Neil Young – Archives Vol. II – Reprise/Warner 10CD Box Set 20/11/2020
Neil Young – The Times – Reprise/Warner EP CD
Quando qualche mese fa Neil Young aveva annunciato una lunga serie di progetti da pubblicare tutti entro il 2020 mi ero fatto una grassa risata, abituato ormai alla volubilità del musicista canadese, che una ne fa e cento ne pensa. Ricapitolando, la lista delle uscite in programma era: il mitico album inedito Homegrown, poi effettivamente pubblicato a giugno, il live con i Crazy Horse Return To Greendale inciso nel 2003 (che ad oggi sembra seriamente candidato ad uscire veramente, pare il 6 novembre), un altro disco dal vivo con il Cavallo Pazzo registrato nel 1990 (Way Down In The Rust Bucket), un concerto acustico del 1971 intitolato Young Shakespeare, la ristampa del mini CD El Dorado ed un’edizione speciale di After The Gold Rush per il cinquantesimo anniversario. Come se non bastasse, la settimana scorsa Young ha annunciato un nuovo doppio live con i Promise Of The Real, Noise And Flowers, che però più ragionevolmente potrebbe vedere la luce nel 2021.
Ho lasciato per ultima la pubblicazione che rappresenta il fiore all’occhiello di questa valanga di materiale, e cioè il pluri-annunciato e pluri-rimandato secondo volume degli archivi di Neil, a ben undici anni dal primo “tomo”. Ebbene, che ci crediate o no, Young ha appena confermato l’uscita di Archives Vol. II, con tanto di foto del cofanetto postata sul suo sito ed addirittura la tracklist: la data di uscita è ora il 20 novembre, e pare che il box sarà disponibile in esclusiva proprio sul website del Bisonte, con i pre-ordini che scatteranno dal 16 ottobre (a che prezzo ancora non si sa). Voci non confermate dicono però che una versione più “povera” dal punto di vista del manufatto verrà comunque messa in commercio attraverso i canali tradizionali. Ecco comunque di seguito la tracklist dei dieci CD: come vedete il periodo di tempo coperto, 1972-1976, è molto più breve di quello del primo volume (che andava dal 1963 al 1972), ma bisogna dire che in quegli anni Young era posseduto da un fermento artistico incredibile; così come nel box precedente, i brani sono un mix tra canzoni inedite, versioni alternate e brani già conosciuti, e ci sono ancora quelle antipatiche ripetizioni di album già usciti separatamente (e che quindi tutti hanno già comprato), come per esempio il già citato Homegrown o i live Tuscaloosa e Roxy: Tonight’s The Night Live.
Archives Volume II: 1972-1976 track listing:
* = previously unreleased song
# = new unreleased version
Disc 1 (1972-1973)
Everybody’s Alone
Letter From ‘Nam *
Monday Morning #
The Bridge #
Time Fades Away #
Come Along and Say You Will *
Goodbye Christmas on the Shore *
Last Trip to Tulsa
The Loner #
Sweet Joni *
Yonder Stands the Sinner
L.A. (Story)
L.A. #
Human Highway #
Disc 2 (1973)
Tuscaloosa
Here We Go in the Years
After the Gold Rush
Out on the Weekend
Harvest
Old Man
Heart of Gold
Time Fades Away
Lookout Joe
New Mama
Alabama
Don’t Be Denied
Disc 3 (1973)
Tonight’s the Night
Speakin’ Out Jam #
Everybody’s Alone #
Tired Eyes
Tonight’s the Night
Mellow My Mind
World on a String
Speakin’ Out
Raised on Robbery (Joni Mitchell song) *
Roll Another Number
New Mama
Albuquerque
Tonight’s the Night Part II
Disc 4 (1973)
Roxy: Tonight’s the Night Live
Tonight’s the Night
