Una Band Sempre Più “Innovativa” ! My Morning Jacket – The Waterfall

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My Morning Jacket – The Waterfall – Ato Records/Capitol – Deluxe Edition

Devo ammettere che ad un primo e rapido ascolto (forse superficiale), questo nuovo lavoro dei My Morning Jacket non mi aveva particolarmente entusiasmato, ma risentendolo con più attenzione devo convenire che (come nel caso di tutti i lavori di questo gruppo), The Waterfall è un album complesso, un po’ fuori dalle righe, ma sicuramente innovativo e interessante. I My Morning Jacket arrivano da Louisville nel Kentucky ed hanno iniziato ad esistere verso la fine degli anni ’90, per merito di Jim James, leader, principale compositore, voce solista e autentico padre padrone della band, esordendo con The Tennessee Fire (99), un lavoro incentrato su una strumentazione elettroacustica, mentre il successivo At Down (01) presentava un suono più “indie-rock” con una più marcata impronta elettrica, andando a chiudere il “trittico” con il disco della svolta It Still Moves (03), dove l’impianto melodico è grandioso, la scrittura dei testi è in netta crescita, ed è resa ancora più suggestiva dalla voce di Jim.

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La svolta determinante della carriera del gruppo arriva con l’eccellente Z (05) con un “sound” che miscela jam e sonorità acide, che stanno tra Velvet Underground e Neil Young, tra Pink Floyd e Flaming Lips, disco che fa da preludio all’entusiasmante doppio CD dal vivo Okonokos (da sempre pietra angolare della discografia di ogni rock’n’roll band) per poi tornare in studio per Evil Urges (08) che riesce a combinare sonorità moderne e classico “american rock”, affidandosi poi alla collaborazione con il “guru” della nuova scena “indie-rock” Tucker Martine, con i suoni futuristici e psichedelici di Circuital (11), dimostrandosi ancora una volta una formazione per nulla prevedibile e parecchio innovativa.

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Dopo l’uscita negli anni di validi componenti, tra i quali  Johnny Quaid alle chitarre, Danny Cash alle tastiere, e i batteristi J.Glenn e Chris Guetig, l’attuale “line-up” della formazione vede sempre il leader Jim James alla chitarra e voce, Tom Blankenship al basso, Patrick Hallahan alla batteria, Bo Koster alle tastiere, Carl Broemel  (autore di un paio di ottimi dischi solisti) alle chitarre, andando registrare questo The Waterfall in California (e precisamente a Stinson Beach), in uno studio con bella vista panoramica sull’Oceano Pacifico e affidando ancora la produzione (temeraria) a Tucker Martine.

Si parte con l’iniziale Believe (Nobody Knows), una canzoncina pop leggera dal ritornello “scolastico” (che però dal vivo fa la sua bella figura e nel testo nasconde significati più profondi) a cui fanno seguito il “funky-pop” di Compound Fracture che richiama i primi Toto, la melodia di Like A River con echi del folk inglese degli anni ’70 https://www.youtube.com/watch?v=PAXj9zYjROc , le trame psichedeliche della lunga In Its Infancy (The Waterfall) https://www.youtube.com/watch?v=oT7xCWDQkXU , mentre Get The Point è un brano pop alla cantato alla McCartney https://www.youtube.com/watch?v=XIs-UA1M7q8 .

Le “cascate” di suoni ripartono con i riff indiavolati di una Spring (Among The Living), che a parte l’intrigante finale elettronico sembra un pezzo di Neil Young, per poi ritornare ancora alle sonorità anni ’70 con la melodia sognante di Thin Line, al classic-rock solido del pezzo più radiofonico del lavoro Big Decisions https://www.youtube.com/watch?v=gE3DgcECSn8 , alla ballata elettroacustica in stile Eagles di Hotel California di una Tropics (Erase Traces) https://www.youtube.com/watch?v=z2hUf9tf-0s , e chiudere con un’altra ballata piena di atmosfera Only Memories Remain, che fa il verso al compianto Roy Orbison. Le bonus tracks della Deluxe Edition comprendono un bel brano solo voce e chitarra Hillside Song, il pop leggero e molto orecchiabile di I Can’t Wait, e due versioni alternative di Compound Fracture e Only Memories Remain (decisamente inutili, buone solo per fare “grano”).

Guidati dal talentuoso Jim James (un frontman introverso e geniale), i My Morning Jacket ancora una volta si confermano un gruppo “diverso”, in quanto nelle canzoni di The Waterfall ci si trova di tutto, una miscellanea che parte dal rock anni ’70 alla psichedelia, e finisce con il genere americana e l’alt-country, una specie di “terra di mezzo” in cui sono maestri, con la loro musica che sarà anche derivativa, ma come in questo caso “la cascata” di suoni è fresca, piacevole e rinfrescante!

Tino Montanari

Una Band Sempre Più “Innovativa” ! My Morning Jacket – The Waterfallultima modifica: 2015-05-26T10:48:02+02:00da bruno_conti
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