Una “Suite” Di Diversi Orizzonti Sonori. Tom McRae – Ah, The World! Oh, The World!

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Tom McRae – Ah, The World! Oh, The World! – Buzzard Tree Records

Da qualche anno a questa parte, la produzione discografica di Tom McRae (diciamo a partire da The Alphabet Of Hurricanes) si sta muovendo verso orizzonti sonori più rarefatti http://discoclub.myblog.it/2015/06/28/il-miglior-disco-altro-tom-tom-mcrae-did-i-sleep-and-miss-the-border/ , coinvolgendo nella stesura della sua musica uno spazio per l’accompagnamento di un quartetto d’archi, e questo nuovo lavoro Ah, The World! Oh, The World! (titolo preso in prestito dal libro preferito di McRae, il Moby Dick di Hermann Melville), predomina una soffusa malinconia dell’autore su quello che accade nel mondo (tanto per cambiare  i temi sono sempre gli stessi, la Brexit e Donald Trump). La genesi di questo disco è avvenuta in due luoghi molto isolati: una vecchia casa al largo della Norvegia, e una baita sui monti Catskill nello stato di New York, con un risultato che alla fine Tom ha portato negli studi norvegesi e di New York e ha finalizzato attraverso l’utilizzo di diversi musicisti“area”, tra i quali Oliver Kraus al cello, Olli Cunningham all’organo e tastiere, Richard Hammond al basso, Dave Walsh ai piatti, Brad Gordon al trombone, Brian Wright alle chitarre, oltre naturalmente allo stesso McRae, valido polistrumentista al pianoforte e strumenti vari, per una sorta di “suite” della durata di circa 40 minuti di musica.

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https://www.youtube.com/watch?v=OyKsb_zcVuA

Precisiamo subito che i brani del periodo “norvegese” (la prima metà dell’album) a parere di chi scrive sono i più convincenti, a partire dalla bellezza straziante e surreale dell’iniziale Light A Fire In The Darkness, farci commuovere sulle note di un pianoforte con la dolcissima Show Them All, passando poi al non facile connubio archi e voci di una delicata Mend Your Heart, e agli arpeggi chitarristici. con in sottofondo il corno francese di Brad Gordon, di una tenue e sussurrata Forgive Me, Dear. Come detto la qualità scende leggermente a partire dalla title track Ah, The World! Oh, The World!, una sofferta litania che viene accompagnata da cori un po’ vistosi, per poi passare al breve lamento di una sconcertante Coyote, risollevarsi con una ballata tenue e voluttuosa come Never Time Enough, e la canzone più politica dell’album None Of This Really Matters, brano sopra la media per la sua carica emotiva, la strumentazione e il canto appassionato, e andare a chiudere con la breve e quasi recitativa Lucky Man, con in sottofondo una bella melodia sobria e minimale.

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https://www.youtube.com/watch?v=UXThzStPEGE

Con Ah, The World! Oh, The World!, Tom McRae è giunto all’ottavo album in studio della sua carriera, e chi lo conosce riconosce (scusate il bisticcio) che è sempre stato un’artista molto speciale, che ha prodotto e produce musica di altissimo livello (anche se non sempre di facile ascolto, come in questo caso), e questo nuovo lavoro, come già detto, è una specie di “suite” di canzoni da ascoltare come tale, un bel album suonato e cantato con il cuore, che deve essere ascoltato per la musica che contiene.Per chi scrive Tom McRae è senza alcun dubbio uno dei migliori cantautori britannici della sua generazione, e specialmente in questo ultimo lavoro sembra far rivivere le tensioni del grande Nick Drake, il risultato di Ah, The World! Oh, The World sarà solo merito (o demerito) di tutti quanti dovranno promozionare la sua musica, il buon Tom da parte sua ha già dato!

Tino Montanari

Una “Suite” Di Diversi Orizzonti Sonori. Tom McRae – Ah, The World! Oh, The World!ultima modifica: 2018-01-12T19:47:59+01:00da bruno_conti
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