Un Irlandese Con “Le Carte In Regola”! Mick Flannery – By The Rule

mick flannery by the rule

Mick Flannery – By The Rule – Universal Music Ireland

Quarto album per il cantautore irlandese di Blarney, Contea di Cork, Mick Flannery, di cui il sottoscritto e l’amico Bruno (titolare di questo blog) da alcuni anni stiamo cercando, con le recensioni dei suoi dischi, di far conoscere le grandi potenzialità ai tanti lettori di queste pagine virtuali (*NDB Vedi sotto). Dopo un breve tour negli Stati Uniti, a marzo 2013 Mick si trasferisce a Berlino, dove in sette mesi trova la voglia e l’ispirazione per scrivere By The Rule, e indubbiamente dopo un primo ascolto, il fascino della capitale tedesca si riscontra nella stesura dei testi e nelle atmosfere di questi tredici brani. Il risultato finale di queste nuove canzoni di Flannery (che hanno preso lentamente forma nella sua stanzetta di Kreuzberg), è il racconto di storie ed esperienze che vengono udite nelle caffetterie e nei bar della città berlinese, messe in musica con l’apporto di Shane Fitzsimons al basso, Alan Comerford alle chitarre, Christian Best alla batteria, Phil Christie al pianoforte e tastiere, Karen O’Doherty al violino e sua zia Yvonne Daly alle armonie vocali, con la produzione di Christian Best e Ryan Freeland (Aimee Mann, Ray La Montagne, Ramblin’ Jack Elliott) https://www.youtube.com/watch?v=L99jRABbNc8 .

mick flannery 2

Le carte di questo album iniziano a venire esposte con il singolo Get What You Give, brano aperto da una fragorosa chitarra, poi supportata su un ricco tessuto sonoro da una ritmica tagliente https://www.youtube.com/watch?v=cO6zakt0lgc , a cui fanno seguito le dolci armonie di The Watcher https://www.youtube.com/watch?v=cKzCP-wb__U  e The Small Fire, dal ritmo lento e sommesso, con la seconda che si sviluppa nel percorso del brano in un crescendo importante, mentre la title track, By The Rule, con un sottofondo musicale scarno, viene cantata da Mick in modo sofferto e passionale. Le carte ripartono con la migliore del mazzo, Even Now, una ballata pianistica di una struggente ed intima bellezza, una sorta di moderno “madrigale” di fine ‘800, declamato come fosse una romanza da Flannery: cambiano poi i ritmi con una “giocosa” I’m On Your Side https://www.youtube.com/watch?v=_JivBMcMxMk , per poi tornare nuovamente alle atmosfere acustiche di Bluebird e a quelle più elettriche di Galfond, mentre una chitarra slide accompagna le note dolenti di Own It. Le carte finali, Pride https://www.youtube.com/watch?v=xn6ob8iQcls  e The Blame, sono costruite su melodie che comprendono tutto il complesso universo musicale dell’autore, con assolo di pianoforte e archi sostenuti sempre da una buona ritmica, andando a concludere con i melodiosi coretti di Live In Hope e una ninna-nanna spettrale e acida come Out To Sea, che chiude il mazzo.

mick flannery 3

Dopo Evening Train (07) e White Lies (08), http://discoclub.myblog.it/2010/03/23/dall-irlanda-cantautore-e-scalpellino-mick-flannery/  e soprattutto Red To Blue (12) acclamato numero uno in Irlanda per varie settimane (come questo By The Rulehttp://discoclub.myblog.it/2012/06/29/in-irlanda-un-numero-1-grande-talento-mick-flannery-red-to-b/ , abbiamo la conferma che non è sicuramente il talento che manca a questo magnifico cantautore, certificato ulteriormente da questo ultimo lavoro (il migliore per chi scrive), in quanto le canzoni parlano da sole, sono cantate con un timbro di voce personale, allo stesso tempo profondamente evocativo ed immediatamente riconoscibile.

mick flannery 4 with cover

Quando si tratta di parlare di Mick Flannery ho sempre un “conflitto di interessi” personale (sono dichiaratamente un suo ammiratore), ma a volte mi è difficile comprendere per quale motivo lo stesso Mick Flannery sia così popolare in patria, mentre fuori dai confini della verde Irlanda (soprattutto dalle nostre parti), faccia fatica a far conoscere la sua musica (direi anche colpa degli “addetti ai lavori?).

mick flannery 5

Per quel poco che mi compete, sono e sarò sempre pronto ad ascoltare e recensire i dischi di questo ormai ex scultore (o scalpellino?), augurandomi che il titolare del blog mi dia come sempre, con lo spazio lasciatomi, l’opportunità di far conoscere uno dei segreti meglio custoditi del cantautorato Irlandese.

Tino Montanari

Un Irlandese Con “Le Carte In Regola”! Mick Flannery – By The Ruleultima modifica: 2014-07-17T13:48:32+02:00da bruno_conti
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