“Con Un Piccolo Aiuto Dai Suoi Amici”, Un Gran Bel Disco! Fabrizio Poggi And The Amazing Texas Blues Voices

Fabrizio Poggi Texas-Blues-Voices

Fabrizio Poggi  And The Amazing Texas Blues Voices – Appaloosa/Ird

Questi sono i dischi che ci piacciono, al di là dei contenuti musicali (che sono ottimi), il titolo rende subito l’idea e ci spiega a cosa ci troviamo di fronte: Fabrizio Poggi,  armonicista di pregio, ha fatto un disco con delle “Stupefacenti” Voci Blues Texane, chiarissimo! Il titolo, ovviamente, è stato registrato in quel di Austin al Wire Recording Studio, con lo stesso Fabrizio alla produzione e l’ottimo ingegnere del suono Stuart Sullivan (vincitore di due Grammy per album di Jimmie Vaughan e Pinetop Perkins), che si occupa della parte tecnica. Il nostro amico questa volta non canta, si “limita” a suonare l’armonica in tutti i brani. Il gruppo che lo accompagna per l’occasione non è quello dei Chicken Mambo, ma ci sono ottimi musicisti locali riuniti per l’occasione, Bobby Mack e Joe Forlini, alle chitarre elettriche e slide, Cole El Saleh, a piano e organo, Donnie Price, basso e Dony Wynn, batteria. Prima di addentrarci nei contenuti e negli ospiti che celebrano insieme a Fabrizio il Blues Texano contemporaneo (ma anche quello classico) vi ricordo che questo è il 20° album di Poggi, dopo Il Soffio Della Libertà dello scorso anno incentrato sul blues e sui diritti civili http://discoclub.myblog.it/2015/07/27/ne-pensa-cento-ne-fa-fabrizio-poggi-il-soffio-della-liberta/  e l’eccellente Spaghetti Juke Joint che ipotizzava uno zampino italiano nella nascita delle 12 battute classiche http://discoclub.myblog.it/2014/11/03/quindi-abbiamo-inventato-anche-il-blues-fabrizio-poggi-chicken-mambo-spaghetti-juke-joint/ .

Entrambi erano contraddistinti dalla presenza di vari ospiti di pregio, caratteristica da sempre presente nei dischi del musicista lombardo, e il nuovo segue questa tradizione. I nove ospiti che si alternano sono tutti, più o meno, texani Doc (o “naturalizzati”), come Mike Zito, che viene da St. Louis, Missouri, e Guy Forsyth, da Denver, ma vive a Austin da 25 anni. Anche le età sono molto diverse: si va dagli 87 anni di Lavelle White ai 77 di W.C Clark, con gli altri che hanno una età media tra i 40 e i 60 anni. A parte Zito e Ruthie Foster, non sono forse molto famosi, tutti accomunati però da una gran voce. Ma andiamo con ordine: ad aprire le danze è Carolyn Wonderland, voce solista e chitarra in Nobody’s Fault But Mine, il brano “originale” di Blind Willie Johnson,  gran versione, tra blues e gospel, con classico call and response tra la voce strepitosa della Wonderland e quelle di Shelley King e Mike Cross, con brevi soli della stessa Carolyn e dell’armonica di Fabrizio. Ruthie Foster alle prese con Walk On, vecchio brano di Ruth & Brownie McGhee, tramutato in un aggressivo e tirato blues con uso di doppia slide. Sempre mantenendo lo spirito gospel grazie alle voci di King, Cross e Wonderland, con il buon Poggi che aggiunge il suo peso specifico all’armonica. Poteva mancare un omaggio a Muddy Waters? Certo che no! E quindi vai con Forty Days And Forty Nights, grande prestazione vocale e chitarristica (anche lui alla slide) per Mike Zito, che conferma una volta di più di essere un grande talento, con l’armonica di Poggi che risponde colpo su colpo  Dopo una tripletta così tocca a W.C. Clark, ancora in grande spolvero vocale, che ci regala un suo pezzo Rough Edges (nel vecchio 45 giri originale suonava anche Stevie Ray Vaughan), che ha tutti i crismi del grande blues texano, tra chitarre ed armoniche ruspanti.

Poi è la volta della super veterana Miss Lavelle White, 87 anni suonati, anche lei non autoctona, viene dalla Louisiana, ma vive in Texas da 70 anni e ci racconta che Mississippi, My Home, uno slow blues lungo e sontuoso con la solista della Wonderland in evidenza, ma anche gli altri strumentisti, in particolare piano e armonica in overdrive, e la voce vissuta ma ancora ricca di pathos della Lavelle. Bobby Mack aveva già scaldato la sua chitarra negli altri brani, ma ora è protagonista assoluto in Neighbor, Neighbor, un pezzo dove sembra quasi di sentire i vecchi Bluesbreakers di John Mayall. Mike Cross, con Lorkovic al piano, propone un proprio pezzo Many In Body, un altro gospel corale con uso di soul. Poi tocca ad un’altra signora che forse molti non conoscono, Shelley King, che ha fatto un paio di album accompagnata dai Subdudes e ha collaborato in passato con Levon Helm, molto bella la sua Welcome Home, con voce roca e felpata sostenuta dagli altri colleghi, mentre armonica e chitarra si scatenano. Di nuovo Mike Cross con la propria Wishin’ Well, ancora classico blues elettrico. Manca all’appello Guy Forsyth, ultimo ospite in ordine di apparizione ma non per l’impegno profuso, ottimo il traditional Run On, solo la voce poderosa di Forsyth, la sua National resophonic guitar e footstomp, a duettare con l’armonica Fabrizio Poggi nell’unico brano acustico di questa raccolta.

Che dire? Ottimo e abbondante. Esce in questi giorni.

Bruno Conti

E Dacci Pure Il Nostro Garcia Settimanale! Jerry Garcia Band – Garcia Live Volume 7

garcialive volume seven

Jerry Garcia Band – Garcia Live Volume 7: Sophie’s, Palo Alto 1976 – ATO Records 2CD

Ormai uno degli appuntamenti fissi di questo Blog sono le uscite di materiale riconducibile ai Grateful Dead o al Jerry Garcia solista, dato che negli ultimi mesi c’è stata una vera e propria invasione di CD e DVD, tra tributi e dischi live, roba da far sembrare Joe Bonamassa uno che fa un disco ogni quattro anni (e meno male che non ci occupiamo anche dei vari Dave’s Picks). Da tempo, come saprete (parallelamente ai Dead), esiste un progetto che propone alcuni tra i migliori concerti della Jerry Garcia Band, una serie che si protrae da diversi anni (prima come Pure Jerry, adesso come Garcia Live): due uscite così ravvicinate come il sesto ed il settimo volume non erano però mai state messe sul mercato prima d’ora. Ho infatti ancora nelle orecchie il triplo con Merl Saunders registrato al Lion’s Den, da me commentato non molto tempo fa http://discoclub.myblog.it/2016/07/20/dite-la-verita-eravate-po-preoccupati-jerry-garcia-merl-saunders-garcia-live-vol-6-lions-share/ , che mi trovo a parlare già del volume 7, che stranamente è “solo” doppio, e che prende in considerazione un concerto tenuto l’8 Novembre del 1976 a Palo Alto, in California, con una formazione poco nota della JGB. Infatti, oltre ai fidi John Kahn e Ron Tutt, rispettivamente al basso e batteria, Jerry è accompagnato alle tastiere da Keith Godchaux, all’epoca membro fisso anche del Morto Riconoscente, che per l’occasione si è portato dietro anche la moglie Donna, una presenza che nei Dead ho sempre reputato inutile mentre secondo me qui ha più senso, in quanto Jerry ha spesso usato delle voci femminili dal vivo, non potendo sostenere in prima persona tutte le parti vocali. Questa versione della band comunque funziona, un po’ per lo stato di forma ottimo del leader (che canta anche meglio che nel precedente volume), sempre meraviglioso quando si tratta di far scorrere le dita sulle corde della sua chitarra, un po’ per l’affiatamento con gli altri membri della band, ma anche per la scelta di brani suonati di rado dal barbuto musicista. Un concerto molto diverso da quello con Saunders, meno sperimentale e decisamente più rock e diretto, con un Godchaux in grandissima forma a condividere i momenti strumentali con Jerry, ed una serie di brani al solito lunghi e dilatati, ma nei quali il bandolo non viene mai smarrito, anche se forse la qualità di incisione è leggermente inferiore a quella spettacolare del sesto volume.

Il primo CD si apre con The Way You Do The Things You Do, un classico scritto da Smokey Robinson e portato al successo dai Temptations, brano perfetto per rompere il ghiaccio, versione vivace e spedita con Jerry che fa subito capire che la serata è di quelle giuste. Knockin’On Heaven’s Door di Bob Dylan è una di quelle canzoni che uno si aspetterebbe di trovare più avanti nella serata (magari nei bis), mentre qua viene proposta come seconda: dopo un avvio un po’ traballante, nel quale la band sembra cercare l’intesa, il brano si mette sui binari giusti, il tempo è rallentato rispetto all’originale di Bob, ma Jerry è sublime alla sei corde e l’accompagnamento scorre fluido per circa un quarto d’ora (e gli perdono un accenno di reggae nel ritornello, ma in quel periodo anche Clapton la faceva così); After Midnight, il classico di J.J. Cale, è ritmata e scattante, con Kahn e Tutt che non perdono un colpo e Jerry che canta e suona in maniera decisa: una buona versione, anch’essa discretamente lunga (13 minuti), ma avvincente e per nulla noiosa. E’ la volta della rara Who Was John?, un traditional gospel dalla struttura simile a John The Revelator, un pezzo molto rallentato e cantato a tre voci, con elementi blues neanche troppo nascosti; Mission In The Rain è uno dei pochi originali proposti da Jerry (era su Reflections), una bella canzone, tipica del nostro, limpida e fluida e con un’ottima prestazione di Godchaux (ed anche di Garcia, ma che ve lo dico a fà?). Il primo dischetto si chiude con Stir It Up, noto brano di Bob Marley: come saprete il reggae non è tra i generi che amo, ma la melodia solare è di quelle vincenti (Donna è la voce solista qui), e poi Jerry la arrangia a modo suo, lascia parlare la chitarra e ci regala altri 12 minuti molto godibili.

