Un Album Di Gospel-Soul Ed Una Voce Semplicemente Straordinari! CeCe Winans – Let Them Fall In Love

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CeCe Winans  – Let Them Fall In Love – Pure Springs Gospel/Thirty Tigers

Come fare un grande disco di gospel. Lezione numero uno: prendete un album di “contemporary gospel”, estraete le parti con batteria elettronica, sintetizzatori sibilanti, ritmi sintetici e agitati rappers sullo sfondo, le raccogliete, alzate la tazza del WC e le gettate all’interno. Lezione numero due: questa necessita la presenza di una cantante, con una voce vera, magari un soprano naturale, un nome a caso, CeCe Winans (comunque anche lei, in passato, autrice di qualche piccola nefandezza di tipo “nu soul”), poi le affiancate qualcuno, magari il marito Alvin Love (un nome, un programma), che le scriva una serie di canzoni che elevano le loro preci al Signore e all’amore universale, senza esagerare con lo zucchero, anche se il genere esige questo approccio. Lezione numero tre: affiancate al suddetto marito, che svolge anche la funzione di produttore, un secondo coordinatore musicale, Tommy Sims (anche lui in precedenza ha peccato con gente come Michael Bolton, Kelly Clarkson, Michelle Williams delle Destiny’s Child, ma è stato anche il bassista di Springsteen nel periodo della Other Band, ok non la migliore, ma se confrontata con il resto…e ha collaborato con Clapton, Bonnie Raitt, Susan Tedeschi), e li chiudete in un paio di studi di registrazione, tra New York e Nashville, insieme a una decina di musicisti di vaglia, alcune coriste, tra cui spiccano Wendy Moten, Bekka Bramlett (la figlia di Delaney & Bonnie) e Crystal Taliefero (esatto, quella di Mellencamp, Springsteen e ora con Billy Joel), magari aggiungete una sezione di archi e di fiati, veri!

Poi prendete il tutto, lo frullate con forza, e il risultato è questo Let Them Fall In Love, uno dei migliori dischi di gospel che mi sia capitato di sentire da lunga pezza (anche se cercando con attenzione nel sottobosco della musica americana si trovano solisti e formazioni di sicura classe, ma oggi parliamo di questo)! CeCe, all’anagrafe Priscilla Marie, fa parte di una dinastia, quella dei Winans, le cui origini risalgono a circa 30-35 anni fa, ma prima c’erano anche Mom & Pop, con una serie di fratelli, dieci per la precisione, che in diverse combinazioni, hanno percorso le strade del soul, del R&B e del gospel: quella di miglior successo è stata l’accoppiata BeBe e CeCe Winans, in azione tra il 1982 e il 1996, poi una reunion nel 2009, 3 Grammy, svariati milioni di dischi venduti, poi CeCe ha proseguito da sola, vincendo ancora nove Grammy e vendendo altri 12 milioni di dischi. Però anche lei dal 2010 sembrava ferma, l’etichetta Pure Springs Gospel formata con il marito pareva non trovare una adeguata distribuzione sul territorio degli States. Ed ecco arrivare la Thirty Tigers, che se c’è da distribuire della buona musica, di qualsiasi genere, è subito pronta.

Il risultato, come si diceva poc’anzi, è questo Let Them Fall In Love, dieci splendide canzoni di puro gospel, coniugate nelle migliori forme della musica soul (e non solo soul): si parte con He’s Never Failed Me Yet, splendida canzone che unisce un incipit voce e piano, dove si gusta la voce della Winans (pensate a Whitney Houston giovane o alla mamma Cissy, ma anche la prima Dionne Warwick) poi entrano basso, batteria, percussioni, la sezione di archi, i fiati, le coriste fiammeggianti, in un crescendo spectoriano che lascia senza fiato, una meraviglia di purezza e musica senza tempo. Ma pure la seconda canzone non scherza, Run To Him, altro inno al signore di una bellezza incredibile, un ritmo latineggiante, tra “Girls Group Sound” e gli arrangiamenti di Bacharach per Dionne Warwick, con percussioni deliziose, tamburelli e castanets (nomi desueti), voci celestiali (visto l’argomento) per il call and response d’obbligo, e poi lei che canta come posseduta, pardon, infusa dalla grazia divina, questo non è “solo” gospel, è grande musica. E se si vuole sconfiggere la tentazione, in Hey Devil! si chiamano le Clark Sisters, si dice loro di cantare come le Raelettes e si costruisce un arrangiamento degno del Ray Charles dei tempi d’oro (con tanto di citazione di Hit The Road Jack sul fade della canzone ), che era comunque uno che dalla chiese aveva tratto più di un motivo di ispirazione ( e CeCe Winans e il marito Alvin Love sono entrambi pastori della loro chiesa evangelica in quel di Nashville).

Dopo i primi tre brani straordinari, il resto dell’album è “soltanto” bello, ma ci accontentiamo: Peace From The God è una serena ballata di grande intensità, Why Me è la versione del brano di Kris Kristofferson, altra ballata sontuosa, impreziosita anche dall’intervento di una pedal  steel suonata da Russ Pahl, la Winans canta sempre con il suo timbro cristallino. Lowly è un trascinante gospel-rock che rimanda al suono dei dischi di Delaney & Bonnie o Joe Cocker, corale e splendida ancora una volta. Comincio a pensare, se amate le valutazioni, che questo forse è addirittura un disco da 4 stellette; impressione confermata dalla pianistica Never Have To Be Alone che ricorda le canzoni di Carly Simon o Carole King, oppure dalla travolgente Dancing In The Spirit cantata con l’Hezekiah Walker’s Love Fellowship Choir che pare uscire da qualcuno dei dischi gospel di Aretha Franklin, con il dancing bass di Tommy Sims in grande evidenza. Scende la pace di nuovo con la spirituale (anche nelle altre, ma in questa più di tutte) Marvelous e radiosa pure la conclusiva Let Them Fall In Love, altra notevole ballata con uno sfarzoso arrangiamento di archi e un coro quasi esagerato. Un “articolo” quasi in estinzione, assolutamente consigliato a tutti, da fare sentire a grandi e piccini.

Bruno Conti