A Day At The Races – Più Forte Della Pioggia! John Fogerty Live – Ippodromo di Milano – 7 Luglio 2014

john fogerty live 1

Inizialmente volevo intitolare questo post “Lui Invece Non Delude Mai!”, ricollegandomi idealmente al pezzo da me scritto la settimana scorsa sul concerto a Lucca degli Eagles (che ha scatenato un vero putiferio su questo blog), ma ho deciso di privilegiare l’argomento di discussione principale ieri sera tra il folto pubblico assiepato sul prato dell’Ippodromo milanese, cioè le previsioni meteorologiche che erano date semplicemente orripilanti sul capoluogo lombardo.

A dire il vero, man mano che si avvicinava l’ora di inizio del concerto, i nuvoloni neri miracolosamente si dissipavano man mano, anche se nessuno per scaramanzia lo faceva notare…Ma veniamo a noi: per me era la quarta volta che assistevo ad un concerto di John Fogerty (uno dei miei preferiti di sempre), la seconda a Milano dopo il suo “mitico” passaggio all’Alcatraz di qualche anno fa.

Ebbene, dico subito che la serata è stata strepitosa, quasi al livello dell’Alcatraz, con un Fogerty in forma straordinaria nonostante gli anni che passano (e la tintura dei capelli sempre più Maldini-style, nel senso di Cesare), un concerto tiratissimo, due ore nette di grandissimo rock’n’roll, durante le quali il nostro ha ripercorso quasi al 90% la sua carriera coi Creedence, coadiuvato da una band meno numerosa rispetto ad altre volte ma coesa come poche, guidata da quell’incredibile stantuffo umano che è Kenny Aronoff, il batterista rock migliore del mondo attualmente, uno che è uno spettacolo nello spettacolo, mentre alle chitarre troviamo il figlio di Fogerty, Shane, e Devon Pangle, James Lomenzo al basso e l’ottimo Bob Malone alle tastiere.

john fogerty live creedence

La serata inizia puntuale (appena cinque minuti di ritardo) con la coinvolgente Hey Tonight (che si alterna con Travelin’ Band come brano d’apertura), acustica più che buona e John che dimostra subito di avere ancora una grande voce (mai una caduta in due ore, impressionante), per poi seguire a ruota con Green River e la splendida Who’ll Stop The Rain, brano più che adatto visti i nuvoloni che paiono riaffacciarsi.

Il pubblico è già caldissimo, e se la scaletta da qualche anno offre poche sorprese, a questo sopperisce Fogerty con una grinta degna di un ragazzino, unita anche ad una tecnica chitarristica della quale non si parla mai abbastanza: a raffica John ci regala una tesa Born On The Bayou, una Lodi (essendo a Milano non poteva non farla, hahaha) molto più rock’n’roll che in origine, ed una fantastica Ramble Tamble, con Aronoff assolutamente incontenibile, sembra che abbia otto braccia.

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I brani si susseguono senza soluzione di continuità (rispetto all’apertura di due giorni fa del tour europeo ad Avila, in Spagna, farà due pezzi in più), una sequenza nella quale spiccano una grandissima I Heard It Through The Grapevine, con ottimo assolo al piano elettrico di Malone, una Midnight Special che ha visto tutto il pubblico continuare a cantarne il ritornello anche a canzone finita, costringendo John e la band a riprendere l’ultima strofa, una travolgente Lookin’ Out My Backdoor che ci ha proiettato in piena festa country (un mio vicino alla fine ha esclamato: “Domani vado a comprarmi un trattore!”), la nuova Mystic Highway, che il pubblico mostra di conoscere come se fosse uno dei classici.

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Interessante Long As I Can See The Light, con John che rilascia un intenso assolo “alla Tom Morello” (e che voce!), Cottonfields la fa cantare praticamente tutta al pubblico, Have You Ever Seen The Rain (durante la quale, giuro, comincia a cadere qualche goccia, un po’ se l’è tirata devo dire) è come sempre il momento più emozionante, una delle più grandi canzoni di tutti i tempi, in molti si commuovono e John se ne accorge. New Orleans, cover del popolare brano di Gary U.S. Bonds, è la piacevole novità di questo tour, Keep On Chooglin’ è la solita esplosione elettrica, una cascata di decibel sulle nostre teste.

john fogerty live 4

E qui si scatena l’inferno: Giove Pluvio, finora clemente, decide di riversare su di noi una serie indescrivibile di secchiate d’acqua (un duello con Fogerty? Lui le note e dal cielo l’acqua, vediamo chi vince), che per fortuna durano lo spazio di soli tre brani, nei quali la gente (me compreso) è più impegnata a trafficare con ombrelli ed impermeabili, perdendosi quasi due ottime Rock’n’Roll Girls e Down On The Corner: John ringrazia più volte i fans per essere rimasti sotto l’acqua senza fare una piega, e si lancia in un uno-due micidiale Up Around The Band e The Old Man Is Down The Road, nella quale jamma alla grande col figlio Shane (e nel frattempo smette anche di piovere).

Un minuto di attesa ed eccoli di nuovo da noi per i bis: Rockin’ All Over The World, ennesimo singalong della serata, Fortunate Son, Bad Moon Rising ed il superclassico Proud Mary vengono sparate una dietro l’altra come si fa con gli ultimi fuochi artificiali, prima dei saluti finali.

Un uragano si è abbattuto su Milano, e non mi riferisco al clima (che, anzi, ha tenuto tutto sommato bene, a parte le secchiate finali): con tutto il rispetto per gli Eagles, sempre e comunque una grandissima band, questa sera eravamo su un altro pianeta.

Strepitoso.

Marco Verdi

P.S: ecco la scaletta completa

  1. Hey Tonight (Creedence Clearwater Revival)
  2. Green River (Creedence Clearwater Revival)
  3. Who’ll Stop the Rain (Creedence Clearwater Revival)
  4. Born on the Bayou (Creedence Clearwater Revival)
  5. Lodi (Creedence Clearwater Revival)
  6. Ramble Tamble (Creedence Clearwater Revival)
  7. Penthouse Pauper (Creedence Clearwater Revival)
  8. Midnight Special (Traditional)
  9. I Heard It Through the Grapevine (cover di Marvin Gaye)
  10. Lookin’ Out My Back Door (Creedence Clearwater Revival)
  11. Hot Rod Heart
  12. Susie Q (cover di Dale Hawkins)
  13. Cotton Fields (Traditional)
  14. Mystic Highway
  15. Long as I Can See the Light (Creedence Clearwater Revival)
  16. Have You Ever Seen the Rain? (Creedence Clearwater Revival)
  17. New Orleans (cover di Gary “U.S.” Bonds)
  18. Keep On Chooglin’ (Creedence Clearwater Revival)
  19. Rock and Roll Girls
  20. Down on the Corner (Creedence Clearwater Revival)
  21. Up Around the Bend (Creedence Clearwater Revival)
  22. The Old Man Down the Road
  23. Fortunate Son (Creedence Clearwater Revival)
  24. Rockin’ All Over the World
  25. Bad Moon Rising (Creedence Clearwater Revival)
  26. Proud Mary (Creedence Clearwater Revival)
A Day At The Races – Più Forte Della Pioggia! John Fogerty Live – Ippodromo di Milano – 7 Luglio 2014ultima modifica: 2014-07-08T22:31:14+02:00da bruno_conti
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