Il secondo CD inizia con Midnight Moonlight, un vivace folk-rock scritto da Peter Rowan e presente in origine sul mitico disco degli Old & In The Way, una versione spedita e trascinante, tra le migliori performance del doppio, con Jerry ispirato e decisamente “sul pezzo”; Tore Up Over You è un coinvolgente rock’n’roll (di Hank Ballard): nella studio version apparsa sempre su Reflections al piano c’era il fenomenale Nicky Hopkins, ma anche Godchaux fa la sua porca figura, e poi Jerry stende tutti con un paio di assoli dei suoi. Non era scontato ascoltare un brano dei Dead in un concerto di Garcia, anzi Jerry di solito non suonava pezzi del suo gruppo principale: quella sera però il nostro propose una apprezzata (dal pubblico) Friend Of The Devil, una canzone che ho ascoltato talmente tante volte che non può riservare grandi sorprese, mentre Don’t Let Go di Jesse Stone è il centrepiece del concerto, 22 minuti di puro sballo strumentale, con Jerry che raggiunge vette altissime ed il gruppo quasi fa fatica a stargli dietro (ma non Godchaux, che è un treno in corsa), una performance che da sola vale il prezzo. L’album si chiude con tre pezzi suonati molto di rado dal nostro: Strange Man, un bluesaccio strascicato di Dorothy Love Coates, cantato molto bene da Donna, e dalla durata di “appena” sei minuti, una toccante Stop That Train di Peter Tosh (quindi ancora reggae), e gran finale con Mighty High, hit minore di un gruppo poco noto degli anni settanta, i Mighty Clouds Of Joy, forse non una grande canzone, ma Jerry e compagnia sopperiscono con classe, feeling e mestiere.

Un altro concerto notevole, anche se adesso auspico una pausa un po’ più lunga prima dell’ottavo volume.

Marco Verdi

Mick Taylor – Stranger In This Town. Ritorna Uno Dei Suoi Rari Dischi!

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Mick Taylor  –  Stranger In This Town – Maze    

Mick Taylor è stato uno dei casi più eclatanti di un musicista la cui carriera solista si è rivelata inversamente proporzionale alla sua bravura come strumentista, nel suo caso chitarrista: uno dei più grandi Gregari (con la G maiuscola) della storia della musica rock, con otto anni sontuosi tra il 1966 e 1974, tre con i Bluesbreakers di John Mayall e cinque con i Rolling Stones, i migliori della band di Jagger e Richards. Poi una sorta di lungo oblio, ravvivato di tanto in tanto da fiammate di creatività: l’album solista omonimo del 1979 (ristampato in CD nel 2011), un buon disco senza essere memorabile, bissato solo da un altro album di studio uscito nel 2000, qualche collaborazione, non molte, a livello discografico, con Carla Olson, e qualche disco dal vivo, per etichette via via più minuscole. Non molto per un musicista che ancora oggi è in grado di creare scosse chitarristiche di grande pregio ed inventiva quando (ri)chiamato all’azione: vedasi l’utilizzo nelle tournée degli Stones del 2013 e 2014, quando inizia suonare la sua solista in Midnight Rambler e altri brani è stata subito un’altra storia.

Comunque, senza piangere troppo su quello che non è stato, accontentiamoci di quel poco che possiamo avere. Per esempio questo Stranger In This Town, un disco dal vivo già pubblicato da una piccola etichetta nel lontano 1990 (la stessa della nuova versione), e che contiene riscontri del tour estivo in Svezia del 1989, con un paio di brani registrati rispettivamente a Philadelphia e in Germania nello stesso anno. Mick Taylor, per una volta, è accompagnato da un’ottima band, con Max Middleton, del secondo Jeff Beck Group, alle tastiere, Wilbur Bascomb, anche lui spesso con Beck, al basso, Eric Parker alla batteria, spesso con Ian Hunter, e Shane Fontayne alla seconda chitarra, da lì a poco con Springsteen, e oggi nella band di Jackson Browne. Quindi ottimi musicisti, che, uniti alla scelta di un repertorio più che adeguato, garantiscono un disco dal vivo di buona qualità, che ha nelle parti vocali di Taylor (non è mai stato un gran cantante, adeguato diciamo) il suo punto debole, e in quelle soliste alcuni momenti di grande estro qualitativo. Stranger In This Town è un onesto pezzo rock, molto riffato, tipicamente Stonesiano, con i musicisti ben centrati e Mick che quando inizia suonare la chitarra fa subito la differenza, un bel solo con wah-wah che indica quello che sarà il mood della serata.

Il suono è buono (anche se nel finale di CD peggiora) e quando Taylor inizia ad esplorare il repertorio di Albert King, uno dei suoi preferiti in assoluto, le cose si fanno serie: I Wonder Why è un classico Chicago Shuffle, con la solista che viaggia sicura e come atmosfera sonora siamo dalle parti di Eric Clapton, di nuovo con il pedale wah-wah molto impiegato, come in gran parte del concerto. L’altro pezzo di King è Laundromat Blues, più lenta e cadenzata, quasi lancinante nel suo dipanarsi, ma sempre con il blues come stella polare. Anche il pezzo successivo sarebbe uno slow blues, ma è la variazione sul tema portata da Jimi Hendrix, che anche Taylor considera il più grande chitarrista mai esistito, e lo omaggia con una versione di Red House molto fedele all’originale, peccato venga sfumata brutalmente, gran bella musica in ogni caso. Non poteva mancare un pezzo degli Stones e il prescelto è Jumpin’ Jack Flash, la quintessenza del R&R, la voce è un’altra, purtroppo, ma la chitarra è la grinta sono quelle https://www.youtube.com/watch?v=V1suZdT_Des .

Anche Little Red Rooster di Howlin’ Wolf faceva parte del repertorio delle “Pietre Rotolanti”, registrata in Germania, ci permette di gustare la magica slide di Mick Taylor, mentre Goin’ South, il pezzo più lungo del disco è una sorta di escursione nella musica latin-rock, con il nostro che si inventa un assolo di quelli ricchi di tecnica ed inventiva, poi vanificato da un finale simil fusion, al solito brutalmente sfumato, con pessima abitudine. You Gotta Move, registrata a Phildelphia con Blondie Chaplin alla seconda chitarra, ci permette ancora di ascoltare un grande chitarrista, di nuovo alla slide, ma con gli Stones era ovviamente un’altra cosa.

Bruno Conti

Ma Allora Oltre Che Per I Portafogli Ci Prendono Anche Per I Fondelli! Torna La “Limited Edition” Di The Cutting Edge Bootleg Series Vol.12 Di Bob Dylan

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Bob Dylan – Bootleg Series Vol. 12 – The Cutting Edge 1965-1966 Collector’s Edition 18 CD – Sony Legacy

Lo scorso anno, in contemporanea con l’uscita del Cutting Edge, peraltro bellissimo, da 6 CD, ne era uscita anche una versione limitata da 18 CD, con tutte le registrazioni effettuate da Bob Dylan fra il 1965 e 1966, 379 brani in studio e dal vivo, che documentavano il momento più creativo della carriera del più grande cantautore della storia del rock, un cofanetto disponibile solo sul sito di Dylan attraverso la Columbia Sony Music, in una tiratura limitata di 5.000 esemplari alla modica cifra di 600 dollari (ok, 599.98), e poi su siti tipo eBay a cifre ovviamente superiori. Sul Blog ne abbiamo parlato con dovizia di particolari in due Post http://discoclub.myblog.it/2015/11/18/qui-poi-il-mondo-del-rock-stato-piu-lo-bob-dylan-the-bootleg-series-vol-12-19651966-the-cutting-edge-parte-i/, e per me era finita lì. Adesso a circa un anno di distanza (la prima versione era uscita  il 6 novembre del 2015), con uscita il 23 settembre la Sony Legacy ripresenta il box, per la vendita attraverso i canali tradizionali, allo stesso prezzo, e sempre limitato a 5.000 copie.

Se devo essere sincero secondo me è lo stesso cofanetto che non è evidentemente andato esaurito (ma magari mi sbaglio) e ora viene venduto di nuovo, per il momento mi pare solo negli Stati Uniti, per farne fuori le rimanenze. Facendo un veloce calcolo 5.000 copie a 600 dollari facevano un fatturato da tre milioni di dollari, mica bruscolini in una industria discografica in affanno. Se eravate interessati e lo avevate mancato al primo giro, potete fare un nuovo tentativo, sempre tenendo conto che a meno di uscite europee, acquistando negli Stati Uniti, al momento della ricezione poi dovrete pagare le tasse doganali e soprattutto l’IVA che aumentano notevolmente la cifra che si va a pagare. Il cofanetto è bellissimo, il Natale si avvicina di nuovo, io ho vi ho avvisato, leggete sopra la recensione. e qui sotto la lista completa dei contenuti e poi decidete.

 [CD1]
1. Love Minus Zero/No Limit – Take 1 (1/13/1965) Breakdown.
2. Love Minus Zero/No Limit – Take 2 (1/13/1965) Complete.
3. I’ll Keep It With Mine – Take 1 (1/13/1965) Released on Biograph, 1985.
4. It’s All Over Now, Baby Blue – Take 1 (1/13/1965) Released on The Bootleg Series, Vol. 7, 2005.
5. Bob Dylan’s 115th Dream – Take 1 (1/13/1965) Fragment. Released on Bringing It All Back Home, 1965.
6. Bob Dylan’s 115th Dream – Take 2 (1/13/1965) Complete.
7. She Belongs To Me – Take 1 (1/13/1965) Complete.
8. Subterranean Homesick Blues – Take 1 (1/13/1965) Released on The Bootleg Series, Vol. 1-3, 1991.
9. Outlaw Blues – Take 1 (1/13/1965) Complete.
10. On The Road Again – Take 1 (1/13/1965) Complete.
11. Farewell Angelina – Take 1 (1/13/1965) Released on Bootleg Series, Vol. 1-3, 1991.
12. If You Gotta Go, Go Now – Take 1 (1/13/1965) Complete.
13. You Don’t Have to Do That – Take 1 (1/13/1965) Incomplete.
14. California – Take 1 (1/13/1965) Complete.
15. Love Minus Zero/No Limit – Take 3 remake (1/13/1965) Complete.
16. She Belongs To Me – Take 2 remake (1/13/1965) Complete.
17. Outlaw Blues – Take 1 remake (1/13/1965) False start.
18. Outlaw Blues – Take 2 remake (1/13/1965) Complete.
19. Love Minus Zero/No Limit – Take 1 remake (1/14/1965) Complete.
20. Love Minus Zero/No Limit – Take 2 remake (1/14/1965) Released on Bringing It All Back Home, 1965.
21. Love Minus Zero/No Limit – (1/14/1965) Insert.
22. Subterranean Homesick Blues – Take 1 remake (1/14/1965) Complete.
23. Subterranean Homesick Blues – Take 2 remake (1/14/1965) False start.
24. Subterranean Homesick Blues – Take 3 remake (1/14/1965) Released on Bringing It All Back Home, 1965.
25. Outlaw Blues – Take 1 remake (1/14/1965) False start.
26. Outlaw Blues – Take 2 remake (1/14/1965) Fragment/breakdown.
27. Outlaw Blues – Take 3 remake (1/14/1965) Released on Bringing It All Back Home, 1965.

