Accoppiata Anglo-Italo-Americana In Quel Di Pavia! Chris Cacavas Ed Abbiati – Me And The Devil

Abbiati Cacavas Me And The Devil

Chris Cacavas & Ed Abbiati – Me And The Devil – Appaloosa/IRD – Harbour Song Records

Chi è il diavolo dei due? E chi ha tentato chi? O è la musica del diavolo che ha tentato entrambi? Su questi inquietanti quesiti si apre l’ennesima collaborazione del 2014 di Ed Abbiati con musicisti diversi dai “suoi” Lowlands (che però vivono e prosperano sullo sfondo, in attesa di colpire entro fine anno, con altri due progetti, Love, Etc., un disco folk con fiati. in uscita ad ottobre e il Live Unplugged, registrato a Milano in primavera ed atteso per fine anno, ma queste sono altre storie). Nel frattempo, dopo lo split EP con i Lucky Strikes, che dovrebbe portare a quattro le uscite discografiche dell’anno – “quest’anno si esagera”, come mi ha detto lo stesso Edward – arriva a compimento, dopo una lunga gestazione, l’album concepito con Chris Cacavas,  l’ex Green On Red, anche con una lunga carriera solista. Un americano che vive in Germania e un italo-inglese che vive a Pavia, i due si erano già incontrati nel lontano 2008, quando Chris aveva partecipato alla registrazione del primo album dei Lowlands, Last Call e da lì era nata una solida amicizia, non solo musicale, ma non sono fatti nostri, a noi quella interessa https://www.youtube.com/watch?v=FpwU7GwQPoo . Le strade si erano intrecciate varie volte fino a che, più o meno nella primavera dello scorso anno, qualcuno, Ed, Chris o il diavolo (il terzo incomodo), propone all’altro, perché non scriviamo delle canzoni insieme? Nell’arco di circa sei mesi, grazie alla “tecnologia”, e-mails, chiamate telefoniche, qualche viaggio aereo di Chris, per trovarsi insieme nella cucina di Ed a scrivere le canzoni (e parte del processo è stato salvato per i posteri e vedrà la luce come secondo dischetto di una edizione doppia “limited” only for fans, friends and relatives, 250 copie vendute direttamente da loro o ai concerti, con le registrazioni del work in progress dell’album, brani scritti e registrati su un telefonino, con una qualità sonora un po’ primitiva, per quanto, mi pare, migliore di quella dell’ultimo Neil Young, almeno non c’è lo scricchiolio dei vecchi 78 giri, e quanto te lo fanno pagare, ma anche questa è un’altra storia e la versione “normale” va comunque benissimo).

me and the devil special

Ad agosto dello scorso anno, quindi, tutti insieme appassionatamente, in una cascina convertita a studio di registrazione, immagino “belli freschi”, vista la stagione, in ordine alfabetico di nome, come da copertina, Chris e Ed, con l’aiuto di Mike “Slo Mo” Brenner (Marah, Jason Molina), a basso, lap steel e slide e co-produttore, Winston Watson (Bob Dylan, Giant Sand, Warren Zevon), alla batteria, l’immancabile (nei dischi di Ed) Richard Hunter, all’armonica, Andres Villani al sax tenore, David Henry al cello e Stefan Roller, assolo di elettrica in Me And The Devil; in una settimana circa (cinque giorni per la precisione) le dieci tracce, in varie fasi di completamento, sono pronte per partire per Nashville, Tennessee e Stanford, CT, dove verranno completate a livello tecnico da Chris Peet e Rainer Lolk  e vengono aggiunti il cello, Nashville e le armoniche, Stanford.Tutti felici e soddisfatti dunque, Ed mi dice “sai che ho fatto un disco con Chris Cacavas!”, “ma va, quando uscirà?” gli chiedo, silenzio diplomatico, perché lì sta il problema ai giorni nostri, comunque saltiamo tutte le fasi successive ed arriviamo all’inizio di maggio (ma i files delle canzoni erano nei meandri del mio PC da qualche tempo), “quasi ci siamo, usciamo a giugno per Appaloosa,in Italia” ma mi impone, come Giucas Casella, un invito a parlarne, “solo quando lo dirò io”! Nei prossimi giorni (credo settimana prossima, ci sono dei problemi con il libretto) il disco sarà, si spera, anzi certamente, in tutti i negozi, fisici e virtuali, e chi vuole potrà (dovrà) sentirlo per farsene un’idea.

