Vende Tanto, Ma Ci Sa Fare! Tracy Lawrence – Made In America

tracy lawrence

Tracy Lawrence – Made In America – LMG CD

Tracy Lawrence, texano trapiantato a Nashville, è un countryman tra i più popolari in USA, grazie anche ad una lunga carriera che si sta avvicinando ai trent’anni. Infatti il suo esordio risale all’ormai lontano 1991 (Sticks And Stones) e da allora ha pubblicato una quindicina di album che in molti casi sono entrati nella Top Five country, il tutto senza rinunciare alla qualità. Sì perché Lawrence fa del vero country, elettrico e dal piglio spesso rockeggiante, retaggio indubbio delle sue origini texane: certo, il suono nei suoi brani è curato nei minimi dettagli per risultare radio-friendly, ma almeno usa strumenti veri e non è un fantoccio come altri suoi colleghi, ed in più è dotato anche di una buona capacità di scrittura. Nessuno dei suoi album è da considerarsi un capolavoro, ma di sicuro non è uno che fa rimpiangere i soldi spesi: anche la sua ultima fatica, Made In America, è un buon disco di country moderno, elettrico al punto giusto e suonato da veri professionisti come il bassista Glenn Worf, i tastieristi Mike Rojas e Jeff Roach ed i chitarristi James Mitchell e Brent Rowan.

Vero country quindi, forse non indispensabile, ma una boccata d’aria fresca rispetto a certe porcherie che escono mensilmente da Nashville. La title track, che apre l’album, non pretende di inventare niente ma è un ottimo country-rock elettrico e solare, con chitarre e steel in evidenza e ritmo alto: un pezzo buono sia per le radio che per gli estimatori del genere. Forgive Yourself è anche meglio, un godibilissimo e cadenzato honky-tonk che profuma di Texas lontano un miglio, bella voce ed ottimi interventi di piano e steel; non male neanche Running Out Of People To Blame, country ballad dal ritmo comunque sostenuto e dal refrain accattivante ed immediato, mentre When The Cowboy’s Gone è puro country dai suoni autentici e puliti ed un’atmosfera ancora texana al 100%; la lenta Nothin’ Burns Like You ha sempre i suoni giusti ma come canzone è un gradino sotto le precedenti.

First Step To Leaving è invece una spedita country tune bucolica con mandolino e violino in risalto, e più di un rimando al suono degli anni settanta. La saltellante It Ain’t You è quasi bluegrass, con un ritmo coinvolgente e risulta tra le più riuscite del CD, e si contrappone all’atmosfera intimista di Givin’ Momma Reasons To Pray, una ballatona di notevole spessore ed indubbio pathos (non per niente è scritta da Chris Stapleton), davvero bella. La guizzante e gradevole Working On My Willie , con l’ombra di Johnny Cash, e l’elettrica e grintosa Chicken Wire, decisamente più rock che country, precedono le conclusive Just The South Coming Out e Stay Back A Hundred Feet, altri due  pezzi maschi e chitarristici sostenuti da un ritmo importante.

Non sarà un genio Tracy Lawrence, ma è sicuramente meglio di tanta robaccia che gira a Nashville oggigiorno, e poi la sua musica ha i cromosomi del vero country.

Marco Verdi

Vende Tanto, Ma Ci Sa Fare! Tracy Lawrence – Made In Americaultima modifica: 2020-01-22T10:24:12+01:00da bruno_conti
Reposta per primo quest’articolo