[CD2]
1. She Belongs To Me – Take 1 remake (1/14/1965) Complete.
2. She Belongs To Me – Take 2 remake (1/14/1965) Released on Bringing It All Back Home, 1965.
3. Bob Dylan’s 115th Dream – Take 1 (1/14/1965) False start.
4. Bob Dylan’s 115th Dream – Take 2 (1/14/1965) Released on Bringing It All Back Home, 1965.
5. On The Road Again – Take 1 (1/14/1965) False start.
6. On The Road Again – Take 2 (1/14/1965) Complete.
7. On The Road Again – Take 3 (1/14/1965) False start.
8. On The Road Again – Take 4 (1/14/1965) Complete.
9. Maggie’s Farm – Take 1 (1/15/1965) Released on Bringing It All Back Home, 1965.
10. On The Road Again – Take 1 remake (1/15/1965) Complete.
11. On The Road Again – Takes 2-6 remake (1/15/1965) False starts/complete.
12. On The Road Again – Take 7 remake (1/15/1965) Complete.
13. On The Road Again – Takes 8-9 remake (1/15/1965) False starts.
14. On The Road Again – Take 11 remake (1/15/1965) False start.
15. On The Road Again – Take 12 remake (1/15/1965) False start.
16. On The Road Again – Take 13 remake (1/15/1965) Released on Bringing It All Back Home, 1965.
17. It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding) – Take 1 (1/15/1965) False start.
18. It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding) – Take 2 (1/15/1965) Released on Bringing It All Back Home, 1965.
19. Gates Of Eden – Take 1 (1/15/1965) Released on Bringing It All Back Home, 1965.
20. Mr. Tambourine Man – Takes 1-2 (1/15/1965) False starts.
21. Mr. Tambourine Man – Take 3 (1/15/1965) Breakdown.
22. Mr. Tambourine Man – Takes 4-5 (1/15/1965) Breakdown.
23. Mr. Tambourine Man – Take 6 (1/15/1965) Released on Bringing It All Back Home, 1965.
24. It’s All Over Now, Baby Blue – Take 1 remake (1/15/1965) Released on Bringing It All Back Home, 1965.

[CD3]
1. If You Gotta Go, Go Now – Take 1 (1/15/1965) Complete.
2. If You Gotta Go, Go Now – Take 2 (1/15/1965) Complete.
3. If You Gotta Go, Go Now – Take 3 (1/15/1965) Complete.
4. If You Gotta Go, Go Now – Take 4 (1/15/1965) Released on The Bootleg Series, Vol. 1-3, 1991.
5. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 1 (6/15/1965) Complete.
6. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Takes 2-3 (6/15/1965) Fragments.
7. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 4 (6/15/1965) Breakdown.
8. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Takes 5 (6/15/1965) False start.
9. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Takes 6 (6/15/1965) Breakdown.
10. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 7 (6/15/1965) Insert.
11. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 8 (6/15/1965) Complete.
12. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 9 (6/15/1965) Released on The Bootleg Series, Vol. 7, 2005.
13. Sitting On A Barbed-Wire Fence – Take 1 (6/15/1965) Rehearsal and breakdown.
14. Sitting On A Barbed-Wire Fence – Take 2 (6/15/1965) Complete.
15. Sitting On A Barbed-Wire Fence – Take 3 (6/15/1965) Released on The Bootleg Series, Vol. 1-3, 1991.
16. Sitting On A Barbed-Wire Fence – Take 2 (6/15/1965) Edited version. Complete.
17. It Takes A Lot to Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 1 remake (6/15/1965) Released on The Bootleg Series, Vol. 1-3, 1991.
18. Sitting On A Barbed-Wire Fence – Takes 4-5 (6/15/1965) False starts.
19. Sitting On A Barbed-Wire Fence – Take 6 (6/15/1965) Complete.
20. Like A Rolling Stone – Takes 1-3 (6/15/1965) Rehearsal.
21. Like A Rolling Stone – Take 4 (6/15/1965) Rehearsal. Partially released on The Bootleg Series Vol. 1-3, 1991.
22. Like A Rolling Stone – Take 5 (6/15/1965) Breakdown.

[CD4]
1. Like A Rolling Stone – Rehearsal remake (6/16/1965) Rehearsal.
2. Like A Rolling Stone – Take 1 remake (6/16/1965) Rehearsal.
3. Like A Rolling Stone – Takes 2-3 remake (6/16/1965) False starts.
4. Like A Rolling Stone – Take 4 remake (6/16/1965) Released on Highway 61 Revisited, 1965.
5. Like A Rolling Stone – Take 5 remake (6/16/1965) Rehearsal.
6. Like A Rolling Stone – Take 6 remake (6/16/1965) False start.
7. Like A Rolling Stone – Take 8 remake (6/16/1965) Breakdown.
8. Like A Rolling Stone – Takes 9-10 remake (6/16/1965) False starts.
9. Like A Rolling Stone – Take 11 remake (6/16/1965) Complete.
10. Like A Rolling Stone – Take 12 remake (6/16/1965) False start.
11. Like A Rolling Stone – Take 13 remake (6/16/1965) Breakdown.
12. Like A Rolling Stone – Take 14 remake (6/16/1965) False start.
13. Like A Rolling Stone – Take 15 remake (6/16/1965) Breakdown.
14. Like A Rolling Stone – (6/16/1965) Master take, guitar.
15. Like A Rolling Stone – (6/16/1965) Master take, vocals, guitar (BD).
16. Like A Rolling Stone – (6/16/1965) Master take, piano, bass.
17. Like A Rolling Stone – (6/16/1965) Master take, drums, organ.

[CD5]
1. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 1 (7/29/1965) Breakdown.
2. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 2 (7/29/1965) False start.
3. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 3 (7/29/1965) Incomplete.
4. Tombstone Blues – Take 1 (7/29/1965) Complete.
5. Tombstone Blues – Takes 2-3 (7/29/1965) False starts.
6. Tombstone Blues – Take 4 (7/29/1965) Complete.
7. Tombstone Blues – Takes 5-7 (7/29/1965) False starts, rehearsal.
8. Tombstone Blues – Take 9 (7/29/1965) Released on The Bootleg Series, Vol. 7, 2005.
9. Tombstone Blues – Take 10 (7/29/1965) False start.
10. Tombstone Blues – Take 11 (7/29/1965) Breakdown.
11. Tombstone Blues – Take 12 (7/29/1965) Released on Highway 61 Revisited, 1965.
12. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 1 (7/29/1965) Complete.
13. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 2 (7/29/1965) False start.
14. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 3 (7/29/1965) Complete.
15. It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry – Take 4 (7/29/1965) Released on Highway 61 Revisited, 1965.
16. Positively 4th Street – Takes 1-3 (7/29/1965) False starts.
17. Positively 4th Street – Take 4 (7/29/1965) Complete.
18. Positively 4th Street – Take 5 (7/29/1965) Complete.
19. Positively 4th Street – Take 6 (7/29/1965) Breakdown.
20. Positively 4th Street – Take 7 (7/29/1965) Breakdown.
21. Positively 4th Street – Take 8 (7/29/1965) Breakdown.
22. Positively 4th Street – Take 10 (7/29/1965) Breakdown.
23. Positively 4th Street – Take 12 (7/29/1965) Released as a single, 1965.

[CD6]
1. Desolation Row – Take 1 (7/29/1965) Released on The Bootleg Series Vol. 7, 2005.
2. From A Buick 6 – Take 1 (7/30/1965) False start.
3. From A Buick 6 – Take 2 (7/30/1965) False start.
4. From A Buick 6 – Take 4 (7/30/1965) Accidentally released on the first pressing of Highway 61 Revisited, 1965.
5. From A Buick 6 – Take 5 (7/30/1965) Released on Highway 61 Revisited, 1965.
6. Can You Please Crawl Out Your Window? – Takes 1-4 (7/30/1965) False starts.
7. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 1 (7/30/1965) Complete.
8. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 2 (7/30/1965) False start.
9. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 3 (7/30/1965) Complete.
10. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 4 (7/30/1965) False start.
11. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 5 (7/30/1965) Complete.
12. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 6 (7/30/1965) Rehearsal/false start.
13. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 7 (7/30/1965) False start.
14. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 8 (7/30/1965) False start.
15. Can You Please Crawl Out Your Window? – Takes 10-11 (7/30/1965) False starts.
16. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 12 (7/30/1965) Complete.
17. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 14 (7/30/1965) Breakdown.
18. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 15 (7/30/1965) Breakdown.
19. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 17 (7/30/1965) Accidentally Released as B-side of first pressing of Positively 4th Street single.
20. Highway 61 Revisited – Take 1 (8/02/1965) False start.
21. Highway 61 Revisited – Take 2 (8/02/1965) False start.
22. Highway 61 Revisited – Take 3 (8/02/1965) Complete.
23. Highway 61 Revisited – Take 4 (8/02/1965) False start.
24. Highway 61 Revisited – Take 5 (8/02/1965) Complete.
25. Highway 61 Revisited – Take 5 (mis-slate) (8/02/1965) Complete.
26. Highway 61 Revisited – Take 6 (8/02/1965) Released on The Bootleg Series, Vol. 7, 2005.
27. Highway 61 Revisited – Take 7 (8/02/1965) False start.
28. Highway 61 Revisited – Take 8 (8/02/1965) False start.
29. Highway 61 Revisited – Take 9 (8/02/1965) Released on Highway 61 Revisited, 1965.

[CD7]
1. Just Like Tom Thumb’s Blues – Take 1 (8/02/1965) Breakdown.
2. Just Like Tom Thumb’s Blues – Take 3 (8/02/1965) Complete.
3. Just Like Tom Thumb’s Blues – Take 4 (8/02/1965) Rehearsal.
4. Just Like Tom Thumb’s Blues – Take 5 (8/02/1965) Released on The Bootleg Series Vol. 7, 2005.
5. Just Like Tom Thumb’s Blues – Takes 9-10 (8/02/1965) Breakdown.
6. Just Like Tom Thumb’s Blues – Takes 11-12 (8/02/1965) False starts.
7. Just Like Tom Thumb’s Blues – Take 13 (8/02/1965) Complete.
8. Just Like Tom Thumb’s Blues – Takes 14-15 (8/02/1965) False starts.
9. Just Like Tom Thumb’s Blues – Take 16 (8/02/1965) Released on Highway 61 Revisited, 1965.
10. Queen Jane Approximately – Take 1 (8/02/1965) Rehearsal.
11. Queen Jane Approximately – Take 2 (8/02/1965) Complete.
12. Queen Jane Approximately – Take 3 (8/02/1965) False start.
13. Queen Jane Approximately – Take 4 (8/02/1965) False start.
14. Queen Jane Approximately – Take 5 (8/02/1965) Complete.
15. Queen Jane Approximately – Take 6 (8/02/1965) Complete.
16. Queen Jane Approximately – Take 7 (8/02/1965) Released on Highway 61 Revisited, 1965.
17. Ballad Of A Thin Man – Take 1 (8/02/1965) False start.
18. Ballad Of A Thin Man – Take 2 (8/02/1965) Breakdown.
19. Ballad Of A Thin Man – Take 3 (8/02/1965) Released on Highway 61 Revisited, 1965.
20. Ballad Of A Thin Man – Take 4 (8/02/1965) Insert.