ed abbiati chris cacavas

Se volete il mio parere, per quello che vale (falsa modestia, con scrollata di spalle, scherzo, è meglio precisare perché ti prendono sul serio) è un bel disco, diverso dalle cose dei Lowlands e da quelle di Cacavas, come è ovvio che sia, se no si facevano ciascuno il proprio disco, ma l’impronta musicale di entrambi c’è. Potremmo dire, visto anche il titolo, un disco di blues? Non solo, ma perché no, perlatro non un disco di blues-rock, di quelli ricchi di virtuosismi che però appartengono ad un’altra categoria. Un disco di blues e rock, forse meglio, come esplica subito Against The Wall, un brano denso e corposo, quasi minaccioso, cantato a doppia voce da Ed e Chris, con il sax che si interseca con chitarre e tastiere, fino a che il tenore di Villani è lasciato in libertà nel finale https://www.youtube.com/watch?v=7-tHaCrI3A0Me And The Devil, con un riff quasi stonesiano di chitarra che la apre ( o è alla Green On Red?) è più cadenzata, l’armonica cromatica di Hunter è co-protagonista del mood del brano, avvolgente e maestosa, dà una sorta di imprinting per un blues contemporaneo, sempre cantato a due voci sovrapposte, screziato da sapori rock quando la chitarra di Roller la taglia in due nel finale, grande brano. Oh Baby Please, con il suo organo fine anni ’60 e il sax souleggiante, sembra un brano del Sir Douglas Quintet o di ? And The Mysterians, quel pop deviante, un po’ indolente e leggermente psych dei tempi che furono, canta Edward da solo, Chris cesella all’organo.

ed chris

Solo la voce di Mr. Abbiati, un piano elettrico, qualche tocco di lap steel ed ecco The Week Song, una ballata intima e malinconica che mi sembra molto farina del sacco del buon Ed, qui ci vedo (e ci sento) la sua mano, ma i brani, come facevano Lennon e McCartney, sono comunque tutti firmati Cacavas/Abbiati. Il cello di David Henry introduce la melodia trasversale di Hay Into Gold, una ballata mid-tempo insinuante che evoca panorami musicali “americani”, quasi desertici, un ritornello piacevole, con la slide che si divide il mood del brano con il cello, un pezzo che entra lentamente ma inesorabilmente nell’attenzione dell’ascoltatore e poi insiste fino a conquistarti con un crescendo finale che mi ricorda un qualcosa di non definito, un tocco à la Mike Scott. Long Dark Sky è una scarica di adrenalina pura, cantata da Chris Cacavas, un grande pezzo di rock dove i Velvet di Lou Reed incontrano gli Stones più “nasty”  sulle rive del Paisley rock più acido(grandissime le rullate di Watson), riff chitarristici da destra e manca, cattiveria allo stato puro, persino i coretti ne trasudano. Credo che a Steve Wynn dovrebbe piacere. Un blues quasi canonico come Can’t Wake Up, quasi, con chitarre acustiche e slide sugli scudi, Ed che sfoggia la sua voce più roca da adepto del blues del Delta, sillabata quasi con cattiveria, un bell’esempio di blues cantautorale, senza dimenticare naturalmente l’armonica di Hunter, qui nei suoi territori più tipici.

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Ci avviciniamo alla conclusione, mancano tre brani, le atmosfere sospese e younghiane della lungaThe Other Side, ancora Chris Cacavas, alle prese con la West Coast acida e psichedelica dei 70’s più sognanti e allo stesso acidi, notevole, nulla da invidiare alle cose migliori dell’ultimo Jonathan Wilson, magnifico l’interplay delle chitarre elettriche. I’ll See Ya è un altro bozzetto (si tratta del demo originale) di Ed Abbiati, una sorta di epifania acustica e raccolta, molto dolce e sognante, in un modo diverso dal turbinare del brano precedente, ognuna sogna a modo suo, dopotutto, con quell’organo in sottofondo (che mi dicono essere una pianola Bontempi, un classico nel rock) e la chitarra arpeggiata potrebbe ricordare anche i Floyd più pastorali. La conclusione è affidata alle atmosfere nuovamente rilassate della breve The Rest Of My Life https://www.youtube.com/watch?v=55pXhXPNcyM , una ulteriore oasi di pace a due voci, senza tempo, lontana dagli episodi più blues e rock dell’album ma non per questo meno affascinante. Quindi, concludendo, non solo blues, rock o musica da “cantautori”, catalogherei sotto Buona Musica.

Bruno Conti

P.S. Grazie a Ed per alcune preziose precisazioni!

Accoppiata Anglo-Italo-Americana In Quel Di Pavia! Chris Cacavas Ed Abbiati – Me And The Devilultima modifica: 2014-06-02T21:28:27+02:00da bruno_conti
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