Mellow My Mind
World on a String
Speakin’ Out
Albuquerque
New Mama
Roll Another Number
Tired Eyes
Tonight’s the Night Part II
Walk On
The Losing End #
Disc 5 (1974)
Walk On
Winterlong
Walk On
Bad Fog of Loneliness #
Borrowed Tune
Traces #
For the Turnstiles
Ambulance Blues
Motion Pictures
On the Beach
Revolution Blues
Vampire Blues
Greensleeves *
Disc 6 (1974)
The Old Homestead
Love/Art Blues #
Through My Sails #
Homefires *
Pardon My Heart #
Hawaiian Sunrise #
LA Girls and Ocean Boys *
Pushed It Over the End #
On the Beach #
Vacancy #
One More Sign #
Frozen Man *
Give Me Strength #
Bad News Comes to Town #
Changing Highways #
Love/Art Blues #
The Old Homestead
Daughters *
Deep Forbidden Lake
Love/Art Blues #
Disc 7 (1974)
Homegrown
Separate Ways
Try
Mexico
Love Is a Rose
Homegrown
Florida
Kansas
We Don’t Smoke It No More
White Line
Vacancy
Little Wing
Star of Bethlehem
Disc 8 (1975)
Dume
Ride My Llama #
Cortez the Killer
Don’t Cry No Tears
Born to Run *
Barstool Blues
Danger Bird
Stupid Girl
Kansas #
Powderfinger #
Hawaii #
Drive Back
Lookin’ for a Love
Pardon My Heart
Too Far Gone #
Pocahontas #
No One Seems to Know #
Disc 9 (1976)
Look Out for My Love
Like a Hurricane
Lotta Love
Lookin’ for a Love
Separate Ways #
Let It Shine #
Long May You Run
Fontainebleau
Traces #
Mellow My Mind #
Midnight on the Bay #
Stringman #
Mediterranean *
Ocean Girl #
Midnight on the Bay #
Human Highway #
Disc 10 (1976)
Odeon Budokan Live
The Old Laughing Lady #
After the Gold Rush #
Too Far Gone #
Old Man #
Stringman #
Don’t Cry No Tears #
Cowgirl in the Sand #
Lotta Love #
Drive Back #
Cortez the Killer #
Sembra quindi la volta buona (e di materiale interessante pare essercene a bizzeffe)…ma siccome a Neil non piace stare con le mani in mano, da pochi giorni è uscito The Times, un EP di sette canzoni registrato durante le Fireside Sessions (una serie di concerti acustici trasmessi via web che il nostro ha tenuto durante il lockdown e anche dopo) che contiene sei brani del passato reincisi per sola voce e chitarra più una cover, tutte con il comune denominatore del carattere “politico” dei testi (tranne un’eccezione), allo scopo di cercare di contrastare la possibile rielezione di Donald Trump. Il dischetto, 26 minuti, è stato inciso in presa diretta in puro stile “buona la prima”, ed il fascino risiede proprio nella voce sempre più fragile del nostro e nelle imperfezioni tecniche, che sono però compensate dal feeling che i fans del nostro conoscono bene (e che mancava nell’analogo A Letter Home di qualche anno fa). Neil non si preoccupa di rilasciare la versione definitiva delle canzoni presenti, ma riesce comunque ad emozionare con una performance intensa e di grande forza emotiva. E poi ci sono tre capolavori assoluti (Alabama, Ohio e Southern Man), una grande canzone poco conosciuta (Campaigner), la cover di un brano leggendario (The Times They Are A-Changin’ di Bob Dylan, forse la più traballante del lotto), un pezzo discreto ma eseguito in maniera molto intima (Little Wing, l’unica non di “protesta”) e la riedizione con un nuovo testo attualizzato di Lookin’ For A Leader, originariamente scritta “contro” la presidenza di George W. Bush.
Un dischetto da ascoltare tutto d’un fiato, in attesa del piatto forte in arrivo a novembre…sperando che sia davvero la volta buona.
Marco Verdi