Una Splendida Full Immersion Nella Leggenda, 3 Giorni Di Pace E Musica! Woodstock – Back To The Garden: The Definitive 50th Anniversary Archive. Giorno 1

woodstock_deluxebox_productshot_1VV.AA: Woodstock – Back To The Garden: The Definitive 50th Anniversary Archive – Rhino/Warner 38CD/BluRay Box Set

*NDB  Dal nostro inviato a Woodstock, resoconto completo del Festival durato tre giorni che quindi sarà diviso in tre parti, la parola a Marco.

Prima Parte

E’ fuori di dubbio che il Festival di Woodstock, che si tenne in realtà nella vicina Bethel, stato di New York (nel gigantesco campo di proprietà dell’agricoltore ed allevatore Max Yasgur) il 15, 16 e 17 Agosto del 1969, fu il più famoso fenomeno musical-cultural-popolare di massa di tutti i tempi, nonché massima espressione del movimento hippy e della Summer Of Love. E’ però altrettanto vero che negli ultimi cinquant’anni si è parlato in lungo e in largo di questo irripetibile evento senza conoscerlo a fondo, dato che per decenni l’unica testimonianza ufficiale di ciò che accadde fu lo striminzito triplo LP che uscì come colonna sonora del film documentario (al quale si aggiunse un altro doppio album nel 1971), ed anche il box di 6 CD uscito nel 2009 per il quarantesimo anniversario gettò una luce solo parziale su ciò che avvenne su quel palco: in pratica gli unici ad aver avuto un quadro completo furono i quasi 500.000 che parteciparono di persona, anche se molti di loro erano fatti come cavalli e non so quanto ricordino di quei tre giorni (quasi quattro, dato che a causa dei vari ritardi accumulatisi si arrivò fino all’alba del 18 Agosto).

Oggi però per mano della Rhino anche Woodstock non ha più segreti, grazie alla pubblicazione di un mastodontico cofanetto che in ben 38 CD (più un BluRay con il Director’s Cut del film originale) riepiloga (quasi) tutto quello che è successo in quei tre mitici giorni d’estate in rigoroso ordine cronologico, un’opera monumentale che ha l’unico difetto di costare parecchio (non affrettatevi però a cercarlo, sono andate già esaurite tutte le 1969 copie, e lo potete trovare a prezzi ancora più alti solo su siti come Ebay o simili), anche se per chi volesse spendere meno esistono una versione in 3 CD (o 5 LP) ed un altro considerevole box di 10 CD. Ma oggi e nei prossimi giorni vi voglio parlare del mega-cofanetto (sì, sono uno dei 1969 pazzi), un manufatto incredibile, di grande pregio, interamente in legno intagliato con attorno un’autentica tracolla per chitarra: all’interno, i 38 CD divisi in tre raccoglitori separati (uno per giorno), uno splendido libro fotografico rilegato a cura di Michael Lang (uno degli organizzatori), un altro libro con la cronaca di ciò che accadde, brevi biografie di tutti gli artisti coinvolti e le tracklist disco per disco, più altre chicche come poster, riproduzione del programma originale, ecc.

Ma quello che più ci interessa è il contenuto musicale, riportato con grande perizia nei vari CD, con ogni artista o gruppo che ha a disposizione un intero dischetto (alcuni anche due), e sono presenti anche i vari interventi parlati e gli “stage announcements” (perlopiù da parte di Chip Monck, tecnico delle luci, e di John Morris, coordinatore di produzione) in modo da fornire un’esperienza il più possibile vicina alla realtà. (NDM: a dire il vero le canzoni non sono tutte presenti neppure stavolta, in quanto mancano una canzone e mezza dal set degli Sha Na Na per problemi al nastro originale e due brani dal concerto di Jimi Hendrix, Mastermind e Gypsy Woman, che erano però cantati dal chitarrista ritmico Larry Lee e per i quali gli eredi di Jimi non hanno dato l’autorizzazione. Diciamo che comunque possiamo fare a meno di queste “mancanze”). Alcune performance sono già note in quanto sono già state pubblicate separatamente in passato (proprio quella di Hendrix, ma anche Jefferson Airplane, Johnny Winter, Janis Joplin, Santana e Sly & The Family Stone, oltre a quella dei Creedence Clearwater Revival che è uscita quasi in contemporanea con questo box), ma qui sono inserite nel loro contesto originale e hanno quindi più senso; e poi finalmente abbiamo la possibilità di ascoltare cose che pensavamo di non sentire mai, come lo show di The Band e quello completo dei Grateful Dead (dei quali fino a quest’anno era uscita solo Dark Star nel box del 2009) e dei soliti devastanti Who, o ancora l’esibizione intera di CSN(&Y), nonché di vivere minuto per minuto l’evento come si fossimo tornati indietro nel tempo, inclusi i momenti di tensione dovuti alle persone che si arrampicavano sulle torri o il disappunto degli organizzatori per la pioggia battente che rischiò di rovinare più di un concerto (tipo quelli degli stessi Dead e dei Ten Years After).

Il box, registrato ottimamente (in mono) è quindi un’esperienza totale, e mi ha fatto anche cambiare l’opinione generale che avevo sul Festival: avevo infatti sempre pensato che, aldilà dell’importanza culturale, le performance non fossero state sempre all’altezza (per esempio giudicavo il Festival di Monterey del 1967 superiore), mentre ora che ho avuto la possibilità di ascoltare tutto quanto ho dovuto rivedere alcune opinioni. (NDM 2: se la lista di partecipanti era impressionante ed impensabile al giorno d’oggi, altrettanto importante è quella di chi per vari motivi era assente, a partire da Bob Dylan che a Woodstock all’epoca ci viveva, ma che snobbò l’evento – salvo poi esibirsi pochi giorni dopo come headliner all’isola di Wight –  come fecero i Byrds, i Doors ed i Led Zeppelin. Poi ci fu il caso dei Jethro Tull che non andarono perché Ian Anderson non sopportava gli hippies, e quelli che dovevano esserci ma che per vari motivi dovettero rinunciare, come il Jeff Beck Group, che si sciolse pochi giorni prima del Festival, i Moody Blues che cambiarono idea o gli Iron Butterfly che rimasero bloccati in aeroporto). Ma occupiamoci di chi a Woodstock c’era, con una disamina disco per disco di quei magnifici tre giorni.

Day 1/CD 1-8.

CD1 – Richie Havens. Il folksinger di colore inaugura il Festival accompagnato da un altro chitarrista ed un percussionista: la sua esibizione si ricorderà per la celeberrima Freedom (ricalcata sul tema del traditional Motherless Child), ma tutta la performance è contraddistinta da riletture personali di brani autografi come la grintosa Stranger e varie cover (With A Little Help From My Friends e Strawberry Fields Forever dei Beatles, I Can’t Make It Anymore di Gordon Lightfoot), il tutto con il suo modo unico di suonare la chitarra, anche se in qualche momento affiora una certa noia.

CD2 – Sweetwater. Band di Los Angeles che inizia più o meno come ha finito Havens, cioè con Motherless Child, qui riletta in stile folk-psichedelico tipico dell’epoca, tipo Jefferson Airplane ma con l’aggiunta del flauto. A seguire una selezione di brani dal songbook del gruppo guidato da Alex Del Zoppo (tastiere) e Nansi Nevins (voce solista), con menzioni particolari per lo strumentale For Pete’s Sake, la limpida e folkie Day Song e la jammata What’s Wrong (15 minuti), con Del Zoppo strepitoso al piano elettrico. Il finale è appannaggio dell’inno hippy Let The Sunshine In e del classico Oh Happy Day.

CD3 – Bert Sommer. Sfortunato cantautore di New York che ebbe il suo unico momento di gloria grazie alla sua partecipazione al musical Hair, ma incise soltanto quattro album e morì nel 1990 a soli 41 anni. Sommer si presenta a Woodstock in trio elettroacustico con una serie di composizioni di matrice folk (lo stile è simile a quello di Donovan), tra cui ottime cose come la melodica Jennifer (ottima voce), l’emozionante The Road To Travel, la splendida ed intensa And When It’s Over ed una riuscita cover di America di Paul Simon.

CD4 – Tim Hardin. Altro musicista che ebbe un tragico destino, anche se a differenza di Sommer era piuttosto famoso: Tim si presenta accompagnato da una band di sei elementi dal suono di matrice folk-jazz. Performance scintillante, con bellissime rese dei suoi due pezzi più noti (If I Were A Carpenter e Reason To Believe), e notevoli brani come la pianistica e struggente How Can We Hang On To A Dream, la fluida e raffinata Speak Like A Child e la bluesata Snow White Lady, grandissima versione di un quarto d’ora. Senza dimenticare la trascinante Simple Song Of Freedom, cover di Bobby Darin ed unico successo a 45 giri del nostro.

CD5 – Ravi Shankhar. In quegli anni, grazie a George Harrison ma non solo, la musica indiana era molto popolare anche in Occidente, e Shankhar ne era indubbiamente il rappresentante più autorevole. A Woodstock Ravi si presenta con il suo sitar a capo di un trio ed intrattiene il pubblico con tre luighe suite strumentali: so che la musica indiana ha diversi estimatori, ma io non sono tra quelli.

CD6 – Melanie. Sette canzoni per voce e chitarra, gradevoli ma non indispensabili: Melanie era una folksinger di terza fascia, nonostante abbia conntinuato ad incidere sino ai giorni nostri ed abbia avuto qualche singolo di successo negli anni settanta. Non male comunque Beautiful People, uno dei suoi brani più noti, ed una discreta cover di Mr. Tambourine Man di Dylan.

CD7 – Arlo Guthrie. Il figlio di Woody si presenta alla testa di un quartetto classico (due chitarre, basso e batteria) per un set decisamente piacevole tra folk e country, con punte come la bella Coming Into Los Angeles, due ottime riletture di traditionals del calibro di Oh Mary, Don’t You Weep e Amazing Grace, l’orecchiabile Every Hand In The Land ed il monologo umoristico The Story Of Moses, più cabaret che musica. E, in mancanza di Bob, una Walking Down The Line più dylaniana che mai.

