E Questi Invece Li “Manda” Sempre Johnny Winter: Bravi Ma Non Indispensabili. Jay Willie Blues Band – Hell On Wheels

jay willie blues band hell on wheels

Jay Willie Blues Band – Hell On Wheels – Zoho Music

Questo è il quarto album consecutivo (ce ne sarebbe un quinto uscito per la Musis Boulevard in Europa) pubblicato dalla Zoho Music per la band del Connecticut, guidata da Jay Willie, ma che vede nelle propria fila, come membro onorario, anche l’armonicista Jason Ricci, e dallo scorso album http://discoclub.myblog.it/2015/11/26/tornano-gli-amici-johnny-winter-jay-willie-blues-band-johnnys-juke-joint/ pure la poderosa vocalist del New England Malorie Leogrande. Il nome di peso è quello di Bobby T Torello, il vecchio batterista di Johnny Winter, mentre a completare la formazione ci sono il bassista Steve Clarke https://www.youtube.com/watch?v=Rd_SupH4UKs  e il sassofonista Teddy Yakush, impegnato anche alle tastiere., o all’armonica quando non c’è Ricci. Il repertorio pesca sempre principalmente dal passato, e se nel disco precedente c’erano covers di Wooly Bully, You Got Me Dizzy, Barefootin’, People Get Ready, oltre all’inevitabile tributo al maestro Winter con una versione di I Love Everybody, oltre a pezzi blues di Robert Johnson, James Cotton, Buddy Guy & Junior Wells che permettevano di gustare le evoluzioni all’armonica di Jason Ricci, anche in questo album, a fianco di quattro brani originali della band, troviamo alcune canzoni molto conosciute.

Da una torrida Willie And The Jand Jive di Johnny Otis, che si trovava su 461 Ocean Boulevard di Eric Clapton, che troviamo in una versione a cavallo tra un drive alla Bo Diddley e il classico blues elettrico, con l’armonica di Ricci protagonista assoluta, passando per The Horse, dove all’armonica si aggiunge la pimpante voce della Leogrande, veramente una cantante di classe, per un sano tuffo nel rock-blues più veemente, poi ripreso a fine disco anche in una versione strumentale dove è la chitarra di Jay Willie ad avere un maggiore spazio. Anche la title-track Hell On The Wheels profuma di sano blues-rock, sempre con l’armonica (e la batteria) protagoniste, mentre la voce del leader non rimarrà negli annali dei grandi cantanti (o è Bob Callahan, l’altro chitarrista e cantante che non avevamo citato?), viceversa il lavoro alla slide si apprezza. Non tutto è memorabile nel disco, You Left The Water Runnibg, la versione di un classico Stax scritto da Dan Penn e noto per le versioni di Redding e Pickett, tramutato in un blues, pur con discrete prestazioni della Leogrande e della slide di Willie, non brilla; molto meglio Alive Again, un gagliardo pezzo dove rivive lo spirito del Johnny Winter più sanguigno, con Jay Willie veramente micidiale nell’occasione, e assai piacevole pure la cover di un vecchio classico Motown delle Marvelettes The Hunter Captured By The Gane, con la voce sexy della brava Malorie Malone ben coadiuvata ancora una volta dall’armonica di Ricci.

Peccato per un classico assoluto come Take Me To The River, il pezzo di Al Green trasformato in un anonimo funky-rock, mentre funzionano, grazie alla Leogrande, le due cover dei brani, in sequenza, di Barbara Lynn, This Is The Thanks I Get, con sax aggiunto e la bellissima ballata soul You’ll Loose A Good Thing. Everybody è un anonimo R&R vagamente alla J.Geils Band, qui neppure il buon solo di slide può fare molto; non male, anzi molto bella, ancora una volta grazie al contributo della brava Malorie, la delicata versione, solo voce e il basso elettrico di Clarke, di uno splendido brano anni ’50 di Little Sylvia, A Million Tears. Prima della ripresa di The Horse, una discreta 21, dai ritmi funky blues e con la voce ricca di echi e riverberi della Leogrande, conclude il disco. Sempre piacevole ma non indispensabile.

Bruno Conti

E Questi Invece Li “Manda” Sempre Johnny Winter: Bravi Ma Non Indispensabili. Jay Willie Blues Band – Hell On Wheelsultima modifica: 2016-11-22T10:44:25+01:00da bruno_conti
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