Girando Per La California…! Cracker – Berkeley To Bakersfield

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Cracker – Berkeley To Bakersfield – 429 Records – 2 CD

I Cracker, nati dalle ceneri dei Camper Van Beethoven (gruppo cult della scena underground americana anni ’80) troppo normali non sono mai stati, e nel tempo ci hanno abituato a dischi spiazzanti, diversi uno dall’altro e non riconducibili ad una sola matrice musicale. All’inizio la formazione guidata da Johnny Hickman e David Lowery, entrambi cantanti e chitarristi, sembrava una delle tante copie di un altro gruppo di culto come i Replacements, come risultava evidente fin dal disco d’esordio l’omonimo Cracker (92), poi con l’ottimo Kerosene Hat (93) ne allargava la visione musicale verso un country-rock del tutto personale, con ballate di buon effetto come Take Me Down To The Infirmary e una cover dei Grateful Dead Loser. Pur non ottenendo mai un grande successo commerciale, i Cracker diventano una band di culto nell’ambiente musicale alternative, e il successivo Golden Age (96) rimescola ancora le carte con un “sound” diviso tra il rock nervoso dei Gin Blossoms e le melodie pop dei Counting Crows, mentre il successivo Gentleman’s Blues (98) offriva canzoni di buon livello allineate al tipico rock americano.

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A ben vedere forse la migliore sintesi del gruppo viene offerta da Garage D’Or (00.) un rappresentativo greatest hits, con un bonus CD comprendente rarità, brani live e alcune cover, tra cui una superba versione di You Ain’ Going Nowhere di Bob Dylan, e sulla stessa sintonia si pone Forever (02), mentre a mischiare ancora le carte arriva Countrysides (03) un ottimo album passato purtroppo in silenzio, con la rivisitazione di una serie di autori country come Merle Haggard, Ray Wylie Hubbard, Dwight Yoakam, Terry Allen e una singolare rilettura di Sinaloa Cowboys di Springsteen. Le ottime impressioni vengono confermate  da un live Hello Cleveland (03) e dai successivi lavori in studio Greenland (06) e Sunrise In The Land Of Milk And Honey (09), che portano il gruppo del geniale David Lowery  a ritagliarsi un posto a sé nel variegato panorama del rock americano.

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A distanza di alcuni anni i Cracker ritornano con il loro decimo album, un doppio CD che unisce Berkeley (la Bay Area) con Bakersfield (la parte più country della California), per un esperimento interessante, con una prima parte più rock, e la seconda più country, a dimostrazione ancora una volta della duttilità della band guidata dall’imprevedibile Lowery https://www.youtube.com/watch?v=w-1neiBtFsU . Lungo il primo viaggio (Berkeley), si riforma la formazione classica di Kerosene Hat con il bassista Davey Faragher (ora con Elvis Costello) e il batterista Michael Urbano a comporre la sezione ritmica, più l’attuale line-up con il leader David Lowery  e il suo compare di sempre Johnny Hickman alle chitarre e voce, i tastieristi Thayer Sarrano e Mark Golde, e Marc Gilley al sassofono, e prende il via con la cantilena acustica di Torches And Pitchforks, il rock sempre vigoroso di March Of The Billionaires, passando per il garage-punk del singolo Beautiful, alla tensione elettrica di brani come El Comandante e El Cerrito https://www.youtube.com/watch?v=BJBBLDU-xgA , recuperando il pop rock di Reaction, l’energia dei primi lavori con You Got Yourself Into This e Life In The Big City, e il giro di chitarre e cori in Waited My Whole Life https://www.youtube.com/watch?v=V4xJYgY7Zpc .

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Il secondo viaggio verso Bakersfield (la città natale di Buck Owens e Merle Haggard), vede la band accompagnata da una mezza dozzina di sessionmen del giro country-music, che rispondono al nome di Bryan Howard e Sal Maida al basso, Jeremy Wheatley alla batteria, Luke Moeller al violino e alla pedal steel Matt “Pistol” Stoessel, per un “sound” prettamente country, che parte con le divertenti California Country Boy e Almond Grove, i classici accordi della pedal steel di King Of Bakersfield https://www.youtube.com/watch?v=w-1neiBtFsU , passando per la suadente e bellissima Tonight I Cross The Border, un brano (sentire per credere) “rollingstoniano” come Get On Down The Road, per poi tornare alle atmosfere country di I’m Sorry Baby e l’honky tonky di The San Bernardino Boy, andando a chiudere il viaggio con due ballate,  la “campagnola” When You Come Down, e la “loureediana” Where Have Those Days Gone con piano e lap-steel ad accompagnare la melodia.

I Cracker hanno sempre suonato un classico rock americano, a tratti anche roots, e dopo vent’anni di carriera David Lowery e Johnny Hickman sono ancora i padroni della nave e questo Berkeley To Bakersfield è un disco fatto da “filibustieri” di navigata esperienza, capaci ancora di salpare il mare e relative tempeste con la forza della loro musica, confermando l’impressione che siano stati per molti versi sottostimati https://www.youtube.com/watch?v=ElExzxJblF0 . Perdersi questo nuovo ultimo lavoro è un vero delitto, credetemi.!

Tino Montanari  

Girando Per La California…! Cracker – Berkeley To Bakersfieldultima modifica: 2015-01-08T19:53:50+01:00da bruno_conti
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