CD8 – Joan Baez. La più grande folksinger di tutti i tempi si presenta in trio (ed incinta di sei mesi) e fornisce una prestazione solida e ricca di feeling. Grande voce, cristallina e potente al tempo stesso, al servizio di una serie di ballate del calibro di The Last Thing On My Mind (Tom Paxton), I Shall Be Released (Dylan), Joe Hill, Sweet Sir Galahad (uno dei primi brani autografi di Joan), e di traditionals come Take Me Back To The Sweet Sunny South ed una Swing Low, Sweet Chariot cantata a cappella. C’è spazio anche per cover contemporanee come Hickory Wind e Drug Store Truck Drivin’ Man, entrambe dei Byrds, e One Day At A Time di Willie Nelson, e chiusura con l’inno pacifista We Shall Overcome.

Fine della prima parte, segue…

Marco Verdi

Novità Prossime Venture 16. Cofanetto Pink Floyd The Later Years 1987-2019: Altra “Botta” Non Indifferente In Arrivo Per I Fans Della Band Il 29 Novembre

pink floyd the later years

Pink Floyd – The Later Years 1987-2019 – Box 18 dischi: 5 CD + 6 Blu-ray + 5 DVD + 2 45 giri Parlophone/Warner – 29-11-2019

Tre anni fa, annunciato sempre in questo periodo abbastanza a sorpresa, era uscito https://discoclub.myblog.it/2016/12/04/supplemento-della-domenica-tesori-ritrovati-pink-floyd-the-early-years-1965-1972/ , un cofanetto mastodontico che copriva i primi sette anni della band inglese attraverso un cofanetto quasi totalmente inedito a livello ufficiale, con una piccola parte di rarità: un box di ben 28 dischetti (compreso il CD bonus di Pompei aggiunto all’ultimo momento), diviso in 7 parti, per un totale di 10 (+1) CD, 9 DVD, 8 Blu-ray, 7 libri e 5 singoli in vinile, se volete leggervi il tutto andate al link qui sopra. Ovviamente il manufatto aveva un prezzo non indifferente tra i 400 e i 500 euro in giro per il mondo. Poco dopo l’uscita era stato annunciato che ci sarebbe stato un seguito, non i Middle Years, quelli dal 1973 al 1985, anno dell’abbandono o dell’allontanamento di Roger Waters dai Pink Floyd, scegliete voi il termine, in quanto sembrano essere ripresi i dissapori tra le due fazioni, quella di David Gilmour, Nick Mason e degli eredi dello scomparso Rick Wright, depositari del nome, e appunto Waters, che dopo la reunion per il Live8, avevano stranamente collaborato per il primo box, ma ovviamente questo cofanetto deve avere riaperto vecchie ferite e rancori, visto che si tratta di un periodo nel quale Roger non faceva più parte della band a nessun titolo, proseguendo la sua carriera solista. Quindi non sarà facile assemblare il secondo box che dovrebbe coprire il periodo di maggiore successo discografico dei Floyd, ma mai dire mai.

E quindi siamo passati direttamente all’ultima fase che copre gli anni dal 1987 al 2019, anche se discograficamente si arriva solo al 1995 (anzi, per la precisione, c’è anche il Syd Barrett Tribute Concert del 2007 dei riuniti Pink Floyd, senza Waters, in uno dei due singoli in vinile e anche nel Blu-ray n°6 e nel DVD n° 5), quindi niente Division Bell su CD,( ma solo nel BD o nel DVD), Live 8 The Endless River (a parte qualche frammento sparso qui e là), e il 2019 è riferito solo all’anno dei Remix vari. Scorrendo velocemente i contenuti, tra le cose più interessanti si segnalano nella parte audio CD, a parte i remix potenziati 2019 di A Momentary Lapse Of Reason e del doppio Delicate Sound Of Thunder, che dai 120 minuti della versione originale è stato portato a 140 minuti; nel quarto dischetto brani inediti vari sia in studio che dal vivo, e nel quinto il Knebworth Concert del 1990. Nei 6 Blu-ray c’è il solito, inutile per i non audiofili, Surround & Hi-res Audio Mix di materiale vario, Delicate Sound Of Thunder restaurato e remixato, non solo la parte audio ma anche il video, stesso discorso per Pulse, che però non appare come CD, i concerti di Venezia e Knebworth, finalmente in video, e un Blu-ray contenente documentari, filmati vari inediti, prove e presentazioni ad eventi, compresa quella a The Endless River, come pure il relativo film inedito di 52 minuti di Ian Emes. Infine i DVD, che purtroppo, come nell’altro cofanetto, duplicano gli stessi contenuti dei Blu-ray, anche se non quello con i mix surround e hi-res. Poi ci sono due 45 giri, uno con il brano Arnold Layne dal tributo ricordato poc’anzi e l’altro con Lost For Words dalle prove per il Pulse Tour del 1994, infine la solita pletora di libri e memorabilia varia, che potete vedere bene cliccando sopra l’immagine all’inizio del Post per allargarla.

Come al solito per chi vuole saperne di più, ecco la lista completa e dettagliata del contenuto del box.

Disc: 1
1. Signs Of Life (2019 Remix)
2. Learning To Fly (2019 Remix)
3. The Dogs Of War (2019 Remix)
4. One Slip (2019 Remix)
5. On The Turning Away (2019 Remix)
6. Yet Another Movie (2019 Remix)
7. Round And Around (2019 Remix)
8. A New Machine (Part 1) [2019 Remix]
9. Terminal Frost (2019 Remix)
10. Sorrow (2019 Remix)

Disc: 2
1. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5) [Live, Delicate Sound Of Thunder] [2019 Remix]
2. Signs Of Life (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
3. Learning To Fly (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
4. Yet Another Movie (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
5. Round And Round (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
6. A New Machine Part 1 (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
7. Terminal Frost (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
8. A New Machine Part 2 (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
9. Sorrow (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
10. The Dogs Of War (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
11. On The Turning Away (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]

Disc: 3
1. One Of These Days (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
2. Time (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
3. On The Run (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
4. The Great Gig In The Sky (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
5. Wish You Were Here (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
6. Welcome To The Machine (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
7. Us And Them (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
8. Money (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
9. Another Brick In The Wall Part 2 (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
10. Comfortably Numb (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
11. One Slip (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
12. Run Like Hell (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]

Disc: 4
1. One Of These Days (Live in Hannover 1994)
2. Astronomy Domine (Live in Miami 1994)
3. The Dogs Of War (Live in Atlanta 1987)
4. On The Turning Away (Live in Atlanta 1987)
5. Run Like Hell (Live in Atlanta 1987)
6. Blues 1 (Unreleased 1994 Recording)
7. Slippery Guitar (Unreleased 1994 Recording)
8. Rick’s Theme (Unreleased 1994 Recording)
9. David’s Blues (Unreleased 1994 Recording)
10. Marooned Jam (1994 Recording)
11. Nervana (Unreleased 1994 Recording)
12. High Hopes (Early Version) [1994 Recording]

Disc: 5
1. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5) [Live at Knebworth 1990] [2019 Mix]
2. The Great Gig In The Sky (Live at Knebworth 1990] [2019 Mix]
3. Wish You Were Here (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]
4. Sorrow (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]
5. Money (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]
6. Comfortably Numb (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]
7. Run Like Hell (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]

Disc: 6
1. Signs Of Life (5.1 Remix 2019)
2. Learning To Fly (5.1 Remix 2019)
3. The Dogs Of War (5.1 Remix 2019)
4. One Slip (5.1 Remix 2019)
5. On The Turning Away (5.1 Remix 2019)
6. Yet Another Movie (5.1 Remix 2019)
7. Round And Round (5.1 Remix 2019)
8. A New Machine Part 1 (5.1 Remix 2019)
9. Terminal Frost (5.1 Remix 2019)
10. A New Machine Part 2 (5.1 Remix 2019)
11. Sorrow (5.1 Remix 2019)
12. Cluster One (5.1 Remix 2014)
13. What Do You Want From Me (5.1 Remix 2014)
14. Poles Apart (5.1 Remix 2014)
15. Marooned (5.1 Remix 2014)
16. A Great Day For Freedom (5.1 Remix 2014)
17. Wearing The Inside Out (5.1 Remix 2014)
18. Take It Back (5.1 Remix 2014)
19. Coming Back To Life (5.1 Remix 2014)
20. Keep Talking (5.1 Remix 2014)
21. Lost For Words (5.1 Remix 2014)
22. High Hopes (5.1 Remix 2014)
23. Blues 1 (Unreleased 1994 Recording) [5.1 Mix]
24. Slippery Guitar (Unreleased 1994 Recording) [5.1 Mix]
25. Rick’s Theme (Unreleased 1994 Recording) [5.1 Mix]
26. David’s Blues (Unreleased 1994 Recording) [5.1 Mix]
27. Marooned Live Jam 2 (Unreleased 1994 Recording) [5.1 Mix]
28. Nervana (Unreleased 1994 Recording) [5.1 Mix]
29. High Hopes (Unreleased 1994 Recording) [5.1 Mix]

Disc: 7
1. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5) [Live, Delicate Sound Of Thunder] [2019 Remix]
2. Signs Of Life (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
3. Learning To Fly (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
4. Sorrow (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
5. The Dogs Of War (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
6. On The Turning Away (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
7. One Of These Days (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
8. Time (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
9. On The Run (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
10. The Great Gig In The Sky (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
11. Wish You Were Here (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
12. Us And Them (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
13. Money (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
14. Comfortably Numb (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
15. One Slip (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
16. Run Like Hell (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
17. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5) [Live, Delicate Sound Of Thunder] [2019 Remix]
18. Signs Of Life (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
19. Learning To Fly (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
20. Sorrow (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
21. The Dogs Of War (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
22. On The Turning Away (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
23. One Of These Days (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
24. Time (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
25. On The Run (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
26. The Great Gig In The Sky (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
27. Wish You Were Here (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
28. Us And Them (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
29. Money (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
30. Comfortably Numb (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
31. One Slip (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
32. Run Like Hell (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]

