Blues Elettrico O Altro? Bravi Comunque! David Shelley And Bluestone – Trick Bag

david shelley trick bag

David Shelley & Bluestone – Trick Bag – Pink Buffalo Records

Blues è una parola un po’ forte per descrivere il genere di questo dischetto e della band fronteggiata da David Shelley. Certo, nel suffisso del nome, il termine appare, ma nella musica le tracce sono abbastanza annacquate, anche se non del tutto assenti.  Lo stile della band potrebbe essere definito un hard-rock energico, un po’ di maniera ma efficace, con un cantante in possesso di una voce “importante”  e un chitarrista notevole, nella persona di Dave Scott, a cui si aggiunge una sezione ritmica dal tocco pesante ma capace anche di raffinatezze e tastieristi vari che si alternano nello sgabello del ruolo. Certo, scorrendo il CV dei due leaders non c’è di che sbalordirsi e quindi nel passato di David Shelley (tra l’altro complimenti a chi ha creato la grafica della copertina, ci ho messo quasi tre quarti d’ora a capire il nome del gruppo e senza l’aiuto del libretto non so se ci sarei riuscito) ci sono, collaborazioni con “importanti” nomi del rock e del blues americano (lo dice lui, peraltro, o il suo biografo), ma anche apparizioni, come figurante, nel remake di E Dio Creò La Donna di Roger Vadim, quello con Rebecca De Mornay e come autore di canzoni per Sentieri e General Hospital, nientemeno, e persino con Cher e Richard Marx.

david shelley trick bag back 

E non è che il suo amico Dave Scott sia messo meglio, ha suonato con i Non-Toxic, i Saigon Kick e con il batterista dei Marilyn Manson, ciumbia! Però da alcuni anni hanno iniziato un processo di redenzione, con la frequentazione di Coco Montoya, Warren Hayes e bluesrockers vari, e negli anni più recenti Shelley aveva fatto parte del giro del “native rock” di gente come John Trudell, Jesse Ed Davis e altri musicisti di origine pellerossa. Descritta sul loro sito come “una eclettica fusione di blues, rock e ritmi dal mondo”, il mio parere sulla musica del gruppo l’ho detto appena sopra, ma per aggiungere, potrei dire che ci si avvicina, e di molto, a gruppi come Foghat, Bad Company, Savoy Brown seconda fase, Chicken Shack, ma anche, per parlare di gente attuale, alla Blindside Blues Band, Walter Trout o il Bonamassa dei Black Country Communion. La voce potente di Shelley richiama quella di gente come Stan Webb, Paul Rodgers o l’ottimo Jimmy Barnes dei Cold Chisel e le canzoni, in genere, si ascoltano più che volentieri, dure e tirate, ma ben cantate e suonate, sound un poco anacronistico e vintage, molto rock anni ’70, consistenti dosi del southern rock più duro, ma che piacerà agli amanti del rock chitarristico; già That’s My Train un paio di anni fa era stato un buon album http://www.youtube.com/watch?v=9CIojggXcb8 , ma questo Trick Bag pare anche migliore.

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Ora residenti in Florida, con cappelloni e capelloni d’ordinanza, le undici canzoni del CD, tutte firmate da Shelley, da solo o in compagnia, passano dal “singolo” d’apertura When I was your superstar, dal riff accattivante e con la chitarra fluida di Scott subito in evidenza http://www.youtube.com/watch?v=grcQnYkStIk , molto seventies, qui il suono ha anche qualche tocco, sarà l’organo, dell’AOR meno bieco, poi una Trick Bag, con qualche spolverata di armonica e una atmosfera sospesa subito trasformata in grinta, con la doppia chitarra (anche David Shelley è un chitarrista non disprezzabile) e un bell’assolo, e-bow e wah-wah inclusi, non si fanno mancare nulla, mentre Blackwater River, con una bella slide a tagliarla in due, ha degli elementi southern di buona qualità http://www.youtube.com/watch?v=We92PR0cCcQ . You Got A Heart Of Stone ha una cadenza decisamente più bluesata, sempre hard ma ancora con una bella slide in evidenza.

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Birth Of The Blues con una acustica con bottleneck che duetta con la solista ha un bel piglio sonoro, ancora tra southern e blues, come da titolo http://www.youtube.com/watch?v=-DLTh0wJRxE . High Alert sfocia in un funky-rock piacevole ancorché innocuo, decisamente più interessante War party, sempre funky, quasi alla James Brown, con interventi di cori nativi pellerossa e doppio assolo di chitarra per entrambi i solisti http://www.youtube.com/watch?v=yMioeFVbCUA , Shelley & Scott, nel classico call and response del buon hard rock vecchia scuola. Carolina Bound, già dal titolo, ma anche per la presenza di una pedal steel, suonata da Jerry Tillman, ondeggia tra rockin’ country e midtempo ballad, con la bella voce di David che qui ricorda il Jimmy Barnes già citato. Nothin’ To Lose ancora con la presenza dell’armonica, potrebbe essere Wang Dang Doodle o On The Road Again part 2. Non male anche la lirica Fallen Rain dal ritornello accattivante, ma il white reggae della conclusiva City Of Angels potevano risparmiarcelo. Nell’insieme del piacevole rock(blues), ops mi è scappato. Reperibilità non facile, per essere professionali fino in fondo. Proseguiamo con la ricerca di nomi inconsueti!

Bruno Conti  

Blues Elettrico O Altro? Bravi Comunque! David Shelley And Bluestone – Trick Bagultima modifica: 2014-01-04T18:09:10+01:00da bruno_conti
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