Ancora Meglio Dell’Esordio, Peccato Solo Per La (Scarsa) Durata! Paul Cauthen – Have Mercy EP

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Paul Cauthen – Have Mercy EP – Lightning Rod CD

Paul Cauthen è un texano diverso dal solito. Ex Sons Of Fathers, ha esordito come solista nel 2016 con l’ottimo My Gospel, un album che fin dal titolo lasciava intendere che nel suo background non c’era solo la musica country https://discoclub.myblog.it/2017/01/05/tra-texas-alabama-e-piu-di-uno-sguardo-al-passato-paul-cauthen-my-gospel/ . Infatti My Gospel era una riuscita e stimolante miscela di soul, rock, country e, appunto, gospel, il tutto suonato come se si stesse parlando di un artista proveniente dal Mississippi o dall’Alabama. A meno di due anni di distanza da quel disco, ora Cauthen pubblica questo Have Mercy EP, sette canzoni nuove di zecca che proseguono il discorso musicale intrapreso con My Gospel, direi addirittura migliorandolo. Paul è uno che sa scrivere, ha il senso del ritmo, conosce i classici e si sa circondare di validi musicisti, gente poco nota ma di sostanza, che risponde ai nomi di Beau Patrick Bedford (organo, ed è anche il produttore), Nik Lee (chitarre), Scott Edgar Lee Jr. (basso), Daniel Creamer (piano) e McKenzie Smith (batteria), ed aggiungerei che il nostro è anche in possesso di una bella e profonda voce baritonale.

Have Mercy è quindi un ottimo disco, anche variegato nello stile pur restando molto a Sud della Mason-Dixon Line, e che ha l’unico difetto di durare appena 26 minuti: sarebbe bastato aggiungere tre cover scelte con cura ed avremmo avuto un nuovo album in tutto e per tutto. L’inizio è comunque splendido grazie alla scura ed annerita Everybody Walkin’ This Land, un brano tra gospel e blues nel quale la voce di Paul assomiglia in maniera impressionante a quella di Johnny Cash, ed anche lo stile è assimilabile a quello delle incisioni a sfondo religioso dell’Uomo in Nero, con gli strumenti centellinati e la voce bella forte al centro. Resignation è invece un gustoso brano tra soul e rock, che a differenza della canzone precedente mi ricorda notevolmente l’Elvis Presley dei primi anni settanta, e che voce; Have Mercy è una classica rock song ancora molto seventies, e nuovamente a metà strada tra rock e southern soul, guidata da chitarre, piano ed organo, un suono caldo che profuma di Fame Studios e con un coro femminile che fa tanto Lynyrd Skynyrd.

Lil Son è una splendida ed ariosa western song, quasi da film, ancora con l’influenza di Cash ben presente, anzi credo che sia volutamente citazionista, dal timbro di voce al ritmo (boom-chicka-boom), anche se il songwriting è indubbiamente opera di Paul. Ancora l’Elvis “sudista” con My Cadillac, un rock’n’roll pieno di anima e di ritmo, con un ritornello coinvolgente: il CD sarà anche di corta durata, ma ripeto che la qualità media è superiore al già positivo debutto. Chiudono la fluida Tumbleweed, rock ballad di ampio respiro e cantata al solito in maniera egregia, e la scorrevole In Love With A Fool, uno slow pianistico e romantico, dal delizioso sapore fine anni sessanta ed un raffinato alone pop, che si trova dalle parti dell’ultimo Sturgill Simpson. Sette canzoni scintillanti, che alla fine lasciano un po’ di amaro in bocca in quanto ce ne sarebbe voluta qualcuna in più.

Marco Verdi

Ancora Meglio Dell’Esordio, Peccato Solo Per La (Scarsa) Durata! Paul Cauthen – Have Mercy EPultima modifica: 2018-09-14T09:33:49+02:00da bruno_conti
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