Vecchie Glorie Sempre In Gran Forma, 2. Kim Simmonds And Savoy Brown – Goin’ To The Delta

kim simmonds and savoy brown goin' to the delta

Kim Simmonds And Savoy Brown – Goin’ To The Delta – Ruf Records/Ird

Come nel caso del disco dei Wishbone Ash, anche i Savoy Brown ruotano da molti anni intorno alla figura di un musicista, il chitarrista Kim Simmonds, fondatore della band nel lontano 1965 (quindi quasi 50 anni fa) quando il British Blues muoveva i primi passi (sì è vero c’erano già stati Cyril Davies e Alexis Korner) con l’avvento di band come i Bluesbreakers di John Mayall, con Eric Clapton alla solista, già con gli Yardbirds, che insieme a Stones, Animals, Pretty Things e molti altri, si erano fatti portavoce del blues e del R&R nero presso il grande pubblico inglese, “bastardizzando” il classico suono della Chess e degli altri artisti di Chicago, con un vigore che da lì a poco avrebbe dato vita al British blues-rock prima e all’hard rock poi. I Savoy Brown (con Ten Years After, Chicken Shack, Fleetwood Mac) furono uno dei primi gruppi a realizzare dischi di quello che loro consideravano la versione europea del suono di Chicago e della zona del Delta del Mississippi, e in questo senso i primi dischi, Shake Down e Getting To The Point, con Chris Youlden, voce solista, Bob Hall al piano e Martin Stone e in seguito “Lonesome” Dave Peverett alla seconda solista, sono ancora oggi dei grandi dischi di Blues, dove la reinterpretazione di classici delle dodici battute si alternava a brani originali firmati da Simmonds e dagli altri.

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Proprio Simmonds raramente viene ricordato tra i grandi axemen di quella era gloriosa, ma invece è stato uno dei chitarristi migliori dei quegli anni, rigoroso ma ricco di inventiva, capace di suonare in punta di vita, con uno stile quasi jazzato e poi di cavare dal manico della sua chitarra note dure ed incattivite che sarebbero state il preludio alla svolta rock-blues degli anni successivi. Con questo Goin’ To The Delta, dopo gli ottimi Voodoo Man e il disco dal vivo http://discoclub.myblog.it/2013/05/08/era-l-ora-savoy-brown-songs-from-the-road/ , Kim decide di tornare sul “luogo del delitto”, il Delta e la musica di Chicago sono gli spunti da cui parte questo nuovo CD, ma l’approccio è inconsueto, nessuna cover ma tutta una serie di brani firmati dallo stesso Simmonds sulla falsariga del blues classico, suonati con una formazione a tre, solo il bassista Pat De Salvo e il batterista Garnett Grimm ad accompagnarlo. Ed i risultati sono molto buoni, Simmonds non è mai stato un cantante formidabile, ma in quasi mezzo secolo di carriera sui palchi di tutto il mondo ha sviluppato una voce diciamo adequata, abbondantemente controbilanciata dal suono della chitarra che è viva, tagliente e pimpante come poche volte nel corso degli ultimi anni della sua carriera (i due dischi appena citati esclusi).

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L’iniziale Laura Lee mette subito le cose in chiaro, le classiche 12 battute del Chicago Blues più elettrico con una chitarra fluida e pungente come si confà allo stile di Simmonds http://www.youtube.com/watch?v=bTWntcoxjE8 , una parte cantata che viene dal songbook immaginario dei grandi autori neri e la verve e la grinta che i bianchi, che non dovrebbero saperlo suonare, secondo gli stereotipi della critica, hanno aggiunto al blues stesso. Sad News rallenta i tempi ma non l’intensità del lavoro della solista, uno slow blues di quelli duri e puri che era facile trovare nei primi anni della Savoy Brown Blues Band. Nuthin’ Like The Blues alza la quota rock del sound del trio e ci riporta al suono più grintoso del periodo “americano” della band http://www.youtube.com/watch?v=muLScTsbcCU , impressione confermata da uno strepitoso strumentale come Cobra, un boogie blues modellato sulle migliori performances degli ZZ Top, quasi cinque minuti di pura forza chitarristica dove Kim Simmonds ci delizia con tutti i “trucchi” e i virtuosismi del miglior blues-rock elettrico, grandissimo brano, una potenza devastante! When You’ve Got A God Thing http://www.youtube.com/watch?v=_k6_z0UT7GM  e Backstreet Woman si impadroniscono dei ritmi più funky del Blues di Albert King, più groove e basso in bella evidenza, ma con la solista sempre in grado di disegnare assoli ricchi di feeling e mordente.

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Goin’ To The Delta è un altro classico esempio del sapido blues elettrico che usciva dai fumosi locali della Wind City nei gloriosi anni ’60 (e anche da locali come il Marquee e il Klooks Kleek nella Londra dello stesso periodo) http://www.youtube.com/watch?v=mOEBKYIiYvs .Just A Dream è il classico slow blues che non può mancare in un disco che vuole rievocare quel periodo di grande creatività, mentre Turn Your Lamp On introduce elementi R&B e R&R, altri pilastri della musica di quel periodo qui ripresa con il giusto piglio, anche se tra le pieghe dei brani, ovviamente, si respira una aria di déjà vu che non sempre il lavoro della solista di Simmonds può redimere, ma ci prova alla grande. In I Miss Your Love, un altro slow cadenzato e ricco di atmosfera, Kim si cimenta con profitto anche alla slide http://www.youtube.com/watch?v=E9Oc_wUQkuE  per tornare al Chicago blues di Sleeping Rough, forse un po’ ripetitiva: in fondo non stiamo parlando di un capolavoro ma di un buon lavoro indirizzato soprattutto agli amanti del genere, come conferma la conclusiva Going Back, altra escursione nei percorsi collaterali del R&B, sempre punteggiati dalla solista, precisa e puntuale, del nostro amico Kim, che non ha perso la verve dei giorni migliori. Un ennesimo onesto ritorno per una della firme storiche del “blues bianco”!

Bruno Conti

Vecchie Glorie Sempre In Gran Forma, 2. Kim Simmonds And Savoy Brown – Goin’ To The Deltaultima modifica: 2014-03-10T10:57:32+01:00da bruno_conti
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