Non E’ Mai Troppo Tardi Per Quelli Bravi! Mark Jungers – I’ll See You Again

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Mark Jungers – I’ll See You Again –  American Rural Records

Mark Jungers, texano di adozione (ma è nato a Bird Island, Minnesota), è uno dei tanti musicisti che meriterebbero un riconoscimento molto maggiore di quello raccolto fino ad ora. Il buon Mark dopo un lungo peregrinare che lo ha portato a vivere anche nel Connecticut, si è spostato a suonare e vivere in Texas, dove negli anni ottanta e novanta ha militato in alcune band con poca fortuna, senza mai trovare un contratto discografico e senza raggiungere un minimo di notorietà. Così Jungers, dopo essersi sposato, è tornato ad Austin ed ha intrapreso la carriera di cantautore, esordendo con il valido Black Limousine (00), e da allora ha inciso una buona serie di album a partire da Standing In Your Way (02), la triade con il suo gruppo The Whistling Mules One For The Crow (05), Silos And Smokestacks (08) e Whistle This (09) (un live che documenta la frontiera tra Stati Uniti e Messico), e l’ottimo More Like A Good Than A Bad Cat (11) https://www.youtube.com/watch?v=8rWcogs0cTk , prima di tornare in sala d’incisione per questo ultimo lavoro I’ll See You Again (che non è recentissimo, essendo uscito nel mese di Maggio, ma non è mai troppo tardi per quelli bravi!).

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In questo disco i trascorsi rock del musicista si avvertono nella scelta di farsi accompagnare da una solida sezione ritmica, a partire da Dennis Merritt, Cade Callahan e Aaron Parks che si alternano alla batteria, Josh Flowers al basso, Adrian Schoolar alle chitarre e dobro, il noto Gurf Morlix alla pedal steel e baritone guitar, Ben Balmer all’armonica, Wes Green al mandolino, Gabe Rhodes deutsch accordion, con l’apporto della brava Jessica Hana al violino, con interventi in certi brani dell’armonica “bluesy” suonata da Mark, che si districa anche all’organo, piano, chitarra e percussioni. E l’armonica di Mark è subito protagonista nelle iniziali I’ll Be Home e I Don’t Want To Live There https://www.youtube.com/watch?v=FqtPqXSngic , due country-songs dal ritmo fluido, seguite da una folk-ballad come Johnson Farm, accompagnata da un delizioso violino, e la cadenzata That’s What They Say, con la chitarra slide, e un assolo d’armonica vincente. Si prosegue con un intro d’armonica degna del primo Dylan, nell’incisiva ballata Do You Still Care, per poi passare alla “bluesy” Everybody Knows But Me, rallentare il ritmo con la title track I’ll See You Again,  una incantevole canzone d’amore cantata con trasporto da Mark, mentre What About You è uno “swing” di sapore western. Con Plywood & Strings e Working Like A Dog si affaccia in modo prepotente il mandolino di Wes Green, in due brani giocati sui vari strumenti a corda, andando a chiudere con la nostalgica Wait, introdotta dalle note del violino di Jessica, e un valzerone texano Ran Out Of Tears accompagnato dall’armonica di Ben Balmer, su un tessuto “bluegrass” https://www.youtube.com/watch?v=EKdVlA5yk_o .

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In un epoca in cui la tecnologia (per il “carbonaro” che scrive) sta uccidendo la musica, fa piacere ascoltare dischi come questo I’ll See You Again, in cui semplicità e passione vanno di pari passo, per dodici brani che riflettono tutta l’onestà di un personaggio, un’artista che merita l’attenzione dei tanti che amano la canzone d’autore e lo stile “americana”. Scommettiamo che sentirete ancora parlare del buon Mark Jungers. Provare per credere!

Tino Montanari

Non E’ Mai Troppo Tardi Per Quelli Bravi! Mark Jungers – I’ll See You Againultima modifica: 2014-11-19T15:46:34+01:00da bruno_conti
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