Ed Anche Quest’Anno Si Conferma L’Equazione: Natale = Live Degli Stones! The Rolling Stones – Voodoo Lounge Uncut

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The Rolling Stones – Voodoo Lounge Uncut – Eagle Rock/Universal DVD – BluRay – 2CD/DVD – 2CD/BluRay

Per i primi trent’anni della loro inimitabile carriera, non è che la discografia live dei Rolling Stones rispecchiasse fedelmente la loro bravura dal vivo: a parte il fondamentale Get Yer Ya Ya’s Out del 1970, per anni i nostri non erano stati in grado di regalare ai fans un album dal vivo come Dio comandava (Got Live If You Want It era una mezza presa in giro, Love You Live era bello ma avrebbe potuto essere molto meglio, e sia Still Life che Flashpoint erano piuttosto deludenti). Poi, dallo splendido Stripped del 1995 in avanti, le Pietre si sono messe a pubblicare dischi live con una regolarità impressionante, abbinando quantità a qualità, e molti di essi sono stati messi in commercio nel periodo tardo autunnale, in tempo per lo shopping natalizio, sia per quanto riguarda i concerti d’archivio (fuori e dentro la serie From The Vault https://discoclub.myblog.it/2018/05/26/dagli-archivi-senza-fine-a-luglio-un-nuovo-capitolo-della-saga-rolling-stones-from-the-vault-no-security-san-jose-99/ ), sia per quelli “contemporanei” (Sweet Summer Sun, Havana Moon). Non si sottrae alla regola questo Voodoo Lounge Uncut, che esce nelle solite varie configurazioni audio e video, e che come suggerisce il titolo proviene dal tour intrapreso in supporto all’album Voodoo Lounge del 1994, lo stesso giro di spettacoli che aveva dato vita a Stripped (ed al suo monumentale ed imperdibile seguito, Totally Strippedhttps://discoclub.myblog.it/2016/06/24/21-anni-fa-era-imperdibile-ora-indispensabile-the-rolling-stones-totally-stripped/ .

Voodoo Lounge aveva segnato il ritorno alla forma ottimale per il gruppo di Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Charlie Watts (era infatti il primo lavoro senza il bassista Bill Wyman), un grande disco che vedeva all’opera una band ispirata e decisamente “sul pezzo” dopo una decade, gli anni ottanta, che aveva riservato a loro ed ai fans quasi solo delusioni (anche se Steel Wheels del 1989 mostrava qualche segnale di ripresa): un album quindi che si poteva tranquillamente definire come il loro migliore da Some Girls (Tattoo You, pur ottimo, era formato all’80% da outtakes rimaneggiate, alcune anche con dieci anni sulle spalle), e che si rivelerà più riuscito anche dei suoi due seguiti composti da materiale originale, Bridges To Babylon e A Bigger Bang. Anche la tournée seguente vedeva i nostri in forma eccellente, come se fossero ancora negli anni settanta, aiutati da una superband che li accompagnerà per molti anni, e che in molte individualità è con loro ancora oggi (Darryl Jones al basso, Chuck Leavell alle tastiere, la sezione fiati di quattro elementi guidata dall’ormai scomparso Bobby Keys, ed un trio di coristi formato da Lisa Fisher, Blondie Chaplin e Bernard Fowler): Voodoo Lounge Uncut ci presenta una splendida serata del 25 Novembre 1994 al Joe Robbie Stadium di Miami, che non è del tutto inedita in quanto all’epoca era uscita su VHS e su LaserDisc: qui però abbiamo per la prima volta il concerto anche in versione audio e, soprattutto, completo, dato che allora erano state “tagliate” ben dieci canzoni (da qui l’Uncut del titolo). E la serata è, manco a dirlo, strepitosa, con gli Stones in forma spettacolare e con una scaletta che riserva anche più di una sorpresa, non limitandosi soltanto a riproporre i loro successi (che comunque non mancano di certo).

Dopo un’introduzione da parte dell’attrice Whoopi Goldberg, il concerto inizia in maniera insolita, e cioè con la tambureggiante Not Fade Away, evergreen di Buddy Holly che i nostri incisero in gioventù. Poi però il rock’n’roll prende subito il sopravvento, con due classici da Exile On Main Street, la ruspante Tumbling Dice ed una Rocks Off più trascinante che mai, inframmezzate da uno dei brani all’epoca nuovi, cioè la potente You Got Me Rocking. A dire il vero i pezzi tratti da Voodoo Lounge non sono molti altri, solo la torrida I Go Wild, la graffiante Sparks Will Fly, puro rock’n’roll Stones-style, e la toccante The Worst, cantata da Richards con la consueta voce imperfetta ma piena di feeling (ed accoppiata alla guizzante Before They Make Me Run, sempre molto apprezzata). Come dicevo, le hits non mancano (Satisfaction, posta stranamente in settima posizione nella setlist, la ballatona Angie, Miss You, che fa ballare tutto lo stadio, Honky Tonk Women, Sympathy For The Devil), ma ci sono anche diverse chicche come lo splendido errebi Beast Of Burden (grande versione), la poco nota Doo Doo Doo Doo Doo (Heartbreaker) e, dagli anni sessanta, una scintillante It’s All Over Now e la quasi dimenticata Monkey Man. Ma il magic moment dello show, almeno secondo me, è un uno-due a tutto country-rock formato da Dead Flowers e Sweet Virginia, due canzoni meravigliose che in quella sera brillano ancor più di luce propria, una più bella dell’altra.

In una serata speciale non possono mancare gli ospiti, a partire dalla bella Sheryl Crow (all’epoca molto in auge), alle prese con la vintage Live With Me (performance per la verità un po’ tirata via), e soprattutto con un doppio momento blues, prima con Robert Cray che canta e suona da par suo sulle note di Stop Breaking Down Blues di Robert Johnson, e poi con il leggendario Bo Diddley e la sua chitarra rettangolare con una infuocata Who Do You Love?, versione formidabile, tra le migliori prestazioni della serata. Infine, solita chiusura micidiale con cinque classici rock’n’roll uno di fila all’altro, Street Fighting Man, Start Me Up, It’s Only Rock’n’Roll (But I Like It), Brown Sugar e Jumpin’ Jack Flash, canzoni ascoltate mille volte ma che ogni sera i nostri suonano come se fossero ancora giovani ed affamati. Il DVD (o BluRay) offre anche cinque pezzi bonus, tratti da una serata al Giants Stadium in New Jersey, che però non ho ancora visto in quanto ho fatto questa recensione sulla parte audio (per la cronaca, i brani sono Shattered, Out Of Tears, All Down The Line, I Can’t Get Next To You dei Temptations e Happy).

Altro grande concerto ed altro documento prezioso quindi; l’anno prossimo i Rolling Stones porteranno il loro No Filter Tour negli Stati Uniti per tredici serate: scommettiamo che il prossimo live album sarà tratto da uno di questi concerti? Magari Chicago?

Marco Verdi

Ed Anche Quest’Anno Si Conferma L’Equazione: Natale = Live Degli Stones! The Rolling Stones – Voodoo Lounge Uncutultima modifica: 2018-11-22T18:23:05+01:00da bruno_conti
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