[CD8]
1. Desolation Row – Takes 1-2 remake (8/02/1965) False start/breakdown.
2. Desolation Row – Take 3 remake (8/02/1965) Breakdown.
3. Desolation Row – Take 4 remake (8/02/1965) False start.
4. Desolation Row – Take 5 remake (8/02/1965) Complete.
5. Tombstone Blues – Take 1 (8/03/1965) Complete. Vocal overdub.
6. Tombstone Blues – Take 2 (8/03/1965) Complete. Vocal overdub.
7. Tombstone Blues – Take 3 (8/03/1965) Complete. Vocal overdub.
8. Desolation Row – Take 1 (8/04/1965) Rehearsal.
9. Desolation Row – Take 2 (8/04/1965) Rehearsal.
10. Desolation Row – Take 1 (8/04/1965) Complete (with insert).
11. Desolation Row – Take 5 (8/04/1965) Complete master without acoustic guitar overdub. Released on Highway 61 Revisited, 1965.
12. Desolation Row – Take 6 (8/04/1965) Guitar overdub.
13. Desolation Row – Take 7 (8/04/1965) Guitar overdub
14. Tombstone Blues – Take 1 (8/04/1965) Harmonica overdub.
15. Medicine Sunday – Take 1 (10/05/1965) Incomplete.
16. Medicine Sunday – Take 2 (10/05/1965) Incomplete.
17. Jet Pilot – Take 1 (10/05/1965) Released on Biograph, 1985.
18. I Wanna Be Your Lover – (10/05/1965) Rehearsal.
19. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 1 (10/05/1965) Fragment.
20. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 2 (10/05/1965) Fragment.

[CD9]
1. I Wanna Be Your Lover – Take 1 (10/05/1965) Fragment.
2. I Wanna Be Your Lover – Take 1 Edit 1 (10/05/1965) Complete.
3. I Wanna Be Your Lover – Take 1 Edit 2 (10/05/1965) Complete.
4. I Wanna Be Your Lover – Take 2 (10/05/1965) Complete.
5. I Wanna Be Your Lover – (10/05/1965) Rehearsal.
6. I Wanna Be Your Lover – Take 3 10/05/1965) Complete.
7. I Wanna Be Your Lover – Take 4 (10/05/1965) Complete.
8. I Wanna Be Your Lover – Take 5 (10/05/1965) Complete
9. I Wanna Be Your Lover – Take 6 (10/05/1965) Complete.
10. I Wanna Be Your Lover – Take 6 (mis-slate) (10/05/1965) Released on Biograph, 1985.
11. Instrumental – Take 1 (10/05/1965) Fragment.
12. Instrumental – Take 2 (10/05/1965) Complete.
13. Visions Of Johanna – Take 1 (11/30/1965) Rehearsal.
14. Visions Of Johanna – Take 2 (11/30/1965) Rehearsal.
15. Visions Of Johanna – Take 3 (11/30/1965) Rehearsal.
16. Visions Of Johanna – Take 4 (11/30/1965) Complete.
17. Visions Of Johanna – Take 5 (11/30/1965) Complete.
18. Visions Of Johanna – Take 6 (11/30/1965) Rehearsal.
19. Visions Of Johanna – Take 7 (11/30/1965) Complete.
20. Visions Of Johanna – Take 8 (11/30/1965) Released on The Bootleg Series, Vol.7, 2005.

[CD10]
1. Visions Of Johanna – Takes 9-12 (11/30/1965) False starts.
2. Visions Of Johanna – Take 13 (11/30/1965) Breakdown.
3. Visions Of Johanna – Take 14 (11/30/1965) Complete.
4. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 1 (11/30/1965) False start.
5. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 2 (11/30/1965) False start, rehearsal.
6. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 3 (11/30/1965) False start.
7. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 4 (11/30/1965) False start, rehearsal.
8. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 6 (11/30/1965) Complete.
9. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 7 (11/30/1965) Breakdown.
10. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 8 (11/30/1965) Complete.
11. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 9 (11/30/1965) False start.
12. Can You Please Crawl Out Your Window? – Take 10 (11/30/1965) Released as a single in October, 1965.
13. She’s Your Lover Now – Take 1 (1/21/1966) Breakdown.
14. She’s Your Lover Now – Take 2 (1/21/1966) Rehearsal.
15. She’s Your Lover Now – Take 3 (1/21/1966) Breakdown.
16. She’s Your Lover Now – Take 4 (1/21/1966) Incomplete.
17. She’s Your Lover Now – Take 5 (1/21/1966) Rehearsal.
18. She’s Your Lover Now – Take 6 (1/21/1966) Complete.
19. She’s Your Lover Now – Take 7 (1/21/1966) False start.
20. She’s Your Lover Now – Take 8 (1/21/1966) Rehearsal.
21. She’s Your Lover Now – Take 9 (1/21/1966) Rehearsal.
22. She’s Your Lover Now – Takes 10-11 (1/21/1966) Rehearsal.
23. She’s Your Lover Now – Take 12 (1/21/1966) Rehearsal.
24. She’s Your Lover Now – Take 13 (1/21/1966) Rehearsal.

[CD11]
1. She’s Your Lover Now – Take 14 (1/21/1966) Breakdown.
2. She’s Your Lover Now – Take 15 (1/21/1966) Released on The Bootleg Series, Vol. 1-3, 1991.
3. She’s Your Lover Now – (1/21/1966) Rehearsal.
4. She’s Your Lover Now – Take 16 (1/21/1966) Complete.
5. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Take 1 (1/25/1966) Released on The Bootleg Series, Vol. 7, 2005.
6. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Take 2 (1/25/1966) Complete.
7. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Take 1 (1/25/1966) Rehearsal.
8. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Take 2 (1/25/1966) Rehearsal.
9. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Take 3 (1/25/1966) Fragment.
10. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Take 4 (1/25/1966) Rehearsal.
11. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Take 5 (1/25/1966) Rehearsal.
12. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Takes 6-8 (1/25/1966) Rehearsal.
13. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Take 9 (1/25/1966) Rehearsal.
14. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Takes 10-14 (1/25/1966) Rehearsal.
15. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Take 15 (1/25/1966) Complete.
16. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Takes 16-17 (1/25/1966) False starts.
17. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Take 18 (1/25/1966) Complete.
18. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – (1/25/1966) Rehearsal.
19. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Take 19 (1/25/1966) Complete.
20. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Takes 21-22 (1/25/1966) Breakdown.

[CD12]
1. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Take 23 (1/25/1966) Complete.
2. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – Take 24 (1/25/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.
3. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – (1/25/1966) Master take, guitar (BD) and organ.
4. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – (1/25/1966) Master take, vocal.
5. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – (1/25/1966) Master take, piano and drums.
6. One Of Us Must Know (Sooner Or Later) – (1/25/1966) Master take, guitar and bass.
7. Lunatic Princess – Take 1 (1/27/1966) Incomplete.
8. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Takes 1-2 (1/27/1966) False start, incomplete.
9. Leopard-Skin Pill-Box Hat – (1/27/1966) Insert.
10. I’ll Keep It With Mine – (no date listed) Rehearsal. Partially released on The Bootleg Series, Vol.1-3, 1991.
11. Fourth Time Around – Take 1 (2/14/1966) Rehearsal.
12. Fourth Time Around – Take 2 (2/14/1966) Breakdown.
13. Fourth Time Around – Takes 3-4 (2/14/1966) Rehearsal.
14. Fourth Time Around – Take 5 (2/14/1966) Complete.
15. Fourth Time Around – Takes 6-7 (2/14/1966) Rehearsal.
16. Fourth Time Around – Take 8 (2/14/1966) Rehearsal.
17. Fourth Time Around – Takes 9-10 (2/14/1966) False starts.

[CD13]
1. Fourth Time Around – Take 11 (2/14/1966) Complete.
2. Fourth Time Around – Takes 12-13 (2/14/1966) False starts.
3. Fourth Time Around – Takes 14-16 (2/14/1966) False starts.
4. Fourth Time Around – Takes 17-18 (2/14/1966) False starts.
5. Fourth Time Around – Take 19 (2/14/1966) Breakdown.
6. Fourth Time Around – Take 19 again (2/14/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.
7. Visions Of Johanna – Take 1 (2/14/1966) False start.
8. Visions Of Johanna – Take 2 (2/14/1966) Breakdown.
9. Visions Of Johanna – Take 3 (2/14/1966) False start.
10. Visions Of Johanna – Take 4 (2/14/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.
11. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Takes 1-2 (2/14/1966) Rehearsal.
12. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Take 3 (2/14/1966) Complete.
13. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Takes 4-5 (2/14/1966) Rehearsal.
14. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Take 6 (2/14/1966) Breakdown.
15. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Take 6 again (2/14/1966) Rehearsal.
16. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Take 8 (2/14/1966) Complete.
17. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Take 9 (2/14/1966) Breakdown.
18. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Take 10 (2/14/1966) False start.
19. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Take 11 (2/14/1966) Breakdown.
20. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Take 12 (2/14/1966) False start.
21. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Take 13 (2/14/1966) Complete.
22. I’ll Keep It With Mine (instrumental) – Take 1 (2/15/1966) Rehearsal.
23. I’ll Keep It With Mine (instrumental) – Take 2 (2/15/1966) Rehearsal.
24. I’ll Keep It With Mine (instrumental) – Take 3 (2/15/1966) Rehearsal.
25. I’ll Keep It With Mine (instrumental) – Take 4 (2/15/1966) Rehearsal.
26. I’ll Keep It With Mine (instrumental) – Take 5 (2/15/1966) Rehearsal.
27. I’ll Keep It With Mine (instrumental) – Takes 6-7 (2/15/1966) Rehearsal.
28. I’ll Keep It With Mine (instrumental) – Take 8 (2/15/1966) Rehearsal.
29. I’ll Keep It With Mine (instrumental) – Take 8 again (2/15/1966) Complete.
30. I’ll Keep It With Mine (instrumental) – Take 9 (2/15/1966) Complete.

[CD14]
1. Sad-Eyed Lady Of The Lowlands – Take 1 (2/16/1966) Complete.
2. Sad-Eyed Lady Of The Lowlands – Take 2 (2/16/1966) Rehearsal.
3. Sad-Eyed Lady Of The Lowlands – Take 3 (2/16/1966) Complete.
4. Sad-Eyed Lady Of The Lowlands – Take 4 (2/16/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.
5. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Take 1 (2/17/1966) Rehearsal.
6. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – (2/17/1966) Rehearsal.
7. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Take 1 (2/17/1966) Breakdown.
8. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Takes 2-3 (2/17/1966) Rehearsal.
9. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Take 4 (2/17/1966) Breakdown.
10. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Take 4 (mis-slate) (2/17/1966) False start.
11. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Take 5 (2/17/1966) Released on The Bootleg Series, Vol. 7, 2005.
12. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Takes 6-8 (2/17/1966) False starts.
13. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Take 9 (2/17/1966) Breakdown.
14. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Take 10 (2/17/1966) False start.
15. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Takes 11-12 (2/17/1966) Breakdown.
16. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Take 13 (2/17/1966) Breakdown.

