Benvenuta Nel “Club” Di MTV Unplugged ! Courtney Barnett – MTV Unplugged

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Courtney Barnett – MTV Unplugged Live In Melbourne – Milk! Records

C’è stato un periodo, agli inizi degli anni ’90, in cui i cantanti e i gruppi che allora andavano per la maggiore facevano a gara ad esibirsi nel programma televisivo MTV Unplugged, e i nomi erano veramente di alto livello a partire dai Bon Jovi, che hanno inaugurato il programma il 26 Novembre 1989, seguiti poi dai vari Aerosmith, Alice In Chains, Cranberries, Cure, Nirvana, Pearl Jam, R.E.M., per quanto concerne i gruppi, mostri sacri come Bob Dylan, Eric Clapton, Neil Young, Paul McCartney, Steve Ray Vaughan, artisti emergenti quali Alanis Morissette, Tori Amos, Shakira, Mariah Carey, Natalie Merchant e i suoi 10.000 Maniacs, Lauryn Hill, e purtroppo anche “mezze figure” ( una per tutte Miley Cyrus). Oggi che la trasmissione non ha certamente più il fascino del passato può comunque essere per i giovani cantanti un’opportunità per mettersi in mostra, con una “performance” acustica che riveli il lato più intimo dell’artista in questione.

Ed è quello che deve aver pensato questa giovane australiana emergente Courtney Barnett, quando la sera del 22 Ottobre 2019 è salita sul palco di Melbourne con la sua chitarra, accompagnata dalla sua “line-up” attuale, composta dal bassista Bones Sloane, dal batterista Dave Mudie, dalla pianista Evelyn Ida Morris, e di Lucy Waldron al cello, con il contributo come ospiti di Paul Kelly e Marlon Williams, per ripercorrere la sua breve ma intensa carriera, andando a pescare dai suoi album ufficiali, a partire dall’uscita dei primi due EP, poi raccolti in The Double EP: A Sea Of Split Peas (14), poi l’esordio ufficiale con Sometimes I Sit And Think, And Sometimes I Just Sit (15), il disco in coppia con Kurt Vile Lotta Sea Lice (17), e la definitiva consacrazione con l’ottimo Tell Me How You Really Feel (18), inserendo nella scaletta del “set” acustico anche due cover d’autore.

Il concerto inizia con la bellissima Depreston (diventata ormai un classico), inizialmente solo chitarra e voce, subito accompagnata dal resto dei musicisti, dove spicca la bravura di Lucy Waldron, a cui fa seguito una Sunday Rost dall’ultimo album, che viene rifatta in modo più informale e folk; per poi invitare sul palco il grande Paul Kelly (uno dei cantanti che ha ispirato la stessa Barnett), per eseguire la cover di un altro grande della musica australiana, il cantautore Archie Roach (assiduo ospite di queste pagine, e come sapete uno dei miei preferiti), con una delle sue canzoni simbolo la nota Charcoal Lane, rivista in una veste da “country-ballad” , impreziosita dall’armonica di Paul. Si prosegue, recuperando dai primi EP, Avant Gardener, che si avvale della collega Evelyn Ida Morris al pianoforte, che rimane protagonista anche nella seguente e recente Nameless, Faceless, in una versione appunto solo piano e voce, che valorizza la bravura di entrambe le signore, per poi presentare l’unico brano inedito Untitled (Play It On Repeat), eseguita in solitaria con chitarra e voce.

Dopo altri applausi convinti sale sul palco l’emergente cantautore neozelandese Marlon Williams (si è fatto notare con il consigliato https://discoclub.myblog.it/2016/02/11/vecchio-nuovo-debutto-bollino-blu-marlon-williams-marlon-williams/  album omonimo), per rivisitare un brano del supergruppo femminile australiano Seeker Lover Keeper, una frizzante Not Only I, con un bellissimo arrangiamento che valorizza le voci e le chitarre di Courtney e Marlon, e arrivare infine al “clou” finale del concerto, un omaggio al grande Leonard Cohen con una commovente So Long Marianne (dedicata come è noto alla musa Marianne Ihlen, morta nel 2016), e vedendo il video che circola in rete pare di notare una certa difficoltà nel cantarla, ma nello stesso tempo questo particolare serve a rendere la sua “performance” ancora più reale e meritevole. Applausi e sipario! Negli ultimi anni questa ragazza di Sydney è diventata rapidamente una figura di rilievo nel panorama del cantautorato australiano, i cui testi raccontano storie di vita personale con una semplicità disarmante, accompagnati spesso da una musica moderna che potremmo definire un incrocio tra “indie-rock” e parzialmente una certa forma “psichedelica” ispirata dai primi Nirvana. In definitiva una “signorina” di cui sentiremo ancora parlare, e questo MTV Unplugged certifica la qualità e il talento di Courtney Melba Barnett. Consigliato!

*NDT. Mi prendo una piccola licenza per una nota a margine: ascoltando e vedendo il video in rete di So Long Marianne mi sono venute in mente le parole di Cohen quando seppe che stava morendo la sua amata: “Cara Marianne, sono appena dietro di te, non ho mai dimenticato il tuo amore e la tua bellezza. Buon viaggio vecchia amica. Ci vediamo per strada”. Leonard mori tre mesi dopo, in questi duri tempi.

Tino Montanari

Benvenuta Nel “Club” Di MTV Unplugged ! Courtney Barnett – MTV Unpluggedultima modifica: 2020-03-13T10:35:37+01:00da bruno_conti
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