Dopo Gli Allman, Altre Due Leggende Del Sud! The Marshall Tucker Band – New Year’s In New Orleans/Lynyrd Skynyrd – Last Of The Street Survivors Lyve!

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The Marshall Tucker Band – New Year’s In New Orleans – MT Industries 2CD

Lynyrd Skynyrd – Last Of The Street Survivors Lyve! – Curtis Loew 2CD/DVD

Dopo essermi occupato nel dettaglio dello splendido cofanetto della Allman Brothers Band Trouble No More https://discoclub.myblog.it/2020/03/12/il-tipico-cofanetto-da-isola-deserta-the-allman-brothers-band-trouble-no-more/ , oggi vi parlo di due uscite quasi contemporanee che hanno come titolari gli altri due vertici della sacra triade del southern rock (anche se gli Allman erano un gradino superiori a tutti), cioè la Marshall Tucker Band ed i Lynyrd Skynyrd, entrambi con “nuovi” album dal vivo (le virgolette sono per la MTB, il cui disco era già uscito in vinile per lo scorso Record Store Day, ma ora è stato pubblicato anche in doppio CD e su scala più larga). La Marshall Tucker Band è ancora attiva solo per concerti, ma quando decidono di pubblicare qualcosa si rivolgono quasi sempre a serate inedite del loro periodo migliore, gli anni settanta, quando i fratelli Toy e Tommy Caldwell erano saldamente alla guida del gruppo, ed anche gli altri membri fondatori erano ancora tutti in sella: il secondo chitarrista George McCorkle, il batterista Paul Riddle, il flautista e sassofonista Jerry Eubanks e naturalmente il lead vocalist Doug Gray, unico punto di contatto tra la formazione dell’epoca e quella odierna.

Come suggerisce il titolo di questo doppio CD New Year’s In New Orleans siamo nella capitale della Louisiana, al Warehouse Theatre, e la serata è quella del 31 dicembre 1978: un concerto di Capodanno quindi, e come spesso (se non sempre) capitava alla MTB in quegli anni la serata è splendida, con i nostri in forma eccellente ed un pubblico caldo e partecipe. Personalmente non ho mai amato molto Gray come cantante, ma il resto della band è un vero treno in corsa, con Toy che arricchisce le sue splendide canzoni con la sua magica chitarra, la sezione ritmica che non perde un colpo ed Eubanks che riempie gli spazi con flauto e sax. A partire dall’apertura affidata alla fluida Fly Like An Eagle possiamo ascoltare con estremo piacere un’ora e mezza abbondante di grande southern rock, con classici assoluti del repertorio dei nostri come Long Hard Ride, scintillante strumentale tra rock e western con Toy che inizia a fare i numeri, la countreggiante ed irresistibile Fire On The Mountain, la frenetica Ramblin’ e la limpida This Ol’ Cowboy.

Non manca la splendida Heard It In A Love Song, il più grande successo del gruppo, e neanche la mitica Can’t You See, la signature song di Toy Caldwell (che la canta pure), posta insolitamente in mezzo al concerto anziché alla fine. Altri highlights sono la pimpante Blue Ridge Mountain Skies, con Toy che improvvisa alla grande trascinando la band in un maestoso finale in crescendo, la scatenata Hillbilly Band e soprattutto una favolosa 24 Hours At A Time, 13 minuti in cui i nostri jammano che è una delizia. Dopo il prevedibile countdown di fine anno ed una tradizionale Auld Lang Syne (riletta però a tutto swing), il concerto termina con I’ll Be Loving You, la magnifica Searchin’ For A Rainbow ed un finale atipico ma strepitoso e coinvolgente con una imperdibile versione di otto minuti del classico della Carter Family Will The Circle Be Unbroken, suonata in puro MTB style.

Last Of The Street Survivors Lyve! è invece il titolo del nuovo doppio CD dei Lynyrd Skynyrd (con DVD annesso), che a differenza di quello della MTB si occupa di un concerto recente, cioè quello tenutosi il 2 settembre 2018 nella loro città di origine, Jacksonville in Florida, nell’ambito del lunghissimo Farewell Tour che è proseguito l’anno scorso ed è già calendarizzato anche per tutto il 2020 (con un appuntamento anche al Lucca Summer Festival, coronavirus permettendo). Come saprete l’unico membro originale della band è rimasto il chitarrista Gary Rossington, ma ormai anche il cantante Johnny Van Zant (fratello di Ronnie, scomparso nel tragico incidente aereo del 1977 con Steve e Cassie Gaines) è un veterano, così come l’ex Blackfoot Rickey Medlocke alla seconda chitarra ed il drummer Michael Cartellone che è con i nostri dal 1999: completano il quadro i “nuovi” Mark Matejka alla terza chitarra, il tastierista Peter Keys (nomen omen) ed il bassista Keith Christopher, oltre ai backing vocals delle “Honkettes” Dale Krantz Rossington, moglie di Gary, e Carol Chase, ed infine c’è anche una sezione fiati di tre elementi guidata dal noto sassofonista Jim Horn (nomen omen 2).I  CD dal vivo degli Skynyrd sul mercato non sono pochi, e nonostante le setlist non cambino spesso è sempre un piacere immenso sentirli all’opera, un po’ per il repertorio che poche band al mondo possono permettersi, ma anche per la grinta che i nostri mettono nelle varie performance.

Grande musica rock, con chitarre sempre in tiro (talvolta con tonalità hard) e sezione ritmica granitica: aggiungete un’energia ed un feeling che hanno pochi eguali ed una serie di canzoni leggendarie e capirete perché Last Of The Street Survivors Lyve! è un disco da avere, e da suonare a volume preferibilmente alto. La setlist è incentrata al 90% sugli anni settanta, con solo due brani più recenti (guarda caso i più deboli), cioè il rock-blues con anabolizzanti Skynyrd Nation, non tra le più riuscite, e la patriottica ed un po’ stucchevole Red White & Blue. Il resto è un tripudio di rock’n’roll con brani travolgenti come What’s Your Name, Don’t Ask Me No Questions e Gimme Three Steps, o di potenti boogie del calibro di Workin’ For MCA, che apre il concerto in maniera vigorosa, l’irresistibile I Know A Little e la consueta cover di J.J. Cale Call Me The Breeze, da sempre uno degli highlights dei concerti del gruppo. Non mancano le epiche rock ballads tipiche dei nostri (la sontuosa Tuesday’s Gone, The Ballad Of Curtis Loew e Simple Man) o rocciosi uptempo come la splendida That Smell (però quel synth…) la possente Travelin’ Man, con Johnny che duetta virtualmente col fratello Ronnie, la vibrante Saturday Night Special o la meno nota The Needle And The Spoon. Il finale è ormai lo stesso da sempre (ma non si è mai stanchi di ascoltarlo), con le due signature songs della band Sweet Home Alabama e Free Bird a chiudere in maniera potente ed emozionante un concerto che definire trascinante è dir poco.

Marco Verdi

Dopo Gli Allman, Altre Due Leggende Del Sud! The Marshall Tucker Band – New Year’s In New Orleans/Lynyrd Skynyrd – Last Of The Street Survivors Lyve!ultima modifica: 2020-03-14T11:12:32+01:00da bruno_conti
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