Disc: 8
1. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5,7) [Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK]
2. Learning To Fly (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
3. High Hopes (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
4. Take It Back (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
5. Coming Back To Life (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
6. Sorrow (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
7. Keep Talking (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
8. Another Brick In The Wall Part 2 (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
9. One Of These Days (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
10. Speak To Me (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
11. Breather (In The Air) [Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK]
12. On The Run (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
13. Time (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
14. The Great Gig In The Sky (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
15. Money (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
16. Us And Them (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
17. Any Colour You Like (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
18. Brain Damage (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
19. Eclipse (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
20. Wish You were Here (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
21. Comfortably Numb (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
22. Run Like Hell (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
23. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5,7) [Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK]
24. Learning To Fly (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
25. High Hopes (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
26. Take It Back (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
27. Coming Back To Life (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
28. Sorrow (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
29. Keep Talking (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
30. Another Brick In The Wall Part 2 (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
31. One Of These Days (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
32. Speak To Me (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
33. Breathe (In The Air) [Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK]
34. On The Run (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
35. Time (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
36. The Great Gig In The Sky (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
37. Money (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
38. Us And Them (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
39. Any Colour You Like (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
40. Brain Damage (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
41. Eclipse (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
42. Wish You Were Here (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
43. Comfortably Numb (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
44. Run Like Hell (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)

Disc: 9
1. Shine On You Crazy Diamond (Pt. 1) [Live In Venice 15 July 1989]
2. Learning To Fly (with end chat) [Live In Venice 15 July 1989]
3. Yet Another Movie (Live In Venice 15 July 1989)
4. Round And Round (Live In Venice 15 July 1989)
5. Sorrow (Live In Venice 15 July 1989)
6. The Dogs Of War (Live In Venice 15 July 1989)
7. On The Turning Away (Live In Venice 15 July 1989)
8. Time (Live In Venice 15 July 1989)
9. The Great Gig In The Sky (Live In Venice 15 July 1989)
10. Wish You Were Here (Live In Venice 15 July 1989)
11. Money (Live In Venice 15 July 1989)
12. Another Brick In The Wall (Live In Venice 15 July 1989)
13. Comfortably Numb (Live In Venice 15 July 1989)
14. Run Like Hell (Live In Venice 15 July 1989)
15. Fireworks (Live In Venice 15 July 1989)
16. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5) [Live At Knebworth 1990] [2019 Mix]
17. The Great Gig In The Sky (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
18. Wish You Were Here (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]
19. Sorrow (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]
20. Money (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
21. Comfortably Numb (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
22. Run Like Hell (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
23. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5) [Live At Knebworth 1990] [2019 Mix]
24. The Great Gig In The Sky (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
25. Wish You Were Here (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]
26. Sorrow (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]
27. Money (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
28. Comfortably Numb (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
29. Run Like Hell (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]

Disc: 10
1. Learning To Fly (2011 Remaster)
2. Marooned (PCM Stereo version)
3. Take It Back (2019 Remaster)
4. High Hopes (2011 Remaster)
5. Louder Than Words (Edit)
6. Learning To Fly (Alternate Version)
7. Yet Another Movie (Delicate Sound Of Thunder)
8. Round And Round (Delicate Sound Of Thunder)
9. A New Machine (Part 1) [Delicate Sound Of Thunder]
10. Terminal Frost (Delicate Sound Of Thunder)
11. A New Machine (Part 2) [Delicate Sound Of Thunder]
12. A Great Day For Freedom Version 1 (Tour Rehersals 1994)
13. A Great Day For Freedom Version 2 (Tour Rehersals 1994)
14. Lost For Words (Tour Rehersals 1994)
15. Signs Of Life (Screen Film 1987)
16. Learning To Fly (Screen Film 1987)
17. The Dogs Of War (Screen Film 1987)
18. One Of These Days (Screen Film 1987)
19. Speak To Me (Screen Film 1987)
20. On The Run (Screen Film 1987)
21. Us And Them (Screen Film 1987)
22. Money (Screen Film 1987)
23. Brain Damage + Eclipse (Screen Film 1987)
24. Shine On You Crazy Diamond (Screen Film 1994)
25. Speak To Me (Screen Film 1994)
26. Time (Screen Film 1994)
27. The Great Gig In The Sky (Screen Film 1994)
28. Money (Screen Film 1994)
29. Us And Them (Black & White) [Screen Film 1994]
30. Us And Them (Colour) [Screen Film 1994]
31. Brain Damage + Eclipse (USA Dates) [Screen Film 1994]
32. Brain Damage + Eclipse (European Dates) [Screen Film 1994]
33. Brain Damage (Earls Court London Dates) [Screen Film 1994]
34. Wish You Were Here With Billy Corgan

Disc: 11
1. A Momentary Lapse of Reason – Album Cover Photo Shoot
2. The Division Bell heads album cover photography (Ely, Cambridgeshire, UK)
3. Pulse TV ad 1995
4. Ian Emes Endless River Film (Stereo PCM (96/24))
5. A Momentary Lapse OF Reason (Cover Shoot Interview)
6. The Division Bell Airships 1994
7. Behind The Scenes – The Division Bell Tour
8. The Endless River Launch Event (Porchester Hall Londonn 2014)
9. The Endless River EPK 2014

Disc: 12
1. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5) [Live, Delicate Sound Of Thunder] [2019 Remix]
2. Signs Of Life (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
3. Learning To Fly (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
4. Sorrow (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
5. The Dogs Of War (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
6. On The Turning Away (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
7. One Of These Days (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
8. Time (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
9. On The Run (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
10. The Great Gig In The Sky (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
11. Wish You Were Here (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
12. Us And Them (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
13. Money (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
14. Comfortably Numb (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
15. One Slip (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]
16. Run Like Hell (Live, Delicate Sound Of Thunder) [2019 Remix]

Disc: 13
1. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5,7) [Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK]
2. Learning To Fly (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
3. High Hopes (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
4. Take It Back (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
5. Coming Back To Life (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
6. Sorrow (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
7. Keep Talking (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
8. Another Brick In The Wall Part 2 (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
9. One Of These Days (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
10. Speak To Me (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
11. Breather (In The Air) [Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK]
12. On The Run (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
13. Time (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
14. The Great Gig In The Sky (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
15. Money (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
16. Us And Them (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
17. Any Colour You Like (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
18. Brain Damage (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
19. Eclipse (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
20. Wish You were Here (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
21. Comfortably Numb (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
22. Run Like Hell (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
23. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5,7) [Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK]
24. Learning To Fly (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
25. High Hopes (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
26. Take It Back (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
27. Coming Back To Life (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
28. Sorrow (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
29. Keep Talking (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
30. Another Brick In The Wall Part 2 (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
31. One Of These Days (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
32. Speak To Me (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
33. Breathe (In The Air) [Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK]
34. On The Run (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
35. Time (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
36. The Great Gig In The Sky (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
37. Money (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
38. Us And Them (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
39. Any Colour You Like (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
40. Brain Damage (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
41. Eclipse (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
42. Wish You Were Here (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
43. Comfortably Numb (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)
44. Run Like Hell (Filmed Live On 20 October 1994 at Earls Court, London, UK)

Disc: 14
1. Shine On You Crazy Diamond (Pt. 1) [Live In Venice 15 July 1989]
2. Learning To Fly (with end chat) [Live In Venice 15 July 1989]
3. Yet Another Movie (Live In Venice 15 July 1989)
4. Round And Round (Live In Venice 15 July 1989)
5. Sorrow (Live In Venice 15 July 1989)
6. The Dogs Of War (Live In Venice 15 July 1989)
7. On The Turning Away (Live In Venice 15 July 1989)
8. Time (Live In Venice 15 July 1989)
9. The Great Gig In The Sky (Live In Venice 15 July 1989)
10. Wish You Were Here (Live In Venice 15 July 1989)
11. Money (Live In Venice 15 July 1989)
12. Another Brick In The Wall (Live In Venice 15 July 1989)
13. Comfortably Numb (Live In Venice 15 July 1989)
14. Run Like Hell (Live In Venice 15 July 1989)
15. Fireworks (Live In Venice 15 July 1989)
16. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5) [Live At Knebworth 1990] [2019 Mix]
17. The Great Gig In The Sky (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
18. Wish You Were Here (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]
19. Sorrow (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]
20. Money (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
21. Comfortably Numb (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
22. Run Like Hell (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
23. Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5) [Live At Knebworth 1990] [2019 Mix]
24. The Great Gig In The Sky (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
25. Wish You Were Here (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]
26. Sorrow (Live at Knebworth 1990) [2019 Mix]
27. Money (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
28. Comfortably Numb (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]
29. Run Like Hell (Live At Knebworth 1990) [2019 Mix]

Disc: 15
1. Learning To Fly (2011 Remaster)
2. Marooned (PCM Stereo version)
3. Take It Back (2019 Remaster)
4. High Hopes (2011 Remaster)
5. Louder Than Words (Edit)
6. Learning To Fly (Alternate Version)
7. Yet Another Movie (Delicate Sound Of Thunder)
8. Round And Round (Delicate Sound Of Thunder)
9. A New Machine (Part 1) [Delicate Sound Of Thunder]
10. Terminal Frost (Delicate Sound Of Thunder)
11. A New Machine (Part 2) [Delicate Sound Of Thunder]
12. A Great Day For Freedom Version 1 (Tour Rehersals 1994)
13. A Great Day For Freedom Version 2 (Tour Rehersals 1994)
14. Lost For Words – False Start (Tour Rehersals 1994)
15. Lost For Words (Tour Rehersals 1994)
16. Signs Of Life (Screen Film 1987)
17. Learning To Fly (Screen Film 1987)
18. The Dogs Of War (Screen Film 1987)
19. One Of These Days (Screen Film 1987)
20. Speak To Me (Screen Film 1987)
21. On The Run (Screen Film 1987)
22. Us And Them (Screen Film 1987)
23. Money (Screen Film 1987)
24. Brain Damage + Eclipse (Screen Film 1987)
25. Shine On You Crazy Diamond (Screen Film 1994)
26. Speak To Me (Screen Film 1994)
27. Time (Screen Film 1994)
28. The Great Gig In The Sky (Screen Film 1994)
29. Money (Screen Film 1994)
30. Us And Them (Black & White) [Screen Film 1994]
31. Us And Them (Colour) [Screen Film 1994]
32. Brain Damage + Eclipse (USA Dates) [Screen Film 1994]
33. Brain Damage + Eclipse (European Dates) [Screen Film 1994]
34. Brain Damage (Earls Court London Dates) [Screen Film 1994]
35. Wish You Were Here With Billy Corgan

Disc: 16
1. A Momentary Lapse of Reason – Album Cover Photo Shoot
2. The Division Bell heads album cover photography (Ely, Cambridgeshire, UK)
3. Pulse TV ad 1995
4. Ian Emes Endless River Film (Stereo PCM (96/24))
5. Ian Emes Endless River Film (5.1 DTS Master Audio (96/24))
6. A Momentary Lapse OF Reason (Cover Shoot Interview)
7. The Division Bell Airships 1994
8. Behind The Scenes – The Division Bell Tour
9. The Endless River Launch Event (Porchester Hall Londonn 2014)
10. The Endless River EPK 2014

Disc: 17
1. Lost For Words (Tour Rehearsals 1994) [Edit]

Disc: 18
1. Arnold Layne (Live 2007)

Tra le note negative anche il fatto che i primi prezzi, apparsi sui siti di vendita in giro per il mondo, parlano di cifre spropositate oscillanti tra i 490 e i 550 euro: considerando che la confezione contiene una dozzina di supporti in meno rispetto al cofanetto precedente e anche che il materiale inedito risulta assai più striminzito, la faccenda merita di essere valutata con attenzione. Per cui considerando che il tutto è previsto in uscita per il 29 novembre, “casualmente” nel periodo natalizio, avete tutto il tempo per meditarci sopra, fan sfegatati esclusi, forse. In caso di variazioni dovessero intervenire sia sui prezzi che sui contenuti il Post verrà aggiornato con le opportune rettifiche.

