 1985 infiammava le platee del Live Aid, dopo avere riscosso un successo formidabile in giro per il mondo con un brano come Bad To the Bone, aiutato da un simpatico video, dove George giocava a biliardo con Bo Diddley, in heavy rotation su MTV e da allora utilizzato in innumerevoli colonne sonore e spot pubblicitari. L’anno scorso ha realizzato un ottimo disco come 2120 Michigan Avenue che rendeva omaggio alle sue radici ben piantate nel catalogo della Chess Records. Ma è dal vivo che l’uomo è irrefrenabile, dategli una platea e vi ridurrà a uno straccio (ricordo di averlo visto in concerto all’Odissea 2001 di Milano, un locale che non esiste più da anni, un buco lungo e stretto, vagamente alla Marquee, dove Thorogood dopo avere battezzato tutti con il manico della sua Gibson, provvide a “terrorizzare” il pubblico con una potenza di suono che ancora oggi mi fa fischiare le orecchie, altro che tinnito!): anche i “malcapitati” (o fortunati) del Festival di Montreux dopo lo “Smoke On The Water” dei tempi che furono vedono di nuovo il fumo alzarsi dai locali del casinò, ma è quello dell’energia che sprigiona da questo uomo, sempre uguale ma sempre diverso nei sentimenti che ti ispira.

Sarà solo Rock’n’roll ma minchia (scusate), che grinta. Si parte con Rock Party, un’orgia di chitarre e sax e da lì in avanti non vengono presi ostaggi, Who Do You Love? è diversa dalla versione dei Quicksilver, ma altrettanto efficace, ormai una standard al pari di quella, più Diddley di Bo. Help Me non è più il lentone di Sonny Boy Williamson ma una scarica di adrenalina pura, Night Time (solo su DVD e Blu-Ray, l’unica cosa in più rispetto al CD, con una intervista) è sempre un classico del garage-rock come quando venne concepito dagli Strangeloves di Richard Gottehrer (poi produttore eccelso e co-fondatore della Sire Records), I Drink Alone è uno dei brani scritti da Thorogood diventato a sua volta un classico come la successiva One Bourbon, One Scotch, One Beer ormai ereditata da John Lee Hooker e diventata anch’essa uno dei cardini del suo formidabile spettacolo dal vivo, un vero tour de force

E in questo concerto, per fugare i vostri dubbi, le esegue tutte alla grandissima, insieme ad un tributo a Johnny Cash, una Cocaine Blues resa a velocità supersonica ma che mantiene il suo spirito country. Get A Haircut ancora con questo spirito da party infinito, Bad To The Bone, dove sfodera per la prima volta la sua slide nel concerto, per uno dei nuovi standard del blues del XX e XXI secolo e che versione ragazzi , Move It On Over, la title-track del secondo album, R&R in excelsis via Hank Williams. E poi ancora Tail Dragger, una sberla di blues (rock) ad alta gradazione, per finire con Madison Blues, dove stende definitivamente il pubblico con una quota di Delaware Slide che non ha nulla da invidiare a quella delle origini, voce e chitarra sono ancora oggi incredibili, la bandana non manca mai e lui è sempre una forza della natura, il “solito” George Thorogood, grazie di esistere!

Bruno Conti

Forse Il Suo Miglior Album Dal Vivo Di Sempre! George Thorogood – Live At Montreux 2013ultima modifica: 2013-12-13T19:05:13+01:00da bruno_conti
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