[CD15]
1. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Take 14 (2/17/1966) Complete.
2. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again – Take 15 (2/17/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.
3. Absolutely Sweet Marie – (3/07/1966) Rehearsal.
4. Absolutely Sweet Marie – Take 1 (3/07/1966) Complete.
5. Absolutely Sweet Marie – Take 2 (3/07/1966) False start.
6. Absolutely Sweet Marie – Take 3 (3/07/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.
7. Absolutely Sweet Marie – (3/07/1966) Insert.
8. Just Like A Woman – Take 1 (3/08/1966) Complete.
9. Just Like A Woman – Take 2 (3/08/1966) Complete.
10. Just Like A Woman – Take 3 (3/08/1966) Complete.
11. Just Like A Woman – Take 4 (3/08/1966) Complete.
12. Pledging My Time – Take 1 (3/08/1966) Breakdown.
13. Pledging My Time – (3/08/1966) Rehearsal.
14. Pledging My Time – Take 2 (3/08/1966) False start.
15. Pledging My Time – Take 3 (3/08/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.
16. Just Like A Woman – Take 5 (3/08/1966) False start.
17. Just Like A Woman – Take 6 (3/08/1966) Breakdown.

[CD16]
1. Just Like A Woman – Take 8 (3/08/1966) Complete.
2. Just Like A Woman – Takes 9-10 (3/08/1966) False start, breakdown.
3. Just Like A Woman – Takes 11-12 (3/08/1966) Rehearsal.
4. Just Like A Woman – Take 13 (3/08/1966) Breakdown.
5. Just Like A Woman – Takes 14-15 (3/08/1966) Rehearsal.
6. Just Like A Woman – Take 16 (3/08/1966) Complete.
7. Just Like A Woman – Take 17 (3/08/1966) Breakdown.
8. Just Like A Woman – Take 18 (3/08/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.
9. Most Likely You Go Your Way (And I’ll Go Mine) – Take 1 (3/09/1966) Complete.
10. Most Likely You Go Your Way (And I’ll Go Mine) – Take 2 (3/09/1966) Rehearsal.
11. Most Likely You Go Your Way (And I’ll Go Mine) – Take 3 (3/09/1966) Rehearsal.
12. Most Likely You Go Your Way (And I’ll Go Mine) – Take 4 (3/09/1966) Rehearsal.
13. Most Likely You Go Your Way (And I’ll Go Mine) – Take 5 (3/09/1966) Breakdown.
14. Most Likely You Go Your Way (And I’ll Go Mine) – Take 6 (3/09/1966) Released on Blonde on Blonde, 1966.
15. Temporary Like Achilles – Take 1 (3/09/1966) Complete.
16. Temporary Like Achilles – Take 2 (3/09/1966) False start
17. Temporary Like Achilles – Take 3 (3/09/1966) Complete.
18. Temporary Like Achilles – Take 4 (3/09/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.
19. Rainy Day Women #12 & 35 – (3/10/1966) Rehearsal.
20. Rainy Day Women #12 & 35 – Take 1 (3/10/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.

[CD17]
1. Obviously Five Believers – Take 1 (3/10/1966) False start.
2. Obviously Five Believers – Take 2 (3/10/1966) Breakdown.
3. Obviously Five Believers – Take 3 (3/10/1966) Complete.
4. Obviously Five Believers – Take 4 (3/10/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.
5. Leopard-Skin Pill-Box Hat – Take 1 (3/10/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.
6. I Want You – (3/10/1966) Rehearsal.
7. I Want You – Take 1 (3/10/1966) Complete.
8. I Want You – Take 2 (3/10/1966) Breakdown.
9. I Want You – Take 3 (3/10/1966) Rehearsal, false start.
10. I Want You – Take 4 (3/10/1966) Complete.
11. I Want You – Take 5 (3/10/1966) Released on Blonde On Blonde, 1966.
12. I Want You – Take 5b (3/10/1966) Insert, guitar overdub.

[CD18]
1. Remember Me – (5/04/1965) Savoy Hotel, London.
2. More And More – (5/04/1965) Savoy Hotel, London.
3. Blues Stay Away From Me – (5/04/1965) Savoy Hotel, London.
4. Weary Blues From Waitin’ – (5/04/1965) Savoy Hotel, London.
5. Lost Highway – (5/04/65) Savoy Hotel, London.
6. I’m So Lonesome I Could Cry – (5/04/1965) Savoy Hotel, London.
7. Young But Daily Growing – (5/04/1965) Savoy Hotel, London.
8. Wild Mountain Thyme – (5/04/1965) Savoy Hotel, London.
9. I Can’t Leave Her Behind [1] – (5/13/1966) North British Station Hotel, Glasgow, Scotland.
10. I Can’t Leave Her Behind [2] – (5/13/1966) North British Station Hotel, Glasgow, Scotland.
11. On A Rainy Afternoon – (5/13/1966) North British Station Hotel, Glasgow, Scotland.
12. If I Was A King [1] – (5/13/1966) North British Station Hotel, Glasgow, Scotland.
13. If I Was A King [2] – (5/13/1966) North British Station Hotel, Glasgow, Scotland.
14. What Kind Of Friend Is This – (5/13/1966) North British Station Hotel, Glasgow, Scotland.
15. Positively Van Gogh [1] – (3/12/1966) Denver, Colorado Hotel Room.
16. Positively Van Gogh [2] – (3/12/1966) Denver, Colorado Hotel Room.
17. Positively Van Gogh [3] – (3/12/1966) Denver, Colorado Hotel Room.
18. Don’t Tell Him, Tell Me – (3/12/1966) Denver, Colorado Hotel Room.
19. If You Want My Love – (3/12/1966) Denver, Colorado Hotel Room.
20. Just Like A Woman – (3/12/1966) Denver, Colorado Hotel Room.
21. Sad-Eyed Lady Of The Lowlands – (3/12/1966) Denver, Colorado Hotel Room.

Nella confezione ci sono anche un libro rilegato formato gigante da 170 pagine, un altro libro, il certificato di autenticità, i nove 45 giri originali pubblicati all’epoca, una striscia della pellicola del film di D.A. Pennebaker Don’t Look Back, diverse stampe e una spilletta stampata con pelle di leopardo.

Tanta bella musica, ma anche tanti soldi, fate vobis, se non lo avete già fatto..

Bruno Conti

Eric Clapton & Guests – Crossroads Revisited. Dopo I DVD Ecco Il Cofanetto Triplo Con I CD!

eric clapton crossroads revisited eric clapton crossroads revisited box

Eric Clapton And Guests – Crossroads Revisited – 3 CD Rhino/Warner

Questo cofanetto esce ora anche in formato CD, e quindi a eventuali fans di Eric Clapton (e di tutti gli altri grandi artisti coinvolti) si pone il quesito se si debbano eventualmente ricomprare, per collezione, anche questa edizione in un formato diverso dai DVD e Blu-Ray in cui erano stati pubblicati in origine, ma il manufatto, peraltro molto bello esteticamente, come vedete qui sopra, e con un prezzo contenuto, si rivolge anche a quella platea che non ama il formato video come supporto di queste uscite (e vi assicuro che, stranamente, sono molti). Quindi ben venga pure questa versione audio, ancorché delle varie edizioni, quella del 2013, era già uscita in un doppio CD,  sia pure solo con una selezione di brani estratti da quel concerto. Quindi direi che ora ci manca solo Neil Young che ne faccia la versione in Pono. Per completare la disamina dei contenuti in questo caso parliamo di una selezione di pezzi scelti dagli eventi del 2004, 2007 e 2010, e anche 2013, per cui bando alle ciance e vado a (ri)ascoltare e rivedere (come ripasso) cosa troviamo in questi favolosi festival della chitarra. Sotto trovate la tracklist completa dei contenuti:

[CD1]
1. Sweet Home Chicago Eric Clapton, Robert Cray, Buddy Guy, Hubert Sumlin, & Jimmie Vaughan (2004)
2. Rock Me Baby Eric Clapton, Buddy Guy, B.B. King, & Jimmie Vaughan (2004)
3. Steam Roller James Taylor with Joe Walsh (2004)
4. What The Cowgirls Do Vince Gill with Jerry Douglas (2004)
5. After Midnight J.J. Cale with Eric Clapton (2004)
6. Green Light Girl Doyle Bramhall II (2004)
7. Hell At Home Sonny Landreth with Eric Clapton (2007)
8. City Love John Mayer (2004)
9. Funk 49 Joe Walsh (2004)
10. Drums Of Passions (Jingo) Carlos Santana with Eric Clapton (2004)
11. Cause We’ve Ended As Lovers Jeff Beck (2007)
12. Have You Ever Loved A Woman (Blues In C) Eric Clapton (2004)
13. Layla Eric Clapton (2004)

[CD2]
1. Little By Little Susan Tedeschi with The Derek Trucks Band (2007)
2. Poor Johnny The Robert Cray Band (2007)
3. Paying The Cost To Be The Boss B.B. King with The Robert Cray Band, Jimmie, Vaughan, & Hubert Sumlin (2007)
4. Tulsa Time Sheryl Crow with Eric Clapton, Vince Gill, & Albert Lee (2007)
5. On The Road Again Willie Nelson with Sheryl Crow, Vince Gill, & Albert Lee (2007)
6. Isn’t It A Pity Eric Clapton (2007)
7. Belief John Mayer (2007)
8. Mas Y Mas Los Lobos (2007)
9. Big Block Jeff Beck (2007)
10. Presence Of The Lord Steve Winwood & Eric Clapton (2007)
11. Cocaine Eric Clapton (2004)
12. Waiting For The Bus/Jesus Just Left Chicago ZZ Top (2010)
13. Don’t Owe You A Thing Gary Clark Jr. (2010)
14. Bright Lights Gary Clark Jr. (2010)

[CD3]
1. Our Love Is Fading Sheryl Crow with Eric Clapton, Doyle Bramhall II, & Gary Clark Jr. (2010)
2. Lay Down Sally Vince Gill with Sheryl Crow, Keb Mo , Albert Lee, James Burton, & Earl Klugh (2010)
3. Space Captain Derek Trucks & Susan Tedeschi Band with Warren Haynes, David Hildago, Cesar Rosas, & Chris Stainton (2010)
4. Hammerhead Jeff Beck (2010)
5. Five Long Years Buddy Guy with Jonny Lang & Ronnie Wood (2010)
6. Hear My Train A Comin’ Doyle Brahmhall II (2010)
7. Dear Mr. Fantasy Steve Winwood & Eric Clapton (2010)
8. Born Under A Bad Sign Booker T. with Steve Cropper, Keb’ Mo’, Blake Mills, Matt “Guitar” Murphy, & Albert Lee (2013)
9. Everyday I Get The Blues The Robert Cray Band with B.B. King, Eric Clapton, & Jimmie Vaughan (2013)
10. Please Come Home Gary Clark Jr. (2013)
11. Tumbling Dice Vince Gill with Keith Urban & Albert Lee (2013)
12. I Shot The Sheriff Eric Clapton (2010)
13. Crossroads Eric Clapton (2013)

