Se 65.000 Persone Vi Paiono Poche… Aaron Watson – Live At The World’s Biggest Rodeo Show

aaron watson live

Aaron Watson – Live At The World’s Biggest Rodeo Show – Big Label CD

Aaron Watson, countryman texano purosangue, ci ha messo diversi anni per assaporare il successo. Titolare di una dozzina di album circa (ha esordito nel 1999), Aaron non è mai approdato ad una major, in quanto restio a scendere a compromessi per quanto riguarda il tipo di musica proposta, un country-rock decisamente robusto e chitarristico, tipico per un artista proveniente dal Lone Star State. La costanza ha pagato, in quanto il suo album del 2015, The Underdog, è inaspettatamente andato al numero uno (di tutti i lavori precedenti appena uno era brevemente entrato nella Top Ten), successo inatteso in quanto, come ho già avuto modo di accennare, Aaron lo ha ottenuto senza modificare di una virgola il suono. Vaquero, il bel disco uscito lo scorso anno https://discoclub.myblog.it/2017/02/24/il-vero-erede-di-chris-ledoux-aaron-watson-vaquero/ , ha quasi bissato il risultato del precedente (si è fermato al secondo posto), e comunque ha contribuito a consolidare il nome di Watson presso gli abituali consumatori di country music.

Era quindi il momento propizio per pubblicare un disco dal vivo, cosa che è puntualmente avvenuta con questo Live At The World’s Biggest Rodeo Show, che come suggerisce il titolo è stato registrato lo scorso anno al Houston Livestock Show And Rodeo, la maggior competizione di rodeo del mondo, di fronte a ben 65.000 persone. E si tratta di un live vibrante, elettrico, da parte di un artista onesto e sincero, che forse non sarà mai sullo stesso piano dei grandi ma fa dell’ottima country music, supportato da una solida band e da un songwriting di buon livello. Musica coinvolgente, non compromessa con il suono di Nashville, che trova sul palco la sua valorizzazione naturale: aggiungiamo il fatto che Aaron si esibisce praticamente in casa (anche se Amarillo, città natale di Watson, dista quasi mille chilometri da Houston, ma sempre Texas è) ed il gioco è fatto. Ci sono tre canzoni prese da Vaquero: l’iniziale These Old Boots Have Roots, un rockin’ country dal ritmo galoppante che rende il pubblico già partecipe al massimo, con la ciliegina di un breve ma ficcante assolo di violino, alla Charlie Daniels, Outta Style, travolgente sin dalle prime note (ad oggi è il suo singolo più venduto), e They Don’t Make ‘em Like They Used To, che completa il trittico con una cowboy song elettrica e dal buon crescendo.

Freight Train è un bluegrass-rock dal ritmo forsennato, ritmo che non accenna a calare (anzi, aumenta) neanche nella successiva Real Good Time, puro country suonato con grinta ed energia da rock band; Raise Your Bottle è un robusto pezzo che Aaron dedica al padre, invalido di guerra (del Vietnam), mentre That’s Why God Loves Cowboys è la prima ballata, che però mantiene il mood elettrico. That Look è orecchiabile e “piaciona”, ed è in contrasto con l’acustica e tenue Bluebonnets, che Watson dedica alla nonna scomparsa due mesi prima; la limpida Fence Post, country-folk elettroacustico, alterna talkin’ a parti cantate, Wildfire è di nuovo chitarristica e dall’approccio rock, con un ritornello diretto e gradevole, Getaway Truck mantiene alta la temperatura, ed è una delle più acclamate. Il concerto termina con la toccante July In Cheyenne, tra le più belle del CD, ma c’è spazio ancora per un pezzo nuovo registrato in studio, Higher Ground, uno slow intenso e suonato in maniera rilassata, che chiude con una nota malinconica un CD all’insegna di ritmo ed energia.

Marco Verdi

*NDB E per la serie battere il ferro finché è caldo in questi giorni è in uscita anche un CD natalizio An Aaron Watson Family Christmas, con tutta la famiglia coinvolta nelle regsitrazioni.

Se 65.000 Persone Vi Paiono Poche… Aaron Watson – Live At The World’s Biggest Rodeo Showultima modifica: 2018-10-27T17:14:20+02:00da bruno_conti
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