Bruno Conti

Anche La Mietitrice Ha Finito Le Vacanze: Ci Hanno Lasciato Neal Casal E Donnie Fritts.

neal casal death

Mi spiace che questo mio primo post dopo le ferie estive sia in realtà un (doppio) necrologio, ma mi sembra giusto omaggiare due figure scomparse negli ultimi giorni, due musicisti forse non di primissimo piano ma ben noti ai veri appassionati di musica, uno dei quali ci ha lasciato decisamente troppo presto: sto parlando di Neal Casal, musicista e songwriter morto suicida lo scorso 26 Agosto a soli 50 anni. Originario del New Jersey, Casal aveva iniziato verso la fine degli anni ottanta come chitarrista dei Blackfoot, per poi esordire come solista nel 1995 con il bellissimo Fade Away Diamond Time, un ottimo disco di rock californiano con canzoni che qua e là mostravano un’influenza che andava da Neil Young al glorioso suono del Laurel Canyon (ricordo che in quel periodo mi era anche capitato di vederlo dal vivo con la sua band, in una di quelle serate “collettive” che si tenevano a Sesto Calende e nella quale l’headliner era Dave Alvin). Neal pubblicherà una dozzina di album in totale (senza più raggiungere la bellezza dell’esordio) fino al 2011, ma nel frattempo era entrato anche a far parte dei Cardinals, il gruppo di Ryan Adams, con il quale registrò quattro album ed un EP.

Chitarrista molto apprezzato e richiesto come sessionman (Lucinda Williams, Willie Nelson, Tift Merritt, Robert Randolph), Casal ha fatto parte anche dei poco conosciuti Hazy Malaze e Skiffle Players e nel 2014 ha formato il supergruppo Hard Working Americans con Todd Snider, insieme ai quali ha pubblicato tre album. Dal 2012 la sua occupazione principale era però stata quella di chitarrista dei Chris Robinson Brotherhood, un gruppo perfetto per il suo stile tra rock, psichedelia e California, stile che ritroviamo anche nella musica dei Circles Around The Sun, band estemporanea da lui guidata che si occupò di aprire i concerti d’addio dei Grateful Dead nel 2015 con lunghe suite strumentali che vennero in seguito raccolte nell’album Interludes For The Dead. Casal è sempre stato descritto come una persona riservata, introspettiva e sensibile, e probabilmente anche piuttosto fragile visto il gesto estremo che ha posto fine alla sua ancora giovane vita.

donnie fritts death

Donnie Fritts di anni invece ne aveva 76, e ci ha lasciato il 27 Agosto per complicazioni seguite ad un intervento al cuore. Figura quasi leggendaria della musica d’autore americana, Fritts era un vero uomo del Sud: nativo di Florence, Alabama, divenne negli anni sessanta uno dei principali sessionmen dei FAME Studios di Muscle Shoals (ma lavorò parecchio anche a Nashville). Come musicista la sua figura è legata a doppio filo a quella di Kris Kristofferson, del quale fu per lungo tempo tastierista, mentre come autore collaborò con altri luminari del calibro di Dan Penn, Eddie Hinton, Arthur Alexander e Troy Seals, e scrisse brani come Choo Choo Train (Boxtops), Breakfast In Bed (Dusty Springfield, era sul mitico Dusty In Memphis), Easy To Love (Joe Simon) e We Had It All (Waylon Jennings, ma la eseguì più volte dal vivo anche Bob Dylan durante il tour del 1986 con Tom Petty & The Heartbreakers *NDB E anche gli Stones, bellissima versione https://www.youtube.com/watch?v=ObFs54QssSE ).

Come solista non aveva pubblicato molto, solo cinque dischi, ma sicuramente meritano attenzione Everybody’s Got A Song del 1997 (con una marea di ospiti tra cui John Prine, Lucinda Williams, Kristofferson, Emmylou Harris, Delbert McClinton, Tony Joe White, Willie & Waylon, Don Nix e Spooner Oldham) l’intenso Oh My Goodness del 2015 https://discoclub.myblog.it/2015/10/25/il-ritorno-forse-commiato-grande-donnie-fritts-oh-my-goodness/  e June dello scorso anno, bel tributo alle canzoni di Arthur Alexander https://discoclub.myblog.it/2018/10/09/un-grande-autore-rende-omaggio-ad-una-leggenda-del-soul-donnie-fritts-june-a-tribute-to-arthur-alexander/ .

Riposate In Pace entrambi.

Marco Verdi

Per Gli Amanti Del Rock “Robusto”, Magari Non Raffinatissimo. Tyler Bryant And The Shakedown – Truth And Lies

tyler bryant & the shakedown truth and lies

Tyler Bryant And The Shakedown – Truth And Lies – Spinefarm Records

Il primo disco di Tyler Bryant con gli Shakedown, Wild Child, pubblicato nel 2013, era stato preceduto da un potente battage pubblicitario e da una sorta di sponsorizzazione da parte di vari artisti famosi, da Eric Clapton a Jeff Beck, passando per Vince Gill, che ne avevano parlato come di un nuovo fenomeno della chitarra, una sorta di erede di Stevie Ray Vaughan. Il ragazzo è bravo, ma come testimonia la presenza nella band del secondo chitarrista Graham Whitford, figlio di Brad, degli Aerosmith, il tipo di sound a cui dobbiamo riferirci è quello: anche se sono originari del Texas, operano in quel di Nashville, una delle principali capitali della musica americana commerciale, niente country, ma un suono decisamente mainstream,che partendo dal rock-blues vira spesso verso un hard rock alquanto di maniera, come testimoniato dal primo album, buono senza entusiasmare, passando per il “difficult” second album che quattro anni dopo aveva certificato più che progressi qualche passo indietro https://discoclub.myblog.it/2018/01/17/il-famoso-secondo-difficile-album-tyler-bryant-the-shakedown-tyler-bryant-the-shakedown/ .

In questo terzo disco non si cambia, il mio parere è personale ovviamente: se amate il vostro rock hard and heavy probabilmente qui troverete pane per i vostri denti. Insomma siamo più sul versante rock-blues che su quello blues-rock, discrimine sottile ma efficace per inquadrare i quattro giovanotti, che dal vivo sono sicuramente efficienti e coinvolgenti, ma nei dischi di studio convincono di meno. Per restare nella similitudine con gli Aerosmith, siamo più verso quelli commerciali e “tamarri” (no, quello lo sono sempre stati) della seconda parte della carriera rispetto ai “nuovi Stones americani” degli anni ’70, richiami a Led Zeppelin, Yardbirds e soci ci sono sempre, ma molto più tenui, a favore di un rock appunto più di maniera e da classifica, manca mi sembra quel guizzo o quel tocco melodico di classe, anche se l’impegno però  non manca, paiono gli stessi difetti dei dischi meno riusciti di Black Keys e Gary Clark Jr.

L’iniziale Shock And Awe, uno dei due singoli, oscilla tra Led Zeppelin, riif alla Jeff Beck era Yardbirds e un hard più convenzionale, sempre infarcito di coretti che vorrebbero ampliarne l’appeal commerciale, e le sferzate della solista di Tyler Bryant; On To The Next,  il secondo singolo, riff e lavoro della batteria molto nerboruti, voce filtrata e minacciosa e improvvise scariche chitarristiche, rimane sempre sulle stesse coordinate e applica la stessa formula Hard rock. Ride è più lenta e cadenzata, chitarra leggermente distorta ed acida, ma sempre quella sensazione di canzoni parzialmente irrisolte, nonostante il lavoro del produttore newyorchese Joel Hamilton ( buon pedigree, ha lavorato anche con Black Keys e Tom Waits); non manca qualche ballatona come Shape I’m In, intro acustica e poi un buon crescendo melodico che sfocia nel solito assolo di Bryant, e anche Judgement Day ricorda quelle ballate un po’ ruffiane alla Aerosmith.

Eye To Eye e Panic Button tornano a virare sul classico hard rock della band, sempre più anni ’90 che anni ’70, gli assoli torcibudella di Tyler non sempre bastano ad alzare del tutto la qualità di una musica a tratti abbastanza scontata. Drive Me Mad con qualche richiamo ai Deep Purple di Fireball è più vivace e mossa, ma Without You torna nel rock routinario, al di là di un assolo formidabile del giovane Bryant. Trouble è un’altra ballata mid-tempo con vaghi accenni blues, mentre Out There con i suoi accenti acustici quanto meno indica un tentativo di tentare altre strade sonore e offre un buon lavoro in modalità slide della chitarra, poi subito dimenticati nella bombastica Cry Wolf e nella pretenziosa Couldn’t See The Fire. Insomma siamo sempre dalle parti del secondo album: bravo chitarrista, tanta grinta e se siete in astinenza da hard-rock potere provare questa specialità, molto fuoco, ma ogni tanto l’arrosto sa di bruciato, più bugie che verità, comunque le virtuali tre stellette di stima ed incoraggiamento per l’impegno mostrato.