L’apertura è affidata ad uno dei super classici del blues, parliamo di Sweet Home Chicago, con Eric che incrocia subito la sua chitarra con Robert Cray, Hubert Sumlin, Jimmie Vaughan e Buddy Guy, che è anche la voce solista, ed è subito goduria estrema, in una jam da brividi, anno 2004, come quasi tutto il primo CD. Vi segnalo solo i brani più interessanti, ma ce ne sono ben 40 nel triplo, e tutti validi: Rock Me Baby, con il vecchio B.B. King in gran forma, che si unisce a Guy e Vaughan, è in una grande versione, e anche James Taylor, in versione bluesman, alle prese con Steamroller, con Joe Walsh alla chitarra, è una bella sorpresa. Le varie serate, oltre al blues e al rock, che fanno la parte del leone, ospitano anche altri stili, per esempio il country di What The Cowgirls Do con Vince Gill che canta ( e suona, capperi se suona!) e Jerry Douglas che lo spalleggia da par suo al dobro, mentre After Midnight, è “genere” JJ Cale, e il suo autore inizia a cantare e suonare, poi arriva Eric. Hell At Home, anno 2007, con Clapton che accompagna il maestro della slide Sonny Landreth; Drums Of Passions (Jingo) è l’incontro con il latin rock di Carlos Santana, in un duello titanico di soliste, con Eric che poi lascia il palcoscenico a Jeff Beck per una splendida Cause We’ve Ended As Lovers, il tributo a Roy Buchanan dal concerto del 2007. A seguire Clapton sale al proscenio con due suoi cavalli di battaglia, una lunghissima Have You Ever Loved A Woman, il brano più lungo del triplo CD e Layla, la più bella canzone mai scritta da Enrico (ma anche Presence Of The Lord, che però è legata alla voce di Steve Winwood).

Il secondo CD si apre con il rock got soul eccitante di Little By Little, cantata da Susan Tedeschi, accompagnata dalla Derek Trucks Band, annata 2007, dallo stesso anno una eccellente Paying The Cost To Be The Boss, di nuovo B.B. King, con Robert Cray, Hubert Sumlin e Jimmie Vaughan. Ottima anche la versione, tutti insieme appassionatamente, di Tulsa Time, Sheryl Crow, Eric Clapton, Albert Lee e Vince Gill, che rimangono poi per accompagnare Willie Nelson in On The Road Again. Altro momento topico una splendida versione di Isn’t It A Pity, il bellissimo brano di George Harrison, cantato dal padrone di casa, che inchioda anche un assolo magnifico. Gagliardi anche i Los Lobos con Mas y mas e John Mayer che con Belief dedicata a BB King, dimostra di non essere solo un belloccio, ma anche un grande chitarrista. Jeff Beck viene da un altro pianeta, e in Big Block ci introduce per la prima volta ai grandi talenti della allora giovanissima bassista Tal Wilkenfeld. A questo punto c’è Presence Of The Lord con Winwood che cede all’inizio il microfono a Clapton, poi scatenato al wah-wah e pure Cocaine, di nuovo dall’annata 2004, non è male come canzone, potrebbe avere successo.

Gli ZZ Top dal vivo sono sempre micidiali, il medley Waiting For The Bus/Jesus Just Left Chicago del 2010 lo testimonia, Billy Gibbons non ha più voce ma alla chitarra se la “cava” ancora. Come pure Gary Clark Jr. con l’uno-due di Don’t Owe You A Thing e Brights Light, uno dei nuovi talenti. Terzo CD che si apre con Sheryl Crow Our Love Is Fading, poi Lay Down Sally, Vince Gill, di nuovo la Crow, e per il reparto chitarre Keb’ Mo’, Albert Lee, James Burton e Earl Klugh.  Bellissima Space Captain, l’omaggio a Joe Cocker, con Derek Trucks e Susan Tedeschi Band insieme a Warren Haynes, David Hildago, Cesar Rosas e Chris Stainton. Jeff Beck (presente in tutti e tre i CD) in Hammerhead e Buddy Guy, con Jonny Lang e Ron Wood, in Five Long Years, strapazzano le chitarre da par loro. E Steve Winwood dimostra di essere anche un grande chitarrista con una versione siderale di Dear Mr. Fantasy, insieme a Clapton, che rimane anche per una notevole Everyday I Have The Blues, guidata da Robert Cray, di nuovo con BB King e Jimmie Vaughan, uno dei cinque pezzi estratti dall’annata 2013. Ricorderei altri due altri classici di Clapton, I Shot The Sheriff, dal 2010, e a chiudere il tutto, non poteva mancare, una potente versione di Crossroads! Ma sono belle tutte, ripeto, anche quelle non citate. Una annata non male per uno che si è “ritirato”, il disco nuovo di studio, fra poco il Live con JJ Cale, e ora anche questo.

Bruno Conti

Un Altro Tributo Formidabile: The Musical Mojo Of Dr. John Celebrating Mac And His Music

musical mojo of dr.john

Dr. John – The Musical Mojo of Dr. John: A Celebration of Mac & His Music – Concord/Universal – 2 CD – 2CD/DVD/Blu-Ray 14-10- 2016

Come per il tributo a Jerry Garcia anche l’uscita di questo splendida celebrazione della musica di Dr. John è prevista per il 14 ottobre, attraverso la Concord/Universal e in vari formati, sicuramente doppio CD con DVD e Blu-Ray per il mercato americano, dove questi combo che prevedono la presenza contemporanea di DVD e Blu-Ray nella stessa confezione è una esigenza dettata dal mercato, soprattutto per i film, in quanto nelle abitazioni americane è facile trovare, in diverse stanze, la presenza di entrambi i lettori e quindi spesso le case di produzione pubblicano questi prodotti multipli a prezzi molto convenienti (ma in altri no, vedasi il caso del box dei Pink Floyd The Early Years che anche grazie alla presenza di entrambi i formati non ha un prezzo molto abbordabile e pure questo Musical Mojo Of Dr. John, nella versione quadrupla statunitense, da quello che ho letto, non ha un prezzo particolarmente economico). In Europa si parla anche di una versione con i 2 CD e il DVD, ma non sono sicuro al 100%.

Comunque, al di là dei lati tecnici, il contenuto, da quello che ho potuto sentire, e ho ascoltato estratti di tutte le 22 canzoni contenute nel doppio CD, è veramente fantastico: a partire dalla house band utilizzata nel concerto, che oltre a Dr. John stesso, una sezione fiati tra cui spicca la trombonista Sarah Morrow, vecchia compagna di avventura di Mac Rebennack, vede la presenza di altri grandi musicisti: Chuck Leavell e John Gros alle tastiere, Brian Stoltz dal giro Meters e Neville Brothers alla chitarra, e Kenny Aronofoff alla batteria. Ma è lista degli ospiti che sorprende: oltre alla crema dei musicisti di New Orleans e della Louisiana, Cyril, Aaron Charles Neville, George Porter Jr. e Zigaboo Modeliste, Irma Thomas, lo svedese “naturalizzato” Anders Osborne, il grandissimo Allen Toussaint (che era ancora vivo, visto che il concerto si è tenuto nel 2014), Tab Benoit, Dave Malone dei Radiators, Big Chief Monk Boudreaux, Terence Blanchard e moltissimi altri, anche non di New Orleans, tra cui due nomi fantastici come Bruce Springsteen John Fogerty. Comunque qui sotto potete leggere la lista completa dei partecipanti con i relativi brani in cui sono apparsi, nei vari formati.

Tracklist
[CD1]
1. Right Place Wrong Time – Dr. John and Bruce Springsteen
2. Blow Wind Blow – Jason Isbell
3. My Indian Red – Cyril Neville
4. Somebody Changed the Lock – Anders Osborne and Bill Kreutzmann
5. Please Send Me Someone to Love – Dr. John, Aaron Neville and Charles Neville
6. Junko Partner – George Porter Jr. and Zigaboo Modeliste
7. Since I Fell for You – Irma Thomas
8. Stack-A-Lee – Tab Benoit
9. Life – Allen Toussaint
10. Street People – Shannon McNally
11. Goodnight Irene – Dave Malone
12. Big Chief – Big Chief Monk Boudreaux

[CD2]
1. Familiar Reality – Widespread Panic
2. You Lie – Warren Haynes
3. Traveling Mood – Chuck Leavell
4. Back by the River – Ryan Bingham
5. Let’s Make a Better – World John Boutté
6. Lay My Burden Down – Mavis Staples
7. New Orleans – John Fogerty
8. Come Rain or Come Shine – Dr. John and Terence Blanchard
9. I Walk on Guilded Splinters – Dr. John and Sarah Morrow
10. Such a Night – Dr. John and Sarah Morrow

[DVD and Blu-ray]
1. Dr. John Interview (Opening Sequence)
2. Right Place Wrong Time – Dr. John and Bruce Springsteen
3. Blow Wind Blow – Jason Isbell
4. My Indian Red – Cyril Neville
5. Somebody Changed the Lock – Anders Osborne and Bill Kreutzmann
6. Please Send Me Someone to Love – Dr. John, Aaron Neville and Charles Neville
7. Junko Partner – George Porter Jr. and Zigaboo Modeliste
8. Since I Fell for You – Irma Thomas
9. Stack-A-Lee – Tab Benoit
10. Street People – Shannon McNally
11. Goodnight Irene – Dave Malone
12. Big Chief – Big Chief Monk Boudreaux
13. Dr. John Interview
14. Familiar Reality – Widespread Panic
15. You Lie – Warren Haynes
16. Back by the River – Ryan Bingham
17. Let’s Make a Better – World John Boutté
18. Lay My Burden Down – Mavis Staples
19. New Orleans – John Fogerty
20. Come Rain or Come Shine – Dr. John and Terence Blanchard
21. I Walk on Guilded Splinters – Dr. John and Sarah Morrow
22. Such a Night – Dr. John and Sarah Morrow
23. Traveling Mood – Chuck Leavell
24. Life – Allen Toussaint

Non vedo l’ora: non c’è ancora nessun video ufficiale in rete, appena appaiono aggiorno il Post, comunque quello di Fogerty rende assolutamente l’idea della serata!

