Per Chi Ama Le Voci Femminili Di Qualità. Garrison Starr – Girl I Used To Be

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Garrison Starr – Girl I Used To Be – Soundly Music

Quando Garrison Starr arriva sulla scena musicale americana a metà anni ‘90 è poco più che una ragazza: nativa di Memphis, ma cresciuta a Hernando, Mississippi, pubblica il suo primo EP all’età di 20 anni, ma già in precedenza era avvenuto l’importante incontro con Neilson Hubbard, quello che sarebbe stato sin da allora il suo fido luogotenente, nonché produttore di gran parte dei suoi album e con il quale rinnova la collaborazione nel nuovo Girl I Used To Be, disco che segna il suo ritorno dopo una pausa piuttosto lunga (il precedente Amateur, l’ultimo ufficiale, uscito abbastanza in sordina nel 2012) per motivi personali ed esistenziali, credenze religiose e orientamenti sessuali che le hanno creato problemi ed incertezze. Il successo di pubblico e critica del primo album per una major Eighteen Over Me, aveva portato a paragoni con Melissa Etheridge, Mary Chapin Carpenter, Lucinda Williams, Shawn Colvin, anche Steve Earle, con il quale è stata spesso in tour, per quel suo saper fondere elementi country e folk mainstream, con una anima rock e Americana, una bella voce limpida e squillante, una penna brillante come autrice, anche se fin dagli inizi i dubbi la laceravano, ma si dice che aiutino la creatività.

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Comunque i passaggi da Nashville alla California, con continui cambi di case discografiche, e una lunga pausa di quattro anni tra il secondo e il terzo album, non le avevano giovato, anche se il suo ultimo album importante The Girl That Killed September del 2007, era forse stato, anche per la sua autrice, il migliore della carriera fino a quel punto, ma tutti i primi vi consiglio di cercarli. Poi anche lei, come decine di altri artisti, è dovuta diventare “indipendente” ed è sparita dai radar, tra progetti non sempre riusciti (mi viene in mente collaborare con i Backstreet Boys o con l’amica Margaret Cho, in un album della categoria Comedy). In questo ping pong tra Nashville e California, attualmente risiede a Los Angeles. Tra l’altro il disco è stato completato tra il 2017-2018 e doveva essere pubblicato nel 2020, ma causa Covid è stato rinviato al 2021: prodotto da Hubbard, che suona anche batteria e tastiere, vede la presenza di eccellenti musicisti come Will Kimbrough alle chitarre, Annie Clements al basso, Josh Day dei Sugarland alla batteria e la cantautrice Maia Sharp alle tastiere, e consta di nove brani tutti scritti dalla stessa Garrison che collabora con diversi autori, a parte due firmati solo da lei. Apre The Devil In Me, un brano che parte lentamente, poi entrano tutti gli strumenti e la canzone ha un bel crescendo, anche la voce si fa più assertiva, aiutata da un testo interessante, che parla dei rifiuti avuti per essere gay, e da una incantevole melodia avvolgente https://www.youtube.com/watch?v=70LtJ79IUmMJust A Little Rain è un’altra bella canzone, elettroacustica e solare, piacevoli armonie vocali e un po’ di leggero jingle jangle alla Tom Petty https://www.youtube.com/watch?v=D4PYFnhPzus .

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Downtown Hollywood ha un suono ispirato dalla California del titolo, quasi epico a tratti, con un bel piglio sonoro ricco ed affascinante https://www.youtube.com/watch?v=0gZ8fkGUODs , mentre la bellissima Don’t Believe In Me esplora le incertezze del passato, anche sulla sua Cristianità, il suono è più intimo e meno incalzante, ma sempre di eccellente fattura https://www.youtube.com/watch?v=F57Ga1sjFrY .Run con un bel lavoro delle chitarre è più elettrica e vibrante, ancora ben strutturata e con un solido arrangiamento di Hubbard che sovraintende con classe alle operazioni https://www.youtube.com/watch?v=migGpK6QtxE , ottima anche The Train That’s Bound For Glory, perfetto esempio di roots music tendente all’Americana sound, con la voce raddoppiata https://www.youtube.com/watch?v=Oea16DhRSmI  e deliziosa anche la malinconica e delicata ballata folk oriented che è Make Peace With It https://www.youtube.com/watch?v=9BfL1Ur2Zzk . Nobody’s Breaking Your Heart è la canzone scritta insieme a Maia Sharp, un altro ottimo esempio di Modern Country raffinato, intenso e squisitamente rifinito con quel sound tipicamente californiano https://www.youtube.com/watch?v=nDj5NhReHwI ; a chiudere Dam That’s Breaking, altra partenza lenta, solo voce e chitarra acustica, poi scaldati i motori la canzone acchiappa l’ascoltatore, grazie ancora una volta al solido lavoro di Hubbard che cura tutti i particolari con precisione e alla voce appassionata di Garrison Starr https://www.youtube.com/watch?v=hYx0pKdSv3s . Per chi ama le voci femminili di qualità.

Bruno Conti

Per Chi Ama Le Voci Femminili Di Qualità. Garrison Starr – Girl I Used To Beultima modifica: 2021-04-08T10:21:11+02:00da bruno_conti
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