Bruno Conti

E Il Lavoro E’ Stato Fatto Molto Bene, Nonostante La “Strana” Ma Riuscitissima Accoppiata. Marc Cohn & Blind Boys Of Alabama – Work To Do

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Marc Cohn & Blind Boys Of Alabama – Work To Do – BMG Rights Management

Come dice il titolo, sulla carta questa accoppiata potrebbe sembrare “strana”, ma in effetti è stata rodata in lunghi anni di frequentazione: già nel 2017 Marc Cohn aveva collaborato con loro nel disco Almost Home con il brano Stay On The Gospel Side, scritto con John Leventhal (che è anche il produttore di questo Work To Do), basandosi su dei versi inediti di Clarence Fountain, il vecchio leader del gruppo che nel frattempo è scomparso nel 2018. Negli ultimi anni Cohn e i BBOA hanno effettuato diversi tour insieme e da una serata speciale al Katharine Hepburn Cultural Arts Center di Old Saybrook, Connecticut, registrata per l’emittente PBS per la serie The Kate, sono stati estratti sette brani registrati dal vivo, che sono stati aggiunti a tre canzoni di studio che inizialmente dovevano costituire un EP di materiale inedito. Il materiale di Work To Do, a parte due pezzi tradizionali notissimi come Walk In Jerusalem Amazing Grace, è costituito per gran parte da canzoni scritte da Marc Cohn stesso. In effetti ascoltando il repertorio di Marc Cohn, a partire dal suo cavallo di battaglia e maggiore, nonché unico grande successo, Walking In Memphis, la musica del 60enne cantautore di Cleveland ha comunque sempre avuto degli afflati gospel, inseriti comunque in un contesto di pop raffinato e di grande sostanza, ed è quindi un grande piacere riascoltare la voce di Cohn che non pubblica un album da Listening Booth 1970 del 2010, che però era composto tutto da cover di brani usciti in quell’anno, quindi l’ultimo CD di materiale originale, Join The Parade, risale al 2007.

Il nostro amico avrà anche perso tutti i capelli, ma la voce è rimasta uno strumento affascinante, dalle tonalità “scure” e di grande impatto emotivo, se poi viene rafforzata dalle armonie vocali fantastiche dei Blind Boys (di cui aveva già goduto anche Ben Harper, nel suo There Will A Light del 2014) il risultato è assicurato. Oltre a Cohn al piano e alla chitarra, troviamo Leventhal che suona di tutto, tastiere, chitarre, basso e batteria, e nella parte live, Randall Bramblett, anche lui a tastiere e organo, Joe Bonadio alle percussioni, Tony Garnier di dylaniana memoria al contrabbasso e i cinque BBOA alle voci. Proprio loro aprono le operazioni con una rilettura scintillante di Walk In Jerusalem, uno dei tre brani di studio, dove le loro voci vissute si incrociano, si sovrappongono, si sostengono, alternandosi come soliste, con l’accompagnamento affidato solo al battito delle mani e poco altro, mentre nella mossa Talk Back Mic, il pezzo nuovo scritto da Cohn e Leventhal, ci sono elementi sonori rock, swamp e soul, con l’eccellente lavoro full band di tutti gli strumentisti e la voce di Cohn, sicura e assertiva, circondata da quelle splendide di Beasley, Carter, McKinnie, Moore Williams. Il terzo e e ultimo pezzo nuovo di studio è la title track Work To Do, una ballata pianistica di impianto sudista splendida, dove sembra di ascoltare la Band migliore, con le doppie tastiere in grande spolvero e le armonie vocali da arresto per flagranza di bellezza dei cinque Blind Bloys, tra gospel e soul dai celestiali risultati, a dimostrazione che Cohn non ha perso il tocco di autore, e potrebbe ancora stupirci in futuro.

I brani in concerto, con Marc impegnato al piano; Bramblett alle tastiere, Garnier al Basso e Bonadio alle percussioni, si aprono con Ghost Train, una canzone che era sull’omonimo esordio del 1991, una ariosa ed avvolgente ballata pianistica, tipica del suo repertorio che, con l’aggiunta delle voci e del semplice schioccare delle dita dei BBOA, diventa irresistibile; Baby King viene da Rainy Season e il call and response tra un ispirato Cohn e le voci senza tempo del quintetto vocale in puro stile gospel, lascia senza fiato. Listening To Levon, da Join The Parade del 2007, fa il paio come bellezza con Levon, il celebre brano che Elton John dedicò al grande vocalist e batterista della Band Levon Helm, altra esecuzione da urlo per una ballata splendida che Marc interpreta con grande trasporto, anche senza la presenza delle splendide voci dei co-protagonisti della serata, che tornano però a farsi sentire nella lunghissima versione di Silver Thunderbird, soprattutto nella seconda parte, quando cominciano ad improvvisare ad libitum titillando e spingendo Cohn e soci verso le praterie celestiali del migliori gospel, con Jimmy Carter e Paul Beasley che fanno venire giù il piccolo teatro dove si svolge il teatro. Non contenti i cinque decidono di affrontare in modo inconsueto e geniale Amazing Grace, riarrangiata sulla melodia di House Of The Rising Sun e cantata divinamente dal quintetto. Ci si avvicina alla conclusione ma non può mancare naturalmente una stupenda rivisitazione di Walking In Memphis, il “piccolo” capolavoro di Marc Cohn che forse riceve il suo trattamento definitivo nell’occasione, grazie ai cori gospel dei BBOA. Molto bella anche One Safe Place, altra sontuosa ballata posta in chiusura. Peccato che manchi dalla serata  televisiva una versione travolgente di If I Had A Hammer, al limite la trovate qui https://thekate.tv/artist/marc-cohn-and-the-blind-boys-of-alabama/, dove si può vedere tutto il concerto completo.

In ogni caso non inficia il giudizio complessivo dell’album che rimane una delle più piacevoli sorprese di questo scorcio di stagione discografica.

Bruno Conti

Novità Prossime Venture 15. Un Concerto “Sconosciuto” Sino Ad Oggi: Jimmy Page And Friends – Tribute To Alexis Korner: Live, Nottingham 1984

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Jimmy Page And Friends -Tribute To Alexis Korner: Live, Nottingham 1984- 2CD -Angel Air UK – 27-09-2019

Di questo concerto ero venuto a conoscendo perché “surfando” per la rete a caso, mi ero imbattuto qualche anno fa su YouTube in un video postato dal presunto proprietario del nastro, che cercava una etichetta per pubblicare il tributo nella sua interezza, ma stranamente nessuno era interessato, considerando l’importanza degli artisti coinvolti, anche se ha circolato un bootleg di qualità sonora scarsa.

Siamo a giugno 1984, Alexis Korner era morto il 1 gennaio di quell’anno a causa di un cancro, e Ian Stewart ed alcuni altri artisti illustri avevano deciso di organizzare una serata dedicata alla raccolta fondi per la ricerca di cure sul cancro e nello stesso tempo rendere omaggio ad uno dei “grandi padri bianchi” del blues britannico, che era quello che per primo li aveva scoperti e lanciati. E quando il 5 giugno al Club Palais Ballroom di Nottingham uniscono la loro forze i Rocket 88, l”ultima band di Korner, in cui militavano tra gli altri la grande vocalist Ruby Turner,  proprio il pianista onorario degli Stones Ian Stewart, che come detto era anche l’organizzatore della serata, e il sassofonista dei Colosseum Dick-Heckstall Smith, mentre gli ospiti più importanti erano Jimmy Page alla solista, Jack Bruce al basso e alla voce, Paul Jones, voce e armonica, e Charlie Watts alla batteria, che per l’occasione, con divertente gioco di parole si autodefiniscono la Alexis Light Orchestra, in omaggio al loro vecchio mentore. Il tutto venne mandato in onda per radio.

Alla fine qualcuno ha deciso di pubblicare questo concerto e il 27 settembre la Angel Air farà uscire un doppio CD, il cui contenuto completo è quello che leggete sotto.

.CD1]
1. Intro
2. Sweet Home Chicago
3. When It All Comes Down
4. Early Morning Groove
5. Introducing The Band
6. Bring It On Home
7. How Long Blues
8. Blue Monday
9. Let The Good Times Roll
10. Stormy Monday
11. Splanky
12. Big Boss Man

[CD2]
1. My Country Man
2. Million Dollar Secret
3. River’s Invitation
4. Jimmy Page Jam
5. Money’s Getting Cheaper
6. King Of All I Survey
7. Got My Mojo Working
8. Every Day I Have The Blues
9. Encore Intro
10. Hoochie Koochie Man

A giudicare da quel famoso filmato, con il bis finale corale della serata. solo con la parte audio, la qualità sonora sembra quella di un buon broadcast radiofonico, verificheremo alla uscita.

Bruno Conti

Novità Prossime Venture 14. Il Titolo Dice Tutto, Un Cofanetto Sontuoso, Ricchissimo Di Materiale Inedito. Gong – Love From The Planet Gong

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Gong – Love From The Planet Gong; The Virgin Years 1973-1975 – Virgin/Universal – 12 CD + DVD Audio – 27-9-2019

Sempre il 27 settembre, che diventa un giorno importante a livello di uscite discografiche, verrà pubblicato, oltre ad Abbey Road dei Beatles e al cofanetto dei Replacements, anche questo sontuoso cofanetto dedicato ai Gong, la creatura di Daevid Allen, colta nel loro periodo più creativo, quello della famosa trilogia di Radio Gnome Invisible, pubblicata ai tempi dalla Virgin tra il 1973 e il 1974, con l’aggiunta di Shamal, senza più la presenza di Allen, e con la particolarità di essere stato registrato nel dicembre 1975, ma pubblicato solo a febbraio 1976, quindi il titolo del cofanetto è un po’ ingannevole. Il cofanetto esce in occasione del 50° anniversario della nascita del gruppo, avvenuta a Parigi nel 1969, quando Allen, australiano di origine ed ex componente dei primi Soft Machine, respinto dal Regno Unito per tre anni perché il suo permesso di soggiorno era scaduto, registrò il primo materiale a nome Gong, Magick Brother, pubblicato poi nel 1970 e a seguire l’anno successivo Camembert Electrique, tutti dischi che anticipavano il pop psichedelico, misto a Canterbury Sound, rock progressivo e quello più esplicativo, space rock, che sarebbe arrivato a piena fruizione nella trilogia appena ricordata, dove le vicende surreali che avvengono in questo Planet Gong immaginario raggiungono il loro apice musicale, che poi si sarebbe trasformato in un jazz-rock più di maniera ma sempre valido negli anni successivi in cui la guida della band passò al batterista Pierre Moerlen, e nel gruppo tra i tanti transitò anche il grande chitarrista Allan Holdworth. 