Bruno Conti

Quelli “Veri” Erano Un’Altra Cosa, Ma Ci Si Può Accontentare! John Kay & Steppenwolf – Roslyn NY 1980

john kay & steppenwolf roslyn ny 1980

John Kay & Steppenwolf  – Roslyn NY 1980 – Vox Rox CD

Gli anni migliori degli Steppenwolf sono quelli celebrati dallo splendido doppio della Real Gone Musis The ABC Dunhill SinglesCollection, ovvero il periodo che va dal 1968 al 1972 http://discoclub.myblog.it/2015/12/09/cinque-anni-grande-musica-steppenwolf-the-abcdunhill-singles-collection/ . La band, canadese di origine, ma profondamente americana, anzi californiana, nel suono, ha lasciato una traccia consistente nella musica di quel periodo, con quel sound che univa rock classico, per quanto duro, ma con derive anche psichedeliche, alla passione del proprio leader John Kay per il blues. Poi Kay registrò due album solisti e anche se il nucleo originale della band si ritrovò insieme negli anni che vanno dal 1974 al 1976, la spinta iniziale si era spenta. Nell’interregno che arriva fino all’80 circolavano varie band con il nome Steppenwolf messe in circolazione da manager truffaldini (così diceva John Kay all’epoca, anche nella presentazione di questo concerto), ma bisogna attendere fino a quel anno per vedere Kay riappropriarsi del nome della sua creatura, anche se come John Kay & Steppenwolf. Dei “Lupi della Steppa” originali non c’è più nessuno, i nuovi rispondono ai nomi dei fratelli Michael e Steve Palmer, rispettivamente chitarrista e batterista, che avevano militato nei “notissimi” Tall Water (?1?), con l’aggiunta di Chad Peery al basso e Danny Ironstone alle tastiere a riformare il classico quintetto, con Kay, voce solista e chitarra. La band non inciderà un nuovo album di studio fino al 1982, quando venne pubblicato Wolftracks, ma si esibirono molto spesso dal vivo, pubblicando anche un Live In London, che per le bizzarrie del mercato discografico venne pubblicato solo in Australia all’epoca.

john kay & steppenwolf live in london

Dallo stesso tour viene anche questo concerto al My Father’s Place di Roslyn, NY, immortalato dall’emittente radiofonica WLIR e ora pubblicato dalla Vox Rox, intestato nella copertina a John Kay, scritto molto in piccolo, & Steppenwolf, a caratteri cubitali. Come dicono le cronache odierne, in teoria, il gruppo è ancora in attività, e quindi potremmo aspettarci qualche disco nuovo, magari, ipotizzo, da quei geni della Cleopatra; ma occupiamoci di questo concerto che, grazie alla voce poderosa di Kay e alla scelta effettuatata su un repertorio sterminato, ci permette di ascoltare un band di culto in anni in cui non era ancora “bollita”, tutt’altro, ma a tratti mancava quel quid.. L’apertura è affidata al classico I’m Movin’ On di Hank Snow, che ci introduce subito al classico rock “riffato” della band, con John Kay sempre in possesso di un gran voce, profonda e risonante, ma anche in grado di “urlare” il suo rock, ben coadiuvato da chitarre e tastiere, una ritmica solida e la capacità di creare un groove coinvolgente. Il suono della registrazione è buono, e come Kay mette in evidenza “questi sono gli originali e non i buffoni che hanno girato con il nome del gruppo”.

Down In New Orleans, brano poco conosciuto tratto dal terzo album solista di Kay All In Good Time, è un piccolo gioielllino, che appare persino in alcune liste che riportano le migliori canzoni sulla città della Louisiana. Hey Lawdy Mama, che non è il pezzo blues, ma un brano della band, appariva già nello Steppenwolf Live del 1970, ottimo rock nel loro stile classico con tanto di assolo d’epoca di synth. The Best Is Barely Good Enough viene sempre da All In Good Time, buona, ma niente per cui stracciarsi le vesti e pure You è un brano nuovo che uscirà solo un paio di anni dopo in Wolftracks, ma Snowblind Friend, la conoscono tutti, è uno dei pezzi da 90 del gruppo, scritta da Hoyt Axton, uscì nel 1970 su Steppenwolf 7, sempre bellissima. Hot Night In A Cold Town è proprio il brano di Mellencamp quando si chiamava ancora John Cougar, abbastanza “poppeggiante” e non memorabile. E dopo la presentazione della band anche Underworld Figure scritta dai fratelli Palmer pare una mezza ciofeca, molto anni ’80, mentre con Sookie Sookie si comincia a ragionare, ma poi Ain’t Nothing Like It Used To Be (come è vero il titolo), che uscirà quattro anni dopo su Paradox, ed era già sull’album solo del 1978 non è il massimo. Magic Carpet Ride aggiusta le cose, come pure il trittico finale di Born To Be Wild, The Pusher e Monster, sempre gagliarde ed immortali, anche se i “Veri” Steppenwolf erano un’altra cosa ci si può accontentare, con quella voce solo lui le poteva cantare.

Bruno Conti  

Per Completare La Storia! Roy Buchanan – The Genius Of The Guitar His Early Recordings

roy buchanan the genius of the guitar

Roy Buchanan – The Genius Of The Guitar His Early Recordings – 2 CD Jasmine Records

In un documentario del 1971 Roy Buchanan venne definito “il più grande chitarrista sconosciuto del mondo”, quando non aveva ancora inciso un disco a nome suo, ma anche lui doveva avere avuto un passato ancora più da sconosciuto, e questa doppia antologia della Jazmine va a esaminare gli anni dal 1957 al 1962, quando il nostro era un giovanotto di belle speranze e negli anni del primo R&R, rockabilly e blues muoveva i primi passi come “guitar for hire”, suonando nei dischi di Dale Hawkins (quello di Susie Q per intenderci), Jerry Hawkins, e nel 1960 era il chitarrista della band di Ronnie Hawkins (il cugino di Dale), che poi sarebbe diventata The Band, e il cui bassista era Robbie Robertson, che studiò con attenzione lo stile di questo chitarrista dalla tecnica già allora fenomenale, che avrebbe suonato anche nei dischi di Merle Kilgore e Freddy Cannon, e di vari altri carneadi molto meno noti.

In questo doppio CD sono raccolti ben 44 brani (ma le durate dei pezzi dell’epoca difficilmente superavano i due minuti) che sicuramente non mancheranno di interessare i numerosi appassionati di Buchanan sparsi per il mondo, che dal 1988 della sua tragica scomparsa sono sempre alla ricerca di materiale nuovo od inedito, soprattutto dal vivo, che possa tenere viva la leggenda di questo grande virtuoso della chitarra, uno dei veri geni assoluti, per quanto misconosciuti, dello strumento. Ah, e per completare la saga degli Hawkins, che avevo letto ma non ricordavo, Jerry era il fratello di Dale, e pure il babbo era uno dei Sons Of The Pioneers originali. Tornando al loro chitarrista di fiducia, senza andare a spulciare brano per brano i contenuti di questo doppio (che comune potete leggere sotto), diciamo che ci sono anche molti motivi di interessi per gli appassionati della musica pre-Beatles, ben serviti anche da un libretto per una volta ricco di particolari sia sulla carriera di Buchanan che sui brani contenuti nei dischetti.

Disc 1

1. HOT TODDY – THE SECRETS
2. TWIN EXHAUST – THE SECRETS
3. THE JAM PART ONE – BOBBY GREGG AND HIS FRIENDS
4. THE JAM PART TWO – BOBBY GREGG AND HIS FRIENDS
5. MY BABE – DALE HAWKINS
6. SOMEDAY ONE DAY – DALE HAWKINS
7. TAKE MY HEART – DALE HAWKINS
8. CLASS OF 59 – BOB LUMAN
9. MY BABY WALKS ALL OVER ME – BOB LUMAN
10. HE WILL COME BACK TO ME – ALIS LESLEY
11. MY BLUE HEAVEN – FREDDY CANNON
12. I GOT A HEART – JERRY HAWKINS
13. SWING DADDY SWING – JERRY HAWKINS
14. I WANT TO LOVE YOU – DALE HAWKINS
15. GRANDMA’S HOUSE – DALE HAWKINS
16. BUTTERCUP – BOB LUMAN
17. DREAMY DOLL – BOB LUMAN
18. I TAKE A TRIP TO THE MOON – MERLE KILGORE
19. IT’LL BE MY FIRST TIME – MERLE KILGORE
20. WILD, WILD WORLD – DALE HAWKINS
21. CHA CHA CHU – JERRY HAWKINS
22. LUCKY JOHNNY – JERRY HAWKINS

Disc 2

ROY BUCHANAN
1. MULE TRAIN STOMP – ROY BUCHANAN
2. PRETTY PLEASE – ROY BUCHANAN
3. RUBY BABY – CODY BRENNAN & THE TEMPS
4. AM I THE ONE – CODY BRENNAN & THE TEMPS
5. SHAKE THE HAND OF A FOOL – CODY BRENNAN & THE TEMPS
6. LONELY NIGHTS – JERRY HAWKINS
7. NEED YOUR LOVIN’ – JERRY HAWKINS
8. AFTER HOURS – ROY BUCHANAN
9. WHISKERS – ROY BUCHANAN
10. THE KICK STEP – PERRY MATES
11. GOTTA GO – PERRY MATES
12. BLUE SKIES – FREDDY CANNON
13. THE BLACKSMITH BLUES – FREDDY CANNON
14. ROUTE 66 – PAUL CURRY
15. HONEYSUCKLE ROSE – PAUL CURRY
16. THE SHUFFLE – BOBBY & THE TEMPS
17. MARY LOU – BOBBY & THE TEMPS
18. TEEN QUEEN OF THE WEEK – FREDDY CANNON
19. WILD GUY – FREDDY CANNON
20. THE TWIST/MOTHER’S CLUB TWIST – DANNY AND THE JUNIORS
21. WHEN THE SAINTS GO TWISTIN’ IN – DANNY AND THE JUNIORS
22. POTATO PEELER – BOBBY GREGG

Diciamo che, a grandi linee, nel primo CD ci sono brani dove Roy Buchanan era la chitarra solista in canzoni anche di particolare pregio storico, per esempio la versione di My Babe di Dale Hawkins, mentre nel secondo CD ci sono alcune delle prime tracce soliste su 45 giri del musicista dell’ Arkansas, ma la divisione è “molto” sottile. Ci sono due strumentali dei The Secrets del 1962, di cui in Twin Exhaust si apprezza la solista di Roy, sempre dal 1962 The Jam Part One & Two di Bobby Gregg & His Friends, in cui già si intuisce perché Buchanan sarebbe stato uno dei grandi dello strumento, pur se sommerso tra sax e organi vari; la versione di My Babe, il celebre brano di Willie Dixon scritto per Little Walter, nella versione di Dale Hawkins, sempre la Chess, diventa un aggressivo R&R con la twangy guitar di Buchanan.

Nel repertorio di Dale Hawkins c’era anche doo wop bianco come la divertente Someday One Day, o pezzi aggressivi alla Elvis come la bella Take My Heart. Bob Luman, tra country e rockabilly aveva una gran voce, mentre Freddy Cannon è stato uno che è entrato varie volte nei Top 10 delle classifiche. Jerry Hawkins, come il fratello, aveva grinta e ritmo, ma la chitarra si sentiva soprattutto nei pezzi di Dale, vedi I Want To Love You o Wild Wild World, comunque spesso in questi brani è comunque una presenza di contorno.

Ma nel disco 2, Mule Train Stomp, a nome Buchanan, del 1961, è uno strumentale del tutto degno di pezzi come The Rumble o simili, con la chitarra già selvaggia, e pure il lato B Pretty Please non scherza. E formazioni come Cody Brennan & The Temps già sparavano R&R come facevano Johnny Kidd & The Pirates sull’altro lato dell’oceano, con Mick Green alla chitarra, sentire Ruby Please per credere, o The Shuflle, prodotta da Leiber & Stoller. Tra i pezzi da ricordare anche una bluesata Lonely Nights, con Jerry Hawkins, del 1958, e una prima versione del suo classico After Hours, che poi re-inciderà per Second Album, già nel 1961 un lancinante slow blues degno della sua fama. E ancora una elegante Blue Skies per Freddy Cannon, una scatenata Route 66 con Paul Curry e una forsennata The Twist con Danny & The Juniors, e la conclusiva Potato Peeler un pezzo degno di Booker T& Mg’s. Sono i piccoli particolari che fanno la storia del rock, e qui ce ne sono tanti. L’inizio di una leggenda!

Bruno Conti

A Sorpresa Ecco Un Altro “Cantattore”, Molto Bravo Pure Questo! Kiefer Sutherland – Down In A Hole

kiefer sutherland down in a hole

Kiefer Sutherland – Down In A Hole – Warner Music Nashville/Ironworks Music

La lista degli attori che si rivelano anche ottimi (diciamo buoni) cantanti e spesso pure autori, si arricchisce di un nuovo personaggio. Dopo Jeff Bridges, Billy Bob Thornton, Kevin Costner, Bruce Willis, Jack Black, Russell Crowe, Kevin Bacon, Steve Martin (forse più un banjoista con i suoi Steep Canyon Rangers, vincitore anche di un Grammy), i due capostipiti che sono stati John Belushi Dan Aykroyd nei Blues Brothers, quelli più validi, ma ci sono anche altri che si cimentano in ambito musicale (Jared Leto, Keanu Reeves, Ryan Gosling, Johnny Depp e altri che non citiamo per bontà d’animo, oltre a diverse voci femminili). L’ultimo ad aggiungersi, devo dire a sorpresa, è Kiefer Sutherland, che in più è pure figlio d’arte, del grande Donald Sutherland: tra l’altro non sapevo che fossero entrambi canadesi, anche se Kiefer è nato nei pressi di Londra. Del babbo sappiamo tutto, e pure il figlio, sin dagli esordi con Stand By Me, Bad Boy, Promised Land, Lost Boys, fino ad arrivare al successo universale della serie televisiva 24, si è rivelato uno degli attori più bravi ed eclettici della cinematografia mondiale. Ora esordisce alla grande con questo Down In A Hole, registrato in quel di Nashville con l’aiuto di Jude Cole, discreto cantante e musicista, autore anche di diversi discreti dischi solisti dagli anni ’80 in avanti, poi trasformatosi in produttore (devo dire non con gente che mi fa impazzire, Lifehouse, Honeyhoney, Mozella, Beth Orton e anche Paola Turci, forse Rocco De Luca l’unico che non mi dispiace): ma questa volta, impegnato anche a vari strumenti, e autore con Sutherland di tutte le canzoni, con l’aiuto di una nutrita pattuglia di eccellenti musicisti locali, tra cui spiccano i più noti Greg Leisz, Phil Parlapiano e Patrick Leonard, ma anche gli altri non sono male, ha confezionato un bel disco di rockin’ country, o country venato di rock, come preferite.

Musicalmente quindi siamo dalle parti di Jeff Bridges, Billy Bob Thornton, Kevin Costner, con un sound solido, ricco di chitarre elettriche, e cantato con grinta ed energia, essendo Kiefer Sutherland in possesso di una eccellente voce, roca e vissuta, dal timbro leggermente baritonale (per intenderci sullo stile di Tom Waits Johnny Cash, che rimangono comunque di un’altra categoria), come testimoniamo i 50 anni da compiersi a dicembre, ed una serie di brani che lui stesso ha definito come una sorta di diario o giornale, canzoni che trattano soprattutto di sentimenti: separazioni, amori non corrisposti o finiti, bevute e bisbocce, rimpianti devastanti e speranze, impressioni raccolte in diversi anni e messe in musica. L’iniziale Can’t Stay Away sembra un heartland rocker degno del miglior Mellencamp, la voce si Sutherland potente e sicura, la chitarra slide, probabilmente Leisz, tagliente e vibrante, a caratterizzare il brano, che comunque spicca per l’eccellente atmosfera sonora d’insieme https://www.youtube.com/watch?v=KiT7F7dRGRU . Ottima anche la successiva Truth In Your Eyes, una bella mid-tempo ballad dove la steel guitar aggiunge una nota di fragilità e sentimenti feriti, tipica del country più genuino, il tutto con la solita bella melodia che rimane in mente e arrangiamenti curati alla perfezione da Jude Cole, con begli impasti chitarristici, tocchi mirati di piano e organo, armonie vocali usate con gusto e parsimonia https://www.youtube.com/watch?v=8So4bl6LWJs . Ma tutte le canzoni sono molto buone I’ll Do Anything, limpida e delicata, sta tra Springsteen John Prine, una canzone sui buoni sentimenti, mentre Not Enough Whiskey è la classica canzone sulle bevute per dimenticare, dove il whisky non basta mai, un’altra malinconica ballata con uso di pedal steel.

Going Home torna a virare su un solido rock, arricchito di elementi southern, dove le chitarre roccano e rollano di gusto, rispondendosi dai canali dello stereo: Calling Out Your Name, più intima e raccolta, con piano, organo e chitarre acustiche, a contendere il proscenio alle elettriche, mi ha ricordato certi pezzi di Bob Seger, e anche My Best Friend, introdotta da un bel arpeggio di chitarra acustica, è un’altra eccellente ballata, tra le migliori del disco grazie ad un coinvolgente crescendo, cantata con passione da Sutherland. Molto bella anche Shirley Jean, un valzerone di impianto country degno di Kris Kristofferson, con mandolino e steel di nuovo in bella evidenza, e un testo che racconta delle ultime ore di un detenuto nel braccio della morte https://www.youtube.com/watch?v=wQes5jLOcwA . All She Wrote introduce anche elementi blues e swampy soul, un pezzo tosto ma sempre percorso da belle melodie e arrangiamenti avvolgenti, interessante anche l’uso delle voci di supporto e del piano elettrico per aumentare il pathos del brano, che è sottoposto a continue scariche ritmiche https://www.youtube.com/watch?v=FGozPFSQoM8 . Down In A Hole, ha un titolo molto simile a quello di una canzone di Tom Waits (lì era preceduto da Way nel titolo), un altro gagliardo esempio della ottima penna di Sutherland e di Jude Cole, con fantastici interventi delle ingrifatissime chitarre elettriche che scaricano folate potentissime di puro rock,altra bellissima canzone. In conclusione Gonna Die, un brano che qualcuno ha paragonato al Johnny Cash degli ultimi anni, magari non per il tipo di di voce ma per l’atmosfera sonora, che è comunque più elettrica degli American Recordings, altro gran pezzo comunque.

Come in altri dischi di esordio Kiefer Sutherland ha scelto forse il meglio di 50 anni di esperienze di vita, ma il risultato è veramente di grande sostanza. Se sono tutti così bravi dateci altri “cantattori”. Finora una delle più belle sorprese di quest’anno.

Bruno Conti

Un Bel Tributo A Jerry Garcia Ci Mancava! Esce il 14 Ottobre – Dear Jerry: Celebrating The Music Of Jerry Garcia

dear jerry celebrating the music of jerry garcia 2 cd

Dear Jerry: Celebrating The Music Of Jerry Garcia 2 CD – 2 CD+DVD – 2 CD+Blu-Ray – DVD – Blu-Ray – Rounder/Universal 14/10/2016

In effetti un bel tributo a Jerry Garcia mancava. Sono usciti nel corso degli anni moltissimi tributi ai Grateful Dead, l’ultimo dei quali lo splendido quintuplo Day Of The Dead, http://discoclub.myblog.it/2016/05/24/le-celebrazioni-poteva-mancare-bel-tributo-ai-grateful-dead-various-artists-day-of-the-dead-giorno-1/, la reunion per il 50° Anniversario con relativo album, senza contare che comunque escono sempre almeno due o tre CD all’anno della serie GarciaLive, ma un tributo vero e proprio al chitarrista e mente del gruppo californiano non mi pare fosse mai uscito. Ora, il 14 ottobre p.v., a colmare la lacuna arriverà questo Dear Jerry, disponibile in vari formati, che riporta la serata tenuta il 14 maggio del 2015 al Merriweather Post Pavilion di Columbia, Maryland, due ore e mezza di musica, con una bella lista di ospiti. Ecco i nomi dei partecipanti e i titoli dei brani, oltre ad una piccola anticipazione.

1. The Wheel / Uncle John’s Band – Phil Lesh & Communion
2. Get Out Of My Life Woman – Allen Toussaint
3. Shady Grove – David Grisman
4. (I’m A) Road Runner – Peter Frampton
5. Deal – Buddy Miller
6. Sugaree – Jorma Kaukonen
7. The Harder They Come – Jimmy Cliff, Mickey Hart, Bill Kreutzmann
8. Fire On The Mountain – Jimmy Cliff, Bob Weir, Mickey Hart, Bill Kreutzmann
9. Help On The Way / Slipknot / Franklin’s Tower – Bill Kreutzmann’s Billy & The Kids
10. Scarlet Begonias / I Know You Rider – The Disco Biscuits, Bill Kreutzmann’s Billy & The Kids
11. Loser – moe.
12. St. Stephen – O.A.R.
13. Bertha – Los Lobos & Bob Weir
14. Brown-Eyed Women – Trampled By Turtles
15. Shakedown Street – Yonder Mountain String Band
16. Friend Of The Devil – Bob Weir & Grace Potter
17. Tennessee Jed – Eric Church
18. Morning Dew – Widespread Panic
19. Touch Of Grey – Bob Weir, Mickey Hart, Bill Kreutzmann
20. Ripple – Full Ensemble

E anche la house band che accompagnava i vari ospiti, per usare un eufemismo, non era male: tra gli altri Buddy Miller, Audley Freed, Sam Bush, Raymond Weber, Matthew Rollings, Russell Pahl, Regina, Freda & Ann McCrary, ovvero le McCrary Sisters. Naturalmente in rete, parlando di Dead e dintorni, c’è anche il concerto completo, 3 ore e 45 minuti in tutto, solo in audio, qualità sonora buona ma non eccelsa, però con molti brani che non sono stati inseriti nella versione ufficiale.

Lo stesso giorno è prevista anche l’uscita di un tributo simile, questa volta dedicato a Dr.John (con la presenza di Springsteen!), appena ho la lista completa vi aggiorno.

Bruno Conti