Un altro grande chitarrista è tra i protagonisti assoluti (insieme al sassofonista Didier Malherbe e al bassista Mike Howlett, oltre a Tim Blake al synth, Pierre Moerlen alla batteria e Gilli Smith, Mother Gong) di Flying Teapot, Angel’s Egg You, ovvero Steve Hillage, che sarà nel gruppo proprio tra il 1973 e il 1975, poi presente solo in due brani di Shamal, prodotto da Nick Mason dei Pink Floyd. Hillage ha comunque curato la produzione di questo Love From Planet Gong, andando a ripescare tonnellate di materiale raro ed inedito, tra cui alcuni concerti completi di qualità sonora professionale, rimasterizzati dall’ingegnere del suono originale Simon Heyworth, che collaborò con il leggendario produttore Giorgio Gomelsky per i primi due album e con la band per il terzo, mentre il lavoro di remix è stato curato da Mike Howlett, il bassista originale della band..Facendo una disamina veloce dei contenuti spiccano, oltre ai quattro album, con alcune bonus tracks aggiunte in ciascuno dei CD della trilogia, un dischetto con tutte le John Peel Sessions per la BBC del 1973/74, i cinque concerti completi sempre di quel periodo temporale, quattro in doppio CD e quello gratuito a Hyde Park del 1974 in un disco. Infine nel DVD audio è riportata per la prima volta la versione quadrifonica di You, mai pubblicata prima. Infine, come vedete nell’immagine sopra, c’è un bel librazzo sostanzioso di 64 pagine, con i testi completi e molto materiale iconografico estratto dagli archivi di Allen, oltre a note varie curate dall’archivista ufficiale della band Johnny Greene.

Al solito a seguire trovate tutto il dettaglio completo dei contenuti.

CD 1 / Flying Teapot
1.     Radio Gnome Invisible – Remastered 2018
2.     Flying Teapot – Remastered 2018
3.     The Pothead Pixies – Remastered 2018
4.     The Octave Doctors And The Crystal Machine – Remastered 2018
5.     Zero The Hero And The Witch’s Spell – Remastered 2018
6.     Witches Song / I Am Your Pussy – Remastered 2018
7.     Radio Gnome Invisible – Rough Mix
8.     Radio Gnome Premix – Story Narration
9.     Flying Teapot – Mix 21
10.   The Pothead Pixies – Second To Last Mix
11.   Flying Teapot – Rough Mix
 
CD 2 / Angel’s Egg
1.     Other Side Of The Sky
2.     Sold To The Highest Buddha
3.     Castle In The Clouds
4.     Prostitute Poem
5.     Givin’ My Luv To You
6.     Selene
7.     Flute Salad
8.     Oily Way
9.     Outer Temple
10.   Inner Temple
11.   Percolations
12.   Love Is How Y Make It
13.   I Never Glid Before
14.   Eat That Phone Book Coda
15.   Other Side Of The Sky
16.   Ooby-Scooby Doomsday Or The D-Day DJ’s Got The D.D.T. Blues
17.   Love Is How Y Make It
18.   Eat That Phone Book Coda
CD 3 / You
1.     Thoughts For Naught
2.     A P.H.P.’s Advice
3.     Magick Mother Invocation
4.     Master Builder
5.     A Sprinkling Of Clouds
6.     Perfect Mystery
7.     The Isle Of Everywhere
8.     You Never Blow Yr Trip Forever
9.     A P.H.P.’s Advice
10.   Where Have All The Flowers Gone
 
CD 4 / Shamal
1.     Wingful Of Eyes
2.     Chandra
3.     Bambooji
4.     Cat In Clark’s Shoes
5.     Mandrake
6.     Shamal
7.     Bambooji
8.     Chandra
9.     Wingful Of Eyes
 
CD 5 / BBC Radio 1 Sessions And Edinburgh Live
1.     You Can’t Kill Me
2.     Radio Gnome Direct Broadcast
3.     Other Side Of The Sky
4.     Zero The Hero And The Witch’s Spell
5.     Flute Salad
6.     Oily Way
7.     Outer Temple
8.     Inner Temple
9.     Castle In The Clouds
10.   6/8 Tune
11.   Radio Gnome Invisible
12.   Zero The Hero And The Witch’s Spell
13.   Flying Teapot
 
CD 6 / Paris Bataclan Live, 20th May 1973, Pt.1
1.     Other Side Of The Sky
2.     Dynamite / I Am Your Animal
3.     6/8 Tune
4.     I Never Glid Before
5.     Zero The Hero And The Witch’s Spell
6.     Ooby-Scooby Doomsday Or The D-Day DJ’s Got The D.D.T. Blues
7.     Est-ce Que Je Suis?
8.     I’ve Bin Stone Before
9.     Mr Longshanks / Oh Mother
10.   I Am Your Fantasy
11.   You Can’t Kill Me
 
CD 7 / Paris Bataclan Live, 20th May 1973, Pt.2
1.     Flute Salad
2.     Oily Way
3.     Outer Temple
4.     Flying Teapot
5.     Dynamite
6.     You Can’t Kill Me
7.     I Never Glid Before
 
CD 8 / Roanne – Club Arc En Ciel Live, 17th Aug 1973, Pt.1
1.     Other Side Of The Sky
2.     Dynamite / I Am Your Animal
3.     6/8 Tune
4.     I Never Glid Before
5.     Zero The Hero And The Witch’s Spell
6.     I Am Your Pussy
 
CD 9 / Roanne – Club Arc En Ciel Live, 17th Aug 1973, Pt.2
1.     I Am Your Pussy
2.     You Can’t Kill Me
3.     Ooby-Scooby Doomsday Or The D-Day DJ’s Got The D.D.T. Blues
4.     Flute Salad
5.     Oily Way
6.     Outer Temple
7.     Inner Temple
8.     Radio Gnome Invisible
 
CD 10 / London – Hyde Park Live, 28th June 1974
1.     A Sprinkling Of Clouds
2.     I Never Glid Before
3.     I’ve Bin Stone Before
4.     Mr Longshanks / Oh Mother
5.     The Isle Of Everywhere
6.     I Am Your Fantasy
7.     Master Builder
 
CD 11 / London – The Marquee Club Live, 9th & 10th Sept 1975, Pt.1
1.     Aftaglid
2.     Flute Salad
3.     Oily Way
4.     6/8 Tune
5.     Solar Musick Suite
6.     Bambooji
 
CD 12 / London – The Marquee Club Live, 9th & 10th Sept 1975, Pt.2
1.     Bambooji
2.     The Isle Of Everywhere
3.     Wingful Of Eyes
4.     The Salmon Song
5.     Master Builder
6.     Drum Solo
7.     Flying Teapot
8.     I Never Glid Before
 
DVD / You Quad Surround Sound
1.     Thoughts For Naught
2.     A P.H.P.’s Advice
3.     Magick Mother Invocation
4.     Master Builder
5.     A Sprinkling Of Clouds
6.     Thoughts For Naught
7.     A P.H.P.’s Advice
8.     Magick Mother Invocation
9.     Master Builder
10.   A Sprinkling Of Clouds
11.   Perfect Mystery
12.   The Isle Of Everywhere
13.   You Never Blow Yr Trip Forever

Come detto all’inizio l’uscita è prevista per il 27 settembre, il prezzo sempre molto indicativo dovrebbe essere tra i 100 e i 110 euro, forse qualcosa di più.

Bruno Conti

Novità Prossime Venture 13. Uno Strano Cofanetto Dedicato A Don’t Tell A Soul, Il Disco “Forse” Meno Amato Della Band. Replacements – Dead Man’s Pop

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The Replacements – Dead Man’s Pop – 4CD/1LP Sire/Rhino – 27-09-2019

Stranamente la band di Paul Westerberg è una di quelle che a livello di box set retrospettivi non è neppure messa male. Ne sono usciti due: The Complete Studio Album 1981-1990, con tutti gli 8 CD, in seguito integrato dai due cofanetti in vinile da 4 LP ciascuno, The Twin/Tone YearsThe Sire Years, oltre al boxettino economico delle Original Album Series in 5 CD, che vedete entrambi qui sotto.

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Inoltre, tutti gli album della loro discografia sono stati ristampati in edizione Expanded, anche se nei box si trovano le versioni senza bonus tracks. Ma ora sempre la Rhino, con la collaborazione degli stessi Replacements, ha deciso di dedicare un intero cofanetto al loro album più controverso Don’t Tell A Soul. Controverso perché il gruppo, pur essendo stato il disco di maggior successo commerciale (si fa per dire, visto che è arrivato al 57° posto delle classifiche), non ha mai amato questo album, e neppure molti dei fans e gran parte della critica, che lo considerano il “peggiore”, diciamo il meno bello, della discografia della band di Minneapolis.

replacements don't tell a soul

Intendiamoci, le canzoni non sono per nulla brutte, però il suono è piuttosto pasticciato, con un mixaggio destinato volutamente ad incontrare il gusto del grande pubblico, tanto che i membri della band si portarono a casa alcuni dei master registrati ai Paisley Park Studios e da allora se ne erano perse le tracce. Per l’occasione di questo nuovo Dead Man’s Pop i nastri sono riapparsi, affidati al produttore dell’epoca Matt Wallace, che ne ha realizzato un nuovo mix 2019, denominato Don’t Tell A Soul Redux, in più nel secondo CD ci sono altri 20 brani rari ed inediti, tra i quali una session con Tom Waits (5 pezzi in tutto) ed infine nel 3° e 4° CD c’è un concerto completo tenuto a Milwaukee durante il tour per lanciare l’album, una piccola parte del quale era uscita in un EP con 6 brani Inconcerated Live, pubblicato nel 1989, mentre la nuova edizione doppia si chiama  The Complete Inconcerated Live, divisa appunto in due parti. Inoltre c’è un vinile 180 grammi con la nuova versione del disco: complessivamente dei 60 brani presenti nei quattro CD, ben 58 sono inediti.

Come al solito qui sotto trovate il dettaglio completo dei contenuti del box,

CD 1: Don’t Tell A Soul Redux

“Talent Show” – Matt Wallace Mix *
“I’ll Be You” – Matt Wallace Mix *
“We’ll Inherit The Earth” – Matt Wallace Mix *
“Achin’ To Be” – Matt Wallace Mix *
“Darlin’ One” – Matt Wallace Mix *
“Back To Back” – Matt Wallace Mix *
“I Won’t” – Matt Wallace Mix *
“Asking Me Lies” – Matt Wallace Mix *
“They’re Blind” – Matt Wallace Mix *
“Anywhere’s Better Than Here” – Matt Wallace Mix *
“Rock ‘n’ Roll Ghost” – Matt Wallace Mix *

CD 2: We Know The Night: Rare and Unreleased

“Portland” – Alternate Mix (Bearsville Version) *
“Achin’ To Be” – Bearsville Version *
“I’ll Be You” – Bearsville Version *
“Wake Up” – Alternate Mix – Bearsville Version *
“We’ll Inherit The Earth” – Bearsville Version *
“Last Thing In The World” *
“They’re Blind” – Bearsville Version *
“Rock ‘n’ Roll Ghost” – Bearsville Version *
“Darlin’ One” – Bearsville Version *
“Talent Show” – Demo Version
“Dance On My Planet” *
“We Know The Night” – Alternate Outtake *
“Ought To Get Love” – Alternate Mix *
“Gudbuy T’Jane” – Outtake
“Lowdown Monkey Blues” – Featuring Tom Waits *
“If Only You Were Lonely” – Featuring Tom Waits *
“We Know The Night” – Featuring Tom Waits (Rehearsal) *
“We Know The Night” – Featuring Tom Waits (Full Band Version) *
“I Can Help” – Featuring Tom Waits *
“Date To Church” – Matt Wallace Remix*

CD 3: The Complete Inconcerated Live, Part One

“Alex Chilton” *
“Talent Show” *
“Back To Back” *
“I Don’t Know” *
“The Ledge” *
“Waitress In The Sky” *
“Anywhere’s Better Than Here” *
“Nightclub Jitters” *
“Cruella De Ville” *
“Achin’ To Be” *
“Asking Me Lies” *
“Bastards Of Young” *
“Answering Machine” *
“Little Mascara” *
“I’ll Be You” *

CD 4: The Complete Inconcerated Live, Part Two

“Darlin’ One” *
“I Will Dare” *
“Another Girl, Another Planet” *
“I Won’t” *
“Unsatisfied” *
“We’ll Inherit The Earth” *
“Can’t Hardly Wait” *
“Color Me Impressed” *
“Born To Lose” *
“Never Mind” *
“Here Comes A Regular” *
“Valentine” *
“Left Of The Dial” *
“Black Diamond” *
(*) denotes previously unreleased track

L’uscita è prevista per il 27 settembre ed il prezzo, al solito molto indicativo, dovrebbe essere tra i 60 e i 70 dollari/euro. Chi prenota direttamente sul sito della Rhino riceverà anche una cassetta (che pare stiano tornando in auge) con una compilation di brani del box, con altri due inediti. Per chi ama i Replacements (grande band assolutamente da riscoprire) un vera cuccagna.

Bruno Conti

Un Trio Di Delizie Blues Alligator Per L’Estate 2. Coco Montoya – Coming In Hot

coco montoya coming in hot

Coco Montoya – Coming In Hot – Alligator/Ird 

Squadra vincente non si cambia e Henry “Coco” Montoya si è ben guardato dall’apporre qualche variazione al team che lo aveva accompagnato nel precedente album, sempre per la Alligator, l’ottimo https://discoclub.myblog.it/2017/04/11/la-dura-verita-un-gran-disco-di-blues-elettrico-coco-montoya-hard-truth/ : e quindi stesso produttore Tony Braunagel, che è anche il batterista, Bob Glaub al basso, il bravissimo Mike Finnigan alle tastiere, Johnny Lee Schell alla seconda chitarra. Non c’è Lee Roy Parnell come ospite, ma troviamo in un brano il grande Jon Cleary al piano e Shaun Murphy a duettare con Montoya in un’altra canzone. Il chitarrista californiano anche per questo Coming In Hot ha scelto una serie di canzoni non famosissime ma tutte di eccellente fattura, il resto lo fanno la sua voce e soprattutto la chitarra, pungente e variegata come di consueto, a conferma del fatto che John Mayall ci vide giusto quando lo volle nei riformati Bluesbreakers, nel periodo 1984-1993 (e per cinque anni con lui in formazione c’era anche il bravissimo Walter Trout, un altro dei migliori solisti in ambito blues-rock delle ultime decadi). Il disco ufficialmente è in uscita il 23 agosto, ma nelle nostre lande circola già regolarmente da qualche tempo.

L’apertura è affidata a Good Man Gone, un brano di Tom Hambridge, altro produttore e batterista di grande prestigio, che è anche autore molto prolifico: un classico uptempo di stampo R&B, con l’organo di Finnigan e le voci delle coriste Kudisan Kai Maxan Lewis a punteggiare la voce grintosa e vissuta di Montoya, che poi scatena la potenza della sua chitarra in uno dei suoi tipici assoli pungenti e fiammeggianti. La title track è l’unico brano originale firmato da Coco con Dave Steen, un classico e vigoroso esempio di Chicago blues elettrico, con Cleary al piano (che però non si sente molto), mentre la band nell’insieme tira alla grande con il nostro che continua a lavorare di fino alla solista, energia allo stato puro. Stop Running Away From My Love è uno shuffle elettrico, cadenzato e potente, benché scritto da Jeff Paris, un musicista di stampo metal, sempre con le coriste e Finnigan in bella evidenza, mentre Coco continua a darci dentro con forza anche in questo brano, con un assolo di grande fluidità e tecnica, e Finnigan è impegnato la piano Wurlitzer. Non manca l’omaggio al vecchio maestro Albert Collins (di cui Montoya fu batterista ad inizio carriera negli anni ’70), del quale viene ripreso con grande vigore il notevole blues lento Lights Are On But Nobody’s Home, il tipico slow dell’Iceman con la chitarra del nostro che viaggia spedita e in grande libertà, sostenuta dall’organo insinuante di Finnigan e con una interpretazione vocale di grande intensità, quasi sette minuti di pura magia.

Stone Survivor è una canzone di David Egan, cantautore americano scomparso nel 2016, molto amato dai bluesmen e dai cantanti soul (tra i suoi “clienti” anche Solomon Burke, Irma Thomas, Joe Cocker, Tab Benoit, Marc Broussard, Marcia Ball e moltissimi altri). un tipico brano di caldo blue eyed soul, di nuovo con le due coriste impegnate a sostenere la bella voce di Montoya, con Finnigan che per l’occasione passa al piano. Nel disco precedente c’era un brano di Warren Haynes Before The Bullets Fly, questa volta What Am I? porta la firma di Haynes e Johnny Neel, una canzone che appariva su un disco del 1993 del tastierista e cantante, una deliziosa southern ballad di grande pathos, incorniciata da un lirico assolo di chitarra del mancino californiano. Ain’t A Good Thing è un pezzo scritto da Don Robey (noto ai più anche come Deadric Malone), un errebì solido e movimentato che faceva parte del repertorio di Bobby “Blue” Band, con Shaun Murphy alla seconda voce e che conferma la grande ecletticità sonora di questo album. Forse la sola I Would’n Wanna Be You, una canzone del repertorio di Reba McEntire, non è all’altezza del resto del disco, una traccia leggerina che neppure il lavoro della solista riesce a risollevare. Eccellente invece la cover di Trouble, un pezzo dal repertorio del misconosciuto Frankie Miller, ancora solido blue eyed soul di notevole fattura, con Montoya sempre estremamente motivato sia nella parte vocale che nel lavoro della solista. Witness Protection è una canzone di Allison August, una poco conosciuta ma valida vocalist californiana, pezzo a cui Montoya aveva partecipato come voce duettante nel disco del 2016, e qui riprende in una propria versione, sempre calda e partecipe. A chiudere Water To Wine, un brano che porta la firma Washington e che francamente non ricordo, ma questo non impedisce che sia un ulteriore vibrante shuffle chitarristico di eccellente fattura, a conferma di un album caldamente consigliato agli amanti dei blues elettrico di gran classe.

Aggiornato con video del nuovo album.

Bruno Conti

Troppo Bello Per Non Parlarne Diffusamente, Il Classico Cofanetto Da 5 Stellette! Rory Gallagher – Blues

rory gallagher blues

Rory Gallagher – Blues – 3 CD Chess/Universal

Ne avevo parlato già ad aprile nella rubrica delle anticipazioni, prima dell’uscita del box avvenuta poi a fine maggio, ma era un peccato non dedicargli un ulteriore spazio per una recensione completa track by track del cofanetto di cui tra breve. Del grande musicista irlandese, scomparso nel giugno del 1995, mi sono occupato già altre volte sul Blog, se volete potete andare a rileggervi un paio di post che gli ho dedicato in passato https://discoclub.myblog.it/2015/05/25/archivi-inesauribili-rory-gallagher-irishman-new-york/ e https://discoclub.myblog.it/2010/10/11/cosi-non-ne-fanno-piu-rory-gallagher-the-beat-club-sessions/, dove si parla anche della sua carriera e dell’importanza che ha avuto in ambito blues-rock: ma veniamo a questo triplo cofanetto Blues, che contiene materiale inedito e raro estratto dai suoi archivi e curato per l’occasione dal nipote Daniel Gallagher, con il libretto firmato dal giornalista Jas Obrecht. Vediamone il contenuto, brano per brano. sono tre CD, divisi per “argomento”:

CD1: Electric Blues]
1. Don’t Start Me Talkin’ (Unreleased track from the Jinx album sessions 1982) è il famoso brano di Sonny Boy Williamson II, che Rory Gallagher trasforma in un vibrante blues elettrico dove l’armonica è suonata dall’ospite Mark Feltham dei Nine Below Zero e Rory è impegnato alla slide, mentre il piano è affidato a Bob Andrews, partenza eccellente.

2. Nothin’ But The Devil (Unreleased track from the Against The Grain album sessions 1975) classico blues lento e cadenzato, scritto da Jerry West e reso celebre da Lightnin’ Slim, altra performance sopraffina di Gallagher, sia a livello vocale che chitarristico.

3. Tore Down (Unreleased track from the Blueprint album sessions 1973) brano registrato per uno dei suoi album migliori e poi non pubblicato all’epoca, si tratta di una canzone registrata varie volte da Rory, e uscita su diversi album postumi, il pezzo è uno dei classici assoluti di Freddie King, molto amata anche da Clapton, che per l’occasione riceve un trattamento deluxe alla Gallagher, con assolo misurato ma intenso.

4. Off The Handle (Unreleased session Paul Jones Show BBC Radio 1986), brano scritto da Gallagher, era in origine su Top Priority del 1979, ma questa è una gagliarda versione inedita e fantastica estratta da una trasmissione radiofonica, con il musicista irlandese al meglio delle sue possibilità che fa i numeri alla solista, peccato che il brano venga sfumato.

5. I Could’ve Had Religion (Unreleased WNCR Cleveland radio session from 1972) ripresa di un traditional che era tra i punti di forza del Live In Europe del 1972, versione intensa con il nostro che distilla il blues come sui sapeva fare, grande lavoro di bottleneck e armonica.

6. As the Crow Flies (Unreleased track from Tattoo album sessions 1973) la sua versione di un classico di Tony Joe White, ce n’è una versione fantastica dal vivo su Irish Tour, questa registrata in studio, sempre con slide a manetta, era inedita fino ad ora

7. A Million Miles Away (Unreleased BBC Radio 1 Session 1973) altro cavallo di battaglia del musicista di Cork, in origine era su Tattoo, uno dei suoi dischi migliori, notevole versione per la BBC, inspiegabilmente rimasta inedita fino ad oggi, di questo blues lento e cadenzato, Gallagher at his best

8. Should’ve Learnt My Lesson (Outtake from Deuce album sessions 1971) questa è una versione alternativa del brano uscito in origine sul suo secondo disco di studio, forse il suo migliore in assoluto, di durata doppia rispetto a quella pubblicata, altro slow blues da manuale con la chitarra che distilla note magica.

9. Leaving Town Blues (Tribute track from Peter Green ‘Rattlesnake Guitar’ 1994) brano raro estratto da un doppio CD in tributo al chitarrista dei Fleetwood Mac, con il nostro impegnato anche al mandolino oltre che ad una slide acidissima,  in un brano costruito su un crescendo emozionante

10. Drop Down Baby (Rory guest guitar on Lonnie Donegan’s “Puttin’ On The Style” album 1978) estratto dal raro tributo al musicista di Rock Island Line “inventore” dello skiffle, che è la voce solista mentre Gallagher si “limita” a suonare la chitarra

11. I’m Ready (Guest guitarist on Muddy Waters ‘London Sessions’ album 1971) stesso discorso per questa versione fiatistica estratta dall’album “inglese” del grande Muddy Waters, con Rory Gallagher impegnato alla solista in tutto l’album, se per caso lo trovate in giro acchiappatelo,

12. Bullfrog Blues (Unreleased WNCR Cleveland radio session from 1972) altro brano che fa il suo figurone nel Live In Europe del ’72, questa versione per una radio americana dello stesso periodo è sensazionale, grinta all’ennesima potenza, anche se la registrazione non è impeccabile, per quanto comunque molto buona.

[CD2: Acoustic Blues]

In questo secondo CD vediamo un lato più intimo e raccolto del musicista irlandese che comunque anche in versione acustica era completamente a suo agio

1. Who’s That Coming (Acoustic outtake from Tattoo album sessions 1973) la versione elettrica su Tattoo è insuperabile, ma anche questa alla acustica slide hai suoi pregi

2. Should’ve Learnt My Lesson (Acoustic outtake from Deuce album sessions 1971) terza versione, registrata sempre per il secondo album, di uno suoi pezzi preferiti

3. Prison Blues (Unreleased track from Blueprint album sessions 1973) doveva fare parte di Blueprint ma non venne utilizzata mai, si tratta proprio di una canzone inedita, non di una versione alternata

4. Secret Agent (Unreleased acoustic version from RTE Irish TV 1976) la versione di studio su Calling Card è di una potenza inaudita ma anche questa versione dal vivo per la televisione irlandese, solo voce e chitarra acustica in modalità bottleneck non scherza

5. Blow Wind Blow (Unreleased WNCR Cleveland radio session from 1972) altra canzone di Muddy Waters registrata negli Usa che non ricordo di avere sentito in altri dischi di Gallagher

6. Bankers Blues (Outtake from the Blueprint album sessions 1973) versione alternativa abbastanza simile a quella uscita sul disco originale, probabilmente non usata perché a un certo punto gli scappa da ridere

7. Whole Lot Of People (Acoustic outtake from Deuce album sessions 1971) su Deuce è un brano elettrico di quelli suoi devastanti, qui appare in versione solo voce e chitarra acustica in fingerpicking

8. Loanshark Blues (Unreleased acoustic version from German TV 1987) questo brano uscirà in versione elettrica su Defender il disco del 1987

9. Pistol Slapper Blues (Unreleased acoustic version from Irish TV 1976) un altro dei brani tradizionali  acustici in fingerpicking che gli piaceva suonare dal vivo, ancora per la televisione irlandese

10. Can’t Be Satisfied (Unreleased Radio FFN session from 1992) di nuovo McKinley Morganfield, grande versione per la radio tedesca registrata quasi a fine carriera

11. Want Ad Blues (Unreleased RTE Radio Two Dave Fanning session 1988) dopo Muddy anche un brano di John Lee Hooker, conosciuto pure come Wanted Blues, solo voce e chitarra acustica amplificata, con l’altro titolo si trova in svariate versioni live

12. Walkin’ Blues (Unreleased acoustic version from RTE Irish TV 1987) e infine anche un omaggio a Son House per uno dei capisaldi assoluti delle 12 battute, con Rory impegnato anche all’armonica.

[CD3: Live Blues]

Dal vivo Rory Gallagher era un vera forza della natura. lo so perché l’ho visto al Teatro Lirico di Milano negli anni ’70. E quindi questo probabilmente è il dischetto più interessante dei tre, anche se non ci sono brani dei primi anni ’70, ma in versione live il nostro amico non tradiva mai. Repertorio quasi tutto di classici del Blues rivisti alla luce della carica devastante dell’approccio rock-blues e power trio del nostro

1. When My Baby She Left Me (Unreleased track from Glasgow Apollo concert 1982) è un altro brano dal repertorio di Sonny Boy Williamson e ascoltandolo si capisce da dove hanno tratto ispirazione band come i Nine Below Zero, i Dr. Feelgood o i Nighthawks e perché Jimi Hendrix, scherzando, ma non troppo, lo considerava il miglior chitarrista del mondo

2. Nothin’ But The Devil (Unreleased track from Glasgow Apollo concert 1982) sempre dallo stesso concerto scozzese da cui vengono tre brani di questo CD, versione più carica e potente di quella presente nel primo CD di studio di questo box, sempre con un Gallagher torrenziale alla chitarra.

3. What In The World (Unreleased track from Glasgow Apollo concert 1982) non è uno dei brani più famosi scritti da Willie Dixon, e in altri album di Rory viene indicato come traditional, comunque è un altro brano dove si apprezza la potenza del suono del gruppo che non aveva nulla da invidiare a livello power trio a quella dei Cream o dei Led Zeppelin.

4. I Wonder Who (Unreleased live track from late 1980s) di questo brano non si conosce l’esatta location in cui è stato registrato, ma anche questo pezzo gagliardo, sempre tratto dal repertorio di Muddy Waters è tutto da gustare e dovrebbe vedere la presenza di Feltham all’armonica a bocca

5. Messin’ With The Kid (Unreleased track from Sheffield City Hall concert 1977) uno dei brani più celebri del repertorio concertistico di Gallagher, con un riff iniziale tra i più eccitanti della storia del rock-blues e uno svolgimento successivo che non è da meno, ottimo anche l’assolo di organo prima che Rory faccia venire giù il teatro con il suo assolo

6. Tore Down (Unreleased track from Newcastle City Hall concert 1977) e pure questa è una rilettura possente live di questo grande classico, non si prendono prigionieri

7. Garbage Man Blues (Unreleased track from Sheffield City Hall concert 1977) questo brano lo ricordo in alcune versioni micidiali di Buddy Guy, ma questa di Rory Gallagher è l’epitome dello slow blues, con la solista che viaggia in modo fluido e torrenziale, il classico pezzo da faccine per i chitarristi

8. All Around Man (Unreleased track from BBC OGWT Special 1976) la versione di studio era su Against The Grain del 1975, qui in versione monstre di oltre 11 minuti, altro lentone lancinante, scritto da Bo Carter, bluesman del Delta molto amato da Rory, che nella parte finale subisce una accelerazione fenomenale con Gallagher che maltratta la sua Stratocaster libidinosamente

9. Born Under A Bad Sign (Unreleased track from Rockpalast 1991 w/ Jack Bruce) è l’occasione per un raro incrocio con il bassista e cantante dei Cream, un incontro tra due giganti che nella parte finale improvvisano ad libitum

10. You Upset Me (Unreleased guest performance from Albert King album ‘Live’ 1975) e anche questa esibizione, come la precedente con Bruce, era rimasta inedita fino ad oggi, non utilizzata nel doppio Live di Albert King, registrato al Festival di Montreux del 1975, uno shuffle fiatistico dove i due chitarristi imbastiscono un call and response di grande classe

11. Comin’ Home Baby (Unreleased track from 1989 concert with Chris Barber Band) un’altra chicca inedita estratta dal concerto celebrativo per la band di Chris Barber, uno strumentale con fiati dove Rory Gallagher ha occasione di interagire con uno stile potenzialmente più jazzato, ma alla fine sono gli altri che si adeguano al suo stile veemente e furibondo,

12. Rory Talking Blues (Interview track of Rory talking about the blues)

Una ristampa che un fondo non è una ristampa, visto che il materiale è quasi completamente inedito, e uni dei rari casi di dischi d’archivio da 5 stellette.Se non lo avete già preso, imperdibile, visto che costa anche poco.

Bruno Conti